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Cutrone e André Silva, sull’onda del gol il Milan prosegue la rincorsa Champions

Al termine di una sfida bellissima, ricca di capovolgimenti di fronte e col Chievo non proprio convinto a recitare un ruolo secondario, il Milan ottiene il successo, i 3 punti ed il decimo risultato utile consecutivo portandosi a ridosso della zona Champions.
A cura di Salvatore Parente
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In rimonta, in un pomeriggio vorticoso e difficile come pochi in questa stagione, il Milan riesce ad avere la meglio sul Chievo e a proseguire la sua insperata rincorsa verso il quarto posto e la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Tre punti sudati, sofferti assolutamente non scontati ma che rivelano un particolare importantissimo: questa compagine è, ora, una squadra con la s maiuscola. Una squadra che va in vantaggio, subisce la rimonta nel giro di 90 secondi ma non si arrende, combatte, lotta e, trascinata dall’anima e dal carisma del suo tecnico, getta il cuore oltre l’ostacolo.

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Una squadra che non riesce a prescindere dai suoi uomini migliori e che non lascia indietro proprio nessuno con André Silva, nel giorno della mancata convocazione di Kalinic, bravo a siglare il gol del 3-2 e a prendersi, definitivamente, dopo il gol di 7 giorni fa col Genoa, la scena. Una squadra bella, pimpante, viva e, dunque, vincente.

Formazioni Iniziali: il Milan dei titolarissimi, il Chievo dei gregari

Per il Milan, dopo la sfortunata trasferta dell’Emirates Stadium pesantemente condizionata dall’errore arbitrale del giudice di porta Johannesen, è tempo di tuffarsi nuovamente nel vortice della Serie A, alla ricerca di altri 3 punti per cullare il sogno della rincorsa Champions.

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E così, per allungare la striscia di nove risultati utili consecutivi, il tecnico Gattuso si affida quasi per intero allo stesso undici sceso in campo tre giorni fa con l’Arsenal cambiando solo tre interpreti: Zapata per Romagnoli, infortunato, Biglia per Montolivo e Bonaventura per il lusitano André Silva. Dall’altra parte, invece, Maran, per salvare il salvabile ed arginare una emorragia di risultati che, Cagliari a parte, dura da tanto con 10 Ko nelle ultime 13 gare di campionato, sceglie i polmoni dei polacchi Jaroszynski e Stepinski ma anche la quantità, il dinamismo e l’aggressività dei vari Tomovic, Bani e Depaoli. Insomma, per gli ospiti, almeno nell’immediata vigilia, anche il pari potrebbe andar bene, anzi, benissimo.

Primo tempo

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Partenza a razzo: Milan irresistibile

Se la coda del match con l’Arsenal aveva fatto molto arrabbiare Gattuso per scarsa applicazione ed un molle body language in campo, l’avvio col Chievo è tutt’altra storia, anzi, da applausi. Da grande squadra, da compagine in fiducia, infatti, i padroni di casa si mettono subito in testa di governare il gioco e comandare le operazioni con un possesso palla veloce e preciso. Un possesso che trova il suo naturale sbocco sulle corsie esterne con Suso da una parte e Calhanoglu dall’altra e che porta, già al 10’, il Milan in vantaggio. Su una di queste sgroppate laterali, infatti, Kessié, da mezzala, penetra in area, mette al centro trovando, dopo la smanacciata bassa di Sorrentino, tutto solo il turco, bravo, a porta vuota, a siglare il punto dell’1-0 e mettere in discesa una partita che, almeno in avvio, poteva essere molto, molto complicata.

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Il Chievo reagisce: che giocata per Giak, Inglese show

Al 33’ però, quando il match sembrava già compromesso, sponda Chievo, con il Milan in grado di legittimare il vantaggio e creare parecchi presupposti per il raddoppio, gli ospiti si ridestano e su una fiammata individuale di Giaccherini e poi di Inglese, pareggiano e si portano addirittura in vantaggio. Insomma, un autentico shock.

E sì perché prima i clivensi impattano grazie al polacco Stepinski, bravo a ribadire in rete il mezzo assist dell’ex Napoli, che salta di netto Borini, e poi con una bordata di destro di Inglese ribaltano l’1-0 iniziale con una sassata dal limite dell’area che non lascia scampo a Donnarumma. Un uno-due che stordisce i rossoneri e esalta i gialloblù che, ora, ci mettono cuore, grinta e anima in mezzo al campo.

