28 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Champions League 2017-18: promossi e bocciati della quarta giornata

Al termine della due giorni europea che ha già regalato i primi verdetti con Paris Saint Germain, Bayern Monaco, Tottenham e Manchester City agli ottavi di finale e con le italiane che raccolgono una vittoria, un pari ed una sconfitta, vediamo promossi e bocciati del quarto turno.
A cura di Salvatore Parente
28 CONDIVISIONI

Con le otto sfide di ieri sera si è chiuso con le qualificazioni di Tottenham e Manchester City, il quarto turno, il primo del girone di ritorno, degli otto gruppi della Uefa Champions League. Una due giorni ricca di emozioni, reti da cineteca, colpi di scena, giornate storiche (prima tripletta assoluta realizzata da un difensore o l’esordio assoluto del Real a Wembley) ma anche di risultati che vedono già alcune squadre proiettate ai prossimi Ottavi di finale (PSG e Bayern Monaco).

Immagine

Le italiane, invece, raccolgono una affermazione, un pari ed una sconfitta frutto della vittoria della Roma in casa col Chelsea, del pareggio della Juventus sul campo dello Sporting Lisbona e del secondo insuccesso consecutivo del Napoli col Manchester City. Eppure, a due turni dalla fine dei gironi della “coppa dalle grandi orecchie” vediamo promossi, rimandati e bocciati della quarta giornata.

Promossi

la prestazione, in numeri, di Dele Alli (Sofascore.com)
la prestazione, in numeri, di Dele Alli (Sofascore.com)

Alli e il suo Tottenham stendono il Real

Il Real Madrid alla sua prima assoluta a Wembley si lascia incantare troppo dallo straordinario contesto cedendo partita e primato ai padroni di casa. CR7 e compagni, infatti, vengono spazzati via dal Tottenham che in poco più di un’ora cappotta i Blancos con un netto 3-0.

Decisivo su tutti, l’inglese Alli che, tornato in campo in competizioni europee dopo l’espulsione dello scorso febbraio per fallo criminale su un calciatore del Gent, realizza la doppietta che indirizza il match proprio contro quelle Merengues che lo vorrebbero con la propria casacca. Una partita sontuosa per un ragazzo che, di questi tempi, potrebbe aggiornare, in caso di trasferimento, il record di soldi incassati dagli Spurs dopo l’addio di Bale di 4 anni fa.

PSG monstre: 5 gol anche all’Anderlecht

Fra le compagini che hanno già archiviato la pratica qualificazione troviamo il Paris Saint Germain di Emery. Il club francese, infatti, con i 5 gol segnati martedì contro l'Anderlecht e con l’inattesa tripletta di Kurzawa (unico difensore nella storia della manifestazione a siglare tre gol in un solo match) si mette in tasca il pass per gli ottavi di finale legittimando la propria candidatura a squadra da battere per il trionfo finale. I numeri fatti registrare sono incontrovertibili, con 17 gol segnati, 0 subiti, 4.3 gol per partita e 4 clean sheet contro Bayern, Anderlecht e Celtic i parigini mettono paura anche alle grandissime sedendosi, a giusta ragione, nel novero delle più forti della manifestazione.

Il tutto, poi, con la possibilità di migliorare ancora l’intesa e le sinergie di squadra. Insomma, i danari spesi in estate sembrano restituire la loro efficacia: l’Anderlecht, strapazzato fra andata e ritorno conferma.

Roma che serata: tuo il primato nel Gruppo C

Fra le promosse della due giorni non poteva mancare la Roma di Di Francesco. I capitolini, infatti, col successo di martedì sera contro il Chelsea ipotecano una qualificazione che, nel giorno dei sorteggi, pareva quasi un sogno, anzi una chimera. E invece, con quattro risultati utili ed un gioco perfettamente adatto al contesto europeo, i giallorossi hanno messo la freccia e superato al primo posto proprio i Blues di Conte guadagnandosi con merito la chance di strappare il pass per i gli ottavi di finale, grazie al contestuale pari fra Atletico Madrid e Qarabag, già nella prossima sfida in Spagna nel poco proficuo Wanda Metropolitano.

Tre punti d’oro quindi con un El Shaarawy in grande spolvero ed in grado di fare la storia: la sua rete, peraltro da cineteca, in 44 secondi è la più veloce mai segnata da un calciatore romano in Champions.

Immagine

Lo spareggio lo vince il Porto, Lipsia al tappeto

Nell’autentico spareggio qualificazione del Gruppo G fra Porto e Lipsia i lusitani sfruttano il fattore campo e riscattano la sconfitta di due settimane fa a campi invertiti, alla Red Bull Arena. Per farlo, i portoghesi alzano i ritmi, pressano alto i teutonici e mettono subito in crisi gli avversari. Tanto che al 13’ i dragoni vanno già in rete con Herrera salvo farsi raggiungere al 48’ da Timo Werner e poi riconquistare il vantaggio con Danilo Pereira di testa. Una rete che scompagina gli equilibri in campo e che ha il merito di restituire fiducia agli uomini di Sergio Conceicao in grado, approfittando del forcing finale del Lipsia, di chiudere la contesa con gol dell’altro Pereira, Maxi.

