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Cuore Napoli, Milik e Diawara la ribaltano. Gli azzurri sono ancora vivi

Gli azzurri, malgrado una prestazione davvero incolore, riescono a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a battere, con una incredibile ‘remuntada’, l’ostico Chievo di Maran. La rete decisiva è del peggiore in campo: Diawara.
A cura di Salvatore Parente
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Il Napoli non dimentica Reggio Emilia ma anzi, replicando la scialba prestazione col Sassuolo soffre fino all’ultimo contro un ottimo Chievo per poi mettere in scena una rimonta al cardiopalma. Milik prima e Diawara poi, infatti, rispondono al momentaneo vantaggio di Stepinski facendo esplodere di gioia il pubblico napoletano e lasciando intatte, a sette giornate dallo scadere, le speranze scudetto azzurre.

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Le formazioni inziali: Napoli senza Albiol e Jorginho, Chievo blocco granitico

Per cercare di accorciare le distanze dalla Juventus capolista a +7 e restituire una vittoria al pubblico azzurro accorso in massa al ‘San Paolo’, mister Sarri sceglie i soliti noti, o quasi. E infatti, l’ex allenatore dell’Empoli, Jorginho e Raul Albiol a parte, assenti per squalifica, si affida all’undici che gli ha garantito maggiori soddisfazioni, in termini di gioco e risultati, con Allan che vince il ballottaggio della vigilia su Zielinski e Diawara (titolare sei mesi dopo in campionato) e Tonelli (seconda presenza in Serie A quest’anno per lui), quest’ultimo preferito a Chiriches, nei panni dei supplenti del mediano italo-brasiliano e del centrale spagnolo.

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Sponda Chievo, invece, Maran, dopo la beffa infrasettimanale col Sassuolo, con i clivensi raggiunti al 95’ da una punizione di Cassata, manda in campo una formazione fisica e muscolare con Tomovic e Bani al centro della difesa ed una serie di incontristi, da Rigoni a Bastien a Radovanovic, chiamati ad arginare i ricami azzurri e portare a casa, almeno, un punto d’oro. Infine, in attacco, gli ospiti si presentano con Inglese, promesso sposo dei campani, Meggiorini ma anche l’ex dal dente avvelenato Emanuele Giaccherini.

Primo Tempo

Il Napoli parte forte, ma il Chievo chiude tutti i varchi

L’intento dei padroni di casa è fin da subito chiaro: gli azzurri vogliono battere il Chievo e tenere in vita le proprie ambizioni di scudetto. E infatti, i campani partono forte, provano ad imbastire i soliti ricami di gioco, le solite fitte trame, maggiormente prodotte sulla sinistra, per cercare di trovare varchi utili nella retroguardia avversaria. Il sodalizio veneto però, attento, corto e ben educato tatticamente fa densità, si posiziona dietro la linea della palla, si raccoglie nella sua metà campo e non corre, almeno nei primi 15 giri di orologio, nessun rischio dalle parti di Sorrentino. Rischio che poi arriva al 16’ su traversone dalla sinistra di Insigne che pesca con i consueti automatismi Callejon incapace però di bucare il portiere di Cava de’ Tirreni sparando alto sulla trasversale gialloblù.

le posizioni medie in campo di Napoli e Chievo (Whoscored.com)
le posizioni medie in campo di Napoli e Chievo (Whoscored.com)

Diawara marcato a uomo, le coperture preventive come antidoto clivense

I minuti successivi sono una sorta di sterile monologo napoletano con i padroni di casa al comando delle operazioni e gli ospiti a contenere, senza troppe difficoltà, le sortite offensive azzurre. Merito dell’attenzione del Chievo ma anche della scarsa vena di diversi interpreti campani che sembrano imitare la scialba prestazione di sabato scorso col Sassuolo. In più, a guastare i piani partenopei ci sono alcuni accorgimenti tattici operati da Maran come la copertura preventiva a turno, di Inglese e Meggiorini, sul centro mediano metodista Diawara mai in grado, in avvio, di gestire la palla e verticalizzare in tutta tranquillità e la posizione dell’ex Giak. In fase di non possesso, infatti, il ‘trequartista’ designato Giaccherini, si allarga verso la sinistra per dare manforte a Gobbi in zona Callejon ma anche per impedire le sovrapposizioni dell’albanese Hysaj.

