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L’amore di Mertens per Napoli non ha confini: “Cresciamo insieme ogni giorno”

‘Ciro’ ha ribadito il proprio incodizionato affetto per la città, i tifosi e l’ambiente azzurro. Elogiando il lavoro di Maurizio Satti, il tecnico della svolta: “Ha sempre creduto in me, oggi gioco di più e meglio. Le mie prestazioni sono merito suo e della squadra. La città? Adoro prendere il caffè vicino al mare”
A cura di Alessio Pediglieri
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Dries Mertens lontano da Napoli e dal Napoli? Al momento è pura follia solamente il pensarlo. A sottolinearlo è lo stesso attaccante belga, impegnato in questi giorni con la propria nazionale per le amichevoli pre-mondiali. Un amore tra il giocatore e l'ambiente azzurro che nelle ultime stagioni è cresciuto e si è radicato, al di là dei risultati e delle prestazioni del campo.

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In una intervista a "Dugout" il belga si confessa e ribadisce un po' i concetti che lo hanno reso così popolare tra la gente di Napoli tanto da meritarsi il soprannome affettuoso di ‘Ciro', una sorta di endorsement per sentirsi ancor più vicino ad una città che lo ha accolto, adottato e lo sta amando. Nella speranza che il prossimo mercato non si riveli l'ultimo atto di quest'idillio.

Il cambio di ruolo, i meriti di Sarri

Fosse per Dries, la carriera continuerebbe a Napoli. Nessun'altra alternativa possibile e credibile. Già in passato c'è stato chi lo ha cercato, ma alla fine la volontà di restare in azzurro ha prevalso su ingaggi, progetti e sogni lontano da Napoli. Merito anche dell'ottimo rapporto che si è instaurato con Maurizio Sarri, il tecnico della svolta, che ha creato il ‘nuovo' Mertens, un ‘falso nueve' da 25 gol a stagione.

L'allenatore sta lavorando bene, siamo da un po' di anni insieme. Il gioco della squadra mi aiuta a fare bene il mio lavoro. Ho cambiato posizione. Prima giocavo a sinistra, ora gioco da prima punta e gioco anche più partite. In allenamento Sarri mi aveva già provato in quel ruolo: ho iniziato a giocare lì, è andata bene e non ho cambiato più

Crescita totale, personale e di squadra

Una crescita che ha fatto grande il Napoli ma anche lo stesso Mertens che si è rivelato determinante per tutto ciò che il club ha ottenuto in questi anni. Affidandosi sempre più al belga e alla sua predisposizione nel gioco d'attacco, colmando il vuoto lasciato prima da Higuain e poi dagli infortuni di Milik.

Prima giocavo una gara ogni 2 o 3 ed era secondo me un po' troppo poco, adesso gioco un po' di più. Le mie grandi prestazioni in maglia azzurra sono figlie di una squadra che sta crescendo assieme a me. Merito anche dell'ambiente e della città: adoro il mare e ci vivo vicino. Quando mi sveglio con il caffè vicino al mare mi rilassa moltissimo

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