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Il pagellone della 25a: Juve e Napoli da 10, Roma e Lazio promosse. Attenzione al Milan

Napoli e Juventus non perdono un colpo ma lo scossone della 25a giornata è in zona Champions con l’Inter scavalcata da Roma e Lazio dopo il posticipo. In Europa League, colpo del Milan che agguanta la Samp e adesso punta al derby. In coda preziose le vittorie di Chievo e Benevento.
A cura di Salvatore Parente
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Il 25° turno della Serie A ha raccontato tanto e scritto l’ennesima pagina di un campionato che sta diventando vieppiù affascinante e avvincente, gara dopo gara. In testa, fra i messaggi recapitati sui rettangoli verdi di tutta Italia, il duello resiste con sia Napoli che Juventus vittoriose contro Spal e Torino, per una rete a zero. Un simile percorso, piuttosto netto, che sembra condurre entrambe le compagini a dover risolvere la questione titolo, solo alla 34esima giornata, quando, all’Allianz Stadium, si affronteranno a viso aperto per un match che vale la stagione. In Champions League, invece, accadono gli stravolgimenti più evidenti. L’Inter, infatti, crollando a ‘Marassi’ col Genoa, terza sconfitta annuale per la banda Spalletti, apre una autostrada per le romane, Roma e Lazio, brave a pagare il casello e ad infilarsi, anzi, sorpassare i nerazzurri e sistemarsi, comodamente, al terzo ed al quarto posto della graduatoria.

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In Europa League, la situazione si evolve positivamente per il Milan, che raggiunge al sesto posto la Sampdoria, mentre per Atalanta, Torino e Udinese, il turno non è stato benevolo con una qualificazione continentale sempre più complicata. Nel ventre della classifica, nelle zone meno nobili della stessa, perdono tutte, o quasi, col Chievo finalmente vittorioso dopo dieci giornate di attesa ed il Benevento in grado di avere la meglio nella sfida salvezza del Crotone portandosi a -11 dalla zona Serie A. Male, infine, tutte le altre, con sconfitte pesanti per Verona, Spal, Sassuolo e Cagliari.

Promosse

Roma solida a Udine, è 2-0 ai friulani

Contro una buona Udinese, sia pure con qualche assenza nell’undici titolare, la Roma vince, convince e, col gioiellino Under, alla quarta realizzazione in tre partite, si tira definitivamente fuori dalla recente crisi di risultati con la terza affermazione consecutiva in campionato.

Il tutto, nonostante un mini turnover e l’assillo del prossimo determinante appuntamento europeo con lo Shakhtar Donetsk. Una Roma, quindi, nuovamente solida, specie grazie all’eccellente Alisson, arcigna, pericolosa e capace di mettere in difficoltà i friulani, sia pure in netta difesa rispetto ai recenti fasti di Oddo, per una corsa all’Europa che conta che, ora, diventa sempre più imprevedibile e serrata. In un rush finale che vede i giallorossi però, usciti bene da un periodo non proprio esaltante, favoriti per occupare due dei posti a disposizione per la Champions 2018/19.

Ora però, testa e cuore agli ottavi di finale, alla gloria. Del resto, con un Under così, nulla sembra impossibile.

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Migliore in campo: Cengiz Under

Chievo, il digiuno si interrompe: dopo 3 mesi è 2-1 al Cagliari

Al termine di una sfida salvezza di assoluta importanza, più per il Chievo che per il Cagliari, la voglia di riscatto e di toccare i tre punti dei padroni di casa ha, alla fine, prevalso. E sì perché le motivazioni, sponda clivense, erano tante con, dal possibile esonero di Maran in caso di sconfitta all’assenza di successi da dieci gare di campionato, molta benzina accumulata nel propulsore dei gialloblù. Un motore però che non va subito a regime e che, prima di scatenare la sua sopita potenza, vive una prima frazione di gara apatica, tattica, in definitiva: lenta. Nella ripresa però, si scatenano le energie ma anche gli uomini simbolo del Chievo e del match. Dapprima, il subentrato Giaccherini apre la contesa con una bellissima punizione che trafigge Cragno; poi, Inglese, a digiuno dal 22 dicembre scorso, raddoppia mettendo al riparo i suoi da una rimonta sarda e, infine, Pavoletti e Sorrentino, nelle rispettive vesti, confezionano il 2-1 finale. L’uno riaprendo un match ormai compromesso, l’altro bloccando il tentativo dell’attaccante ex Napoli di fare 2-2 a due minuti dallo scadere. Un secondo tempo roboante e che consegna questo epilogo: Chievo a quota 25 punti, come la compagine rossoblù, fuori dalla crisi e bravo a ricongiungersi col successo dal 25 novembre scorso.

