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I portieri di Serie A con il maggior numero di clean sheet nel 2017: Buffon stravince

Da Buffon al giovane Alisson, ecco tutti i protagonisti del nostro massimo campionato capaci, anche grazie alle rispettive retroguardie, di mantenere in più occasioni la porta immacolata.
A cura di Salvatore Parente
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Per vincere qualcosa di importante o, almeno, portare a casa l’obiettivo stagionale qualsiasi club di qualsiasi livello, dalla Serie A alla Terza Categoria, non può prescindere da un’ottima organizzazione difensiva e, poi, da un grande portiere.

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Un ultimo, estremo difensore, baluardo terminale capace di metterci una pezza laddove l’intero sistema, in fase di non possesso, ha fallito. E così, anche scorgendo le classifiche dei migliori portieri d’Europa ci accorgiamo che, proprio quei numeri #1 con meno gol al passivo, sono titolari delle porte dei club più vincenti e attrezzati del ‘Vecchio Continente’. Restringendo però il campo alle ‘saracinesche’ di noialtri, vediamo quali sono stati, con una gara ancora da disputare prima della fine del 2017, i portieri con più match senza subire gol del nostro massimo campionato.

Buffon anche nel 2017, anche a 39 anni è il n.1

In prima posizione, e forse con una difesa ed una struttura tecnica come quella della Juventus non poteva essere altrimenti, troviamo il mito, l’icona, la leggenda Gigi Buffon. E sì perché malgrado le 39 ‘primavere’ il Gigi Nazionale non ha perso il suo smalto, i suoi guizzi felini e la sua energia in mezzo ai pali guadagnando, ovviamente con un merito che va condiviso con l’intera squadra, qualcosa come 15 gare senza subire gol in ben 25 sfide da titolare in questo 2017 in Serie A.

Un primato non toccato da nessuno e che però, con tutta onestà intellettuale, deriva anche da alcune prodezze sensazionali con un portiere che oltre a collezionare record su record, primati e riconoscimenti internazionali ha dovuto, purtroppo per lui e per l’intero movimento azzurro, subire l’onta della mancata qualificazione ai prossimi mondiali di Russia 2018. Un’onta però che non oscura i meriti di Buffon che, anche se al passo d’addio, dimostra a tutti, come solo i grandi sanno fare, di andar via dal calcio giocato ancora in grado di fare, eccome, la differenza.

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Reina e Szczesny il duello è sempre Napoli Vs Juve

Il duello di classifica sembra essere quello fra Napoli e Juventus con entrambe le squadre chiamate a battagliare fino alla fine della stagione per il titolo 2017/18. Anche in porta, Buffon a parte, la sfida sembra, infatti, sempre la stessa con Reina da una parte e Szczesny dall’altra a contendersi lo scettro di estremo difensore con maggiori clean sheet a referto. E se il polacco ha vissuto un 2017 differente dallo spagnolo con un trasferimento dalla Roma alla Juve in estate e che quindi ha condizionato le sue prestazioni con 13 sfide da imbattuto con due casacche diverse, il numero #1 azzurro ha giurato fedeltà eterna (?) al Napoli con 365 giorni interamente all’ombra del Vesuvio.

Un anno da protagonista ma anche da bersaglio delle critiche con diversi errori fatali che l’hanno portato sul banco degli imputati. Al netto degli scivoloni però, con grande esperienza e maturità l’ex Liverpool ha saputo voltare pagina e crescere insieme alla sua difesa, con un fatturato attuale di 7 match senza subire gol ed uno globale, nel 2017, di 13 clean sheet. Il tutto, per un progressivo, lento ma inesorabile miglioramento delle coperture e della linea difensiva partenopea capace, Samp a parte, di schermare al meglio la porta azzurra. Insomma, anche da qui o, forse, proprio da qui, dai pali di Napoli e Juve, si risolerà l’enigma scudetto.

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Handanovic torna saracinesca, nella seconda parte dell’anno già 8 clean sheet

Chi invece, insieme alla sua squadra sembra aver innestato le marce alte nella seconda parte dell’anno è Samir Handanovic. E sì perché dall’arrivo sulla panchina dell’ex Roma Spalletti l’Inter ha trovato, Udinese e Sassuolo a parte, una quadratura del cerchio, un gioco e, soprattutto, un equilibrio difensivo importante. Un equilibrio testimoniato non solo dalle 14 reti subite in 18 gare ma anche dalle 8 partite in stagione senza subire gol.

Un risultato di assoluto valore che ha reso il portiere sloveno il terzo della Serie A con più match trascorsi durante l’anno solare senza dover raccogliere il pallone nel sacco. Una circostanza che è capitata ben 12 volte sulle 37 gare sin qui giocate con la possibilità, numeri alla mano, di non concedere gol agli avversari una partita su tre.

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Donnarumma fuori dal campo un annus horribilis, in porta 11 clean sheet

Appena fuori dal podio, invece, troviamo il baby prodigio milanista Gigio Donnarumma. Eppure, malgrado questo suo buon piazzamento, questo fatturato di alto profilo, il ragazzo non sta vivendo un periodo facile con il tira e molla sulla sua permanenza, il suo contratto ed ipotetici ‘mal di pancia’ che stanno minando la fiducia dell’ambiente in lui.

E così, il 2017 di Gigio, fra rinnovi mancati e poi annunciati, fra stipendi faraonici e presunte pressioni per fargli firmare il sontuoso accordo pluriennale col Milan, è stato, almeno sul campo, buono. E infatti, mettendo da parte, riducendo a icona sul nostro ideale desktop tutto quello che ruota attorno al ragazzo, Donnarumma è il quarto portiere della Serie A, nonché il secondo italiano, con più clean sheet a referto frutto di 11 gare senza subire gol così suddivise: 6 nella coda della scorsa annata, quella 2016/17, e 5 in questa, sia pure disastrosa, stagione. Un rendimento notevole, al netto di un reparto difensivo ancora da registrare, che lo elegge futuro estremo difensore della Nazionale e fenomeno felino per i prossimi 15/20 anni.

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Alisson in 17 partite è già a quota 9

A chiudere questa graduatoria dei migliori portieri della nostra Serie A capaci di subire meno gol e collezionare più gare con la rete inviolata, il brasiliano Alisson con 9 clean sheet nel 2017. Un risultato eccezionale, frutto della solidità e dell’impermeabilità del pacchetto arretrato giallorosso (ben 5 vittorie per 1-0 nell’annata capitolina) ma anche di un ragazzo che, pur vivendo l’inizio dell’anno ai margini, dietro il titolarissimo Szczesny, ha saputo guadagnarsi i pali dell’Olimpico e salire alla ribalta tenendo alle sue spalle, nelle gerarchie di Di Francesco, l’ottimo Skorupski. E così, in sole 17 gare con la casacca della Roma, il nativo di Novo Hamburgo ha sorpreso tutti con una reattività straordinaria che lo ha reso ormai un beniamino del pubblico romano che, in Alisson, crede molto.

Una fiducia guadagnata con 9 partite da imbattuto ed una percentuale di sfide senza gol al passivo del 52.2%, insomma: una autentica saracinesca.

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