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Classifica marcatori Serie A 2018-2019 dopo la 7a giornata, chi sono i cannonieri

Ecco chi sono i cannonieri di Serie A 2018-2019 dopo la settima giornata di campionato. Dall’ennesima domenica magica del ‘Pistolero’ del Genoa Piatek, autore di una doppietta da 3 punti contro il Frosinone, alle segnature da record di Kolarov e Mario Mandzukic fino alle prime volte, di Martinez e Zaza: in classifica marcatori la geografia del gol di questa settima, spettacolare giornata di campionato. Questa sera il posticipo tra Samp e Spal.
A cura di Salvatore Parente
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Giornata spettacolare in zona gol. Giornata di conferme, di prime volte, di rientri ma anche di record individuali davvero eccezionali. Una giornata con pochi italiani sulla cresta dell’onda sotto porta e con il vento dell’est, dalla Croazia di Manduzkic alla Polonia di Piatek fino alla Serbia di Kolarov, ma anche del Sud America, con la prima gioia per Lautaro Martinez, a soffiare forte sul nostro comunque spettacolare campionato. Un torneo che, nonostante gli eccessivi tatticismi, premia gli attaccanti e ne propone, anche in chiave mercato, tanti con proprio l’attuale capocannoniere in forza al Genoa cercato dal Bayern Monaco.

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Per i talenti nostrani, invece, prima rete per Orsolini, non certo conclamato bomber, anche se goleador principe nel mondiale Under 20 dello scorso anno, e prima realizzazione in maglia Torino di Zaza che, con il suo guizzo, si candida a giocare con continuità da titolare nelle prossime gare e garantisce al suo tecnico Mazzarri tre punti d’oro.

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Kolarov a quota 2, entra nella storia dei derby capitolini

Settimo turno ricco di gol come dicevamo in apertura ma anche pieno di sorprese e record particolari. Ed è proprio per un primato, che resisteva da 60 anni, che entra nel novero dei migliori di giornata un terzino, all’anagrafe: Aleksandar Kolarov che, di gol, se ne intende. Eh già perché in carriera, almeno sin qui, ne ha realizzati ben 38, due in questo campionato, e due, nella sua personale parabola, davvero particolari.

Il serbo, infatti, mettendo il punto esclamativo per il 2-1 nella sfida pomeridiana di sabato nel derby con la Lazio, bissa, ma con l’altra maglia, la segnatura a referto a parti invertite in una stracittadina nel 2009 diventando, insieme con Arne Selmosson l’unico calciatore transitato per entrambi i club ad aver segnato con ambedue le maglie, nella sentitissima sfida della capitale. Un gol di straordinaria importanza per respingere gli assalti biancocelesti, dopo il pari di Immobile, e, pure, perché no, per entrare nella storia del football dell’Urbe: in gol su entrambe le sponde del Tevere.

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Mandzukic a quota 4 e il tassametro corre. CR7 ‘spalla’ perfetta

A metà luglio, nel giorno dell’ingaggio ufficiale di Cristiano Ronaldo, in tanti si interrogavano sulla coesistenza in attacco fra il croato Mandzukic e la stella portoghese. Via Higuain però, gli spazi si sono fatti più ampi col #17 bianconero a trovare minuti, continuità di rendimento e fiducia. Eppure, la presenza di CR7 poteva danneggiare la vena realizzativa del Super Mario juventino con l’ex Real a calamitare tutte le azioni prodotte e, quindi, a impedire una più condivisa partecipazione al gol.

Nulla di più sbagliato. Allegri, con la solita maestria, ha infatti disegnato schemi offensivi che ben si adattano alle caratteristiche di tutti gli elementi d’attacco presenti in rosa con Manduzkic, nelle prime sette, non solo a beneficiare della classe e della pericolosità del Pallone d’Oro, ma anche a figurare fra i destinatari privilegiati degli assist del talento portoghese per una partenza sprint che parla di 4 gol in appena sette gare, come non mai nella sua storia personale: chapeau.

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La prima volta del ‘Toro’ Martinez: Cagliari al tappeto

Archiviati come incidente di percorso l’esordio col Sassuolo e l’infortunio al polpaccio che lo ha tenuto fuori dal match col Parma, Lautaro Martinez, alla sua prima, autentica chance dal primo minuto da punta centrale, in contumacia Icardi, ha fatto male, anzi, malissimo al Cagliari dimostrandosi giocatore di assoluto livello e di grande efficacia sotto porta.

Pronti, via e alla prima conclusione della sua carriera nella massima serie italiana, con un imperioso stacco di testa, il ‘Toro’, così soprannominato per la sua garra e la sua forza muscolare, anticipa Andreolli ed inchioda alle sue responsabilità Cragno: è 1-0. Una rete preziosa, la sua prima in Italia, che manda in paradiso i nerazzurri, mette in discesa il match, per il terzo successo di fila dei suoi, e mette in chiaro le cose: Martinez sgomita e merita spazio, anche in tandem con Icardi, Spalletti avvisato.

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Piatek inarrestabile, ancora in gol il polacco

Il quotidiano tedesco SportBild parla di un forte interessamento del Bayern Monaco per il gioiellino del Genoa Piatek e, ovviamente, Preziosi gongola. E non potrebbe fare altrimenti visti i ‘soli’ 4.5 milioni di euro investiti in estate per prelevarlo dal Cracovia e la caterva di gol a referto in questo spettacolare avvio di stagione. Il presidente, in buona sostanza, sente odore di plusvalenza.

