Mertens ci prova ma è Albiol il re di Napoli, spagnolo top di serata
Il Napoli, pur sudando sette camicie contro il Genoa, batte il ‘Grifone’ 1-0 e riapre un campionato che, non meno di tre giorni fa, sembrava già chiuso. Eppure, la sfida, come detto, non è stata affatto una passeggiata. In barba ad ogni sospetto e ad uno storico gemellaggio Ballardini e compagni se la giocano fino in fondo arginando, fino alla rete su corner di Raul Albiol, le manovre offensive partenopee non disdegnando neppure qualche pericolosa sortita in attacco. I primi 30’ di gioco, infatti, rappresentano una dimostrazione di quanto questa sia stata una partita vera, viva e ostica per la banda Sarri, peraltro, schiacciata da una condizione fisica precaria, dal peso della pressione e dell’importanza capitale di questo match.
Albiol però, da grande campione, da uomo navigato, da leader silenzioso toglie le castagne dal fuoco al Napoli con un gol di testa tanto bello quanto utile. Un gol per inseguire ancora un obiettivo e continuare a far sognare una tifoseria follemente innamorata della propria squadra. E così, dalla grande prestazione dello spagnolo alle torri in attacco del vigoroso Galabinov, ecco top e flop del posticipo del ‘San Paolo’ fra Napoli e Genoa.
I top del ‘San Paolo’
Jorginho lucidissimo, bravo in entrambe le fasi
Nel solco di una stagione da stella assoluta del centrocampo azzurro, Jorginho, stasera, sembra non avvertire il peso della gara e l’obbligo del successo. E infatti, in una formazione, specie nella prima frazione di gara, dove molti suoi compagni di squadra sembrano imballati, scossi, disattenti, l’italo-brasiliano giostra la sfera con calma, pazienza e la consueta maestria dimostrandosi la mente, lucida, del gioco partenopeo.
Ma la sua è una gara a tutto campo con una certa qualità nel palleggio, nel passaggio corto lungo ed un apporto, in fase di non possesso, ancora più efficace del solito rivelandosi una preziosa risorsa nello scacchiere tattico sarriano.
Mertens ci prova e regge l’attacco
S’impegna, lotta, ci prova e cerca, specie nel primo tempo, di ravvivare l’asfittico attacco dei campani. E dai suoi piedi, in contumacia Callejon e soprattutto Insigne, il belga è l’unico capace di creare grattacapi alla terza miglior difesa esterna del campionato.
Sue le giocate più vivaci e pericolose, palo compreso, ma anche le sortite offensive che mettono in crisi il ‘Grifone’ con una voglia, una cattiveria agonistica ed una applicazione da campione assoluto, da trascinatore da autentico Masaniello.
Laxalt, garra e corsa: un levriero sulla corsia mancina
Sponda Genoa, fra i migliori in campo troviamo l’esterno mancino Laxalt. Dalle sue parti, infatti, l’ex Empoli, a proposito è stato anche allenato da Sarri per circa 6 mesi, deve fronteggiare lo spagnolo Callejon e, allo stesso tempo, alleggerire gli attacchi dei padroni di casa spingendosi in avanti e garantendo uno sbocco offensivo ai suoi. Una missione compiuta alla perfezione dal numero #93 abile a non subire troppo la catena destra azzurra dimostrando concentrazione, buona qualità e tanta, tantissima corsa.
Galabinov torre, anzi, roccaforte
Non avrà piedi educati, classe sopraffina o i colpi di Ibrahimovic ma per cuore, grinta, determinazione e mentalità, il bulgaro Galabinov, non è secondo a nessuno. E anche stasera, abbandonato per gran parte della gara da solo in attacco, stretto nella morsa di Albiol e Koulibaly, la punta ex Livorno si fa valere, lotta, svetta di testa e fa salire, spesso, i suoi. Il tutto, per una prestazione di grande, grandissima generosità specie, se si considerano i soli due tiri scoccati in ben 93′ di gioco: eroico.
Raul Albiol: l’uomo della provvidenza
Nel momento topico, nel momento più difficile, nel momento di massimo sforzo vengono fuori i campioni, i leader, anche silenziosi, gli uomini della provvidenza. Ma non ci riferiamo a Insigne, Callejon, Mertens o Zielinski consueti uomini copertina ma allo spagnolo, di mestiere centrale difensivo, Raul Albiol che, al 72’, su corner, svetta più in alto di tutti e, di testa, risolve la contesa su preciso cross di Callejon.
Una rete determinante, dall’immenso peso specifico, forse, la più importante della sua comunque gloriosa carriera.
I flop di Napoli-Genoa
Male Insigne, spento stasera in attacco
Palo a parte, Lorenzo Insigne, capitano questa sera per la prematura uscita dal campo al 20’ di Hamsik per infortunio, è l’uomo meno in forma della squadra o, almeno, quello con minor smalto in fase di ultimo passaggio. Nel posticipo nel quale l’intera formazione di Sarri subisce un po’ la fisicità del Genoa ma anche l’organizzazione tattica degli ospiti, il numero #24 delude le attese non riuscendo mai, salvo qualche rara eccezione nella ripresa, a saltare l’uomo, creare azioni pericolose e mettere in seria difficoltà l’arcigna retroguardia genoana. Le sue scelte, infatti, sono spesso discutibili, le sue sortite, leggibili e le sue conclusioni, deboli e fuori misura. Insomma, nella partita, forse, più importante del campionato lo scugnizzo partenopeo avverte troppo la pressione di questo impegno perdendo lucidità e quella fantasia solitamente determinanti per lui e la sua squadra.
Pandev in controtendenza: non bene al ‘San Paolo’
Due grandi occasioni per il Genoa, entrambe sui piedi di Pandev, entrambe miseramente fallite. Questa in estrema sintesi, la sfida personale del macedone che, sul rettangolo verde che è stato il suo palcoscenico per tre stagioni, non riesce ad incidere mancando, come detto, le uniche due chance costruite dai rossoblù al ‘San Paolo’. Insomma, una performance non eccezionale per lui ed in netta controtendenza rispetto alle ultime settimane, quando, fra gli uomini di Ballardini il numero #19 è stato, spesso, fra i più incisivi.
Tabellino e voti
Napoli (4-3-3) Reina 6; Hysaj 6, Raul Albiol 7, Koulibaly 6, Mario Rui 6; Allan 6.5, Jorginho 7-, Hamsik s.v. (Dal 20’ Zielinski 6.5); Insigne 5.5, Mertens 6.5 (Dal 80’ Milik s.v.), Callejon 5.5 (Dal 85’ Rog s.v.). A disposizione: Sepe, Rafael; Maggio, Tonelli, Chiriches, Milic; Diawara, Rog, Zielinski, Machach; Ounas, Milik. Allenatore Maurizio Sarri 6
Genoa (3-4-2-1) Perin 6.5; Spolli 6.5, Zukanovic 6, Biraschi 6.5; Rosi 5.5 (Dal 78’ Rossi s.v.), Bertolacci 6, Hiljemark 6, Laxalt 7-; Lazovic 6+ (Dal 62’ Taarabt 6), Pandev 5.5 (Dal 67’ Rigoni 6); Galabinov. A disposizione: Lamanna, Zima; Migliore, El Yamiq, Pedro Pereira, Rossettini; Bessa, Rigoni, Iuri Medeiros; Lapadula, Rossi, Taarabt. Allenatore Davide Ballardini 6.5