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Migliore in campo: Emanuele Giaccherini

Juventus spietata, solida e cinica: basta Alex Sandro

La Juventus con le solite armi, fatte di estrema impermeabilità difensiva e cinismo, raggiunge il nono successo consecutivo in campionato nel 146° derby della storia fra bianconeri e Torino rilanciando la lotta scudetto col Napoli.

Eppure, la sfida non è stata per nulla facile con gli ospiti colpiti, quasi subito, dall’infortunio di Higuain che ha abbandonato il campo per Bernardeschi lasciando senza punte di ruolo i suoi. Ma questo, per la sterminata rosa della Juve, non ha rappresentato un grosso problema con Alex Sandro, nell’occasione ala sinistra, bravo a raccogliere un suggerimento al centro dell’ex viola Bernardeschi e siglare la rete determinante ai fini dei tre punti. Tre punti poi, come dicevamo, raccolti con la compattezza degli uomini di Allegri che, non correndo alcun rischio, mettono insieme l’undicesima gara, nelle ultime 12, senza subire reti. Insomma: un bunker vista scudetto, Napoli permettendo.

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Migliore in campo: Alex Sandro

Brutto ma efficace, il Napoli resta primo in classifica

Il Napoli, nella sterminata lotta scudetto, risorpassa la Juventus e batte per 1-0 la Spal di Semplici. Eppure, al di là dei tre punti, della nona vittoria consecutiva, della seconda media punti più alta d’Europa a quota 2,64 punti per partita (dietro solo il Manchester City) conquistati e del titolo di capolista solitaria da nove giornate a questa parte, gli azzurri, in questo 25° turno, vengono promossi con riserva. E sì perché contro la modesta compagine emiliana, peraltro reduce dal 4-0 casalingo col Milan e da soli 2 punti conquistati nelle ultime 6, i padroni di casa non sciorinano il loro miglior calcio lasciando aperta una gara che, per via di un episodio sfortunato, avrebbe potuto cambiare le sorti di una intera stagione.

Per fortuna per gli azzurri però, la difesa ha retto, la Spal non ha creato quasi nulla e Hamsik e compagni, col cinismo delle grandi squadre, di quelle destinate a grandi traguardi, getta la maschera dell’edonismo, del bel calcio e indossa quella del pragmatismo e della concretezza. Il tutto, per un primato meritato che infiamma questa ultima porzione di campionato.

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Migliore in campo: Allan

Il Benevento resta in vita, Ko il Crotone nella sfida salvezza

Nel giorno delle prime volte, nel quale tutti gli uomini in rete mettono a referto la loro prima gioia in Serie A o nelle nuove realtà, il Benevento, forse nell’ultima occasione utile per non abbandonare anzitempo la categoria, getta il cuore oltre l’ostacolo e supera, sia pure in extremis, il Crotone di Zenga. Un Crotone, peraltro, storicamente ostico per i sanniti che, proprio contro i calabresi, nella loro storia, hanno perso 2 finali playoff per salire in B ed una semifinale nell’allora Serie C1. Eppure, stavolta, il rosso ed il blù pitagorico hanno avuto un sapore più dolce con gli uomini di De Zerbi bravi a restare sul pezzo, nonostante il momentaneo 2-2 di Benali che aveva vanificato la rimonta dei padroni di casa, e a siglare, in ‘zona Cesarini' con il neo-acquisto Diabaté, il punto del 3-2. Un successo che tiene vive le speranze per un miracolo sportivo chiamato salvezza e che restituisce dignità ad una squadra troppe volte sbeffeggiata da una classifica piuttosto severa, anche al di là dei tanti demeriti giallorossi.

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Migliore in campo: Nicolas Viola

Milan in netta crescita, battuta anche la Samp

Il miglior Milan, forse, della stagione o, almeno, il migliore dell’era Gattuso batte la Samp e si riporta nelle zone alte della classifica consolidando la sua posizione europea e, magari chissà, facendo pure qualche pensierino per l’obiettivo minimo stagionale, ovvero: la Champions League.

Voli pindarici a parte però, i rossoneri, al di là dei numeri, che vedono il ‘Diavolo’ tornato grande con cinque vittorie nelle ultime sei, hanno di che essere felici con una squadra che, domenica sera al ‘Meazza’ sospinta dalla furia dei 45mila, ha messo insieme una partita davvero eccellente. Guidato da un duo in grande spolvero, SusoCalhanoglu, infatti, i padroni di casa attutiscono al meglio il penalty sbagliato in avvio da Rodriguez, mettono sotto i doriani e gestiscono alla perfezione una gara con zero rischi, o quasi (Caprari allo scadere fa tremare San Siro), e tante interessanti trame d’attacco non premiate dal gol, talvolta per merito di Viviano, altre per demeriti propri. Eppure, questi, pur non essendo dettagli di poco conto, finiscono per rappresentare elementi del tutto secondari nella evidente crescita, fisica e tecnica, della squadra in grado di creare, con Ringhio in panca, nuovi equilibri ed una alchimia quasi impronosticabile ai tempi di Montella. Insomma, il periodo di magra e di polemiche, al netto dei residuali problemi individuali, di un André Silva fuori dagli schemi, sembra finalmente terminato.

