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Zielinski e Callejon devastanti. Cuore Allan, Jorginho spot per il calcio

Il Napoli nonostante lo svantaggio iniziale, affidandosi alle geometrie di Jorginho, all’estro e alla forma di Callejon e Zielinski, riesce a ribaltare il risultato e a portarsi nuovamente in testa alla classifica, scavalcando i rivali della Juve. Fra le sbavature, invece, un primo tempo troppo condizionato, specie mentalmente, dal punteggio ed un Reina non immune da colpe sul gol dello svantaggio di De Vrij.
A cura di Salvatore Parente
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Il Napoli alla 100esima gara di Sarri sulla panchina azzurra, non delude, batte la Lazio 4-1 e si riporta in testa alla classifica infiammando un duello con la Juve, vieppiù affascinante. Eppure, la gara non è stata fin da subito in discesa con, anzi, una prima frazione di gioco che evidenzia la bravura degli ospiti (Milinkovic-Savic su tutti), l'organizzazione e la disciplina tattica impartita dall’ottimo Inzaghi. Per 40’, infatti, i biancocelesti sono in vantaggio, senza correre grossi rischi ed in possesso delle operazioni con un Lucas Leiva in versione metronomo contro la capolista. Il gol di Callejon e poi l’ingresso di Zielinski per un acciaccato Hamsik però, cambiano la contesa con il Napoli bravo a recuperare e poi a legittimare e dominare la gara. In successione, gol dello spagnolo, autogol di Wallace, rete di Zielinski e segnatura finale, per il secondo cappotto stagionale con la Lazio, di Mertens.

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Insomma, un match molto bello, intenso e con due squadre di sicuro valore. Due squadre che scriveranno ancora molte pagine di questo campionato per i rispettivi obiettivi di classifica. E così, focalizzando la nostra attenzione sui singoli che hanno nobilitato ed in qualche caso macchiato la gara, da Milinkovic-Savic a Zielinski, da De Vrij a Callejon, ecco top e flop di serata.

I top del ‘San Paolo’

De Vrij in versione goleador, sua la rete del vantaggio

Più che azzurro, quando vede il Napoli, De Vrij, come i tori di Pamplona, vede rosso. E infatti, 2 dei 4 gol segnati dal centrale in campionato, sono stati messi a referto proprio contro il Napoli di Sarri.

E così, come all’andata, l’olandese trafigge Reina, non esente da colpe, e mette in discesa la gara o, almeno, quella sua, personale. Pochi minuti per il vantaggio e pochi minuti per segnalarsi fra i migliori della contesa con, poi, 90’ fatti di grande attenzione, grinta e abnegazione difensiva ma anche di 4 reti al passivo.

il piazzamento difensivo del Napoli contro la Lazio nell'occasione del gol del vantaggio biancoceleste
il piazzamento difensivo del Napoli contro la Lazio nell'occasione del gol del vantaggio biancoceleste

Milinkovic-Savic sontuoso, primo tempo brillante

Il primo tempo del serbo, sia pure concluso con una sorta di laccio californiano nei confronti di Callejon, solo giallo per lui, è davvero eccezionale. Quantità, qualità, appoggi, tecnica di base e lampi di classe che esaltano la Lazio, dimostrano la forza di un ragazzo d’oro e fanno il bene del gioco. Il numero #21, infatti, sembra impegnato in un ‘clinic', in una palese dimostrazione di cosa possa significare, nel 2018, il termine centrocampista moderno.

Insomma, una risorsa preziosa, atletismo e piedi raffinati, grinta ed eleganza, mezzala o trequartista, al servizio dei compagni e del pallone, di cui sembra, un degno anzi sontuoso esponente.

Callejon imprescindibile: gol, assist e leadership

Se leggi le statistiche sull’utilizzo dei calciatori negli ultimi 5 anni e vedi che Callejon è fra i primi della pista con oltre 18mila minuti giocati, capisci l’importanza di un calciatore speciale, appunto irrinunciabile. E sì perché in una prima frazione di gioco non proprio eccellente da parte del Napoli, sotto dopo pochi minuti con l’ottima Lazio, l’ex Real Madrid si dimostra l’ancora di salvezza, la speranza ma anche il condottiero esperto, il go-to-guy a cui affidarsi.

il preciso lancio di Jorginho per il gol del momentaneo pari di Callejon
il preciso lancio di Jorginho per il gol del momentaneo pari di Callejon

