Juventus, perché e come si autofinanzia il colpo Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo alla Juventus. Si è da poco chiusa la trattativa che ha portato il cinque volte Pallone d’Oro in bianconero. Un colpo di mercato che segna una svolta nella storia del calcio italiano e soprattutto nella politica della società piemontese. Un’operazione da oltre 390 milioni di euro, tra cartellino e ingaggio al calciatore, che esula dal modus operandi tradizionale della Vecchia Signora, ma fattibile, come abbiamo già spiegato, dal punto di vista del bilancio.
Un trasferimento che inciderà e parecchio sul monte ingaggi bianconero, dato il quadriennale da 30 milioni netti all’anno firmato dal fenomeno di Madeira, ma che stando alle previsioni stimate dal club campione d’Italia prima del suo acquisto, confermate dalla Ronaldomania scoppiata in queste prime ore tra i supporters juventini, si autofinanzierà permettendo un considerevole aumento dei ricavi della società presieduta da Andrea Agnelli. Cristiano Ronaldo dunque non è stato ancora presentato al popolo bianconero (lunedì il CR7day) ma fa già sorridere le casse bianconere.
L’impatto sugli sponsor
Aumento dei ricavi (e autofinanziamento di quello che è stato definito come il colpo di mercato del secolo) che arriverà principalmente su due fronti: quello legato agli sponsor e quello invece legato al merchandising. Per quanto riguarda il primo aspetto non va sottovalutato l’impatto del calciatore più conosciuto al mondo sull’attrarre nuove sponsorizzazioni e aumentarne il valore economico: eccezion fatta per quelli derivanti da contratti già in essere, tutti gli introiti dei nuovi sponsor che arriveranno in questi quattro anni grazie all’effetto CR7 saranno equamente divisi tra la Juventus e l’azienda guidata dal talento portoghese. Inoltre con il cinque volte Pallone d’Oro in rosa si potranno rimodulare verso l’alto alcune sponsorship già in atto anche grazie all’impatto social devastante che ha il 33enne ex Real Madrid (basti pensare che in un giorno ha spostato quasi un milione di followers dal Real Madrid alla Juventus).
Tre milioni di maglie bianconere nei prossimi due anni
Più immediato l’impatto sull’altro aspetto che dovrebbe avere un sostanziale aumento di ricavi, cioè il merchandising. Il boom di vendite della maglia bianconera con il numero #7 di Cristiano Ronaldo (su gentile concessione del precedente proprietario Juan Cuadrado) in queste prime ore da nuovo giocatore della Juventus dimostrano che le stime fatte dalla società piemontese e dallo sponsor tecnico Adidas non si discostino molto dalla realtà. Ci si attende infatti che l’arrivo di CR7 porti il numero di maglie bianconere vendute, la maggior parte delle quali del portoghese, a quota 3 milioni nei prossimi due anni. E considerando che una divisa personalizzata ha un costo che si aggira intorno ai 150 euro, è facile intuire che qualora questa previsione venga rispettata il costo dell’operazione che ha portato il fenomeno di Madeira dal Real Madrid a Torino e le spese relative al suo pesante ingaggio possano già essere abbondantemente coperte con tali incassi.
Le stime sui ricavi: +100/120 milioni all’anno per i prossimi quattro anni
Certo, ovviamente per calcolare l’aumento dei ricavi dettati da CR7 (che la Juventus spera si aggirino tra i 100 e i 120 milioni in più all’anno per i prossimi quattro anni) bisogna considerare esclusivamente le divise vendute con il numero 7 di Ronaldo sulla schiena. Nonostante in questi giorni le vendite siano già schizzate alle stelle (si stima che sia stata venduta in media una ogni 48 secondi negli store ufficiali della società torinese, senza contar quelle acquistate online) è impossibile stabilire ancora quale saranno gli introiti economici derivanti da questa operazione di mercato nel lungo periodo. In attesa di dati più significativi possiamo però stabilire quante divise di Cristiano Ronaldo dovrebbe vendere la Juventus per rientrare completamente dei soldi investiti per portare il cinque volte Pallone d’Oro alla corte di Massimiliano Allegri.
Vendere una maglia di CR7 ogni 48 secondi fino a giugno 2022 per recuperare tutto l’investimento
Tra costo del cartellino (117 milioni compresi di contributo di solidarietà e compenso per l’intermediazione di Jorge Mendes) e contratto quadriennale con ingaggio da 30 milioni netti a stagione (per il club campione d’Italia 68,5 milioni all’anno tra ingaggio al loro delle tasse e oneri accessori) il costo complessivo dell’operazione CR7 si aggira quindi intorno ai 391 milioni di euro. Ci vorrebbero dunque poco più di 2milioni e 600mila divise di CR7 vendute per rientrare dei costi dell’operazione. Per mantenere tale ritmo nei prossimi quattro anni la Juventus dovrebbe venderne in media 652mila all’anno, più di 54mila al mese, oltre 12.500 a settimana, 1.784 al giorno, 74 all’ora, una ogni 48 secondi. Qualora quindi si dovesse confermare per tutto il prossimo quadriennio il ritmo serrato tenuto in questi primi giorni in cui l’effetto Ronaldo è fortissimo la società bianconera potrebbe ripagarsi lo sforzo fatto per il colpo di mercato del secolo solamente con la vendita delle magliette.