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Il Napoli di Sarri in Bundesliga sarebbe campione di Germania. Che bella volata scudetto

Dal sofferto successo del Napoli col Chievo alla vittoria della Juventus sul Benevento fino al Ko dell’Inter a Torino, ecco promossi e bocciati della 31a giornata di campionato. Occhio alla Lazio di Inzaghi: ha gol (Immobile), qualità delle giocate (Luis Alberto), esperienza (Lucas Leiva), estro funambolico (Felipe Anderson).
A cura di Salvatore Parente
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Senza la Juve dei record (può cucire sul petto il 7° scudetto consecutivo) con ogni probabilità i partenopei oggi sarebbero a un passo da quello scudetto che manca da oltre 30 anni, da Maradona e Bigon. E nemmeno dovrebbero fare ‘all-in' sullo scontro diretto del 22 aprile per scalzare i bianconeri da lassù, spezzandone il dominio incontrastato. In questa ottica la 31esima giornata figura come una di quelle, nel grande libro del campionato, interlocutorie dove, almeno in vetta, non cambia tantissimo. Juve corsara a Benevento 4-2 e Napoli vittorioso, sia pure con estrema difficoltà, in rimonta, in casa col Chievo.

Napoli come il Bayern campione di Germania

La media punti del Napoli è quella del Bayern Monaco campione di Germania (72 punti in 29 gare, 2.48 a partita) per la sesta volta consecutiva ma in Italia c'è una Juventus – forte di una rosa che le consente di lanciare nella mischia un asso del calibro di Douglas Costa quando le cose non vanno per il verso giusto – che viaggia a una velocità di crociera superiore: 2.61 è il trend dei bianconeri di Allegri che può disporre di maggiori (e migliori) risorse rispetto a Sarri. ‘Vecchia Signora' a +4 sugli azzurri, 81 vs 77 punti, ritmi pazzeschi, sfiancanti che contribuiscono a tenere ancora vivo il campionato italiano, l'unico aperto in Europa rispetto alla preponderanza di Barcellona (2.54) nella Liga, Manchester City e Paris Saint-Germain (entrambi a quota 2.62 a match in Premier e in Ligue 1).

La qualità della Lazio sorprende Roma e Inter in zona Champions

Tutt’altra storia, invece, per quanto riguarda la zona Champions con la Lazio, unica vincitrice di questo turno, ad approfittare del contestuale stop di Roma, contro la Fiorentina, e Inter, sul campo del Torino, e ora terza forza del torneo, stante gli impegni europei ed una semifinale continentale ad un passo. Una Lazio che può contare su tanta qualità: Immobile a quota 27 gol, gli assist (11) e la geometrie di Luis Alberto (a quota 9 gol), l'esperienza di Lucas Leiva, l'estro funambolico di Felipe Anderson.

Milan, ti resta l'Europa League

In zona Europa League la bagarre diventa ancora più esaltante con, dal Torino di Mazzarri al Milan di Gattuso, cinque squadre in una manciata di punti, e altrettanti club per tre posizioni utili. In coda, infine, i sanniti di De Zerbi vedono sempre più vicina la Cadetteria grazie anche ad una quota salvezza, a sette turni dal termine, che si alza ancora e si attesta intorno ai 37/38 punti. L’asticella che intendono raggiungere le piccole della Serie A con, nello specifico, Verona e Crotone vittoriose di giornata e Spal, Chievo e Cagliari a lasciare per strada punti preziosi. E così, con un inizio settimana che propone i ritorni delle nostre italiane nelle competizioni europee, ecco, come di consueto, promosse, rimandate e bocciate di questa entusiasmante 31esima giornata di campionato.

Promosse

Juventus corsara a Benevento, ma quanta fatica con i sanniti

La Juventus batte con difficoltà il Benevento ma prosegue il suo percorso netto, almeno in campionato, verso il settimo scudetto di fila. Eppure, la promozione odierna non è piena, anzi. Sul piano del gioco, infatti, i bianconeri non evidenziano la loro enorme superiorità tecnica né il divario di classifica di 65 punti (ora 68) riuscendo ad avere la meglio degli arcigni, vogliosi e mai domi padroni di casa con due penalty e due magie individuali, frutto del momentaneo estro di Dybala, autore di una tripletta, e di Douglas Costa piuttosto che di una manovra avvolgente ed elaborata.

