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Milan, calciomercato: ultimissime notizie e trattative in tempo reale

L’affare Higuain, con Sarri che ha espressamente richiesto il ‘Pipita’ per i suoi Blues, tiene banco in casa Milan. Il suo addio, infatti, potrebbe innescare un clamoroso effetto domino con i rossoneri, poi, sulle tracce di Morata, Piatek e del giovane Groeneveld. Di fianco a questa trattativa però, resta la grande operazioni di scouting per la mediana con i profili di Tielemans, Dendoncker, Sensi, Duncan e Baselli sempre nel mirino. Per l’estate, occhio a Martial, possibile svincolato dal Manchester United.
A cura di Salvatore Parente
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Mercato complicato anche in casa Milan con questo mese di gennaio, ad oggi, poco utile per l’immediato futuro e con il caso Higuain, oltre all’affaire Fair Play Finanziario, a tenere banco in queste ultime ore. Insomma, se il campo, almeno nella prima parte di questa stagione, ha dato qualche problema di troppo, il calciomercato rossonero non pare distaccarsi (con coerenza) dai risultati del rettangolo verde.

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Eppure, proprio il terreno di gioco, nei prossimi giorni, avrà la precedenza con la finale di Supercoppa italiana di Gedda, esiziale per Gattuso, i suoi ragazzi e, magari chissà, anche per il futuro di alcuni componenti della rosa meneghina. E così, dall’interesse, forte, del Chelsea per il ‘Pipita’ agli interessamenti per attaccanti come Piatek, Danjuma Groeneveld o Kamano ecco le ultime notizie sulle trattative della sessione invernale del calciomercato del Milan.

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Chi arriva: Morata per il Pipita? Occhio a Groeneveld e Piatek

Il ‘Pipita’ è partito sorridente prima per Genova, dove ieri si è giocato il turno di Coppa Italia, e poi per Gedda. Un sorriso sardonico di chi cela qualcosa dentro, magari un prossimo addio? Non è dato sapere. Eppure, il ragazzo pare tranquillo e concentrato sul prossimo obiettivo di squadra. Nessuno spazio per il mercato, dunque, e per un affare comunque importante a gennaio. Nelle prossime ore, ovvero nell’immediato, la trattativa che porterebbe Higuain al Chelsea potrebbe non avere luogo. Tutto, difatti, sembra rinviato alle fasi finali della campagna di riparazione quando le prossime partite, oltre al trofeo in palio nella Supercoppa, diranno la loro sul rendimento del ragazzo che ha chiuso il 2018 annullando contro la Spal un digiuno davvero troppo lungo.

Per l’attacco però, in caso di addio dell’ex Juventus, occorre cautelarsi e, al di là del profilo di Morata, che potrebbe entrare nella partita per il #9 rossonero, Leonardo valuta Piatek, già adesso con prestito biennale più obbligo di riscatto, e diversi altri profili per non trovarsi troppo scoperto più avanti. E il fatto di poter contare eventualmente sullo spagnolo e poi su Cutrone spinge il direttore tecnico a valutare giocatori giovani e, al momento, sconosciuti al grande pubblico. Profili come Francois Kamano (22enne guineano con 8 reti nella Ligue 1), proposto al Diavolo dal Bordeaux, Danjuma Groeneveld, attaccante 21enne del Bruges e nel giro della nazionale olandese, per cui servirebbero 10 milioni di euro oltre agli esterni Gelson Martins dell’Atletico Madrid, Ferreira Carrasco del Dalian, Promes del Siviglia e Cornet del Lione.

E pure il centrocampo avrebbe bisogno, stante l’arrivo di Paquetà, di un mini-restyling. Ma Tielemans, Dendoncker, Sensi, Duncan e Baselli senza accordi che non prevedano già a gennaio grossi sforzi economici, restano sullo sfondo.

Chi parte: Sarri chiama, Higuain risponde. Mosaico complesso. Via Halilovic

Lato cessioni è un Milan in stand-by o, almeno, in attesa di sbloccarsi. Bellanova piace alla Sampdoria, Plizzari al Parma, Borini è in attesa di sviluppi dallo Shenzhen mentre Halilovic, che ha collezionato appena 60 giri di orologio in campo nei primi mesi di Diavolo, è ad un passo dal Besiktas per 1.5 milioni di euro (il cui 20% va destinato all’Amburgo). Ancora fuori da giri di mercato, invece, Bertolacci, sempre chiesto dal Genoa, e Montolivo, destinato a trovarsi un nuovo club in estate, a contratto scaduto. E poi, come detto, c’è l’affare Higuain che però vede non due ma tre squadre costrette a sedersi attorno ad un tavolo.

Il Chelsea, grazie anche all’insistenza del suo allenatore, lo cerca, la Juventus deve avallarne l’addio ed il Milan trovare un sostituto (Morata?) all’altezza. Ma affinché tutto vada nella direzione giusta serve l’ok dei rossoneri, non certo convintissimi di mandare in fumo i 18 milioni di euro spesi in estate per il prestito, quello dei bianconeri, disponibili solo se i Blues dovessero decidere di garantire l’acquisto del ‘Pipita’ in estate attraverso l’obbligo di riscatto, e quello di Abramovich, solitamente, non troppo entusiasta di fare faville per un over 30 come l’argentino. Per Calhanoglu, invece, per il quale il Lipsia si è spinto fino ai 20 milioni di euro, resta il no fermo, irremovibile di Gattuso.

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Cosa serve: un centrocampista per Ringhio

Paquetà può momentaneamente arginare l’emorragia di centrocampisti, colpiti da infortuni vari, in casa Milan. Ma l’emergenza, non solo numerica, resta. Serve un centrocampista, meglio se in grado di interpretare più ruoli, mezzala o regista, per garantire ampie rotazioni al tecnico rossonero ma anche in grado di permettere all’ex allenatore del Pisa di poter esperire, indifferentemente, più moduli: il 4-3-3 certo ma anche il 4-2-3-1 con Suso, Calha e Paquetà dietro la punta. I vincoli di mercato che, al momento, vedono il Milan costretto a rientrare dal deficit entro il 2021, e la difficoltà di questa sessione di mercato, non aiutano Gattuso.

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Cosa può succedere a giugno: Piatek in pole, rossoneri in lizza per Martial

L’estate appare comunque lontana ma al Milan piacciono diversi calciatori che, in un modo o nell’altro, potrebbero arrivare pur non complicando o stressando i vincoli imposti dal FFP, prima delle nuove mossi dell’Ad Gazidis. E così, piacciono Martial, in scadenza e possibile innesto da svincolato a partire dal 1 luglio, Piatek, salvo prestito biennale più riscatto, Sensi e Pellegrini, con un investimento non da poco, ma anche il pupillo MilinkovicSavic che, però, costa tanto, e non solo per le casse meneghine.

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