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Secondo Tempo

Napoli in crisi d’identità, sbaglia anche il rigore dell’1-0

Gli azzurri sembrano non esser mai scesi negli spogliatoi con una condotta di gioco, in termini di scarsa imprevedibilità, pressoché uguale alla prima frazione di gara. Eppure, al 49’, arriva l’episodio che può cambiare le sorti del match: su uno-due stretto fra Mertens e Callejon, il belga s’incunea in area prova a calciare verso la porta avversaria ma Depaoli, fra i peggiori dei suoi, lo strattona facendo cadere a terra il #14 partenopeo, per Manganiello è rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso Mertens che, calciando a mezza altezza, si fa ipnotizzare da Sorrentino bravissimo a neutralizzare il penalty del possibile 1-0.

a destra, i tiri tentati dal Napoli. A sinistra, quelli del Chievo (Whoscored.com)
a destra, i tiri tentati dal Napoli. A sinistra, quelli del Chievo (Whoscored.com)

Fuori Hamsik, dentro Milik: Napoli a trazione offensiva

Al 64’ Sarri decide di dare una svolta ad una gara di rara bruttezza per gli standard napoletani. Al posto di uno spento Hamsik (peraltro incapace di festeggiare il record di calciatore del Napoli con più presenze in Serie A, 388), infatti, entra il polacco Milik che, già 8 giorni fa col Sassuolo, era stato fra i più propositivi, dalla panchina. Il suo è l’ingresso della speranza, di chi, a questo punto, sembra non avere più nulla da perdere. Il #99 si posiziona al centro dell’attacco con lo scacchiere tattico campano, che si trasforma, d’un tratto, in un 4-2-3-1.

Il Chievo capitalizza: Stepinski manda i veneti in paradiso

Il Napoli però per coronare una prestazione davvero incolore, senza troppi complimenti, decide di auto-sabotarsi. Al 72’, infatti, Koulibaly sbaglia un appoggio centrale per Tonelli che perde il controllo della sfera con Giaccherini che la recupera, dribbla KK, serve Stepinski col polacco, appena entrato al posto di Meggiorini, abile a dribblare il rientrante Tonelli e scaricare in porta il punto dell’1-0.

Milik impatta: pareggio per il polacco. Diawara la risolve

All’89’ però, quasi come col Sassuolo, quando gli azzurri trovarono il pareggio a pochi minuti dalla fine con Callejon, Milik, su suggerimento centrale del fischiatissimo Insigne, sigla il gol dell’1-1 che evita ai suoi lo scotto della sconfitta casalinga e della ‘Caporetto’ sportiva.

Al 93’ però, la rimonta è completa, su angolo dalla destra, allo scadere, Diawara flop in assoluto in campo, stoppa da solo all’altezza del dischetto dell’area di rigore e calcia verso la porta avversaria trovando l’angolino alto alla sinistra di Sorrentino: 2-1 finale per gli azzurri.

I Top del ‘San Paolo’

Sorrentino in versione muro

Nell’immediata vigilia del match, ci si immaginava un Sorrentino eroe del match per via di un bel numero di conclusioni parate grazie ad un Napoli, al solito, arrembante. E invece, l’ex numero #1 del Palermo risulta fra i migliori, se non il migliore della contesa, per via di un solo intervento. Al 49’, infatti, fra il Napoli ed il vantaggio si frappone proprio il portierone clivense che, con la sua capacità di lettura, la sua reattività sui rigori, ipnotizza il belga Mertens deviando sulla destra il penalty dell’1-0. Un intervento magistrale che frustra i tentativi di rinascita del Napoli e si abbatte, come una scure, sulle ambizioni di successo degli azzurri. Ambizioni però, alla fine, più alte del guizzo felino del portierone del Chievo con Milik e poi Diawara a ribaltare tutto.