Merito degli uomini di De Zerbi, bravi ad agguantare col maliano Diabaté, 5 sigilli in campionato con una marcatura ogni 34’ di gioco, per ben due volte la Juventus, ma anche demerito della retroguardia bianconera incapace di arginare la furia dell’ex Bordeaux capace, con la sua altezza ed il suo senso del gol, di mettere in crisi il fortissimo pacchetto arretrato piemontese.

Una prestazione non proprio all’altezza della qualità media della compagine di Allegri e che non lascia ben sperare in vista del ritorno col Real Madrid dove, al di là del punteggio dell’andata, servirà una performance di ben altra natura.

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Migliore in campo: Paulo Dybala

Cuore Napoli, Milik e Diawara regalano i 3 punti a Sarri

Il Napoli, così come la Juve, si guadagna la promozione in questa tribolata giornata strappando il pass per entrare nel novero delle migliori della 31esima giornata per il rotto della cuffia. Quella partita che, Stepinski aveva provveduto a sbloccare, e che stava diventando un autentico incubo per gli uomini di Sarri, in appena quattro giri di orologio si trasforma in una delle più dolci ed entusiasmanti rimonte del Napoli. Milik prima e Diawara, al 93’ poi, infatti, ribaltano tutto e lasciano nella scia bianconera i campani titolari, ieri pomeriggio, di una partita orribile, in stile Sassuolo. E se, mutuando uno slogan caro alla Juventus, vincere è l’unica cosa che conta, allora gli azzurri possono avere di che essere felici, almeno, il loro campionato, in ottica scudetto non è affatto finito.

Eppure, i segni di cedimento, fisico e mentale, ci sono con lo stratega Sarri chiamato a correre ai ripari per non sciupare l’ottima annata 2017/18 e non dissipare le energie positive di questa straordinaria ‘remuntada’.

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Migliore in campo: Lorenzo Insigne

Crotone redivivo: cancellati i 3 Ko di fila

In un momento storico della stagione dove ogni lunghezza pesa come un macigno, il Crotone si mette alle spalle le recenti tre sconfitte consecutive e porta a casa 3 punti davvero fondamentali in ottica permanenza in Serie A. Il Bologna, ospitato allo ‘Scida’, infatti, è battuto per 1-0 con gol di Simy con i calabresi che ora diventano terzultimi a pari punti con la Spal. Una vittoria importante e pure meritata con i padroni di casa, salvo in alcune fasi della ripresa nei quali i felsinei ci provano, specie con Verdi, con maggiori motivazioni sul rettangolo verde, al comando delle operazioni e poi bravi, con Stoian e Ricci, vicini al raddoppio, a legittimare un successo esaltante.

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Migliore in campo: Simy

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Rimandate

Frenata Atalanta, solo pari con la Spal

L’Atalanta, reduce dal Ko interno con la Sampdoria, non riesce, sul difficile campo della Spal, a riprendere il filo del discorso interrottosi 8 giorni fa nel sabato di Pasqua con l’Udinese. Eppure, al di là dei valori in campo, con i padroni di casa privi di Vicari e Schiattarella, l’impresa non pare affatto semplice con gli emiliani, avversari di giornata, titolari di una striscia di 5 risultati utili consecutivi ed in possesso di una estrema fiducia nei propri mezzi. E così, quasi dividendosi equamente un tempo per parte, i bergamaschi non vanno oltre il pari al ‘Mazza’ riuscendo, solo al 79’, su penalty di De Roon, dodicesimo contro per la banda Semplici, ad agguantare l’iniziale vantaggio di Cionek.

Un pari, tutto sommato giusto, che poteva anche trasformarsi in una sconfitta se Damato avesse ravvisato, allo scadere, un fallo di Masiello per calcione sull’ex Paloschi, ma che complica i piani orobici, al momento, ottavi e scavalcati dalla Fiorentina corsara a Roma.

