Promossi e bocciati della 20a di A: la Lazio supera la Roma, Napoli e Juve per il titolo
La 20esima giornata della Serie A, quella che ha accompagnato i club del massimo campionato alla tanto attesa sosta, non porta grandi sussulti o scossoni di classifica ma, allo stesso tempo, scava solchi ben definiti con le prime della classe, Napoli e Juventus che iniziano a scappare, e le altre a faticare dopo un ottimo periodo iniziale. Per il titolo, infatti, sembrano esserci solo le compagini di Sarri e Allegri con queste ultime, prevedibilmente, a battagliare fino alla fine del torneo. In zona Champions, invece, l’unico grande guizzo della giornata è della Lazio che, vincendo con la Spal e approfittando dello stop casalingo della Roma con l’Atalanta, scavalca i ‘cugini' al quarto posto. In zona Europa League, invece, è autentica bagarre con i successi di Milan, Torino e Atalanta ad infiammare una corsa che vede interessate anche Sampdoria, Udinese e Fiorentina.
Nelle zone basse, secondo successo per il Benevento che spazza via in rimonta la Samp di Giampaolo con, Genoa e Chievo a parte, tutte le altre che escono male dai rispettivi match con, nell’ordine, gli insuccessi di Verona, Spal, Crotone, Cagliari e Sassuolo. E quindi, in questo contesto, vediamo quali sono state le squadre che si sono meglio disimpegnate in questo turno e quali invece hanno fallito l’appuntamento di inizio anno, all’alba del 2018, in questa specifica giornata.
Promossi
Il Torino riparte da Mazzarri: 3-0 al Bologna
La prima gara dell’anno del Toro, la prima con Mazzarri in panca, che a sua volta mancava in Serie A dal 9 novembre del 2014, è finalmente benevola col Bologna steso addirittura per 3-0. Il tutto, con due notizie abbastanza paradossali: la prima vittoria dei granata senza Belotti in campo, alla sesta chance della stagione, e, soprattutto, l’ottima gara di Niang capace, oltre al gol, di mettere insieme una partita di grande spessore e di esaltarsi non con Mihajlovic che lo aveva fortemente voluto all’Olimpico ma proprio col neo-allenatore toscano. Paradossi a parte però, i 3 punti del Toro sono di grande aiuto per i piemontesi in grado di riscattare il Ko di metà settimana in Coppa Italia con la Juventus ma anche di agganciare il treno europeo con la zona continentale, vista Europa League, davvero ad un passo.
Dall’altra parte il Bologna, sotto i colpi di De Silvestri, Niang e Iago Falque, cade rovinosamente con una prestazione assolutamente incolore, sottolineata anche dall’errore dal dischetto per l’1-1 di Pulgar, che porta i felsinei alla quarta sconfitta nelle ultime 5 di campionato.
Migliore in campo: Iago Falque
Il Napoli spreca tanto ma KK e Callejon la risolvono
Il Napoli di Sarri è di sicuro fra le promosse della 20esima giornata con un netto 2-0 ai danni del Verona che conferma gli azzurri come avversaria più accreditata della Juventus per il titolo 2017/18. Eppure, volendo analizzare nel dettaglio la gara, i partenopei hanno sciupato troppe occasioni da rete, specie nel primo tempo, dimostrando un leziosismo ed una ricerca della giocata improduttivi ai fini del gol che, infatti, tarda ad arrivare.
Occasioni su occasioni sciupate che hanno rischiato di innervosire la squadra e complicare una gara, almeno sulla carta agevole, fino alla salvifica segnatura, di testa, del difensore Koulibaly che apre la contesa, poi chiusa, sigillata ed omologata dal 2-0 di Callejon in grado, oltre che di mettere al sicuro il parziale, anche di tornare a far gol dopo 68 giorni dall’ultima gioia col Sassuolo. Tre punti meritati buoni per la classifica, il morale ma anche per la sosta con un rientro, vista Atalanta, di sicuro più tranquillo.
Migliore in campo: Kalidou Koulibaly
Cuore Benevento, i sanniti ribaltano la Samp e sperano (ora) nella salvezza
Dopo lo storico successo di domenica scorsa col Chievo, il Benevento di De Zerbi ci trova gusto e si ripete contro la Sampdoria di Giampaolo. Ed i sanniti, al netto dei 3 punti, sono ancora più bravi di quanto non dica il risultato in quanto abili a non demoralizzarsi per l’ennesimo svantaggio stagionale ma anzi capaci di ribaltare il punteggio con fame, grinta, voglia, determinazione, qualità ed il tandem Coda–D’Alessandro a seminare il panico nella difesa doriana.
