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Da Dabo a Rafinha, ecco i migliori acquisti di gennaio dopo 4 mesi di Serie A

Dall’exploit di Medeiros al Genoa all’apporto di Rafinha all’Inter, ecco gli acquisti invernali che meglio si sono disimpegnati in questi ultimi mesi ponendosi, di fatto, come i prossimi profili su cui costruire il futuro delle rispettive squadre.
A cura di Salvatore Parente
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Quello di gennaio è storicamente un calciomercato di difficile lettura ed interpretazione nel quale è sempre piuttosto complicato reperire, a prezzi contenuti, prospetti interessanti e pure utili allo sviluppo dei singoli club che decidono, per varie ragioni, di fare qualcosa nella finestra, cosiddetta, ‘di riparazione'. Eppure, in questo periodo di tempo, in questa appena trascorsa sessione invernale qualcuno in Serie A ha saputo pescare bene nei meandri del mercato riuscendo a rintracciare giovani protagonisti, o talenti in cerca di riscatto, bravi subito a trovare il giusto feeling con la squadra e a meritarsi tanto spazio. Calciatori, dunque, che hanno garantito un certo tipo di contributo e che ora sperano di poter restare anche nella prossima stagione confermandosi elementi imprescindibili per i rispettivi club. E così, in questo contesto, vediamo le migliori ‘prese' invernali delle formazioni nostrane.

 Bryan Dabo, l’ennesimo colpo del Ds Corvino

Fra le aggiunte più importanti del panorama calcistico nazionale non possiamo non parlare del centrocampista della Fiorentina Bryan Dabo. Arrivato in punta di piedi nel mercato di riparazione e con le cosiddette stimmate da ‘carneade’, da sconosciuto del pallone, infatti, il talento del Burkina Faso, tutta forza fisica e qualità in impostazione, è riuscito fin da subito a convincere tutti, Pioli in primis, prendendosi tantissimo spazio nel centrocampo viola ed accomodandosi, come già accaduto lo scorso anno in Francia col Saint Etienne, di fianco al solidissimo Veretout. Costruendo, appunto, una diga, un quasi insormontabile argine sulla mediana e rimediando, oltre al cartellino rosso col Sassuolo, anche 8 presenze, di cui 5 dal primo minuto e 469’ giocati.

il rendimento stagionale di Dabo (Transfermarkt.it)
il rendimento stagionale di Dabo (Transfermarkt.it)

Una presa interessante, per un ragazzo di 26 anni e con pure un titolo col Montpellier in archivio, che conferma l’occhio lungo del sapiente Ds Corvino e si instaura nel costante processo di miglioramento della formazione toscana che, anche per il prossimo anno, si affiderà al gigante burkinabé.

Iuri Medeiros sulle orme di Perotti e Suso: il Genoa come tonico per una carriera

Il portoghese ex Sporting Lisbona è, forse, Rafinha a parte, il vero colpaccio di questa sessione invernale. E sì perché Iuri Medeiros, prezioso talento lusitano, dopo una serrata corte della Lazio, il 24 gennaio scorso è passato al Genoa dove ha trovato maggiore spazio, fiducia ed un modulo affine, il 3-5-2, nel quale potersi muovere, libero da compiti tattici, a piacimento accanto alla punta centrale. Insomma, il #45 del Genoa, arrivato in prestito per 18 mesi e con un diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro, ha scelto i liguri per trovare continuità di rendimento e prendersi, in poco tempo, seguendo le orme di Perotti, Suso e altri, redivivi a ‘Marassi’, una bella rivincita, una bella vendetta nei confronti di chi, così a cuor leggero, lo aveva scaricato. Detto fatto.

le spese invernali dei campionati in giro per il mondo (Transfermarkt.it)
le spese invernali dei campionati in giro per il mondo (Transfermarkt.it)

E, malgrado un avvio non proprio a razzo, con soli 25’ giri di orologio concessi da Ballardini nelle prime tre gare in Italia, Medeiros ha scalato le gerarchie interne ai rossoblù collezionando 404’ di gioco, 8 presenze, 1 assist, 2 gol e tantissime giocate utili, tantissime serpentine in dribbling che lo hanno già incensato fra i top player di marca ligure. Insomma, sono bastati 4 mesi per riabilitare un periodo poco proficuo col nativo di Horta, ora, salvo novità di mercato, prossimo pilastro su cui costruire il Genoa del futuro, il Grifone edizione 2018/19.