Secondo tempo

Furia Milan, al 52’ arriva il pari

La ripresa inizia con lo stesso canovaccio della prima frazione di gioco, insomma: un monologo rossonero col Chievo arroccato in difesa. E allora, per scardinare il bunker clivense, il Milan si affida alle solite trame d’attacco con Calhanoglu e Suso fonti e menti dalle quali nascono e si sviluppano le sortite offensive rossonere e Cutrone come grimaldello per aprire varchi nella compatta retroguardia del Chievo.

le scorribande sulle corsie laterali di Calhanoglu e Suso (Whoscored.com)
le scorribande sulle corsie laterali di Calhanoglu e Suso (Whoscored.com)

E proprio il giovane numero #63 si rivela essere l’arma vincente per il gol del 2-2. Su tiro dal limite dell’area di Biglia, infatti, il canterano meneghino, come di consueto, si fa trovare pronto, sul filo del fuorigioco, ribadendo con un non semplice tap-in la rete del meritato pareggio dei padroni di casa. Un gol di rapina, convalidato dal Var ma che, oltre a consentire ai suoi di provare a rimontare l’inaspettato 1-2, gli permette di festeggiare la convocazione nella nazionale azzurra di Di Biagio e di staccarsi, come miglior marcatore stagionale rossonero, a quota 15 segnature a referto.

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3-4-3 André Silva per Borini: la mossa vincente del Milan

Al 60’, pochi minuti dopo il pari, Gattuso ci crede e lancia un messaggio ai suoi: fuori il terzino destro Borini, dentro la punta André Silva e 3-4-3 fluido in campo. L’obiettivo è la vittoria. E la mossa, alla fine, si rivelerà vincente con il lusitano che, una settimana dopo, 7 giorni dopo aver trovato la sua prima rete in campionato, quella dai 3 punti col Genoa, replica a San Siro pescando su corner, in mischia, di destro, il punto del 3-2.

Il colpo letale, del Ko, che pone fine alle ostilità e respinge l’assalto, energico e vigoroso, di un ottimo Chievo. Nel finale, Kessié, su rigore dubbio, si fa poi parare il penalty del 4-2 con la sostanza che non cambia: rossoneri vittoriosi e a -5, con una gara da recuperare, dal quarto posto.

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I top del ‘Meazza’

Calhanoglu in forma smagliante: ancora un gol per lui

Uno dei meriti, riconosciuti da tutti, della cura Gattuso è stato quello di aver rivitalizzato lo spento Calhanoglu che, per diverse ragioni, sotto Montella, aveva non poco deluso le attese iniziali. Una metamorfosi improvvisa, desiderata, auspicata da tutti per uno dei fiori all’occhiello della campagna acquisti estiva rossonera in grado, proprio col tecnico calabrese in panchina, di ritrovare condizione, fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. Una fiducia vista a Londra giovedì scorso e pure quest’oggi col Chievo con l’ex Bayer Leverkusen sempre nel vivo del gioco, dell’azione meneghina, capace di saltare l’uomo, creare gioco, premiare gli inserimenti sulla sinistra di Rodriguez, cambiare gioco e, perché no, segnare mettendo a referto la rete del vantaggio dei suoi al 10’. Insomma, l’ennesima prova della rinascita, fisica e tecnica, del #10 milanista: chapeau (a lui e a ‘Ringhio').

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Stepinski asso nella manica: rete del pareggio e quantità

Nelle ore precedenti la gara in molti avevano storto il naso per la presenza in campo del polacco Stepinski al posto del fantasista Birsa in un più generale 4-3-2-1 con Giaccherini ed il predetto sloveno alle spalle di Inglese. E invece, Maran, da abile stratega indovina la mossa con l’ex Nantes, contro lo spento Zapata, abilissimo a creare grattacapi alla pur buona retroguardia milanista. E così il 22enne di Sieradz ci mette appena 33’ di gioco per apporre la sua firma nel match, la sua seconda nell’intero campionato, annullando l’iniziale vantaggio di Calhanoglu. Un gol buono per restituire convinzione all’intera squadra ma anche per iscriversi nel novero dei migliori in campo col bomber ex Under 21 utilissimo, poi, anche in fase di non possesso portando, insieme con Inglese, il primo pressing alla coppia centrale ZapataBonucci.