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Migliore in campo: Federico Viviani

Sampdoria imbrigliato: 0-0 nel derby della ‘Lanterna’

La Sampdoria, ormai da tempo, non è più quella di inizio stagione, quella squadra cioè in grado di battere qualsiasi club in casa e di annichilire perfino la Juventus campione d’Italia. Eppure, il suo recente successo contro l’Atalanta aveva fatto pensare ad un prepotente ritorno della Doria ai livelli a cui eravamo abituati in avvio. Il derby però, ha arrestato la rincorsa dei blucerchiati finiti nelle maglie difensive del Genoa con la banda Ballardini, con una perfetta media di 1 gol subito per partita, abile a schermare i tentativi dei blucerchiati e a respingere ogni attacco di Zapata, Quagliarella e Linetty.

Tatticismi, paura di perdere e di compromettere l’esaltante titolo, per entrambi i tecnici, di mister mai battuti in un derby della Lanterna, s’impossessano della contesa con le occasioni da gol che via via evaporano aprendo un vasto corridoio verso lo 0-0 finale. Uno 0-0 che inguaia la Samp, ora fuori dall'area Europa League, ed esalta il ‘Grifone’ abbondantemente sopra la zona retrocessione.

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Migliore in campo: Lucas Torreira

Inter sfortunata, Sirigu para tutto: il Torino batte i nerazzurri 24 anni dopo

Nel lunch match della 31esima giornata di Serie A, l’Inter non sfrutta il ko interno della Roma e, dopo 24 anni, rimedia una pesante sconfitta a Torino contro i granata. Una sconfitta sotto il segno degli ex con Ljajic a siglare il punto dell’1-0, poi decisivo ai fini del risultato, e Mazzarri a raccogliere la sua vendetta personale dopo l’esonero del 14 novembre 2014 e le 58 gare da tecnico dei nerazzurri (1,66 la sua media punti).

Eppure, il tonfo di Torino è una punizione troppo severa per l’Inter con i meneghini sempre al comando delle operazioni, bravi a mettere in scena un bel gioco ma poi imprecisi e sfortunati sotto porta con alcuni legni ed un Sirigu in versione saracinesca a dire no alla banda Spalletti che, dopo aver inserito Rafinha, palo anche per lui, il giovane Karamoh e calciato per ben 15 volte verso la porta avversaria (ben 8 conclusioni nello specchio) si rassegna al verdetto del campo: 0-1 col Toro.

Un brusco stop che potrebbe compromettere la corsa in Champions dei nerazzurri, ora, a causa della contestuale vittoria della Lazio, fuori dalla quarta posizione utile per riabbracciare, sei anni dopo, la ‘coppa dalle grandi orecchie’.

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Migliore in campo: Salvatore Sirigu

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Il Milan va in panne col Sassuolo: è 1-1 con gli emiliani

Il Milan non approfitta dei contestuali Ko di Roma e Inter, non andando oltre il pareggio in casa con l’ottimo Sassuolo di Iachini. Un pareggio dannoso per la formazione di Gattuso che finisce per pagare oltremodo la densità in mezzo al campo degli ospiti ma anche le scelte del proprio tecnico che, inserendo André Silva nella ripresa, espone i suoi alle transizioni offensive degli emiliani.

E così, Politano, in grande spolvero nelle ultime gare, su una di queste sortite offensive del Sassuolo, trova il punto dello 0-1 costringendo il ‘Diavolo’ ad un serrato tour de force nel finale per evitare una sanguinosa sconfitta. Sconfitta che viene scongiurata dal guizzo di Kalinic abile ad aggirare la guardia di Lemos e trafiggere l’ottimo Consigli. Un punto che serve più alla banda Iachini che a Gattuso e compagni incapaci, come detto, di accorciare le distanze dal quarto posto lontano, ora, 7 punti.

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Migliore in campo: Andrea Consigli

Bocciate

Non un club da gare in casa: la Roma perde la sesta sfida casalinga dell’anno

La Roma smarrisce la bussola, bissa la sconfitta europea col Barcellona e complica maledettamente la propria corsa Champions. Una corsa, ora, con il successo della Lazio, sempre più difficile ma che potrebbe svoltare già domenica prossima quando, all’Olimpico, andrà in scena la stracittadina proprio con i ‘cugini’ biancocelesti dopo il return match europeo col Barça. Otto giorni di straordinaria importanza, dunque, per i destini giallorossi che, però, inaugurano al peggio questa serie ravvicinata di impegni andando Ko nella gara di sabato scorso con la Fiorentina.

