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Il Napoli non sfonda il muro del Milan. E la Juve può scappare ancora

A Milano il Napoli dice addio ai sogni scudetto di questa stagione non riuscendo a superare la resistenza, pugnace e ostinata, del Milan. Senza Bonucci e Romagnoli e senza Mario Rui, entrambe le compagini sembrano non essere al top con le due formazioni, alla fine dei giochi, ad accontentarsi di un magro punto per parte.
A cura di Salvatore Parente
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Il Napoli non va oltre lo 0-0 al ‘Meazza’ col Milan e dice quasi definitivamente addio ai sogni di rincorsa, e poi di gloria, scudetto. Il Milan, organizzato, compatto, solido e corto, sia pure privo di Bonucci e Romagnoli, argina le trame di gioco napoletane (monche sulla sinistra per l’assenza di Mario Rui), respinge tutti gli assalti campani e rispedisce al mittente le mire di successo azzurre.

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Mire che sembravano poter trovare il bersaglio grosso in avvio di ripresa ma che, nonostante l’ingresso di Milik ed a causa di un Donnarumma in versione saracinesca allo scadere, non si trasformano in tre pesantissimi punti.

Formazioni iniziali: Gattuso con una difesa inedita, Sarri con tutti i titolarissimi eccetto Mario Rui

Il big match delle ore 15, quello fra Milan e Napoli, mette in palio 3 punti fondamentali per i rispettivi campionati delle compagini in campo. Il Milan, per non dire definitivamente addio ai sogni Champions, nel turno del derby di Roma e del pareggio dell’Inter a Bergamo; il Napoli, per proseguire la rincorsa scudetto e mettere pressione alla Juve di scena alle 18 all’Allianz Stadium. E così, per conquistare il successo e dunque continuare a rincorrere il proprio sogno, Milan e Napoli, sia pure con qualche modifica, scendono in campo con le migliori formazioni possibili.

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I rossoneri però, sono costretti a rinunciare alla propria coppia centrale titolare per via dell’infortunio di Romagnoli e la squalifica di Bonucci con, al loro posto, l’inedito tandem ZapataMusacchio, e gli azzurri, invece, a fare solo a meno, sempre per squalifica, di Mario Rui sostituito da Maggio con Hysaj spostato a sinistra. In attacco, Kalinic vince il ballottaggio con Cutrone e André Silva mentre, lato Napoli, Milik, fra i migliori nella rimonta col Chievo in casa, parte ancora una volta dalla panchina.

Primo Tempo

Partita subito vibrante, ma il Napoli perde troppe palle in uscita

L’immediato avvio di gara è tutto di marca milanista. Il Napoli, infatti, sbagliando tanti, tantissimi appoggi in fase di costruzione o di disimpegno, favorisce la pressione alta dei padroni di casa che, già al 4’, con Bonaventura, ci provano con Reina, nell’occasione, bravo a respingere in corner la conclusione del #5 rossonero. All’11’, poi, a conferma della buona partenza del ‘Diavolo’ Kalinic, su ottimo cross di Suso dalla destra, crea apprensione alla retroguardia campana sciupando però la chance dell’1-0 impattando male di testa.

le palle perse del Milan (in arancio) e del Napoli (in azzurro) (Whoscored.com)
le palle perse del Milan (in arancio) e del Napoli (in azzurro) (Whoscored.com)

Squillo Napoli al 16’ ma Kessié è un problema

Il Napoli, dopo la sfuriata del Milan, trova qualche trama di gioco importante con, al 16’, i partenopei in grado di mettere in scena una delle sue solite situazioni offensive: scambio stretto fra Callejon, Insigne e Mertens e diagonale, proprio del belga, ben deviato da Donnarumma alla sua centesima in A. Dal punto di vista tattico, invece, la posizione in campo di Kessié crea più di un grattacapo alla difesa azzurra. Con l’ivoriano che si allarga sulla destra, quasi in sovrapposizione su Suso, infatti, il Milan buca Hamsik, allarga la retroguardia napoletana e trova un varco utile per suggerire palle importanti per la punta Kalinic.

i tackle in campo fra Milan e Napoli (Squawka.com)
i tackle in campo fra Milan e Napoli (Squawka.com)

Finale di tempo pro-Napoli, ma il punteggio non cambia: 0-0 all’intervallo

Dal 30’ in poi il palleggio cambia proprietario col testimone che passa, senza soluzione di continuità, agli ospiti. E infatti, il Napoli prende il comando delle operazioni, il pallino del gioco provando a creare opportunità importanti contro l’ottima organizzazione difensiva del Milan. Eppure, il fraseggio campano, sia pure con qualche conclusione dalla distanza, non porta a nessun rilevante pericolo con Milan e Napoli che guadagnano gli spogliatoi sullo 0-0.

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Secondo Tempo

Napoli subito in pressione: azzurri con la convinzione giusta

Pronti via ed il Napoli tenta subito di mettere le mani sulla partita. L’atteggiamento, in avvio di secondo tempo, è quello giusto. Gli azzurri, infatti, alzano la qualità del proprio gioco, il loro baricentro e manifestano una certa supremazia territoriale. Hamsik al 47’, si trova davanti al portiere ma non riesce a servire al meglio gli attaccanti al centro, Callejon ci prova di mancino ma trova la schiena di Rodriguez e i campani legittimano un’alba di secondo tempo davvero promettente.

le posizioni medie in campo (Whoscored.com)
le posizioni medie in campo (Whoscored.com)

Milik e Zielinski dentro, Sarri ci prova

Il positivo abbrivio della ripresa però, non sortisce l’effetto sperato sponda Napoli con gli azzurri sì al comando delle operazioni ma senza creare troppe amnesie alla provvisoria retroguardia avversaria composta da Zapata e Musacchio. E così, al 66’, il tecnico Sarri, memore anche dell’impatto di Milik contro Sassuolo e Chievo, decide di buttare nella mischia il suo panzer polacco, con Zielinski per Hamsik, per tentare di trovare il bandolo della matassa e la giocata risolutiva.

