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Younes sì, Younes no poi la fuga: il retroscena di uno strano arrivederci al Napoli

Dal possibile annuncio ufficiale all’arrivederci. Nel mezzo, visite mediche, partita al ‘San Paolo’, tour al centro d’allenamento di Castelvolturno e una fuga mattutina per il nonno malato: la storia del lunedì nero di Amin e del Napoli.
A cura di Salvatore Parente
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La notizia di ieri, quella del rinvio dell’affare Younes a giugno, è ormai di dominio pubblico col Napoli, ora, nei guai stretto nei meandri di un mercato che si complica con meno di 24 ore per tentare di piazzare il colpo last minute. Ma cosa è successo al tedesco nelle ultime ore dopo le visite mediche ed il tanto atteso tweet del Patron De Laurentiis che poi, alla fine, non è più arrivato? Scopriamolo insieme con le ricostruzioni delle ultime ore.

Lunedì nero, De La perde Amin

Nella finanza, un lunedì nero, quello del 19 ottobre 1987, diede un grosso scossone all’economia mondiale, nel calcio partenopeo, lunedì scorso il sussulto è stato più o meno simile: Younes sì, poi forse, poi la fuga e l’arrivederci. Ma andiamo con ordine. Venerdì, il classe ’93 era giunto a Roma per sottoporsi alle visite mediche e poi apporre la sua firma sul contratto che avrebbe dovuto legarlo al club campano per i prossimi cinque anni. Visite superate e trasferimento a Napoli col ragazzo che, in via non ufficiale, aveva anche parlato della squadra e di questa avventura dichiarandosi entusiasta della nuova soluzione e dell’approdo in una delle compagini esteticamente più belle del panorama calcistico europeo: “La mia priorità è sempre stata per il Napoli a fronte delle tante altre pretendenti”.

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Poi, domenica, l’esterno offensivo tedesco arriva al ‘San Paolo’, assiste alla gara dei suoi “compagni di squadra” contro il Bologna per poi spostarsi a Castelvolturno dove, il giorno seguente, dopo aver dormito nell’hotel che ospita il Napoli, visita il centro di allenamento azzurro. Ma il tweet non arriva e, quando nessuno s’aspettava altro che l’annuncio, Amin, in compagnia di suo padre (che vende auto usate in Olanda) e senza avvisare nessuno, prende un treno per Roma per poi imbracarsi verso Amsterdam senza più rispondere alle insistenti telefonate dell’entourage azzurro. Fino a ieri mattina, quando lo stesso De Laurentiis, riesce a parlare col ragazzo che ha spiegato di dover tornare ad Amsterdam per le precarie condizioni di salute del nonno rimandando l’appuntamento con la squadra a giugno e cancellando il bonifico, peraltro già partito alla volta dell’Olanda, di 5 milioni di euro indirizzato ai Lancieri.

Löw non lo convince, Younes rimanda l’appuntamento col Vesuvio

Un ritorno a casa imprevisto e imprevedibile che ha lasciato tutti di sasso ma che ha spiazzato anche lo stesso Ct tedesco Löw da sempre estimatore di Younes. Il Ct, infatti, avrebbe tentato di convincerlo a scendere subito in campo col Napoli per uno sprint finale vista mondiale. E invece, nulla di fatto: Younes torna a casa e gli azzurri ripiombano nel caos.

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