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Promossi e bocciati del 19° turno: come corre l’Udinese, l’Inter s’è persa

Comanda Napoli, la Juve insegue. In zona Champions pareggiano Roma, Inter e Lazio mentre il Milan, lato Europa League, non va oltre il pari al ‘Franchi’ con l’Udinese brava a raccogliere il quinto successo di fila. In zona retrocessione ko di Crotone e Spal, pari di Genoa e Sassuolo e prima vittoria del Benevento che, con rete di Coda, trova i primi 3 punti della sua stagione.
A cura di Salvatore Parente
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Il giro di boa della Serie A è arrivato e con la 19esima giornata quasi si certificano quelle che sono le candidature ufficiali per la lotta allo scudetto ma anche per tutti gli obiettivi del campionato con Roma, Inter e Lazio per due posti in Champions League, una serie di squadre, dal Torino all’Udinese, dalla Fiorentina fino al Bologna, per l’Europa League e diverse compagini in lotta per evitare la Serie B con anche il Benevento, vittorioso col Chievo, che culla il sogno permanenza.

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Un 19esimo turno che elegge il Napoli campione d’inverno, conferma i periodi non proprio ottimali di Inter e Roma ed evidenzia il lento miglioramento di squadre come Milan, Fiorentina e Sassuolo in un campionato davvero avvincente, dalla vetta al ventre della classifica da Milano a Crotone. E quindi, in questo contesto, vediamo quali sono state le squadre che si sono meglio disimpegnate in questo turno e quali invece hanno fallito l’appuntamento di fine anno, di fine 2017, in questa specifica giornata.

Promossi

Napoli Campione d’inverno, un girone al top

Protagonista assoluta di questo 19esimo turno che chiude il girone d’andata della Serie A, il Napoli di Sarri che, vincendo per 1-0 all’Ezio Scida di Crotone, si laurea campione d’inverno. Un risultato eccezionale, importante che dà fiducia, autostima e che, allo stesso tempo, legittima la candidatura azzurra a compagine d’élite, a seria pretendente per il titolo. Basti pensare che, negli ultimi 10 anni, in 9 occasioni la squadra che ha chiuso davanti a tutti nelle prime 19, ha poi vinto il titolo cucendosi lo scudetto sulle proprie maglie. L’unico caso nel quale, invece, il platonico piazzamento non ha sortito gli effetti sperati a maggio, proprio quello napoletano di 2 anni fa con i partenopei a chiudere secondi dietro la Juventus del filotto e del gol decisivo di Zaza nel big match allo Juventus Stadium.

Precedenti a parte, la cabala subentra nella serata calabrese con Hamsik risolutore (terzo gol consecutivo dopo quello di Torino e Napoli con la Samp) di una sfida che diventa più complicata del previsto con una rete corale oltre che molto bella, in grado di esorcizzare il 17 (numero sfortunato nella smorfia napoletana) con la 117esima rete dello slovacco nel Napoli siglata dal #17 al minuto 17.

E malgrado il rientro dei pitagorici nella ripresa e qualche errore di troppo nell’arrotondare il risultato da parte dei campani, l’anno si chiude al meglio con 99 punti totali conquistati in Serie A, 0 sconfitte esterne, 48 punti nel girone d’andata 2017/18, un Hamsik ritrovato ed un primato consapevole, incoraggiante e stimolante al tempo stesso.

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Migliore in campo: Marek Hamsik

La Samp supera la Spal, ma solo in extremis

Il 18 novembre scorso, il giorno del trionfo blucerchiato in casa contro la Juventus, sembrava lontano non 42 giorni ma diversi anni luce. E sì perché da quella data, la Samp, non è riuscita più a più vincere con un bilancio di 1 pareggio e 4 sconfitte in 5 partite, Coppa Italia a parte, con una differenza reti di -6. Uno score lontano parente da quello fatto registrare in avvio, nel quale i doriani avevano eguagliato e poi superato il record della Samp scudettata di 5 successi casalinghi consecutivi aggiornando il primato a quota 6 e toccando, poi, quota 26 punti già alla 13esima di campionato.

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Da lì in poi più niente con la sfida alla Spal, fino al 91’, manifesto ideologico dell’attuale periodo dei liguri, al solito belli, con un palleggio interessante, pericolosi ma anche imprecisi e sfortunati nel momento di concretizzare con diverse occasioni, specie causa Antenucci, addirittura per capitolare. Insomma, la crisi, di risultati e non di gioco, sembrava dover proseguire con uno scialbo 0-0 e le dirette concorrenti vicine, anzi, vicinissime.

E invece, quando tutto sembrava dover finire, Pairetto, per atterramento in area di Ramirez, decreta il penalty che sblocca la gara con Quagliarella pronto a realizzare e poi a raddoppiare al 93’ siglando la sua 20esima rete nell’anno solare, marcando contro ogni squadra incontrata in questo torneo e facendo riabbracciare ai suoi i 3 punti.