E anche ieri, allo Stirpe, arrivano segnature pesanti con la doppietta al Frosinone, che vale tre punti, che porta il computo totale delle ‘palle in buca’ a quota otto in campionato. Otto gol che lo conducono in vetta nella specifica classifica dei marcatori ma che, allo stesso tempo, consentono al giovane ‘pistolero’ di diventare il primo esordiente della storia della massima serie a segnare almeno otto reti nelle prime sei giornate dai tempi di Karl Aage Hansen, centravanti dell’Atalanta edizione 1949/50.

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Insomma, l’ennesima domenica bestiale per il nativo di Dzierżoniów capace di siglare ben 12 marcature sulle 15 totali sin qui realizzate contando ogni impegno del Genoa in stagione. Abbiamo un nuovo Lewandowski? Ai posteri, e forse al Bayern, l’ardua (forse non troppo) sentenza.

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Zaza rinato, un gol che vale oro

Non segnava in Serie A dal 1 maggio del 2016 in uno Juventus-Carpi, per la cronaca, finito 2-0, che stava per consegnare l’ennesimo scudetto ai bianconeri. Uno scudetto sul quale però, al di là dei 5 gol finali, portava pure la sua firma con la rete dell’1-0 nell’esiziale scontro diretto di febbraio col Napoli, come netta spallata ad un campionato combattuto come pochi negli ultimi anni. Poi, il lungo peregrinare. Inghilterra, Spagna, West Ham, Valencia, il clamoroso errore ai rigori contro la Germania all’Europeo di Francia nel 2016, tante incomprensioni e ‘solo’, si fa per dire, 19 marcature ‘estere’ in 70 gare complessive.

Oggi, invece, la rinascita, il gol che può cambiare la storia, almeno quella sua, personale, ma anche i destini del Torino che, con un Mazzarri in cerca di una formula vincente in attacco e che alterna tutto il materiale a sua disposizione li davanti, fa fatica a trovare la sua dimensione offensiva. Zaza entra, gioca con la solita grinta, ci mette cuore e poi, alla fine, quasi allo scadere, in estirada, batte Sorrentino per la gioia dei suoi supporters, che pure gli hanno perdonato il passato bianconero, e l’arrivo, per lui, di una nuova, seconda chance: il futuro granata, in tandem con Belotti, è suo.

Classifica marcatori di Serie A 2018/2019 dopo la 7a giornata

  • 8 – Piatek (Genoa)
  • 5 – Insigne (Napoli)
  • 4 – Mandzukic (Juventus); Immobile (Lazio); Defrel (Sampdoria); De Paul (Udinese)
  • 3 – Gómez (Atalanta); Rigoni (Atalanta); Caputo (Empoli); Benassi (Fiorentina); Ronaldo (Juventus); Milik (Napoli); Gervinho (Parma); Boateng (Sassuolo)
  • 2 – Santander (Bologna); Pavoletti (Cagliari); Stepinski (Chievo); Milenkovic (Fiorentina); Chiesa (Fiorentina); Simeone (Fiorentina); Pandev (Genoa); Perisic (Inter); Bernardeschi (Juventus); Matuidi (Juventus); Bonaventura (Milan); Kessié (Milan); Higuaín (Milan); Suso (Milan); Zielinski (Napoli); Mertens (Napoli); Inglese (Parma); Pastore (Roma); Fazio (Roma); Shaarawy (Roma); Kolarov (Roma); Quagliarella (Sampdoria); Caprari (Sampdoria); Berardi (Sassuolo); Babacar (Sassuolo); Ferrari (Sassuolo); Petagna (Spal); Belotti (Torino); Meité (Torino)
  • 1 – Hateboer (Atalanta); Pasalic (Atalanta); Castagne (Atalanta); Mattiello (Bologna); Orsolini (Bologna); Barella (Cagliari); Pedro (Cagliari); Giaccherini (Chievo); Tomovic (Chievo); Birsa (Chievo); Krunic (Empoli); Mráz (Empoli); Gerson (Fiorentina); Pjaca (Fiorentina); Veretout (Fiorentina); Biraghi (Fiorentina); Ciano (Frosinone); Kouamé (Genoa); Vrij (Inter); Nainggolan (Inter); Candreva (Inter); Brozovic (Inter); Icardi (Inter); D'Ambrosio (Inter); Martínez (Inter); Politano (Inter); Khedira (Juventus); Pjanic (Juventus); Dybala (Juventus); Bonucci (Juventus); Alberto (Lazio); Parolo (Lazio); Caicedo (Lazio); Milinkovic-Savic (Lazio); Acerbi (Lazio); Correa (Lazio); Calabria (Milan); Cutrone (Milan); Castillejo (Milan); Verdi (Napoli); Barillà (Parma); Dimarco (Parma); Dzeko (Roma); Florenzi (Roma); Manolas (Roma); Cristante (Roma); Ünder (Roma); Pellegrini (Roma); Kownacki (Sampdoria); Lirola (Sassuolo); Francesco (Sassuolo); Adjapong (Sassuolo); Matri (Sassuolo); Djuricic (Sassuolo); Kurtic (Spal); Antenucci (Spal); Nkoulou (Torino); Zaza (Torino); Fofana (Udinese); Lasagna (Udinese); Nuytinck (Udinese); Pussetto (Udinese)
  • Autogol – Bani (Chievo – 1); Capezzi (Empoli – 1); Spolli (Genoa – 1); Skriniar (Inter – 1); Badelj (Lazio – 1)
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