Vince il Napoli, vola a +4. Cragno incarta 5 palloni e li porta alla Juve
Il Napoli non si scompone e, malgrado un ambiente di certo non facile, timbra il cartellino, batte il Cagliari e si porta momentaneamente a +4 sulla Juventus seconda. Una partita fondamentale, buona per dare continuità di risultati agli azzurri, ora a quota dieci successi consecutivi, bissare l’ottima prestazione, sia pure inutile per la qualificazione europea, di Lipsia e aggiungere altra pressione sulla squadra di Allegri.
Una sfida quasi gestita col ‘cruise control’ senza troppi grattacapi e con solo qualche sbavatura iniziale contro un Cagliari voglioso e pieno di energie. Eppure, al contestuale calo dei padroni di casa e al metaforico ingresso in gara dell’uomo equilibrio Allan, i campani innestano le marce alte e superano in scioltezza i sardi. Bene, il tridente smart azzurro con tutti gli elementi offensivi in rete con anche Hamsik in grado andare in gol realizzando la sua marcatura numero 99 in Serie A. Per i rossoblù, male la difesa con Castan in evidente difficoltà sullo spagnolo Callejon.
Le formazioni: Napoli con i titolarissimi, Cagliari col 3-5-1-1
Il Napoli, reduce dalla inutile ma comunque roboante vittoria in Germania col Lipsia, si rituffa nel vortice del campionato italiano cercando di riprendere il discorso interrotto 8 giorni fa col successo casalingo sulla Spal. Ad attenderlo però, c’è il Cagliari che, storicamente, non è mai stato un osso troppo facile per i campani capaci, in Sardegna, di raccogliere solo 8 successi in 37 gare complessive. E così, per cercare di invertire la rotta e replicare il perentorio 0-5 dello scorso anno, Sarri schiera la formazione tipo con tutti i titolarissimi, Mario Rui compreso, uscito malconcio dalla trasferta teutonica, nell’undici titolare. I padroni di casa, invece, rispondono con un 3-5-1-1, non privo di fantasia, composto da una robusta difesa con Romagna, Ceppitelli e Castan, una folta mediana e, in attacco, l’ex centravanti partenopeo Leonardo Pavoletti come punta di riferimento a fare da boa, da pivot per far salire i suoi in fase offensiva.
Primo Tempo
Napoli subito forte, Jorginho viene avanti. Pressing Cagliari
Il Napoli parte subito bene cercando di imprimere il suo ritmo al match. E infatti, nei primi 5’ di gioco, gli ospiti costruiscono alcune potenziali palle gol che, una volta per imprecisione, una volta per l’intervento (esiziale) dei difensori sardi, non trovano buon esito. Eppure, il Cagliari non si abbassa e, come da dettato del proprio tecnico, alza il baricentro ed aggredisce alto gli avversari. E, pure, punge. Come al 6’, quando, l’ex Pavoletti, sfruttando un preciso cross di Faragò, grazia Reina non colpendo bene la sfera. Infine, come nota tattica, Jorginho, per sfuggire alla asfissiante marcatura a uomo di Joao Pedro, avanza alcuni metri rispetto alla sua usuale posizione per costringere maggiormente alla difensiva il brasiliano e trovare più spazio, più margine di manovra.
Cagliari sbarazzino, il Napoli soffre la velocità di Han e la forza di Pavoletti
I sardi usano le loro armi e, con tutto il coraggio e la voglia di una partita sentita da tutto il pubblico cagliaritano, ci provano. Il piano gara è ben preciso: recuperare palloni e lanciare lungo sulla punta centrale Pavoletti. E così, scavalcando il centrocampo e innescando spesso la rapidità di Han, i ragazzi di Diego Lopez producono più di un grattacapo alla retroguardia campana col nordcoreano bravo a sfruttare le sponde della sua prima punta ed allargare la difesa avversaria portando il senegalese Koulibaly, spesso, sul versante mancino in zona Mario Rui.
Napoli in vantaggio, Allan risorge e suona la carica
Nonostante le buone notizie sponda Cagliari però, il Napoli non si scompone e anzi, con la sua solita voglia di aggredire in avanti il portatore di palla, recupera e contrattacca. E così accade nell’occasione del vantaggio campano con Allan, fino a quel momento non proprio scintillante, bravissimo a strappare la sfera a Padoin, ribaltare l’azione e poi suggerire al centro con Callejon, poi, pronto a ribadire in gol e centrare il secondo palo: 1-0.
Dieci minuti più tardi, gli azzurri decidono di accelerare e tentare di chiudere la contesa. E ad assolvere a questa incombenza ci pensa subito Mertens, alla sesta rete in altrettante partite, furbo e scaltro ad anticipare Ceppitelli, su traversone basso di Hysaj, e beffare Cragno in uscita bassa: 2-0 e partita chiusa, o quasi.
Secondo Tempo
Rientro in campo: 3-0 Napoli. Tutto chiuso alla ‘Sardegna Arena’
La ripresa comincia quasi con lo stesso canovaccio della prima frazione di gioco con un Napoli in controllo ed un Cagliari in attesa di poter liberare le proprie ali, Lykogiannis e Faragò, e sfruttare Pavoletti. Eppure, a spezzare le residue speranze di poter riaprire la gara ci pensa Hamsik che, a rimorchio, in uno dei suoi soliti inserimenti centrali, su assist di Insigne, libera il sinistro e buca, irrimediabilmente, Cragno.