Milik sciupa il gol dello 0-1

Giocata risolutiva che potrebbe arrivare al 92′ quando, proprio il polacco Milik, nel suo habitat naturale, nell'area di rigore avversaria spreca una grossissima occasione calciando non angolatissimo di sinistro sul palo lungo di Donnarumma. Il portiere rossonero non ci sta, vola sulla sua sinistra e devia in corner l'ultimo, estremo, disperato tentativo napoletano. A ‘San Siro' è 0-0.

I Top del ‘Meazza’

Kessié inarrestabile, un treno sulla destra

In un Milan ben preparato tatticamente, Kessié sembra l’arma in più per Gattuso. Bravo in qualunque fase di gioco, attacco-difesa, di lotta e di governo, e con una gamba ed un dinamismo invidiabili, l’ivoriano si concentra in entrambe le fasi di gioco dominando la mediana rossonera. In fase passiva, infatti, respinge i tentativi dalle sue parti di Hamsik, in quella offensiva, invece, come un rullo compressore, un ostinato e pure rapido tank, si propone allargando la difesa napoletana e garantendo spazi interni a Suso. Insomma, una prestazione da incorniciare per un ragazzo, dopo un avvio difficile, tornato grande, tornato quello di Bergamo.

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Insigne torna Magnifico, è lui la luce del gioco azzurro

Sponda Napoli, specie in un primo tempo ricco di difficoltà, il migliore, più di una spanna sugli altri, è Lorenzo Insigne. Tornato ‘magnifico’ in quel di ‘San Siro’, dove pure ha già qualche ottimo ricordo dal punto di vista realizzativo, il #24 azzurro è la luce offensiva dei suoi nel pressing e nella densità rossonera. Dai suoi piedi, infatti, partono le intuizioni, le conclusioni e le idee di gioco più pericolose per i campani con lo scugnizzo, dopo un periodo di certo non positivo, tornato ai suoi, altissimi, livelli.

Donnarumma monstre allo scadere

Nel giorno della sua 100esima gara in Serie A, a soli 19 anni e 49 giorni, il prodigio napoletano, in forza però al Milan, non poteva non salutare questo lieto record con una parata delle sue. E infatti, allo scadere, al 92′, quando il risultato sembrava ormai in archivio, il portierone rossonero si tuffa sulla sua sinistra impedendo a Milik, solo al limite dell'area piccola, di siglare il punto dello 0-1, il gol vittoria. Una prodezza felina di rara bellezza che salva i suoi dal Ko e condanna inesorabilmente il Napoli al secondo posto.

I Flop di Milan-Napoli

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Kalinic inesistente, male in attacco

Se dall’altro lato Mertens trova più di una difficoltà nell’emergere fra le maglie rossonere, Kalinic, contro Raul Albiol e Koulibaly, non se la passa meglio, anzi. A differenza del belga, infatti, il croato è ancora più fuori dagli schemi, dal gioco rossonero con pochissime palle giocate, un solo tentativo, pure sballato, a referto e tanti fischi guadagnati nel momento del cambio. In sette giorni, quindi, il #7 rossonero dimentica la prodezza da un punto col Sassuolo e si riaccomoda nei gangli di una storica mediocrità.

una conclusione per Kalinic, una per Mertens i flop secondo Squawka.com
una conclusione per Kalinic, una per Mertens i flop secondo Squawka.com

Mertens deludente, poche giocate utili

Fra i calciatori meno positivi dell’incontro, spicca Mertens. Il belga, infatti, complice anche l’estrema fisicità della difesa rossonera non riesce a trovare spazio per dare libero sfogo alla sua velocità, al suo estro ed al suo dribbling finendo spesso per scaricare la palla in appoggio, di sponda. I suoi movimenti sono pure funzionali al raggiungimento del bersaglio grosso ma mai o quasi, il #14 azzurro trova la giocata vincente ed il tiro risolutivo. Al 66’, nella logica di una gara da vincere assolutamente esce per l’atletismo e la stazza del polacco Milik.

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Tabellino e voti

Milan (4-3-3) #99 Donnarumma 7.5; #2 Calabria 6, #17 Zapata 6.5, #22 Musacchio 6.5, #68 Rodriguez 6; #79 Kessié 7, #21 Biglia 6, #5 Bonaventura 6 (Dal 79’ Locatelli s.v.); #8 Suso 5.5, #7 Kalinic 5 (Dal 70’ André Silva 6.5), #10 Calhanoglu 6+. A disposizione: #90 Donnarumma A., #30 Storari; #20 Abate, #31 Antonelli, #15 Gomez; #73 Locatelli, #4 Mauri, #18 Montolivo; #11 Borini, #63 Cutrone, #9 André Silva. Allenatore Gennaro Ivan Gattuso 6.5

Napoli (4-3-3) #25 Reina 6.5; #11 Maggio 6+, #33 Albiol 6.5, #26 Koulibaly 6.5, #23 Hysaj 6+; #5 Allan 6 (Dal 87’ Rog s.v.), #8 Jorginho 6.5, #17 Hamsik 6+ (Dal 66’ Zielinski 6); #7 Callejon 6, #14 Mertens 5.5 (Dal 66’ Milik 6), #24 Insigne 7. A disposizione: #22 Sepe, #1 Rafael; #62 Tonelli, #21 Chiriches, #19 Milic; #30 Rog, #20 Zielinski, #42 Diawara; #37 Ounas, #99 Milik. Allenatore Maurizio Sarri 6-

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