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Sicurezza e clean sheet, ecco i migliori portieri della Serie A. Reina meglio di tutti

Da Reina alla sorpresa Alisson, ecco tutti i protagonisti del nostro massimo campionato capaci, anche grazie alle rispettive retroguardie, di mantenere in più occasioni la porta immacolata.
A cura di Salvatore Parente
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Mercoledì sera il portiere del Napoli, solo ancora per un altro mese, ha salutato amici e compagni di squadra in un ristorante locale con una festa di tutto rispetto. Baci, pacche sulle spalle, cibi prelibati e tanta musica (spagnola) per spegnere la delusione per un addio non proprio voluto, ma l’offerta del Milan era davvero irrinunciabile, e attenuare la tristezza del congedo.

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Eppure, questa sua stagione, può diventare una sorta di rimpianto in salsa azzurra proprio perché Reina, nella sua ultima annata al ‘San Paolo’, grazie anche ad una retroguardia di assoluto valore, ha messo insieme record di imbattibilità importanti divenendo, almeno sin qui e con altre tre giornate da disputare, l’estremo difensore con maggiori clean sheet a referto in Serie A. Insomma, un ultimo tango, a Napoli e non a Parigi, di assoluto livello. E così, per entrare meglio nel pieno dell’argomento e conoscere quali sono, al netto delle 35 gare disputate, i migliori portieri per sfide senza subire gol, ecco i migliori cinque numeri uno del campionato.

Reina al primo posto: 17 clean sheet a referto

Come detto, al top per clean sheet nella nostra Serie A, c’è proprio il prossimo partente azzurro Reina. E sì perché il portiere spagnolo, in questo campionato ed in questo specifico aspetto, ha fatto il vuoto dietro di sé. Ma non solo in termini di gare senza raccogliere il pallone in rete, ben 17, ma anche in termini di meri interventi eseguiti con la retroguardia partenopea bravissima a schermare al meglio il proprio bersaglio grosso e, dunque, a salvaguardare il proprio numero #25. I salvataggi dello spagnolo, infatti, sono solo 70, con 5 respinte, 35 conclusioni neutralizzate da dentro l’area e ben 28 da fuori.

Una situazione, questa, che ha permesso all’ex Bayern Monaco di registrare solo 26 gol al passivo e di presentarsi, appunto, a poco tempo dal suo commiato con Napoli, come il principe dei pali della nostra Serie A dopo aver realizzato, la scorsa stagione, la parata più bella del nostro torneo. Insomma, mica male per un vecchietto di 35 anni.

Handanovic secondo a quota 16

Subito a ruota dello spagnolo Reina, ecco lo sloveno Handanovic che, al netto di alcune polemiche che lo hanno coinvolto nel derby d’Italia a causa di una partita, per così dire, arrendevole fra i pali, si presenta come secondo miglior portiere della pista. Grazie alle sue incredibili doti feline ed ai suoi noti guizzi, infatti, l’estremo difensore ex Udinese ha raccolto ben 16 sfide senza subire gol con 85 interventi, 8 respinte, 52 tiri da dentro l’area parati e ben 31 da fuori area per uno score davvero eccellente. Uno score, dunque, che cancella facili, e pure sterili allusioni, e lo conduce non solo nell’elitario circolo dei migliori del campionato ma anche dei più efficaci dell’Inter.

Alisson, l’astro nascente del calcio italiano

Sul podio, al terzo posto, una delle autentiche sorprese del nostro calcio, ovvero: Alisson. Il portiere della Roma, infatti, erede designato del partente Szczesny, volato a Torino sponda Juventus, non ha deluso le attese né assorbito negativamente la pressione della piazza segnalandosi come una delle più belle notizie/favole della stagione. Le sue parate, la sua classe, la sua destrezza fra i pali hanno conquistato proprio tutti, tifosi, allenatore e scout con diversi club, ora, sul talento brasiliano. Un talento, dalla faccia pulita, dal grande potenziale, da non meno di 40 milioni di euro e, pure, da 106 salvataggi, 2 rigori neutralizzati, e 15 gare con rete inviolata.

Sportiello, primo fra gli italiani

Appena fuori dal podio, invece, ecco spuntare il primo italiano di questa breve graduatoria. Parliamo, nello specifico, del numero uno della Fiorentina Marco Sportiello uno che, pur con qualche giornata no, ha saputo trasformare le energie negative in carburante utile, in motivazioni per zittire gli scettici ed allontanare lo spettro del giovane Dragowski, del suo secondo in panchina. E lo ha fatto in grande stile, ben difeso anche dal suo pacchetto arretrato nonché da una mediana importante composta da Veretout e Dabo, racimolando 14 clean sheet totali in 34 presenze in Serie A mettendo, fra l’altro, a referto anche il suo record personale in questo specifico fondamentale.

Perin e Donnarumma, il futuro azzurro

Infine, a chiudere questa breve lista dei portieri più performanti d’Italia, ecco altri due talenti made in Italy come Perin e Donnarumma. Entrambi anche se con due club differenti come Genoa e Milan e dunque con risorse umane, calciatori diversi davanti a sé, hanno totalizzato con lo stesso numero di gare a referto, 35 e 3150’ giocati, 12 partite senza subire gol. La differenza sostanziale, volendo scavare nei meandri delle statistiche dei due giocatori, è che il ligure ha messo insieme molte più parate del suo omologo rossonero, 121 a 85, riuscendo però ad ottenere lo stesso risultato. Un risultato importante, vista mercato, che potrebbe portarlo, dopo tanti anni a ‘Marassi’, in qualche altra squadra magari chissà, proprio in quel Napoli, a breve, orfano del miglior portiere di stagione: Pepe Reina.

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