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Il Napoli non batte il Toro, la Juve va a +6: ha (quasi) vinto lo scudetto

Applausi a Sarri, fischi a De Laurentiis, contestata la classe arbitrale: al San Paolo va in scena un finale di stagione tra gioia e amarezza. Hamsik segna il 100° gol in Serie A, palo di Milik poi il Toro gela i partenopei nel finale (2-2).
A cura di Salvatore Parente
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Un Napoli spento, fiacco, molle, mentalmente in crisi, pareggia 2-2 in casa col Toro e consegna virtualmente il titolo, con due giornate da giocare, alla Juventus, ora a +6. Le reti di Mertens e Hamsik vengono impattate da Baselli e De Silvestri che, approfittando di alcune amnesie, di alcune incertezze individuali, fissano il punteggio sul pari.

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Un risultato sanguinoso che non rende giustizia al campionato partenopeo ma che, ai punti, si rivela giusto per una sfida, sponda Napoli, vissuta troppo a sprazzi con piccoli scampoli di cuore e buon calcio e tanti momenti di stasi, di attesa, di stanchezza e mediocrità.

Le formazioni iniziali, non una gara per big: Hamsik e Belotti in panca

Il Napoli, per cercare di cancellare la sconfitta di Firenze, esiziale per la lotta scudetto, si affida ai soliti undici, o quasi. Squalificato Koulibaly, è infatti il turno di Chiriches che vince il ballottaggio con Tonelli, con Hamsik, invece, fra i peggiori al ‘Franchi', che si accomoda in panca con al suo posto il polacco Zielinski. In attacco, il solito tridente smart Insigne, Mertens e Callejon. Per il Toro, confermato l’impianto di base, è rivoluzione in attacco con Belotti, Iago Falque e Edera in panchina, Niang da punto di riferimento avanzato, Ansaldi a sinistra e Ljajic, libero da compiti tattici, a svariare, e creare gioco, dietro l’ex Watford.

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Il ‘San Paolo’ si schiera: tutti con Sarri

Prima del match (ma poi anche durante), specie in fase di riscaldamento, il ‘San Paolo’, anche dopo le dichiarazioni di due giorni fa di De Laurentiis, spiega a tutto il resto d’Italia da che parte sta. E lo fa con un semplice coro ed un eloquente striscione: “Sarri uno di noi”. Napoli lo ama e lui, in corrispondenza d’amorosi sensi, riama i suoi tifosi. Insomma, la gara parte con i migliori auspici: applausi, standing ovation ed inchino del tecnico verso la Curva: è apoteosi. Tutt’altra storia per De Laurentiis destinatario, invece, di una sorta di mini-contestazione con fischi, qualche insulto ed il solito mantra: “caccia i milioni”.

Primo Tempo

il possesso palla di Napoli-Torino
il possesso palla di Napoli-Torino

Avvio lento: Toro raccolto nella propria metà campo

I primi 15 giri di orologio sono un monologo, sia pure senza grossi acuti, azzurro. Dal fischio d’inizio, infatti, più con la spinta del pubblico che con idee precise, i padroni di casa provano a imbastire trame d’attacco importanti trovando però un muro a tinte granata. La metà campo torinista è occupata benissimo dai propri uomini con i campani, privi di guizzi individuali, fermi sulle gambe e titolari di un possesso piuttosto prevedibile, di più, sterile con la prima conclusione verso la porta avversaria che arriva proprio al 15’ con Insigne.

Il Napoli la sblocca, ma che errore di Burdisso

Al 25’, quando il torpore, la lentezza ed i ritmi blandi e compassati del match sembrano essersi impossessati della partita, ecco il momento della svolta. Su giro palla granata e pressing azzurro, Burdisso, spalle al campo, stoppa male un passaggio di Bonifazi prova a rimediare col secondo controllo ma mette nelle migliori condizioni per segnare Mertens che, da furbo folletto, dopo otto gare e un rigore sbagliato a referto, anticipa l’argentino e la spinge dentro: 1-0 Napoli. Tanto basta per chiudere la prima frazione di gara, costellata da un tiro dalla distanza di Insigne e da una conclusione ravvicinata di Callejon, in vantaggio.

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Secondo Tempo

Il Toro parte forte e pareggia: 1-1 di Baselli

Nella ripresa, specie in avvio, il Napoli sembra spento, molle, forse, appagato. Il Toro invece appare rinvigorito, tonificato dall’intervallo ma anche dalle ramanzine del sanguigno Mazzarri. E così, i granata premono e cercano di togliere il pallino del gioco dalle mani dei campani. E, già al 55’, riescono nell’intento: su inserimento esterno di Baselli, il torinista prova la conclusione che si accomoda in rete anche a causa di una deviazione di Chiriches. È 1-1 al ‘San Paolo’.

Milik per Mertens, Hamsik per Zielinski: Sarri ci prova e trova il 2-1

Dopo il gol del pareggio, Sarri si scuote e prova a vincerla. E così, prima al 63’ e poi al 69’ mescola le carte. Dapprima, sostituisce Mertens per Milik e poi, per una mossa che si rivelerà azzeccatissima, inserisce Hamsik per uno spento Zielinski. E proprio dai piedi del capitano, al 71’, arriva il punto del 2-1 col #17 napoletano, di rabbia, forza e cattiveria agonistica, a castigare Sirigu, e poi raggiungere la sua 100esima firma in Serie A, con un imparabile siluro di destro.

Il Toro si rianima: De Silvestri rovina la festa

All’83’, quando tutto sembrava volgere a buon fine per il Napoli con gli azzurri sopra di un gol, De Silvestri, su taglio centrale del magico Ljajic, trova il gol del 2-2 beffando di testa Reina su amnesia difensiva di Mario Rui. Un gol dal sapore della sconfitta che taglia le gambe al Napoli e vanifica la perla, di poco prima, di Hamsik.