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Migliore in campo: Fabio Quagliarella

Il Benevento strega il Chievo, prima vittoria in Serie A

Il tempo dei bocconi amari, almeno per un giorno, almeno per una giornata, è finito per il Benevento in grado, dopo aver aggiornato e superato ogni primato di sconfitte consecutive ogni epoca fra i campionati al top in Europa (4 punti in un girone è comunque il record negativo all-time per una squadra di Serie A in un girone), di superare il Chievo e regalarsi i primi, storici 3 punti nella massima serie.

Una vittoria per gli annali, per i tifosi, per l’autostima, per un 2018 diverso ma anche per il gruppo che proprio ieri al Vigorito ha dimostrato di valere questa categoria o, almeno, di poterla difendere in maniera dignitosa fino alla fine. Coda la sblocca, anzi, si sblocca dopo 28 tiri nello specchio in campionato, Brignoli, non subisce gol, per la prima volta in campionato, e poi un Chievo arrendevole completa il quadro con i sanniti finalmente vittoriosi e con gli occhi, e questo vale più di mille parole, pieni di gioia: gli uomini di De Zerbi ci sono.

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Migliore in campo: Massimo Coda

Udinese al top: battuto anche il Bologna

L’Udinese non è una sorpresa o, almeno, non lo è più. Con la cura Oddo, infatti, i giovani friulani, dal grande potenziale, sia pure con pochissimi italiani in rosa, hanno compiuto un deciso passo in avanti conquistando un filotto di 5 vittorie consecutive, sulle 7 panchine totali dell’ex tecnico del Pescara, in questo ultimo periodo con 3 clean sheet totali, una media di 2.3 gol per partita e 15 punti come miglior rendimento da fine novembre ad oggi, meglio del Napoli capolista e della Juventus di Allegri.

Il tutto, con un gioco che si sta affinando sempre più, per testimonianze, il gol del 2-1 è da manuale del calcio con 4 passaggi, 3 di prima intenzione, per smarcare Lasagna e con quest’ultimo capace, come Totò Di Natale 7 anni fa, di siglare 5 gol consecutivi in altrettanti match. Insomma, una macchina perfetta, o quasi, in grado di trionfare sull’ostico campo del Bologna e segnalarsi come nuova pretendente per la zona europea.

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Migliore in campo: Ali Adnan

Juve corsara a Verona, 3 punti per restare in scia

La Juve fa il suo dovere a Verona e pur subendo una rete che mancava dalla trasferta di Genova con la Sampdoria, poi 8 clean sheet di fila fra campionato e Champions, risponde al Napoli con un 3-1 che conferma la ‘Vecchia Signora’ come sicura antagonista dei partenopei. Apre il match, già al 6’ Matuidi, ma quando la gara sembrava già in discesa con i bianconeri pronti a capitalizzare e poi a chiudere la sfida del Bentegodi, ecco arrivare il bellissimo pari, da fuori area, dell’ex che non ti aspetti, ovvero: Caceres. Un 1-1 che galvanizza i padroni di casa ma che non spaventa gli ospiti bravi a ritrovare fiducia e a siglare, grazie ai guizzi di un ritrovato Dybala, prima il vantaggio e poi il 3-1 della sicurezza al termine di una inarrestabile azione personale. Il tutto, per continuare ad alimentare la corsa juventina, per il sesto risultato utile consecutivo ed una prestazione capace di riportare in alto la ‘Joya’ con due botti, di fine anno, tanto belli quanto preziosi.

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Migliore in campo: Paulo Dybala

Rimandati

Cuore Milan, pari con la Fiorentina

Nel giorno della 100esima gara in rossonero di Donnarumma e del possibile sorpasso in chiave europea ai danni della Fiorentina, il Milan non va oltre l’1-1 al Franchi sprecando l’ennesima occasione di uscire da una situazione ambientale, piscologica e di classifica non eccezionale.

In più, il punto toscano, sponda ‘Diavolo’, va vissuto positivamente, da ‘bicchiere mezzo pieno' con la formazione rossonera addirittura sotto nella ripresa grazie al gol, al 71’, su cross di Biraghi, di Simeone e poi brava a recuperare energie ed agguantare il pari, dopo pochi minuti (74’), con il turco Calhanoglu.

Il tutto, per un pari senza tante emozioni, senza grossi scossoni e senza quella continuità, dopo il vittorioso derby di Coppa Italia contro l’Inter, che avrebbe regalato maggiori certezze al neotecnico rimasto, da fine novembre ad oggi, con un solo successo (col Bologna in casa) in 5 gare di campionato. Insomma, malgrado la gioia in settimana e le semifinali di Coppa raggiunte, il cammino da fare è ancora tanto.