Tre punti dall’enorme peso specifico che rimettono davanti il Porto nella lotta per il secondo posto alle spalle della capolista Besiktas fermata alle 18 sull'1-1 dal Monaco di Lopes, Keita e Falcao.

Bayern 3 punti d’oro, arriva il pass per gli Ottavi

Sempre nel Gruppo B, lo stesso del Paris Saint Germain, anche il Bayern Monaco guadagna l’accesso al turno successivo. Il 2-1 al Celtic Park contro gli uomini di Brendan Rodgers, infatti, scaccia i fantasmi di inizio stagione e della pesante sconfitta al Parco dei Principi con una affermazione in trasferta che cancella le incertezze dell’era ancelottiana.

il rendimento di Heynckes al suo ritorno al Bayern Monaco (Transfermarkt.it)
il rendimento di Heynckes al suo ritorno al Bayern Monaco (Transfermarkt.it)

Con Heynckes, difatti, sono arrivate 6 vittorie su 6 gare totali con un filotto europeo di due successi contro gli scozzesi del Celtic che ha garantito la qualificazione ai bavaresi. Eppure, la missione europea del Bayern non è conclusa, prima degli ottavi c’è da lavare via l’onta del 3-0 subito in Francia ad opera del PSG e da conquistare un difficile primato che in questa competizione, in odore di sorteggi, vale sempre tanto.

Rimandati

Juventus deludente, solo un pari in Portogallo

Al José Alvalade la Juventus si salva in extremis solo grazie ad una magia dell’ormai solito Higuain confermatosi in forma smagliante dopo la doppietta di San Siro ed un avvio di stagione non certo esaltante. Dal Portogallo però, per i colori bianconeri, giungono solo notizie negative con una prestazione molto al di sotto delle possibilità della ‘Vecchia Signora’, uno svantaggio durato quasi un’ora, un atteggiamento molle col pari ed il “Pipita” come uniche note liete dell’escursione lusitana.

Un punto fondamentale per tenere distanti proprio i portoghesi dello Sporting Lisbona che però assume maggior valore per il contemporaneo 0-0 del Barcellona in Grecia contro l’Olympiakos. Insomma, poco da salvare, ad eccezione del punteggio che consente ai bianconeri la qualificazione previo conseguimento di soli 3 punti nelle ultime due con Barcellona e Olympiakos.

Barcellona scherzetto in Grecia, pari con l’Olympiakos

A deludere nella notte di Halloween anche il Barcellona di Lionel Messi che subisce lo scherzetto dai padroni di casa non trovando gloria in terra ellenica. I blaugrana, infatti, malgrado una netta supremazia territoriale ed un possesso palla completamente a proprio vantaggio (70%), rimediano solo un pari al Georgios Karaiskakis di Atene. Un risultato bugiardo al netto di un tiki taka più lento e prevedibile del solito per gli ospiti che però pur calciando per 19 volte verso la porta avversaria, non passano in vantaggio sia per sfortuna, traversa all’80’ di Suarez, sia per imprecisione dei suoi avanti, con Messi che spreca in più occasioni dinanzi al belga Proto. Una gara strana che non premia di certo i ragazzi di Valverde che possono almeno consolarsi con un primato non in discussione a causa del simultaneo pari della Juventus contro lo Sporting Lisbona.

Napoli sconfitto: troppi errori al San Paolo

Il Napoli gioca un calcio spumeggiante, domina gli avversari e si porta in vantaggio. Tutto giusto, tutto perfetto fino al minuto 31’. Quando cioè, l’algerino Ghoulam esce dal campo per un problema al ginocchio e distrugge i soliti equilibri di gioco e le solite certezze azzurre. Da quel momento, infatti, i campani sembrano avvertire un crollo soprattutto caratteriale con il Man City bravo ad approfittarne fino al pari e al 2-1 in apertura di ripresa. Eppure, i partenopei si rialzano, pareggiano e vanno vicini, specie con Callejon, al clamoroso 3-2. Ma gli errori in serie, prima su palle inattive e poi sulla gestione della sfera in alcune situazioni pericolose, consegnano il Napoli alla foga dei Citizens che, con Aguero prima e Streling poi, non perdonano. Il risultato penalizza oltremodo il club italiano chiamato ora ad una autentica impresa per trovare il pass per gli ottavi. Tuttavia, la mezz’ora iniziale ha messo in luce tutta la forza e le potenzialità della compagine di mister Sarri.

Bocciati

Atletico Madrid che disastro, secondo pari col Qarabag

I fasti degli ultimi anni sembrano ormai lontanissimi. L’Atletico Madrid di Simeone, infatti, si condanna ad una possibile eliminazione Champions con due pari consecutivi contro la presunta “squadra materasso” del Qarabag che, fra andata e ritorno, ha strappato due volte il pari ai più quotati spagnoli. Ora, la qualificazione agli ottavi per i “Colchoneros” diventa una autentica impresa con 6 punti, e potrebbero non bastare, contro Roma e Chelsea necessari per tenere accesa la speranza europea.

