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Cancelo sorprende San Siro, Handanovic è un muro. Leiva metronomo perfetto

L’Inter non va oltre lo 0-0 in casa contro una buona Lazio che, per tutta risposta, specie nella seconda parte del match, sfiora l’impresa. Il tutto, per un match vibrante sia pure privo di gol a referto. Gagliardini, Perisic e Luis Alberto in serata no.
A cura di Salvatore Parente
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Una Inter forse un po’ stanca e di sicuro non al top della condizione non chiude il periodo nero delle ultime settimane trovando solo il pari con l’ottima Lazio di Inzaghi. Una Lazio che, invece, in possesso di più risorse dalla panchina ed una maggiore convinzione nei propri mezzi, avrebbe meritato di espugnare il ‘Meazza’ ed agguantare la Roma in classifica. E invece, un po’ per una supremazia territoriale arrivata solo nella ripresa, un po’ per un Handanovic versione saracinesca e anche per imprecisione sotto porta, i biancocelesti non trovano i 3 punti e si accontentano dello 0-0.

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Uno 0-0 che non serve a nessuno con l’Inter sempre più distante dal Napoli capolista, e incapace di approfittare del pari casalingo della Roma, e la Lazio non brava a sfruttare il predetto pari capitolino in ottica qualificazione Champions League. Al netto di tutto e delle azioni prodotte da entrambe le compagini, ecco top e flop della partita.

I top del ‘Meazza’

i passaggi e lo spazio di gioco di Cancelo (Squawka.com)
i passaggi e lo spazio di gioco di Cancelo (Squawka.com)

Joao Cancelo non fa rimpiangere D’Ambrosio, il lusitano si esalta sulla destra

Complice l’assenza di D’Ambrosio che non tronerà prima di un mese, un mese e mezzo per una lesione al legamento collaterale del ginocchio sinistro, la fascia destra di difesa è del portoghese Cancelo. E l’ex Valencia, lungi dal voler espletare le funzioni di mero supplente (seconda presenza per lui da titolare in campionato), si fa trovare pronto con la speranza, poi, di scalzare dalle gerarchie di Spalletti proprio il terzino ex Torino. Una possibilità tutt’altro che remota se si tiene conto di quanto il lusitano sta facendo in queste partite con, in particolare, un ottimo rendimento questa sera con la Lazio. Corre, si propone, salta l’uomo, crossa con qualità, si fa vedere, accompagna le sortite di Candreva e, novità assoluta per lui, difende pure rivelandosi fra i migliori della contesa nonché risorsa preziosa per l’Inter e per il promettente 2018 nerazzurro.

la sfida, in cifre, secondo Sofascore.com
la sfida, in cifre, secondo Sofascore.com

Lucas Leiva un perfetto metronomo

Nella lotta, serrata e senza esclusione di colpi, per la supremazia del centrocampo, questa sera, è venuta fuori la forza, la qualità e l’esperienza di Lucas Leiva. E sì perché l’ex Liverpool, in entrambe le fasi, quella attiva, di proposizione, e quella passiva, di interdizione, ha giocato davvero bene mettendo in mostra una logica, una razionalità nel dispensare passaggi, nel fare filtro e nell’essere punto di riferimento dei propri compagni di squadra, davvero eccezionali. Il tutto, giocando una infinità di palloni e cercando pure di proporsi in fase conclusiva con alcuni tiri deviati dalla difesa avversaria e suggerimenti ad un passo dal bersaglio grosso. Insomma, una gara da grande giocatore, una gara totale, una gara da colonna portante della mediana biancoceleste.

Handanovic, si fa trovare pronto

Handanovic, in chiusura di anno, si toglie la soddisfazione di ricordare a tutti di essere fra i migliori portieri della Serie A sbarrando la strada, in diverse circostanze, agli avanti avversari. E sì perché se i suoi si spingono in avanti per tentare di trovare un gol che cancellerebbe il Ko in settimana col Milan, lui, da esperto numero #1, interpreta al meglio il suo ruolo facendosi trovare pronto in tante occasioni. Da Immobile a Parolo, da Milinkovic-Savic a Felipe Anderson, infatti, tanti sono i laziali che sbattono sul muro sloveno abbandonando le speranze di segnare, trovare il gol vittoria e portare punti alla propria compagine.