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Migliore in campo: Hakan Calhanoglu

Rimandate

Fiorentina in crescita, pari 1-1 con l’Atalanta

La gara con l’Atalanta termina 1-1 e, nonostante il vantaggio iniziale, il pareggio è da considerarsi, sponda viola, un grosso risultato. E sì perché i toscani, dopo il Ko casalingo con la Juventus ed una sola vittoria nelle ultime 4, non possono che essere contenti per quanto fatto sul difficile campo dell’Atleti Azzurri d’Italia al cospetto di un’Atalanta quadrata, attenta, corta e, sia pure rimaneggiata, capace di proseguire il suo ottimo periodo di forma fatto di 7 punti nelle ultime tre di campionato.

Un punto guadagnato anche tenuto conto dell’espulsione subita da Milenkovic allo scadere e del forcing finale dei padroni di casa capaci, con l’inserimento dell’ex Ilicic, di creare più di un grattacapo alla retroguardia toscana.

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Migliore in campo: Alejandro Gomez

Bocciate

Senza mordente e idee, l’Inter va al tappeto col Genoa

L’Inter di Spalletti priva di Icardi e Perisic smarrisce le poche certezze acquisite domenica scorsa col Bologna, nello specifico la verve di Karamoh, ed esce sconfitta dall’ostico campo di ‘Marassi'. Decisive, ai fini di un Ko vieppiù pesante nell’economia della lotta Champions League, con ora la Lazio che scavalca proprio i nerazzurri, le reti degli implacabili ex: Ranocchia, nella sua porta nonché con un trascorso al Genoa, e Pandev autore di una partita magistrale.

Una partita che condanna la compagine meneghina ad un brusco e meritato stop con l'Inter mai davvero pericolosa ed in grado di gestire al meglio, con idee chiare, il gioco e Spalletti a meditare sul da farsi per evitare di gettare alle ortiche un’ottima prima parte di stagione. Insomma, il periodo no, tre punti col Bologna a parte, con la contestuale assenza di bomber Icardi, non sembra affatto alle spalle.

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Migliore in campo: Goran Pandev

Sassuolo in piena crisi, sconfitto 2-1 nel derby emiliano col Bologna

Il Sassuolo non può di certo essere soddisfatto dell’ennesimo risultato negativo di una stagione piuttosto incolore. Con la debacle di Bologna, infatti, i neroverdi allungano la striscia di risultati senza i tre punti, con la vittoria che manca da quasi 2 mesi, non muovono la classifica, con solo 3 punti nelle ultime 7, e continuano ad essere il peggior attacco del campionato con 15 gol all’attivo. Numeri inquietanti, quasi da retrocessione, se non fosse per la lentezza delle ultime tre, uscite quasi tutte sconfitte da questo 25° turno, e per un periodo, quello di dicembre fatto di tre vittorie consecutive, che ha messo un po’ di margine fra gli emiliani ed il resto delle pretendenti alla salvezza. Eppure, in una giornata grigia, i punti da dover evidenziare, per una pronta rinascita, non sono pochi. Gli ospiti hanno ritrovato il gol dal 21 gennaio, prima rete di Babacar nella nuova destinazione, hanno espresso un buon gioco e, infine, rivisto un Berardi accettabile, di più, in crescita.

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Migliore in campo: Domenico Berardi

Verona ancora un passo falso, la B è più vicina

Il rendimento dell'Hellas Verona sta diventando davvero preoccupante con la sconfitta di Roma con la Lazio a certificare un periodo davvero nero. Nelle ultime otto sfide di campionato, infatti, gli scaligeri hanno vinto una sola volta, nella felice trasferta di Firenze con la Fiorentina, per poi registrare ben sette, dicasi, sette sconfitte. Un ruolino di marcia non da club voglioso di mantenere la categoria e che potrebbe condurre a decisioni importanti da parte della società chiamata, in un modo o nell'altro, a dare un segnale alla propria squadra.

Certo, fare punti con la Lazio e al cospetto di un Immobile in forma smagliante, a proposito gol numero 21 e 22 per l'attaccante della nazionale, non era facile ma col rendimento esterno veronese, 9 punti conquistati rispetto ai 7 casalinghi, era lecito attendersi qualcosa in più di uno 0 nella casella dei punti guadagnati. Dall'altro lato, invece, i tre punti con i veneti riabilitano l'Aquila in zona Champions, riscattano le tre sconfitte consecutive e rasserenano un ambiente scosso anche dal recente Ko esterno in Europa League. Insomma, una vittoria, un toccasana.

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Migliore in campo: Luis Alberto

I gol della domenica

Under

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Giaccherini

Viola

Pulgar

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