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Messi è un incubo e l’Argentina si infrange su Halldorsson, muro islandese

Leo Messi, debutto Mondiale da dimenticare: non riesce a condurre l’Argentina al successo contro l’arcigna Islanda sprecando, al 64’, il rigore che avrebbe potuto cambiare la contesa. Dall’altra parte, invece, eroe nazionale Halldorsson capace di neutralizzare il penalty della Pulga e di opporsi in più circostanze alle conclusioni albiceleste.
A cura di Salvatore Parente
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L’Argentina non riesce a superare l’arcigno ostacolo islandese pareggiando per 1-1 la sua gara d’esordio all’Otkrytie Arena. Un pari sanguinoso, specie perché nel girone c’è la famelica Croazia, che, alla lunga, potrebbe compromettere il percorso degli uomini di Sampaoli nel turno a eliminazione diretta dell’albiceleste che, da seconda, incontrerebbe la Francia, probabile prima classificata nel gruppo C. Al di là di quello che sarà nelle prossime settimane però, la sfida di oggi mette in luce con maggior evidenza i lati oscuri della Seleccion incapace, contro il rude catenaccio vichingo, di andare oltre il pareggio.

Un pareggio, alla fine dei giochi, pure meritato per l’Islanda brava a restare compatta, corta, concentrata e attenta per tutti i 95’ di gioco. Eppure, sul banco degli imputati, oggi, non può non finire la Pulga Messi, malgrado le 11 conclusioni totali, non in grado di incidere nei meccanismi offensivi dei suoi né abile a convertire in rete il penalty conquistato da Meza.

I top di Argentina-Islanda

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Aguero, gol da fenomeno

Nelle strettissime maglie difensive dell’Islanda, dove l’estrema fisicità dei vichinghi poteva annullare la verve di Aguero, il Kun ha fatto davvero molto bene. E non ci riferiamo solo alla sua prima splendida firma (37esima con la selezione argentina, prima in un mondiale) in area con l’attaccante del Manchester City bravissimo a raccogliere il tiro-cross di Tagliafico e poi a girarsi su una moneta per poi scaraventare il suo mancino nell’angolo alto di Halldorsson, ma anche alla sua bravura nelle sponde, nei tocchi ravvicinati, nei panni della boa, del pivot sul quale ruotano le azioni d’attacco dell’albiceleste. Una punta atipica, dunque, che ha saputo ben figurare contro l’alta cinta muraria islandese facendo breccia, c'è da dire non troppo spesso, fra i piloni islandesi.

gli attacchi di Argentina (a sinistra) e Islanda (a destra) (Squawka.com)
gli attacchi di Argentina (a sinistra) e Islanda (a destra) (Squawka.com)

Finnbogason nella storia: è lui il primo goleador dell’Islanda ad un mondiale

L’Islanda, in attacco si affida praticamente a tre calciatori, nell’ordine: Gudmundsson, largo a destra, Sigurdsson sulla trequarti e Finnbogason in attacco. E proprio questi tre uomini, alla fine, riescono a confezionare il pari per gli uomini di Hallgrimsson, con l’ausilio di Caballero, con l’attaccante dell’Augsburg (12 gol in stagione) bravissimo a sfruttare una incertezza in uscita del portiere avversario e poi a ribadire in rete con un semplice tap-in ravvicinato. Un gol importantissimo che ha il merito di non far staccare le mani dal volante alla sua nazionale dopo l’iniziale svantaggio di Aguero e che rappresenta la prima, storica rete dei Strákarnir okkar (i nostri ragazzi in islandese) ad un mondiale. Insomma, un pomeriggio, non solo sul piano individuale, da ricordare.

la strenua difesa del risultato dell'Islanda costretta per il 41% delle volte nella sua trequarti (Squawka.com)
la strenua difesa del risultato dell'Islanda costretta per il 41% delle volte nella sua trequarti (Squawka.com)

Halldorsson eroe nazionale: annullato Messi dal dischetto

Se sei un portiere e, a 34 anni, giochi per la prima volta ad un mondiale contro l’Argentina di Messi il sogno non potrebbe che essere quello di neutralizzare una grossa chance, o un calcio di rigore, proprio alla Pulga argentina. E talvolta, questi sogni possono anche tramutarsi in realtà col portiere dei danesi del Randers Halldorsson bravissimo al 64’ a neutralizzare un penalty, guadagnato da Meza, proprio dell’attaccante del Barcellona. Un tuffo sulla sua destra per cancellare le velleità del #10 avversario, salire in cattedra, agguantare il settimo rigore della sua carriera, il terzo in nazionale (uno anche nell’ultimo europeo con l’Austria) e divenire all’Otkrytie Arena eroe nazionale.