I top di Napoli-Torino

Mertens festeggia al meglio il suo compleanno: gol al Toro

Oggi ne compie 31 e per farsi un bel regalo, il belga Mertens cancella le otto gare senza gol e assist, e con un rigore fallito, ritrovando il senso della sua quotidianità: il gol. Un gol, come detto, non dei suoi, ovvero bello, spettacolare, di pura tecnica ma da puntero vecchio stile, da panzer assetato di reti. Pressing, voglia, determinazione e la complicità di Burdisso che, non controllando il pallone, si presta per il cadeau all’azzurro: 1-0. Una marcatura importante per lui, per il Napoli e per tenere ancora in vita un campionato, fino al 2-2 di De Silvestri, ad un passo da Torino, sì ma quella bianconera.

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Chiriches muro, dalle sue parti non si passa (o quasi)

La domanda, dopo la gara del rumeno di oggi, è la seguente: e se al posto di Tonelli domenica scorsa ci fosse stato Chiriches? Un quesito senza risposta che sa di dietrologia ma che non nasconde profili di legittimità. Eppure, ormai il ‘Franchi’ è in archivio ed il presente non consente pause. Ma il presente, per Chiriches è fatto di una gara sontuosa, elegante, precisa, pulita e diligente: dalle sue parti, nelle sporadiche occasioni nei quali i granata si affacciano in zona offensiva, non si passa. In impostazione, invece, è una sorta di orologio svizzero con passaggi verso i centrocampisti dosati sempre col timing giusto per un pomeriggio, quello del ‘San Paolo’, da assoluto ma pure sfortunato, nel gol dell'1-1, protagonista.

a sinistra, le zone di campo occupate dalla coppia centrale Albiol-Chiriches, a destra quelle calcate da Baselli (Whoscored.com)
a sinistra, le zone di campo occupate dalla coppia centrale Albiol-Chiriches, a destra quelle calcate da Baselli (Whoscored.com)

Baselli nuovo Hamsik? Solido in ogni fase del gioco

Mazzarri, quando è arrivato a Torino è stato piuttosto chiaro: Baselli può diventare il nuovo Hamsik. E dove, se non al ‘San Paolo’, regno dello slovacco, provare a far vedere questi suoi nuovi movimenti e questa sua nuova veste? E infatti l’ex Atalanta, stimolato dalla sfida agli azzurri, mette in mostra una gara solida, a tutto campo con buone geometrie in fase di impostazione e tanti inserimenti, appunto, alla Hamsik, in attacco. E su una di queste sue azioni senza palla, per dettare il passaggio ai suoi, Baselli si infila nell’area avversaria e fulmina, sia pure con un pizzico di fortuna, l’incolpevole Reina per una sfida, col terzo gol del suo campionato, secondo con Mazzarri, da 7 in pagella.

Hamsik, fenomeno: il 100° gol in A è un capolavoro

Entra a gara in corso, accetta la panchina iniziale e si trasforma, per una domenica, in risolutore, fino al gol di De Silvestri, uomo decisivo, da subentrante, dei suoi. E lo fa da autentico capitano, da leader silenzioso e carismatico che riconosce il momento e lo sa interpretare al meglio. Nel periodo di maggiore difficoltà, infatti, il #17 azzurro si libera dal limite dell’area, scaraventa un poderoso destro in porta e trova il gol, poi inutile, del momentaneo 2-1 ed il suo 100° in A. Chapeau.   

I flop del match

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Burdisso che errore, Mertens ne approfitta

La partita di oggi è una sorta di breve antitesi della stagione di Burdisso che, salvo qualche errore di tanto in tanto, è stata di assoluto valore. Il perno della difesa del Torino, l’esperto centrale che ha spesso guidato la retroguardia granata, infatti, ha commesso un errore, determinante ai fini del risultato, che lo ha inesorabilmente condannato alla mediocrità di un pomeriggio da dimenticare. Al 25’, con un Napoli di certo non irresistibile, il #13 ex Inter sbaglia un controllo in area concedendo al mortifero Mertens un delizioso assist.

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Tabellino e voti

Napoli (4-3-3) #25 Reina 6; #23 Hysaj 6, #33 Raul Albiol 6, #21 Chiriches 7, #6 Mario Rui 6; #5 Allan 6, #8 Jorginho 6, #20 Zielinski 5.5 (Dal 69’ Hamsik 8); #24 Insigne 6, #14 Mertens 7 (Dal 63’ Milik 7), #7 Callejon 5.5 (Dal 87′ Ounas s.v.). A disposizione: #22 Sepe, #1 Rafael; #11 Maggio, #62 Tonelli, #19 Milic, #31 Ghoulam; #42 Diawara, #30 Rog, #27 Machach, #17 Hamsik; #37 Ounas, #99 Milik. Allenatore Maurizio Sarri 6+

Torino (3-5-2) #39 Sirigu 6; #33 N'Koulou 6+, #13 Burdisso 5, #4 Bonifazi 6-; #29 De Silvestri 6, #8 Baselli 7 (Dal 76’ Iago Falque s.v.), #88 Rincon 6 (Dal 86’ Valdifiori s.v.), #6 Acquah 5.5; #15 Ansaldi 6.5, #10 Ljajic 6.5, #11 Niang 6- (Dal 63’ Belotti 5.5). A disposizione: #99 Coppola, #1 Ichazo; #23 Barreca, #3 Molinaro; #5 Valdifiori; #20 Edera, #14 Iago Falque, #9 Belotti. Allenatore Walter Mazzarri 6+

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