I capitolini, infatti, pur giocando discretamente bene ed imprimendo, dopo lo svantaggio, un ritmo forsennato alla partita, mettono insieme la loro sesta sconfitta stagionale in casa, sulle sette totali, rendendo manifesta l’idea di una compagine più abile in trasferta piuttosto che fra le mura amiche. E proprio qui, quando il portiere avversario fa miracoli, la sorte non gira a proprio vantaggio o Dzeko non riesce a sbloccarsi, emergono i problemi con i capitolini a percorrere le stesse orme di sfide già in archivio. Partite come quella di inizio stagione con l’Inter, di metà anno con l’Atalanta o più recenti con Samp e Milan. Insomma, per cercare di raggiungere l’obiettivo stagionale, quello di entrare fra le prime quattro, Di Francesco dovrà cercare soluzioni alternative per sfruttare il proprio potenziale offensivo e caricare tutto sulle spalle del bosniaco.

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Migliore in campo: Marco Sportiello

Cagliari male anche con l’Hellas, lo spauracchio della B si avvicina: tutti in ritiro

E sono tre. No, non è la voce di Nando Martellini che annuncia il terzo gol dell’Italia nella finale mundial di Spagna ‘82, ma il numero di sconfitte di fila accumulate dal Cagliari di Lopez. Un Cagliari uscito con le ossa rotte dalla trasferta di Verona con l’Hellas e che ora rischia sul serio di essere risucchiato dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Il margine di vantaggio sulla coppia Spal/Crotone è, infatti, ora, di soli 2 punti. Un margine risicatissimo frutto di tante variabili e di alcuni episodi, nella settimana terribile dei sardi sconfitti da Torino, Genoa e, appunto Verona, che hanno affossato i rossoblù. Episodi come il penalty di Romulo decretato dal Var che sblocca un match tatticamente chiuso e condanna gli ospiti all’ennesimo insuccesso che provocherà polemiche, rabbia ma anche un ritiro punitivo con Lopez e compagni chiamati a serrare le fila in attesa di affrontare sabato prossimo l’Udinese (in disarmo) di Oddo.

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Migliore in campo: Nicolas Andrade

Udinese, è siamo a Oddo sconfitte di fila

Se non ci fosse stato il Benevento, l’Udinese avrebbe messo insieme la striscia di sconfitte di fila più longeva di tutto il campionato: ben otto. Una incredibile inversione a U rispetto alle prime uscite dei friulani con Oddo in panchina con l’effetto del nuovo allenatore che aveva, prima di Natale, fatto pensare ad una Udinese pronta per battagliare addirittura per le zone alte di classifica.

Nelle prime otto uscite dell’ex tecnico del Pescara, infatti, arrivarono ben 5 successi, 2 pareggi ed una sola sconfitta. Insomma, altri tempi. Tempi in cui i vantaggi, come quello di ieri di Lasagna, venivano gestiti e mantenuti ed i tifosi alla ‘Dacia Arena’ esultavano per una nuova ‘primavera’ del calcio friulano. Tempi però, parzialmente rivisti nell’atteggiamento bianconero apparso, anche dopo la rimonta laziale, molto meno remissivo grazie ad una formazione che, ieri sera alle 18, almeno ci prova e sfiora il pareggio in più occasioni: con lo stesso Lasagna prima e con Jankto, di testa, poi.

Dall’altra parte, invece, la Lazio raggiunge la decima vittoria esterna in campionato, mettendo a referto il suo record ogni epoca in questo preciso aspetto, meglio anche delle edizioni biancocelesti che hanno portato a casa il titolo con gli uomini di Inzaghi abili guadagnare terreno grazie alle contemporanee sconfitte di Roma e Inter e lanciarsi, nella settimana che porta al derby dopo il ritorno europeo col Salisburgo, a sette gare dal termine, al terzo posto in classifica per merito di una certa organizzazione di gioco e di un Immobile, ora, a quota 27 sigilli in Serie A.

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Migliore in campo: Ciro Immobile

I gol della ‘domenica’

Dybala

Douglas Costa

Diawara

Politano

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