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Roma e il problema del gol: tranne Dzeko non segna più nessuno

Il problema maggiore per Di Francesco è che a parte il bosniaco (19 reti complessive) non c’è un altro giocatore in grado di trovare con continuità la porta. Defrel e Schick sono a quota 1 gol stagionale, Nainggolan 3. Poi il vuoto, che rischia di compromettere il finale di stagione.
A cura di Alessio Pediglieri
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C'è una Dzeko dipendenza nella Roma. Sotto porta solamente il bosniaco riesce a dare fiducia e continuità alla squadra di Di Francesco con i gol. Altrimenti si digiuna e i risultati non arrivano. Un rischio enorme adesso che il gioco si fa duro, i punti sono pesantissimi e il rischio è altissimo: un piede e mezzo fuori dalla Champions League e la Zona Europa compromessa dopo il ko casalingo contro la Fiorentina.

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Tanto lavoro per nulla

Proprio con la Viola si è confermato il poco feeling della Roma sotto la porta avversaria. Non è assolutamente un buon segnale in vista del ritorno di Champions contro il Barcellona – dove di reti se ne dovrebbero segnare almeno quattro e in vista del derby con la Lazio che vale al momento il terzo posto in classifica.

Nainggolan e un centrocampo insufficiente

Solo Dzeko segna e questo è un dato di fatto incontrovertibile. Il bosniaco è un ‘cecchino' nella squadra di Di Francesco: l'unico a dare continuità con le reti, a permettere alla squadra di vincere. Il resto, sono numeri preoccupanti con tanto lavoro per (quasi) nulla. I centrocampisti non riescono a trovare la porta avversaria, le ali corrono e si dannano l'anima ma segnano con il contagocce. Anche Nainggolan, l'uomo in più in mediana è sparito e rispetto all'anno scorso ha segnato 1/3 dei gol.

Solo Dzeko, Defrel e Schick bocciati

Il bosniaco ha realizzato 19 gol tra campionato e coppe (di cui 4 nelle ultime 5) risultando fondamentale col suo ingresso a Bologna per racimolare l'unico punto nelle ultime 2 giornate. Gli altri attaccanti non ci sono, anche se Di Francesco li sta utilizzando ogni volta che ne ha necessità: Defrel è a quota 1 rete in campionato, Schick non ha ancora segnato (se non in coppa Italia con il Torino).

Il tabù aggiunto: l'Olimpico

E' vero, il fattore fortuna conta moltissimo e i due autogol contro il Barcellona uniti ai tre legni colpiti contro la Fiorentina sottolineano anche il momento negativo per i giallorossi. Ma la sostanza non cambia: sono arrivate due sconfitte pesanti che rischiano di compromettere il tutto. Se poi si aggiunge anche il fattore negativo dell'Olimpico dove è arrivata con la Viola la sesta sconfitta stagionale, la frittata sembra pronta: con il Barça si giocherà in casa e anche il derby è all'Olimpico

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