Benfica addio Champions, sconfitta anche col Man Utd

Se il giovane gioiellino Svilar, malgrado la sfortunata carambola che lo ha visto protagonista martedì sera nella rete del momentaneo 1-0, promette bene per il Benfica, i risultati continentali mettono in evidenza un progetto tecnico in netto declino. Con la quarta sconfitta consecutiva in quattro incontri di Champions, infatti, gli uomini di Rui Vitoria abbandonano anzitempo la manifestazione bissando l’eliminazione ai gironi del 2014/15, con un addio alle manifestazioni europee certo con Basilea e CSKA a quota 6 punti. Una caporetto sportiva senza precedenti con le “Aguias” che mai avevano così rovinosamente salutato una rassegna continentale.

la classifica del Gruppo E (Sofascore.com)
la classifica del Gruppo E (Sofascore.com)

Spartak Mosca un successo dal sapore della qualificazione

Il Gruppo E come quello G sta vivendo momenti davvero emozionanti con cambiamenti di fronte e sorpassi più da Formula 1 che da calcio. Con la vittoria in casa del Siviglia contro lo Spartak Mosca di Carrera, infatti, il club di mister Berizzo si riporta in seconda posizione a quota 7 punti con un fatturato che, al momento, garantirebbe agli iberici il passaggio del turno. Tuttavia, malgrado il vantaggio del campo e i due gol siglati da Lenglet prima e Banega poi, gli andalusi hanno dovuto soffrire non poco per superare gli ostici russi che, al 78’, hanno accorciato le distanze col brasiliano Ze Luis. Un 2-1 di fondamentale importanza per il Siviglia ora favorito per il passaggio del turno non solo per i 2 punti di vantaggio ma anche per un calendario che vede l’impegno col Liverpool in casa (lo Spartak dovrà andare ad Anfield Road) e poi il match point in trasferta col morbido Maribor.

Feyenoord ancora a 0 punti, una Champions drammatica

Il ritorno in Champions League per i campioni d’Olanda del Feyenoord è stato sin qui assolutamente traumatico. Quattro partite, quattro sconfitte, con 12 gol subiti e solo 3 fatti. Uno score misero, una resistenza povera che si è vista anche mercoledì sera al Metalist Stadium con lo Shakhtar che ha sì subito il gol dell’iniziale svantaggio ma che ha poi saputo reagire con i suoi campioncini verdeoro (Taison, Fred, Marlos e Bernard) in grado di ristabilire le giuste distanze fra loro e gli olandesi. Un 3-1 che però, paradossalmente, non cancella dalle mappe europee il Feyenoord che, teoricamente, potrebbe ancora acciuffare il Napoli e la conseguente qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League. Intanto, continuando anche in Coppa con questo filotto negativo che recita 7 sconfitte nelle ultime 12 gare ufficiali, i ragazzi di Rotterdam potrebbero iscriversi nel poco invidiabile club delle 18 squadre che hanno chiuso a 0 punti il proprio girone nella massima competizione continentale.

Borussia Dortmund ennesima serata no: ancora un pari con l’Apoel

Fra le delusioni più inattese del quarto turno, troviamo di sicuro il Borussia Dortmund di Peter Bosz. I tedeschi che in campionato recitano i panni di rivali più accreditati del Bayern Monaco, infatti, non riescono a ripetersi anche in campo internazionale con una classifica che ora recita 2 punti ed un netto -5 dalla seconda casella della classifica occupata dal Real Madrid.

Un rendimento di certo fallimentare frutto delle sconfitte con gli spagnoli ed il Tottenham ma anche del doppio pareggio, fra andata e ritorno, contro i meno attrezzati ciprioti dell’Apoel col beninese Poté che, proprio contro i “gialli di Dortmund”, s’è fatto conoscere in Europa grazie a 2 reti in entrambi gli appuntamenti. Insomma, una Champions non all'altezza del palmares e del recente cammino europeo della squadra di scena al Signal Iduna Park.

il rendimento di Poté col Borussia Dortmund (Sofascore.com)
il rendimento di Poté col Borussia Dortmund (Sofascore.com)

Gol da Champions

Nella due giorni di Champions, come di consueto, abbiamo assistito a gol pazzeschi messi a segno da calciatori di assoluto valore. Oggi, vi proponiamo la perla del ghanese dell'Atletico Madrid Thomas Partey che ha impattato il risultato col Qarabag con una sassata dai 35 metri, la rete di contro balzo di El Shaarawy che ha aperto il conto giallorosso con il Chelsea, l’invenzione mancina di Banega contro lo Spartak Mosca e l’incredibile tacco di Salah che apre il conto dei gol (3-0 alla fine) contro il Maribor.

Thomas Partey un missile da 35 metri

El Shaarawy, una magia da cineteca

Banega: finta e gol

Salah, un tocco magico

28 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views