https://www.dailymotion.com/video/x6m0uhy

I flop dell’Otkrytie Arena

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Caballero impreciso, erroraccio sul primo gol islandese

Uno dei pochi punti deboli dell’Argentina in questo mondiale, specie dopo l’infortunio del titolare Sergio Romero, sembra quello riguardante il ruolo di portiere con tre convocati (Caballero, Armani e Guzman) che, per esperienza internazionale e rendimento, non garantiscono tanta affidabilità e sicurezza a Sampaoli. Eppure, la scelta pre-Islanda è stata chiara: spazio al 36enne Caballero. Scelta, almeno a giudicare da questi primi 90’ di gioco, non proprio azzeccatissima. E sì perché al netto di qualche buon intervento, soprattutto nel primo tempo su Sigurdsson, il portiere del Chelsea non ha fatto una bellissima figura combinandola grossa proprio in occasione del gol di Finnbogason. A causa della sua infelice uscita alta, infatti, i vichinghi hanno mantenuto il possesso della sfera e poi ottenuto, su cross dell’onnipresente Sigurdsson, la rete del pari. Un gol che si porta sulla coscienza l’ex Manchester City e che, magari chissà, potrebbe costargli caro con Armani del River Plate già pronto a subentrargli nell’esiziale match per il primato con la Croazia.

Messi deludente e che errore dal dischetto

Ieri, il suo rivale di sempre Cristiano Ronaldo aveva messo insieme una partita leggendaria con una tripletta davvero impressionante. Oggi, Leo Messi, all’esordio con l’Islanda, era atteso ad una partita, se non altrettanto prolifica, almeno all’altezza della sua fama e delle sue enormi potenzialità. Se non altro per rispondere a distanza al lusitano, zittire i critici ed esorcizzare la presunta maledizione che lo colpirebbe ogni qual volta indossa la camiseta albiceleste.

E invece, il pomeriggio moscovita per l’asso catalano si trasforma fin dall’inizio in una gara difficile con tante potenziali sortite offensive mancate, 11 tiri falliti e diverse serpentine bloccate, dagli attenti avversari, sul nascere o al limite dell’area di rigore. Una condotta di gioco che non gli fa mutare il suo modo di giocare ma che lo spinge ancor di più nell’imbuto biancoazzurro. Un imbuto, anche psicologico, che lo ingabbia e gli fa sbagliare anche il penalty che avrebbe risolto la contesa per un match per lui davvero orribile.

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Biglia impalpabile, lento nella trasmissione della palla

Quando affronti compagini forti, compatte, corte e attente non puoi mai permetterti il lusso di rallentare l’azione e diventare vieppiù prevedibile. Una semplice regola dal manuale del calcio che però, quest’oggi, è stata pesantemente disattesa dal milanista Biglia incapace, in diverse circostanze, di accelerare la manovra e garantire velocità nella trasmissione della sfera. Una colpa che gli costa la panchina, il cambio (con Banega a subentrargli) e la sua presenza nel novero dei peggiori di giornata.

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Tabellino e voti

Argentina (4-4-2) #23 Caballero 5; #18 Salvio 6-, #17 Otamendi 6.5, #16 Rojo 6, #3 Tagliafico 6; #13 Meza 6 (Dal 84’ Higuain s.v.), #5 Biglia 5.5 (Dal 54’ Banega 6+), #14 Mascherano 6.5, #11 Di Maria 5.5 (Dal 75’ Pavon 6+); #10 Messi 4.5, #19 Aguero 7. A disposizione: #12 Armani, #1 Guzman; #4 Ansaldi, #6 Fazio, #2 Mercado; #15 Perez, #20 Lo Celso, #8 Acuna, #7 Banega; #22 Pavon, #21 Dybala, #9 Higuain. Ct Jorge Sampaoli 5.5

Islanda (4-4-1-1) #1 Halldorsson 7.5; #2 Saevarsson 6.5, #14 Arnason 6.5, #6 Ragnar Sigurdsson 6.5, #18 Magnusson 5.5; #8 Bjarnason 6.5, #20 Hallfredsson 6.5, #17 Gunnarsson 6.5 (Dal 76’ A. Skulason s.v.), #7 Gudmundsson 6+ (Dal 62’ Gislason 6); #10 Gylfi Sigurdsson 7; #11 Finnbogason 7 (Dal 89’ Sigurdarson s.v.). A disposizione: #13 Runarsson, #12 Schram; #5 Ingason, #15 Orn Eyjolfsson, #3 Fridjonsson; Skulason, #21 Traustason, #17 Ingi Skulason, #19 Gislason; #22 Bodvarsson, #4 Gudmundsson, #9 Sigurdarson. Ct Heimir Hallgrimsson 7

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