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Da Alisson a Quagliarella, le sorprese per media voto di questa Serie A

Dall’estremo difensore della Roma all’esplosione del centrale Skriniar fino agli exploit di Immobile e Quagliarella, ecco le rivelazioni di questa 116esima edizione della Serie A.
A cura di Salvatore Parente
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Alle porte o con già a referto qualche partita del 29esimo turno di questa 116esima edizione della Serie A è già tempo di valutazioni, considerazioni e bilanci, sia pure parziali. E se giudicare la condotta di una squadra, con ancora 10 esiziali giornate da disputare, potrebbe sembrare prematuro, leggere le singole prestazioni sin qui messe insieme dai calciatori del massimo torneo, invece, è un esercizio possibile e, soprattutto, utile in vista delle scelte estive dei club in sede di calciomercato.

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E infatti, nel corso di queste righe, troviamo una accurata descrizione delle stagioni personali di quei calciatori che, in questa abbondante parte di campionato, hanno sorpreso tutti per maturità, qualità, rendimento e voto medio in campo. Ecco, dunque, fra conferme e illuminanti rivelazioni, le scoperte per rating medio della nostra Serie A.

Le rivelazioni della Serie A

Alisson felino inatteso: il brasiliano s’è preso la Roma

Fra i pali, specie se confrontiamo l’attuale annata con quella edizione 2016/17, con 0 presenze stagionali, non possiamo non parlare del portiere della Roma Alisson. E sì perché il brasiliano dopo un anno trascorso a fare il secondo di Szczesny, poi ceduto alla Juventus, e a imparare a conoscere meglio, dietro le quinte, il football nostrano, è riuscito a far vedere tutte le sue incredibili potenzialità nella difesa del ‘bersaglio grosso'.

Qualità straordinarie che lo hanno condotto ad occupare la prima casella, nello specifico ruolo, della nazionale verdeoro ma anche a circondarsi di tante pretendenti che, dal Chelsea al Napoli, dal Real Madrid al Paris Saint Germain, lo vorrebbero, ora, con sé. Insomma, una stagione da incorniciare con guizzi felini, deviazioni impossibili, interventi miracolosi corredati da 12 clean sheet (gare senza subire gol) in campionato e, di conseguenza, dalla ‘palma’ di (secondo) top estremo difensore della Serie A. Un ‘premio’ platonico ancorché meritato col ragazzo di Novo Hamburgo secondo, per media voto, solo a Strakosha con un rating leggermente inferiore, nel derby capitolino fra i pali, del laziale: 6,38 rispetto ai 6,43 dell’albanese. Ma se l’ex Salernitana aveva fatto intravedere qualcosa già lo scorso anno con i biancocelesti, l’ex Internacional è stata una delle scoperte più gradite di questo massimo torneo nazionale.

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Skriniar re del ‘Meazza’

Alla vigilia del campionato in molti, sponda Inter, avevano storto il naso per la cifra spesa dai nerazzurri per Skriniar: 23 milioni di euro. Oggi, con 28 giornate a referto, sembrano, addirittura, pochi. E infatti lo slovacco, con la dedizione che gli abbiamo visto e riconosciuto anche nella sua prima annata con la Sampdoria, ha fatto ricredere tutti, gufi compresi, dimostrando grande grinta, forza fisica, determinazione, qualità in impostazione e, per tracciare i lineamenti di uno stopper moderno, un utilissimo vizio del gol (4 reti in stagione).

Insomma, una autentica esplosione al momento giusto al posto giusto col #37 nerazzurro bravo a sfruttare l’occasione meneghina e a compiere un netto passo in avanti sulla strada della sua definitiva consacrazione che, numeri alla mano, sembra vicinissima.

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Oltre ad aver inflazionato le cifre del suo rendimento medio ogni ‘maledetta’ domenica, infatti, passando in un anno da un rating medio da 5,84 ad una prestazione media di 6,35, infatti, l’ex MSK Zilina è cresciuto tantissimo in ogni aspetto del gioco, imponendosi al ‘Meazza’ e aumentando, considerevolmente, il suo attuale valore di mercato: passato dai 7 milioni di euro dello scorso campionato agli odierni 30.

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Torreira e Ilicic: due storie, due talenti al top

A centrocampo, sulla linea mediana ma anche qualche manciata di metri più avanti, troviamo due calciatori dalle differenti vicissitudini che, però, si ritrovano, ora, al top della condizione. Parliamo, nello specifico, di Torreira e Ilicic, rispettivamente colonne di Sampdoria e Atalanta.

https://www.youtube.com/watch?v=_TuMKr1wSik

L’uruguaiano, infatti, dopo una buona prima annata in Serie A (media voto di 6,06), a 22 anni, si è imposto al grande pubblico mettendo insieme prestazioni davvero importanti, attacco-difesa, 4 gol e 1 assist, tanta quantità ed un ruolo centrale nella macchina quasi perfetta di Giampaolo. Il secondo, invece, grazie anche alla cura Gasperini è letteralmente rinato, dopo un 2016/17 in chiaroscuro che, secondo alcuni, era solo un temporaneo passaggio prima di imboccare il ‘viale del tramonto’ calcistico. Insomma, due belle sorprese, benché agli antipodi, divenute assolute protagoniste di questa fantastica stagione con una media voto, rispettivamente: di 6,3 e 6,38. Una media che spazza via ogni dubbio e li lancia, inesorabilmente, nell’elitario circolo dei top player 2017/18.

Dybala-Immobile-Quagliarella: un tridente da favola

In avanti, invece, le sorprese non sono poche con diversi attaccanti che, quest’anno, hanno innestato le marce alte, cancellato ogni incertezza ma anche ogni loro precedente record messo a referto. A chi ci riferiamo? Numeri alla mano, gol e rating medio, a Dybala, Immobile e Quagliarella. Un tridente, ideale, da favola da ben 58 reti stagionali ma anche piuttosto complementare con la ‘Joya’ e Quagliagol a sostegno della punta della Lazio capace di mettere paura a qualsiasi retroguardia del ‘Vecchio Continente’.

Eppure, immaginazione a parte, questi tre rappresentano le assolute buone notizie del campionato con il #10 bianconero sbocciato, definitivamente, anche sotto porta, col laziale in grado di disintegrare ogni primato stabilito nella sua carriera ed il doriano a dimostrare che, anche a 35 anni, si può essere decisivi.

Cifre importanti, presenze carismatiche, decisive ben dettagliate dai rispettivi rating medi con l’argentino a quota 6,63, il biancoceleste a quota 6,58 ed il doriano a 6,43.

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