https://www.youtube.com/watch?v=nwA5pbveC5w

Rafinha, l’Inter nel cuore. Ora c’è da convincere il Barça

Accolto con tanta diffidenza per via di una serie di lunghi infortuni che gli avevano praticamente precluso il rettangolo verde per molto tempo, il brasiliano Rafinha, scuola Barça, ha saputo far ricredere tutti con una voglia ed una grinta quasi inedite per lui. In poco tempo, infatti, l’#8 nerazzurro s’è preso la trequarti meneghina e non l’ha più mollata divenendo, pian piano, un punto di riferimento importante per l’intera squadra. Con la crescita della sua condizione fisica ed accompagnato dalla solita tecnica, Rafinha ha impressionato un po’ tutti entrando nel vivo del gioco meneghino e divenendone, insieme con Perisic, il rifinitore principe della formazione di Spalletti. Tre assist, tanti dribbling, inserimenti, passaggi utili e magie che lo hanno riabilitato nel calcio che conta e rilanciato le sue quotazioni con l’Inter fortemente interessata a riscattarlo ed Ausilio pronto a incontrare i dirigenti catalani per abbassarne le pretese. L’accordo invernale, difatti, prevedeva una cifra monstre di 38 milioni di euro per averlo con l’Inter, invece, ora, convinta dalle sue prestazioni, decisa ad offrirne 20. Seguiranno sviluppi.

Caceres e Lemos, la difesa è made in Uruguay

In difesa, invece, a fare la voce grossa fra i calciatori appena giunti in altre realtà a gennaio, ecco due talenti che, percorrendo strade differenti, sembrano essersi garantiti la riconferma anche per la stagione 2018/19. Nello specifico, il riferimento è a Martin Caceres della Lazio e a Mauricio Lemos del Sassuolo.

la scheda tecnica di Lemos (Transfermarkt.it)
la scheda tecnica di Lemos (Transfermarkt.it)

Il primo, infatti, è riuscito ad imporsi e poi a reinventarsi già in agosto quando, dopo la breve e pure magra parentesi inglese col Southampton (una sola presenza con i ‘Saints’), aveva impressionato tutti rivelandosi uno dei pochi difensori dell’Hellas all’altezza della situazione e capaci di dare una chance agli scaligeri. E poi, a gennaio, la chiamata, da non perdere, della Lazio che, per 600mila euro, si è assicurato un 31enne esperto e utilissimo nelle rotazioni biancocelesti di Inzaghi. Un 31enne che va in gol, può fare il centrale di difesa, il terzino, indifferentemente a destra o a sinistra, e anche gol con la Fiorentina, nel giorno del 4-3 dell’Aquila al ‘Franchi’, destinataria dell’unico gol laziale dell’ex Juve. Parabola differente, invece, per Lemos che, dopo aver malamente impattato con la realtà nostrana esordendo nel più che tennistico 7-0 contro la Juventus, è riuscito ad affermarsi e diventare titolare di fianco allo stakanovista Acerbi e ad essere pure decisivo, in zona gol, nello scontro diretto per la salvezza col Verona siglando il punto dello 0-1, della vittoria esterna al ‘Bentegodi’ e, in pratica, della salvezza del Sassuolo. Riscatto a 6 milioni di euro, insomma, quasi fatto/archiviato.

Diabaté, il principe del gol da Bamako a Benevento

Infine, a chiudere questa breve lista dei migliori affari di gennaio, non potevamo, sia pure prossimo all'addio con le ‘Streghe', non inserire anche il maliano del Benevento Diabaté. L'attaccante di Bamako, infatti, è stato uno dei calciatori più efficaci del mercato invernale grazie ad un impatto offensivo, mostruoso: l'ex Bordeaux, infatti, è riuscito a mettere insieme ben 7 reti in 8 presenze totali, doppietta alla Juve compresa, con una media gol paurosa con una segnatura ogni 56′ di gioco.

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Una sorta di sentenza, di tassa da pagare (così come avvenuto in Francia con 66 gol totali per lui) per quasi tutte le compagini che lo hanno incrociato ma che, purtroppo, non è stata in grado di impedire a De Zerbi e compagni di dire addio alla categoria. Poco male però, il 30enne maliano, fuori rosa all'Osmanlispor per tutto l'inizio della stagione, s'è fatto apprezzare da tanti club, soprattutto italiani che, ora, sembrano volerlo accogliere per fargli proseguire questo magnifico feeling col nostro calcio. Da Bamako a Bordeaux e poi a Benevento, ecco la nuova rinascita di Cheick.

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