le zone di gioco di Cutrone a sinistra e di Inglese a destra (Whoscored.com)
le zone di gioco di Cutrone a sinistra e di Inglese a destra (Whoscored.com)

Inglese, eurogol per lui

Se 9 reti delle 25 totali provengono dalle sue giocate, qualcosa vorrà pur dire. Qualcosa del tipo che, Inglese, per questa squadra, è determinante. In zona gol certo ma anche in fase di costruzione della manovra con l’ex Carpi punto di riferimento offensivo dell’attacco clivense e destinatario, nei momenti di difficoltà e di grande intensità in mezzo al campo, delle palle alte calciate da Tomovic, Bani, Cacciatore o Radovanovic. Insomma, una punta old style, un panzer vecchio stile che, però, sa anche segnare marcature pesanti oltre che da cineteca. Come quella odierna nella quale il promesso sposo del Napoli batte Donnarumma con un collo piede potente e preciso che si infila sotto la traversa del portierone rossonero segnalandosi fra i più positivi non solo dei suoi ma dell’intero match.

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Cutrone bomber di razza: suo il gol decisivo

A chiudere il novero dei talenti al top in questo pomeriggio di Serie A fra Milan e Chievo non possiamo non citare il giovane Cutrone che, anche oggi, mette in evidenza le sue incredibili doti di spietato bomber sotto porta. Sotto traccia, quasi inesistente per buona parte del match e poi determinante, decisivo, risolutivo nel momento topico, nel momento che conta. Insomma, un serpente all’apparenza innocuo ma letale come pochi, un black mamba del pallone che, al 52’, azzanna l’avversario e con un tap-in, un gol, una segnatura, metafora del suo essere, del suo senso del gol, festeggia la sua prima convocazione in carriera nella nazionale di Di Biagio e pareggia una gara davvero difficile.

I flop di Milan-Chievo

Zapata in crisi, male nella sua zona

Sostituire uno come Romagnoli e cercare di costruire un asse altrettanto impermeabile come quello fra l’ex Roma e Bonucci era impresa difficile, quasi impossibile. E infatti, Zapata al netto dei tanti alibi a suo favore, come quello dello scarso impiego e dell’ormai desuetudine a giocare questo tipo di sfide, si mostra in perenne difficoltà. Discreto in impostazione, il colombiano soffre il dinamismo del polacco Stepinski che, al 33’ si libera della sua guardia per l’1-1, e poi, nell’occasione della rete di Inglese, lo anticipa con un rimpallo, fortuito, che premia il #45 clivense decretando la lentezza, in chiusura, dell'ex Udinese. Insomma, una sfida in perenne apnea, in chiara difficoltà per un ragazzo esperto sì ma con soli 543’ di gioco in campionato prima di oggi.

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Tabellino e voti

Milan (4-3-3) Donnarumma 6; Borini 5.5 (Dal 60’ André Silva 6), Bonucci 6+, Zapata 5, Rodriguez 6-; Kessié 6.5, Biglia 6+, Bonaventura 6+; Calhanoglu 7-, Cutrone 7 (Dal 83’ Musacchio s.v.), Suso 6.5. A disposizione: Donnarumma, Storari; Musacchio, Antonelli, Gomez; Locatelli, Montolivo, Mauri, Conti; Tiago Dias, André Silva, Tsadjout. Allenatore: Gennaro Ivan Gattuso 6.5

Chievo (4-3-1-2) Sorrentino 6; Cacciatore 6, Tomovic 6, Bani 6, Jaroszynski 5.5; Castro 6 (Dal 87′ Pellissier s.v.), Radovanovic 6+, Depaoli 6; Giaccherini 6.5 (Dal 71’ Hetemaj 6); Stepinski 6.5, Inglese 7 (Dal 75’ Birsa 6). A disposizione: Confente, Seculin; Cesar, Dainelli, Gobbi; Hetemaj, Bastien, Rigoni, Birsa, Leris, Pucciarelli, Pellissier. Allenatore Rolando Maran 6+

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