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Stepinski entra e la risolve, fino alla rimonta azzurra

Venti minuti. Tanto basta al polacco – non quello atteso o più famoso e che pure segnerà a seguire – Stepinski per battere la disattenta retroguardia napoletana e provare a mandare al tappeto le residue ambizioni scudetto degli azzurri. Il gol, beffardo e di rapina, infatti, al 73’ poteva essere uno dei più pesanti della vita sportiva del ragazzo che, in un solo colpo, avrebbe risolto la pratica salvezza per i suoi e chiuso i giochi di vertice con la Juventus, grata al #9 gialloblù, a +7 sulla banda Sarri. Eppure, al di là del risultato finale, il gialloblù merita questo suo inserimento nel novero dei migliori non tanto e non solo per la rete realizzata ma anche per l'utile apporto in fase di non possesso garantito, per tutto il corso della sua gara, al tecnico Maran.

Diawara incerto, pessimo in fase di gestione della palla. Risolve il match

Non giocava dal primo minuto in campionato dal 25 ottobre scorso, in Europa League, dal 22 febbraio. Basterebbe citare questi dati per capire le difficoltà del ragazzo nell’approcciare la gara e cercare di sopperire al meglio all’assenza del titolarissimo Jorginho. Capovolgendo il fronte però, questa chance odierna poteva esser sfruttata meglio con l’ex Bologna chiamato a dare un bel segnale al proprio tecnico in vista del finale di stagione e di un ballottaggio, con una prestazione all’altezza, meno scontato del solito. E invece, Diawara, sia pure attenzionato molto da vicino da Inglese e Meggiorini, non riesce mai ad entrare nel vivo del gioco, ad accelerare la manovra, verticalizzare e dare ampio respiro al gioco azzurro rallentando le già prevedibili azioni campane di giornata.

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Eppure, quando il pareggio sembra impossessarsi della gara, Diawara, senza ombra di dubbio il peggiore in campo, stoppa al centro dell’area, prende la mira e calcia a botta sicura battendo l’incolpevole Sorrentino. Un tiro che manda in visibilio il pubblico presente, consente al Napoli di guadagnare i 3 punti e al centrocampista di riabilitare una performance fino a quel momento pessima.

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I Flop di Napoli-Chievo

Depaoli soffre Insigne, male sulla destra

Con Cacciatore squalificato e Jaroszynski infortunato, Maran non può che affidarsi alla polivalenza, alla capacità di adattamento del giovane centrocampista Depaoli che, però, non risponde al meglio. Il canterano clivense, infatti, già dopo pochi minuti sembra soffrire il nuovo ruolo subendo spesso l’attività offensiva di Insigne e Mario Rui finendo per farsi ammonire dopo appena 12’ di gioco con un giallo che, poi, finisce per condizionarlo per tutto il resto del match. Un match con poche notizie positive per lui, una gara, appunto, vissuta sempre in apnea, in costante apprensione con, per concludere, il fallo da rigore che genera il penalty napoletano in avvio di ripresa.

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Tabellino e voti

Napoli (4-3-3) Reina 6; Hysaj 5.5, Tonelli 5.5, Koulibaly 5.5, Mario Rui 6; Allan 6- (Dal 70’ Zielinski 6), Diawara 6.5, Hamsik 5.5 (Dal 64’ Milik 7); Insigne 6.5, Mertens 5 (Dal 93′ Rog s.v.), Callejon 5+. A disposizione: Sepe, Rafael; Chiriches, Maggio, Milic; Rog, Machach, Zielinski; Ounas, Leandrinho, Milik. Allenatore Maurizio Sarri 6

Chievo (4-3-1-2) Sorrentino 7; Depaoli 5, Tomovic 6.5, Bani 6.5, Gobbi 6; Rigoni 6, Radovanovic 6.5, Bastien 6; Giaccherini 6.5 (Dal 82’ Leris s.v.); Meggiorini 5.5 (Dal 53’ Stepinski 7), Inglese 6. A disposizione: Seculin, Confente; Gamberini, Dainelli, Cesra; Gaudino, Hetemaj, Leris, Vignato, Pucciarelli, Pellissier. Allenatore Rolando Maran 7

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