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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Da Cristiano Ronaldo a Mbappé, 5 statistiche che non conosci di questo avvio di mondiale

Dall’impressionante record di Cristiano Ronaldo che è diventato ieri sera il calciatore più ‘anziano’ a siglare una tripletta fino al precoce esordio di Mbappé in una rassegna mondiale a 19 anni e 6 mesi passando per il cinismo dell’Irana, capace di siglare un gol con un solo tiro nella ripresa col Marocco, ecco alcuni dei primati statistici già messi a referto in Russia.
A cura di Salvatore Parente
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Sin qui sono state giocate pochissime gare, solo cinque rispetto alle 64 totali, insomma, davvero un’inezia rispetto alla totalità del mondiale, eppure sono già emersi record importanti e statistiche suggestive.

Dal day-one, quello dell’esordio ad oggi, infatti, e con soli 140 calciatori impiegati sui 736 convocati, abbiamo registrato diversi primati che, forse, saranno battuti solo fra qualche anno, fra qualche altra edizione della rassegna iridata, magari in Qatar e da qualche italiano, o, più tardi, nel 2026 fra Usa, Messico e Canada. Intanto, anche come antipasto alla grande scorpacciata del weekend russo, ecco i primi ‘upgrade' mondiali di Russia 2018.

Scorpacciata Russa: seconda vittoria più larga per una gara d’apertura

Giovedì pomeriggio alle ore 17 il mondiale russo, il ventunesimo della storia del calcio internazionale, è cominciato davvero col botto. Nessuna nazionale nella gara d’apertura nell’era del calcio moderno, infatti, era mai riuscita a segnare così tanto raggiungendo un risultato, quasi, tennistico. Il 5-0 dei padroni di casa sull’Arabia Saudita, peraltro prima formazione nella storia a non tirare mai in porta malgrado un possesso palla del 60% dal 1966 ad oggi, è il secondo risultato più largo dal 1934, quando, l’Italia riuscì a sconfiggere i rivali statunitensi per 7-1.

Una bella iniezione di fiducia per la selezione di Cercesov che, con Egitto e Uruguay battaglierà fino alla fine per la qualificazione agli ottavi di finale. Eppure, con un Golovin così, entrato in ben tre azioni da rete su cinque, tutto appare possibile.

Bentancur geometrico, nessuno meglio di lui (al momento)

Sempre nel gruppo A, ma stavolta per qualità espresse in campo e non per diciture da trascrivere negli annali, troviamo l’Uruguay e, più precisamente, Rodrigo Bentancur. E sì perché il centrocampista juventino, nella sfida di venerdì con l’Egitto, è stato capace di mettere insieme una serie di tocchi e di passaggi, al momento, ancora lontani dall'essere eguagliati. Complice il forsennato possesso di palla della Celeste (56% totale) che, specie nel primo tempo, stazionava sulla mediana, l’ex Boca Juniors ha raccolto, in 90’ di gioco, qualcosa come 104 tocchi e ben 87 passaggi, con una precisione, una accuratezza del 91%. Insomma, densità sulla mediana a parte, il #6 uruguaiano sembra essersi impossessato del centrocampo di Tabarez e, pure, allontanato la concorrenza del doriano (non per molto) Lucas Torreira.

Iran cinico: indice di conversione del 100%

Carlos Queiroz, Ct dell’Iran, alla vigilia dell’esordio col Marocco aveva immaginato una partita piuttosto precisa: i suoi a difendere e ostacolare i fraseggi marocchini e poi a ripartire con Azmoun e Jahanbakhsh nella metà campo avversaria. Una scelta di gioco, una tattica che, alla lunga, s’è concretizzata con il Team Melli bravo a fare del cinismo la sua arma migliore. E sì perché valutando l’indice di conversione (che evidenzia la capacità di una squadra di convertire in gol le proprie conclusioni), specie nella ripresa, l’Iran è stato davvero eccezionale con un gol, anzi un autogol, frutto di una sola conclusione in tutto il secondo tempo, in pratica: un tiro, un gol. Una evenienza mai occorsa dal 1966 ad oggi con Haji Safi e compagni abili a restare compatti, a chiudere ogni linea di passaggio dei Leoni di Atlante e poi a finalizzare l’unico tiro messo a referto nella partita. Un tiro che, ora, per la gioia dell’intero Paese, conduce l’Iran al primato in classifica su Spagna e Portogallo.

CR7? Semplicemente intramontabile

Quando tutti pensavano di aver già visto tutto da Cristiano Ronaldo, CR7 sfodera una prestazione leggendaria. Forse in collera per l’accordo raggiunto proprio col fisco spagnolo oppure arrabbiato per la sua precaria situazione al Madrid o semplicemente voglioso di rimpinguare il suo personale score ai mondiali, con soli 3 gol in 13 gare prima di venerdì sera, il lusitano ha messo insieme una splendida tripletta che ha bloccato le ambizioni spagnole e relegato i campioni d’Europa al ruolo di osso durissimo di questa rassegna iridata.

https://www.youtube.com/watch?v=d5otMpCgoQI&t=74s

Una prestazione magnifica, stellare, straordinaria, da Pallone d’Oro che gli garantisce, pure, un nuovo, forse imbattibile, primato. Col suo hat-trick, il #7 lusitano è diventato il giocatore più anziano a siglare tre reti in una gara iridata a 33 anni e 130 giorni nonché l'unico prodotto della Liga a segnare così tanto contro la Roja. Ennesime dimostrazioni di un automa, di un modello di professionalità, di un esempio di classe e longevità per un talento davvero meraviglioso.

Mbappé, principe della nouvelle vague francese

Infine, in questi minuti, ecco arrivare il record, l’ennesimo della sua giovane carriera, di Kylian Mbappé che, dopo essere stato strapagato dal Paris Saint Germain divenendo l’Under 20 più costoso della storia del pallone, si è laureato francese più precoce, a 19 anni e 6 mesi, a giocare una grande competizione internazionale.

Il tutto, nell’undici transalpino con la media età più bassa della storia dei Bleus a 24 anni e 6 mesi.

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