E così, il #7 di Sarri corre, si allarga, produce i soliti movimenti e guida la riscossa azzurra. Riscossa, che poi arriva e parte proprio dai suoi piedi. Dapprima, su lancio perfetto di Jorginho controlla e col destro batte Strakosha. E poi, a ripresa inoltrata, su suo cross basso dalla destra arriva pure il 2-1, su autogol di Wallace che anticipa e beffa il proprio estremo difensore. Il tutto, per una partita tanto bella quanto importante per grinta, carisma e leadership.

http://www.dailymotion.com/video/x6ek4e0

Zielinski, entra e spacca la partita

Al 46’, ovvero, al primo minuto del secondo tempo il Napoli vince la partita. Senza troppe esagerazioni, infatti, l’ingresso di Zielinski per uno spento Hamsik, che poi si rivelerà condizionato da un mal di schiena, spacca in due la gara. La sua verve, la sua fantasia, la sua classe, la sua fiducia lo portano in gloria e, come Callejon, a fare gol e assist.

Ma se la sua rete, quella del 3-1 che chiude il match, è assolutamente casuale con una deviazione fortuita su tiro non irresistibile di Mario Rui, l’assist, quello vincente per Mertens, è delizioso.

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Al termine di una azione magistrale, tutta tocchi di prima e inserimenti senza palla, il polacco imbuca per Mertens che, beffardo, d’esterno mette alle spalle di Strakosha. Insomma, se Milinkovic-Savic ha deliziato nella prima frazione di gara, nella seconda, il proscenio è stato tutto per il polacco.

I flop di Napoli-Lazio

Reina da rivedere, non al top nell’1-0 laziale

Fra i flop di serata non può non esserci il portiere azzurro Reina che, nell’occasione del vantaggio laziale, non sembra essere perfetto su tiro-cross, poi deviato da De Vrij, di Immobile. Una indecisione che costa cara alla sua squadra con i partenopei costretti, fin da principio, ad inseguire una Lazio ben messa in campo, corta, attenta e vogliosa di giocare un brutto scherzo ai campani. Il prosieguo della gara è pure positivo, con alcune uscite basse importanti e lanci lunghi coi piedi, al solito, precisi, tuttavia l’errore iniziale non lo scagiona del tutto: da rivedere.

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Wallace controproducente, che autogol al 54’

Preferito a Bastos nell’immediata vigilia per cercare, con la sua fisicità, di annullare l’estroso Insigne, Wallace finisce per rovinare i piani di Inzaghi. Per farlo però, il centrale biancoceleste ci mette del tempo con i suoi primi 50, 55’ di gioco che sembrano dare ragione al suo allenatore. Eppure, al 54’ il brasiliano la combina grossa.

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Per cercare di anticipare proprio il suo diretto avversario, Insigne, su traversone basso di Callejon, infatti, in estirada anticipa Strakosha e mette in porta il gol, anzi l’autogol, del 2-1. La rete che esalta i padroni di casa, spegne le velleità di successo laziali e porta i 3 punti al Napoli bravo, anche oggi, a ribaltare il risultato, 6 volte su 7 in campionato, dopo lo svantaggio iniziale.

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Tabellino e voti

Napoli (4-3-3) Reina 5; Hysaj 6.5, Koulibaly 6, Tonelli 6, Mario Rui 6; Allan 6.5 (Dal 80’ Rog s.v.), Jorginho 6.5, Hamsik 5 (Dal 46’ Zielinski 8); Insigne 6.5, Mertens 6.5, Callejon 8 (Dal 84’ Maggio s.v.). A disposizione: Sepe, Rafael; Maggio, Raul Albiol; Diawara, Machach, Rog, Zielinski; Ounas. Allenatore Maurizio Sarri 7

Lazio (3-5-2) Strakosha 6+; Wallace 5+, De Vrij 6, Radu 6; Marusic 6, Parolo 6-, Lucas Leiva 6 (Dal 67’ Nani 6), Milinkovic-Savic 6.5, Lulic 6- (Dal 61’ Lukaku 6); Luis Alberto 5.5 (Dal 61’ Caicedo 6), Immobile 6+. A disposizione: Vargic, Guerrieri; Patric, Caceres, Lukaku, Luis Felipe, Bastos, Basta; Murgia; Nani, Caicedo. Allenatore Simone Inzaghi 6

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