I flop di Inter-Lazio

Gagliardini ancora incerto, un match da 5 in pagella

Fra i meno positivi della contesa, per un rendimento sempre più ondivago, il centrocampista Gagliardini. L’ex Atalanta, infatti, posto di fianco all’uruguaiano Vecino e in appoggio a Borja Valero, chiamato a legare i reparti, riesce solo a schermare le iniziative avversarie risultando lento e poco preciso nel momento di ribaltare l’azione e condurre la transizione offensiva. Troppi errori in appoggio, in costruzione e la sensazione che il #5 stia assolvendo al cosiddetto ‘compitino’, difatti, lo condannano all’ennesima sfida se non da bocciatura totale da 5, ovvero, da calciatore ancora incapace di rivelare tutte le sue doti, le sue potenzialità, di ripercorrere il cammino bergamasco e di dimostrare di valere, non il prezzo del biglietto, ma quello del suo cartellino, da 28 milioni di euro.

Perisic spettatore non pagante: un tiro e poco altro, ci prova nel finale

Il croato Perisic non festeggia al meglio la sua 100esima gara in maglia nerazzurra giocando, come accade ormai da troppo tempo a questa parte, una sfida piuttosto povera. Il #44 meneghino, peraltro uno dei pochi in grado di creare la superiorità numerica e dare slancio alla manovra interista, si perde nelle sue finte e si smarrisce, quasi subito, dopo non aver trovato le solite giocate diventando, se non un peso, un elemento poco utile alla squadra. Nella sua personale sfida, poco o nulla da segnalare, se non un tiro sbilenco di destro a metà primo tempo su assist centrale di Borja Valero, uno stato mentale, più che fisico, in netta discesa e 10/15 minuti finali che lasciano ben sperare l’avvio dell’imminente 2018.

la mappa dei passaggi, di cui il 27% errati, di Luis Alberto (Squawka.com)
la mappa dei passaggi, di cui il 27% errati, di Luis Alberto (Squawka.com)

Spento e poco vivace, Luis Alberto delude le attese

Nel festival dei talenti deludenti, rima a parte, anche lo spagnolo Luis Alberto. E sì proprio lui che, di questo girone d’andata che sta per chiudersi, è stato fra le sorprese più belle del torneo. Proprio lui che, di questa bella realtà del campionato, è stato assoluto protagonista. Eppure, la serata meneghina non è delle migliori con diverse scelte sbagliate e tante, tantissime iniziative interlocutorie o concluse con un nulla di fatto. Certo, in diverse occasioni il campo da coprire, palla al piede e non solo, era tanto ma i suoi suggerimenti e le sue scelte non lo hanno aiutato condannandolo, col recupero del brasiliano Felipe Anderson, al cambio dopo 20’ del secondo tempo.

formazioni iniziali e voti secondo Sofascore.com
formazioni iniziali e voti secondo Sofascore.com

Tabellino e voti

Inter (4-2-3-1) Handanovic 6; Cancelo 7 (Dal 82’ Dalbert s.v.), Ranocchia 5.5, Skriniar 6, Santon 6; Vecino 6-, Gagliardini 5.5; Perisic 5, Borja Valero 6.5 (Dal 85’ Brozovic s.v.), Candreva 5.5 (Dal 73’ Joao Mario 6); Icardi 6-. A disposizione: Padelli, Berni, Lombardoni; Nagatomo, Dalbert; Brozovic, Joao Mario; Pinamonti, Eder, Karamoh. Allenatore Luciano Spalletti 5.5

Lazio (3-5-1-1) Strakosha 6; Bastos 6, De Vrij 6.5, Radu 6-; Marusic 6, Parolo 6, Lucas Leiva 7, Milinkovic-Savic 6.5 (Dal 82’ Nani s.v.), Lulic 5.5 (Dal 58’ Lukaku 6); Luis Alberto 5.5 (Dal 65’ Felipe Anderson 6+); Immobile 6+. A disposizione: Vargic, Guerrieri; Lukaku, Luis Felipe, Wallace, Patric; Nani, Basta, Bruno Jordao, Murgia; Felipe Anderson, Pedro Neto. Allenatore Simone Inzaghi 6.5

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