Dai piedi di questi ultimi, infatti, nasce la riscossa, l’insurrezione giallorossa, col club del Patron Vigorito che non ci sta a perdere, a vestire ancora una volta i panni dello sparring partner con l’undici di casa che capovolge una situazione ancora una volta complessa. Dopo il gol di Caprari e due legni consecutivi colpiti, pareggia Coda al 69 che, 15’ più tardi, trova anche la marcatura del sorpasso e poi l’assist, speciale, per il talismano, il prodotto locale Brignola che sigla il momentaneo 3-1, fino al 3-2, al 94’ del polacco Kownacki. Il tutto, per 3 punti che mandano in paradiso i tifosi campani ora sì speranzosi di raccogliere una incredibile salvezza con Spal e Crotone distanti 8, oggi non così lontani, punti.
Migliore in campo: Massimo Coda
Lazio che goleada, il poker di Immobile vale il quarto posto
La 20esima giornata vede nella Lazio la più grande novità del torneo con i biancocelesti che, battendo per 5-2 la Spal e approfittando della contestuale sconfitta della Roma in casa con l'Atalanta, balzano al quarto posto in solitaria scavalcando proprio i cugini giallorossi. Protagonista assoluto del sorpasso, Ciro Immobile, esagerato al ‘Mazza’, con addirittura 4 gol a referto ed un pokerissimo che stende i pur volenterosi padroni di casa in grado, con Antenucci, di dare del filo da torcere ai ragazzi di Inzaghi. Sugli scudi, in quel di Ferrara, anche Milinkovic-Savic e Luis Alberto che disegnano calcio e assistono come meglio non si potrebbe Immobile trovando, oltre ai 3 punti, la quinta vittoria stagionale in campionato con almeno 4 gol realizzati e avvicinando, pure, la Juve, anche con una sfida ancora da recuperare, come miglior attacco della Serie A. Insomma, una prestazione collettiva da incorniciare, al netto di alcune amnesie difensive, con la Lazio che chiude prima della sosta come quarta miglior forza del campionato.
Migliore in campo: Ciro Immobile
Il Milan si regala un po’ di ossigeno, arrivano 3 punti col Crotone
Dopo una settimana pre-natalizia piuttosto amara per il Milan con 2 Ko di fila, i rossoneri possono tirare un sospiro di sollievo grazie ad una vittoria, quella di ieri col Crotone, che restituisce un po’ di continuità e serenità dopo il pari esterno con la Fiorentina. Una vittoria meritata, quella meneghina, col ‘Diavolo’ però a raccogliere decisamente poco rispetto a quanto fatto vedere in partita con Suso e compagni col 66% di possesso palla, 26 tiri totali e 14 corner racimolati. E, proprio su uno di questi, il Milan si sblocca: cross al centro di Calhanoglu, rinvio sbilenco coi pugni del portiere Cordaz e gol, di rimpallo, di carambola, dell’immobile Bonucci, alla prima rete in rossonero. Una rete pesante, l’unica segnata a causa dell’intervento, per ben due volte, del Var che annulla giustamente le gioie di Kessié prima e Kalinic poi, che porta il Milan a quota 28 punti e Gattuso alla seconda vittoria in Serie A sulla panchina meneghina.
Migliore in campo: Leonardo Bonucci
Juventus corsara a Cagliari, ma quante polemiche per un rigore non concesso ai sardi
La Juventus risponde al successo del Napoli e scava il solco fra le prime due della graduatoria e tutte le altre. Con la vittoria a Cagliari, infatti, i punti di distacco dall’Inter terza salgono ora a 8 con un duello scudetto ormai piuttosto chiaro: campani contro piemontesi. Eppure, la sfida della Sardegna Arena per gli uomini di Allegri, non è stata affatto semplice con i padroni di casa bravi ad impegnare gli ospiti e a mettere in difficoltà per buona parte del match i campioni d’Italia. Campioni d’Italia che riescono però ad avere la meglio con due episodi piuttosto dubbi e che, complice la lunga sosta, faranno molto discutere. Dapprima, sul gol del vantaggio, l’azione è viziata da un fallo di Benatia su Pavoletti che resta a terra senza per questo ottenere dalla Juve che il pallone venga spedito fuori con conseguente capovolgimento di fronte che porta al gol di Bernardeschi. E poi, pochi minuti più tardi, lo stesso attaccante ex viola intercetta col braccio un traversone dalla sinistra di Padoin col direttore di gara Calvarese che non concede il penalty (apparso evidente) e si rifiuta poi, di andare a consultare il Var con un quanto mai opportuno ‘on field review’. Insomma, una condotta assolutamente discutibile che premia la ‘Vecchia Signora’, forse oltre i suoi limiti, e macchia una gara, per il resto, davvero molto buona da parte del Cagliari che, con ritmo, grinta e determinazione, ha fatto davvero una bella figura.
