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Fifa World Cup 2018, i Mondiali in Russia

Mondiali 2018: Golovin ‘chiama’ la Juve. Cheryshev provvidenziale. L’Arabia è un flop

Nella gara d’esordio del Mondiale di Russia 2018 nella quale i padroni di casa si sono agevolmente imposti per 5-0 sulla non irresistibile Arabia Saudita, a brillare è Golovin, il centrocampista 22enne di proprietà del Cska Mosca obiettivo di mercato della Juventus. Per lui due assist è uno splendido gol su punizione. Ottima gara anche per Cheryshev, subentrato all’infortunato Dzagoev e autore di una doppietta. Male tutta l’Arabia Saudita nella quale si salva solo il capitano Osama Hawsawi.
A cura di Michele Mazzeo
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La Coppa del Mondo 2018 si apre con un'agevole vittoria della Russia padrona di casa per 5-0 sulla non eccelsa Arabia Saudita. Fin dai primi minuti i russi dimostrano una superiorità tecnica che gli consente di mettere in costante affanno la non impermeabile difesa saudita. E così al primo tiro in porta la Russia passa in vantaggio con il colpo di testa di Gazinskiy servito dall'obiettivo di mercato della Juventus, Golovin che entrerà anche nell'azione della rete del raddoppio realizzata da Cheryshev (che poi metterà a segno anche il 4-0) subentrato nel primo tempo all'infortunato Dzagoev. Altro assist del 22enne del Cska Mosca per il 3-0 di Dzyuba, e ciliegina finale con la rete su punizione che vale il 5-0 finale. Una gara a senso unico dunque che ci ha comunque lasciato le prime indicazioni su due delle trentadue pretendenti al titolo di Campione del Mondo. Andiamo quindi ora a vedere nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori in campo allo stadio Lužniki di Mosca in questa gara inaugurale del Mondiale 2018 valevole per il Girone A tra i padroni di casa della Russia del ct Stanislav Čerčesov e l'Arabia Saudita guidata dallo spagnolo Juan Antonio Pizzi.

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Golovin brilla: qualità e personalità

Da valutare contro avversari di maggior livello, ma da quanto visto in questo match la Juventus non sembra essersi sbagliata sulle qualità di Aleksandr Golovin. Contro l'Arabia Saudita la 22enne mezzala russa di proprietà del Cska Mosca, obiettivo di mercato dei campioni d'Italia, non ha deluso le attese: è lui infatti a dare qualità alla manovra dei padroni di casa dimostrando un'ottima visione di gioco oltre alle buone qualità tecniche (anche se non sempre perfetto in fase di appoggio) che gli permettono di essere sempre nel vivo dell'azione offensiva dei russi: suoi gli assist per i gol di Yuri Gazinskiy e Artem Dzyuba, ed è sempre da un suo inserimento senza palla che nasce la rete del 2-0 siglata da Denis Cheryshev. Nei minuti finali dimostra anche le proprie qualità balistiche trasformando nel gol del 5-0 una punizione dal limite. Il centrocampista classe '96 nelle poche ripartenze effettuate dai sauditi ha dimostrato anche di poter dare il proprio contributo anche per quel che concerne il lavoro difensivo non disdegnando rincorse di sacrificio per contrastare gli avversari.  Bisognerà però attendere test più probanti per capire se davvero vale i 25 milioni che il Cska chiede per il suo cartellino.

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Cheryshev: sostituto di lusso per Čerčesov

Il ct Čerčesov dal primo minuto gli aveva preferito Alan Dzagoev, schierato nel ruolo di seconda punta in supporto del centravanti Smolov, ma è con l'ingresso in campo (proprio al posto dell'infortunato Dzagoev) di Denis Cheryshev che la Russia, già in controllo del match, è riuscita a diventare più concreta sottoporta confermando anche in termini di risultato una superiorità di gioco apparsa evidente fin dal calcio d'inizio.  Il trequartista del Villareal infatti entra bene in partita rendendosi subito protagonista di diversi break palla al piede che hanno messo in difficoltà la retroguardia saudita, per poi scrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori realizzando il gol del raddoppio che ha di fatto indirizzato definitivamente il match in favore dei padroni di casa. Con questa rete il classe '90 centra anche un piccolo primato statistico diventando il primo calciatore subentrato a realizzare un gol nel match inaugurale di un Mondiale. Poi per mettere la ciliegina sulla torta al suo debutto Mondiale il 27enne chiude la sua gara con un gran tiro d'esterno che si infila sotto l'incrocio dei pali e porta il risultato sul 4-0 finale.

La partita di Cheryshev (fonte SofaScore)
La partita di Cheryshev (fonte SofaScore)

Zobnin di lotta e di governo

Tra i migliori in questa prima gara della Coppa del Mondo casalinga finisce anche il centrocampista dello Spartak Mosca Roman Zobnin. Il 24enne, pupillo di Massimo Carrera, nel match contro l'Arabia Saudita dimostra ottime doti sia in fase difensiva e d'interdizione, recuperando un'infinità di palloni e rilanciando immediatamente l'azione offensiva, che negli inserimenti in attacco, da uno dei quali nasce l'assist per il gol del 2-0 di Cheryshev. Va anche più vicino alla gioia personale ma gli viene negata da alcuni interventi provvidenziali del capitano saudita Osama Hawsawi, forse l'unico dei suoi a salvarsi in questo deludente esordio Mondiale.

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Al-Mayouf, che regali alla Russia

Era già noto alla vigilia che l'anello debole della già non irresistibile difesa saudita fosse il portiere Abdullah Al-Mayouf. E il 31enne numero uno dell'Al-Hilal lo ha confermato anche in questa gara inaugurale del Mondiale 2018:  impreciso con il pallone trai piedi, poco esplosivo tra i pali (come in occasione dell'1-0 russo) e tutt'altro che sicuro nelle uscite sia alte che basse. Purtroppo per il ct Pizzi però questo è il miglior estremo difensore che il calcio saudita si può permettere al momento.

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Al Shehri spento

A deludere per l'Arabia Saudita non è però soltanto il suo portiere, ma anche uno degli uomini di maggior qualità a disposizione del commissario tecnico spagnolo, vale a dire Yahya Al Shehri. L'esterno offensivo, autore del gol della bandiera nell'amichevole di qualche settimana fa contro l'Italia di Roberto Mancini, infatti non riesce mai a saltare il diretto avversario perdendo spesso il possesso del pallone concedendo spesso l'immediato capovolgimento di fronte da parte della Russia.

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Otayf: metronomo ‘senza tempo'

Doveva essere il metronomo dell'Arabia Saudita, colui che detta i tempi avviando e velocizzando la manovra della squadra, e invece Abdullah Otayf si è fatto notare più per gli errori di imprecisione, le palle perse e per aver più volte rallentato il ritmo delle ripartenze che per altro. Scadente il suo apporto anche per quel che riguarda la fase d'interdizione dove soffre la maggiore qualità dei dirimpettai in maglia russa. Un esordio mondiale non certo da incorniciare per lui.

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