Il poker è servito: 4-0 Napoli, anzi 5
Al 72’ il Napoli cala il poker. Su ennesimo ribaltamento di fronte azzurro, Insigne si accentra, converge, prova la conclusione dal vertice destro dell’area sarda, ma trova il braccio di Castan: Giacomelli, lì vicino, assegna il penalty. E così, sul dischetto, previa autorizzazione di Jorginho, rigorista designato in caso di assenza di Mertens, si presenta lo stesso numero #24 che, dopo aver siglato la sua prima rete del 2018 in Europa League, si ripete in campionato ufficializzando i 3 punti in casa del Cagliari.
Infine, per replicare quanto successo, in termini di risultato, lo scorso anno a Cagliari, Mario Rui decide di disegnare una imprendibile parabola su punizione che si infila alle spalle di Cragno per il 5-0 ed il fischio finale: Napoli primo a +4 sulla Juventus.
Top e flop
I top della ‘Sardegna Arena’
Callejon super, lo spagnolo sblocca il punteggio
Fra i migliori del match uno che ha semplificato le cose e messo nei binari giusti, sponda Napoli, il monday night della 26esima giornata di Serie A. Nello specifico, parliamo dello spagnolo Callejon che, dopo aver riposato, o meglio, giocato poco giovedì scorso col Lipsia, è parso fin da subito in palla, pimpante, in definitiva: brillante sulla sua corsia. Brillante, come nell’occasione dalla rete dell’1-0 col numero #7 precisissimo nel piazzare la sua conclusione personale sul palo lungo, trafiggere l'estremo difensore avversario e totalizzare la sua ottava segnatura in questa Serie A.
Mertens da Cagliari a Cagliari
Lì dove lo scorso anno il belga diede prova di potere interpretare al meglio il ruolo di punta, Mertens non si sottrae al fascino dell’anniversario, sia pure lungo, bagnando la sua prestazione individuale con una rete preziosissima, quella del 2-0, ma anche emblematica della sua avvenuta metamorfosi: gol con tocco di destro anticipando il difensore avversario, d’astuzia, di rapina, da consumato bomber. Insomma, una sorta di grande circolo, di ciclo che, partendo da Cagliari, si rinnova alla ‘Sardegna Arena’ e rilancia, da qui, in un campo inospitale, ostico, la sfida scudetto, la sfida alla Juve. Del resto, con un Dries così, belga più prolifico d’Europa e con 6 gol nelle ultime sei, tutto, all’ombra del Vesuvio, sembra possibile.
Han, positivo l’esordio dal primo minuto del coreano
In un Cagliari costretto a capitolare al cospetto di un Napoli, oggettivamente più forte, fra le buone notizie annoveriamo la prestazione del giovane Han, appena tornato dal prestito in Cadetteria col Perugia. E oggi, infatti, nel giorno della sua prima gara in rossoblù da titolare, il nordcoreano gioca al meglio, s’impegna, prova ad allargare le maglie della difesa campana e costringe, mica poco, al giallo Koulibaly. Il tutto, mostrando le sue doti fatte di qualità tecnica, velocità, baricentro basso e dribbling. Insomma, il futuro è (sembra) suo.
I flop del Monday night
Castan in apnea, soffre Callejon e il tridente smart azzurro
Fra I peggiori in campo, degno esponente di una difesa che ha sofferto maledettamente l’imprevedibilità offensiva del Napoli, troviamo Castan. Il brasiliano, peraltro sempre fra i top in questa sua nuova esperienza cagliaritana, stasera va in bambola e non trova mai, o quasi, la posizione giusta per tentare di arginare le sortite in attacco degli avversari. E così, l’ex Roma capitola, cede il passo a Callejon, Mertens e Insigne, non si rivela utile in impostazione e, per completare il quadro di una gara no, provoca il calcio di rigore, il penalty del 4-0.
Tabellino e voti
Cagliari (3-5-1-1) Cragno 6+; Romagna 6-, Ceppitelli 6, Castan 5; Faragò 6-, Barella 6- (Dal 77′ Deiola s.v.), Joao Pedro 5.5, Padoin 5.5 (Dal 59’ Ionita 6), Lykogiannis 5.5; Han 6.5 (Dal 62’ Cossu 6-); Pavoletti 6+. A disposizione: Rafael, Crosta; Andreolli, Miangue; Ionita, Dessena, Ionita, Deiola, Cossu, Caligara; Ceter, Giannetti, Sau. Allenatore Diego Lopez 5.5
Napoli (4-3-3) Reina 6; Hysaj 6.5 (Dal 73’ Maggio s.v.), Koulibaly 6-, Raul Albiol 6+, Mario Rui 6.5; Allan 6.5, Jorginho 6 (Dal 75’ Diawara s.v.), Hamsik 6.5; Insigne 6.5, Mertens 7- (Dal 64’ Zielinski 6.5), Callejon 7. A disposizione: Sepe, Rafael; Tonelli, Maggio, Milic; Rog, Diawara, Zielinski, Machach; Ounas. Allenatore Maurizio Sarri 6.5