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Migliore in campo: Milan Badelj

La Roma non va oltre il pari col Sassuolo, Cannavaro saluta il calcio giocato

La Roma di Di Francesco sciupa la chance del sorpasso all’Inter non andando oltre il pari con il buon Sassuolo di Iachini nel giorno dell’addio al calcio della bandiera napoletana e poi sassolese Paolo Cannavaro. Eppure, la sfida, non ci fosse stato il Var sarebbe andata alla Roma che, dopo il gol iniziale di Pellegrini, a proposito gol dell’ex per lui, si sarebbe vista assegnare prima una rete di Dzeko, in fuorigioco di poco, e poi quella di Florenzi, alla sua 200esima in giallorosso, per offside di Cengiz Under che partecipa all'azione, condannando gli emiliani al Ko.

E invece, la tecnologia, la direzione arbitrale di Orsato e il gol di Missiroli al 78’ interrompono i sogni di gloria capitolini con i giallorossi costretti al pari e a rimandare l’appuntamento con la vittoria all’anno nuovo contro l’Atalanta di Gasperini. Da segnalare, infine, l’ennesima prestazione incolore di Schick e del duo composto dal ceco e dal bosniaco col primo ad abbandonare il rettangolo verde per El Shaarawy già al 50’.

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Migliore in campo: Radja Nainggolan

Toro ancora un pari, la banda Mihajlovic non decolla

Nelle ore immediatamente precedenti la sfida col Genoa il Torino aveva vissuto attimi di panico per Belotti vittima dell’ennesimo problema fisico di questa stagione con, per fortuna, gli esami strumentali a scongiurare l’ipotesi di un lungo stop. Una notizia, quest'ultima, positiva ma che ha inciso molto sull’attacco torinista incapace, con Niang davanti, di mettere a segno un gol che avrebbe cambiato la partita di ieri col Genoa. E invece, malgrado le buone sortite di Berenguer, che cresce a vista d’occhio gara dopo gara, e i guizzi dell’ex Milan, schierato per l’occasione di punta, i granata non impensieriscono più di tanto i liguri che portano a casa un punto preziosissimo per la loro corsa alla salvezza. Una corsa, lato Europa, per il Toro che invece si complica col decimo pareggio in 19 gare e 25 punti che la posizionano in un limbo, fra gloria e normalità deludendo le attese dei tifosi e disattendendo il mercato estivo. Per fortuna però, c’è ancora un girone intero da giocare e vivere, possibilmente, con qualche X in meno e qualche gol in più.

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Migliore in campo: Iago Falque

L’Inter impatta con la Lazio continua l’astinenza dai 3 punti

Se la sconfitta con l’Udinese poteva sembrare un caso isolato e pure comprensibile dopo un avvio così promettente, i ko con Sassuolo e Milan in Coppa Italia ed il pari di ieri con la Lazio aprono la prima grande crisi di risultati nerazzurri in questa stagione. E sì perché i meneghini, che pure incontravano una squadra in salute ma anch’essa impegnata in settimana in Coppa, non hanno sfruttato il fattore campo contro una diretta concorrente per la Champions League né, tantomeno, approfittato del pari giallorosso col Sassuolo mettendo in mostra più lati negativi che cose su cui fondare le proprie ambizioni di successo.

E così, analizzando al meglio gli highlights ma anche l’andamento stesso della partita, vediamo che il pari va anche accolto benevolmente con gli ospiti, specie nella ripresa, vicini al vantaggio e frustrati da un muro, sloveno, chiamato Handanovic. Un muro che ha cancellato le velleità biancocelesti ma che apre alcuni interrogativi, diverse riflessioni in casa Inter con troppi calciatori, Perisic su tutti, in netto calo ed una rosa non così profonda e qualitativa dalla quale pescare il jolly, l’elemento vincente, il dodicesimo ‘risolutore' uomo.

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Migliore in campo: Lucas Leiva

Bocciati

Atalanta Ko dopo 5 risultati utili

Dopo 5 risultati utili consecutivi l’Atalanta di Gasperini si inchina al volenteroso Cagliari di Diego Lopez trovando la sconfitta casalinga che mancava dal 20 agosto scorso, ovvero: nel momento dell’esordio stagionale in Serie A. Il tutto, come per chiudere un cerchio, un ciclo, fatto di 27 punti totali ed un insuccesso alla prima ed alla 19° giornata del massimo campionato.

Un insuccesso, per tornare al match di ieri, condizionato dagli episodi e da alcuni errori individuali e di squadra che hanno compromesso una sfida tutta appannaggio dei sardi. Una sfida che si è messa come meglio non poteva per gli ospiti, i quali, nel piano partita, avevano previsto una sorta di ‘catenaccio’ volto ad arginare le folate orobiche e a ispirare transizioni offensive per colpire e mettere in scacco la difesa avversaria. E così, dapprima Pavoletti, su calcio piazzato, e poi Padoin in contropiede (appunto) confezionano, con la complicità del buon portiere Rafael, l’1-2 finale, con guizzo in extremis di Gomez, che condanna i bergamaschi ed esalta il ‘planning' e la voglia degli isolani.

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Migliore in campo: Simone Padoin

I Gol della domenica

Fiorentina, Simeone

Udinese, Lasagna

Juventus, Dybala

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