Migliore in campo: Giorgio Chiellini
Rimandati
L’Udinese non vola più, pari col Chievo dopo 5 successi di fila
Dopo una serie di 5 vittorie consecutive l’Udinese del ‘mago’ Oddo si vede costretta ad arrestare la propria corsa col Chievo impattando contro la voglia dei gialloblù di interrompere la striscia, fra la 17esima e la 19esima di campionato, di 3 sconfitte di fila. Finisce, per la cronaca e gli annali: 1-1 con un punto per parte che accontenta tutti. I veneti, infatti, interrompono l’emorragia di insuccessi salendo a quota 22 punti in classifica mentre i friulani, pur non facendo seguito allo straordinario mese di dicembre, restano in piena zona Europa League con 28 lunghezze accumulate in 20 gare stagionali. Il tutto, con una partita davvero gradevole nella prima frazione di gioco, con entrambe le reti di Radovanovic prima (eurogol per lui) e di Tomovic poi (autorete per l’ex viola) giunte proprio nel primo tempo ed un Var che annulla giustamente il momentaneo 2-0 a Cacciatore, ed una ripresa con meno sussulti e ritmi blandi che accompagnano entrambe le compagini alla tanto attesa sosta: per entrambe ci si rivede il 21 gennaio.
Migliore in campo: Ivan Radovanovic
L’Inter non sa più vincere, pareggio anche a Firenze
Dal pari dell’Allianz Stadium a Torino con la Juventus e dopo la risicata vittoria, ancorché ai rigori, col Pordenone in Coppa Italia, l’Inter sembra aver smarrito, per diverse ragioni, la retta via. Il successo, almeno in Serie A, infatti, manca da oltre un mese col 5-0 casalingo contro il Chievo come ultima gioia, in ordine di tempo, per i tifosi nerazzurri. Da lì in poi, solo risultati interlocutori e delusioni che hanno arrestato l’incredibile marcia delle prime 16 giornate fatte di 4 pareggi e 12 vittorie. La gara di venerdì sera con la Fiorentina, occasione per tornare a stringere i 3 punti, non ha fatto eccezione all’ultimo periodo con un pari per 1-1 che sta più stretto ai padroni di casa, malgrado il vantaggio di Icardi, che all’Inter apparsa spenta, stanca e poi falcidiata dall’ennesimo infortunio stagionale in difesa con Ranocchia costretto ad uscire nella ripresa e Santon a vestire i panni del centrale.
Eppure, come dicevamo, il bicchiere, in casa Spalletti, deve essere giudicato mezzo pieno in quanto, analizzando il match, l’Inter ha espresso un gioco non proprio esaltante ed ha subito, specie nella ripresa, quando le energie nervose e mentali dei propri calciatori sembravano ridotte al lumicino, l’iniziativa toscana con diverse azioni pericolose prodotte dai padroni di casa mancate per imprecisione ma anche sventate dal solito muro Handanovic. Un pari raggiunto al 91’ da Simeone, quindi, utile per restare nel novero delle prime 4, delle prime della classe e che allo stesso tempo invia un segnale alla società: per non vanificare un ottimo avvio di stagione, fair play finanziario o no, qualcosa in entrata andrebbe fatta.
Migliore in campo: Federico Chiesa
Bocciati
Il Sassuolo si ferma, stop a Genova col Genoa
Dopo alcune settimane positive nel quale l'impatto di Iachini era stato piuttosto evidente, il Sassuolo, ieri a Genova, è stato costretto a cedere il passo ad un Genoa organizzato, corto, attento e anche bravo a concretizzare le poche palle gol create. Galabinov è il risolutore finale del match con una torsione di testa che si infila alle spalle di Consigli.
Eppure, l’autentica protagonista della contesa è la difesa del Grifone che scherma al meglio Perin e ottiene la quarta gara consecutiva senza subire gol (il record è del Genoa di Benjamin Santos del ‘64 a quota 9) con una solidità con Ballardini in panca che porta 18 punti in 10 gare totali.
Migliore in campo: Andrey Galabinov
La Roma scivola in casa, addio quarto posto
La Roma di Di Francesco inaugura come peggio non poteva il nuovo anno con un Nainggolan in tribuna, punito per la sua condotta social a Capodanno, un De Rossi in infermeria ed una squadra Ko in casa con l’Atalanta. 2-1 il risultato finale con gli ospiti bravi ad andare in vantaggio, prima con Cornelius e poi con De Roon, e poi a difendere il risultato malgrado l’espulsione al 44’ dell’olandese e l’assedio finale dei giallorossi, capaci, solo di accorciare le distanze con Dzeko senza per questo raggiungere il definitivo pari.
Una sconfitta, al netto della gara ancora da recuperare con una Samp in caduta libera, che apre la crisi capitolina ed evidenzia il periodo no di Kolarov e compagni che, ora, vedono la vittoria distante 3 settimane con l’ultima affermazione, col Cagliari, datata 16 dicembre e la zona Champions più distante con la Lazio, vittoriosa a Ferrara con la Spal, ad effettuare, col derby nella mente, l’impronosticabile sorpasso.
Migliore in campo: Alejandro ‘Papu’ Gomez