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Walker e Sassi fanno rinascere la Tunisia, ma Kane è un uragano: l’Inghilterra vince in extremis

I tanti duelli individuali e di reparto vinti, alla fine, al 91’, conducono la squadra di Southgate a sfondare il muro tunisino riuscendo a strappare un debutto vincente per i sudditi di sua maestà dopo il Ko del 2014 con l’Italia. Bene, nel confronto con Khazri e con gli altri avanti tunisini, Kane determinante per il successo finale dei suoi.
A cura di Salvatore Parente
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L’Inghilterra di Southgate evita di iscriversi nel club delle delusioni europee riuscendo a superare l’ostinata resistenza della Tunisia del Ct Maaloul solo al 91’. Il risultato finale, infatti, è un 2-1 che vale tanto, specie per il contestuale successo del Belgio su Panama, ma che delude le attese dei tifosi dei Tre Leoni preparati ad assistere ad una gara del tutto sbilanciata a proprio favore. E invece, malgrado i molti duelli individuali, e di reparto, vinti, Alli e soci sono costretti agli straordinari dai nordafricani battuti solo in extremis e a leggere le polemiche che, immaginiamo, nonostante i tre punti, scorreranno copiose sui tabloid britannici.

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Una sfida, per la cronaca, in avvio, tutta a favore dei bianchi d’albione capaci, dalle battute iniziali, di imporre il proprio ritmo e costringere alle corde le Aquile di Cartagine. Ed il forcing premia gli inglesi bravi a capitalizzare l’intensità dei primi minuti col gol di Kane al 12’ a mettere in discesa la gara. Eppure, il momentaneo vantaggio non garantisce tranquillità ai ragazzi in rosso che, a seguire, con Walker, si auto-sabotano concedendo uno sciocco ed evitabile penalty alla Tunisia: è 1-1.

Nella ripresa, la musica non cambia ed anzi l’Inghilterra, stanca, finisce per sbattere sul muro bianco governato da Ben Mustapha fino alla zuccata vincente di Kane per il 2-1 finale ed un debutto, dopo il Ko con l’Italia del 2014, finalmente vincente per i sudditi di sua maestà.

Duelli aerei pro-Inghilterra, la Raf è di scena a “Stalingrado”

Alla vigilia del match, rose alla mano, la differenza in centimetri fra le due compagini era (ed è) a favore della Tunisia che supera per statura media gli inglesi per 182,4 cm a 181,9. Eppure, come insegna Fabio Cannavaro, uno che pur non premiato da una grandissima altezza, saltava sugli avversari toccando quote siderali con due propulsori chiamati quadricipiti, la forza aerea non dipende solo da quanto sei alto, ma dalla scelta di tempo, dalla potenza dello stacco e, non ultimo, dalla precisione del cross a favore.

Tutti elementi che si sono visti nel gol dell’1-0, quello che porta avanti l’Inghilterra, con Stone a dominare i cieli nell’area tunisina e Kane a siglare in tap-in, ma anche in diverse altre occasioni con i Tre Leoni a sovrastare di testa, di pura irruenza, i diretti avversari, spesso e volentieri.

23 i contrasti vinti dall'Inghilterra (Sofascore.com)
23 i contrasti vinti dall'Inghilterra (Sofascore.com)

Insomma, una sorta di Raf, di Royal air force, l’aeronautica inglese, abbinata al calcio.

lo sviluppo del gioco dell'Inghilterra sulla corsia destra. Il 33% delle azioni britanniche proviene dalle parti di Walker e Trippier (Squawka.com)
lo sviluppo del gioco dell'Inghilterra sulla corsia destra. Il 33% delle azioni britanniche proviene dalle parti di Walker e Trippier (Squawka.com)

Walker e Trippier dominano Maaloul e Sliti, ma che errore per il citizen

Ashley Young sulla sinistra, nel 3-1-4-2 totale, gioca benissimo e mette spesso in crisi il suo dirimpettaio Ben Youssef ma è a destra che l’Inghilterra sfonda con maggiore costanza con Walker e Trippier, con dinamismo, velocità e quantità, a garantire tanto, tantissimo sostegno ai propri avanti: solo nel primo tempo, 9 lanci lunghi e ben 4 cross, di cui ben 3 utili, per le proprie punte.

Una corsia, numeri a parte, che funziona benissimo ed assume una duplice funzione: servire, come da copione, Kane palla alta ma anche allargare la difesa tunisina per favorire i precisi inserimenti centrali di Lingard e Alli. Da quelle parti, dunque, il #12 Maaloul, poco aiutato in fase di non possesso dal #23 Sliti, non ci capisce molto con tante, tantissime rincorse, spesso a vuoto, sui fluidificanti britannici.

Eppure, a guastare un po’ il suo, per il resto ottimo match, da terzo centrale a destra, Walker commette un ingenuo fallo da rigore allargando troppo il gomito su Badri e consegnando ai biancorossi l’occasione per l’1-1.

La heatmap di Sassi nel corso della gara con l'Inghilterra contro i movimenti di Alli e Lingard (Whoscored.com)
La heatmap di Sassi nel corso della gara con l'Inghilterra contro i movimenti di Alli e Lingard (Whoscored.com)

Sassi moto perpetuo, leggermente meglio rispetto a Henderson

Nel duello individuale fra centrocampisti davanti alla difesa, il tunisino Sassi, in forza del gol segnato ma non solo, batte il suo ordinario omologo Henderson con una prestazione davvero convincente: di cuore e di voglia. Lotta su ogni pallone, ringhia sulle caviglie degli avversari, raddoppia Alli e Lingard e surclassa, per usare un anglicismo, per body language, per linguaggio del corpo, il lezioso e sufficiente regista del Liverpool.

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Maguire colonna d’Ercole, Khazri annullato

Grazie alla complicità dell’intero pacchetto arretrato Maguire, questa sera, fa proprio un figurone. Ma non solo in fase difensiva dove il talento del Leicester non ha troppi problemi ad annullare Khazri, servito poco e male, ma anche in attacco col #6 di Southgate bravissimo anche a sostegno dei propri avanti con diverse sgroppate davanti e diversi tentativi, due, di testa, in mischia su corner. Una gara superiore rispetto al tandem Mariah e Ben Youssef che, alla fine, contribuisce al successo per i suoi.

Kane surclassa Khazri, una sfida impari

L’emozione dell’esordio non sembra appartenere ad Harry Kane che, proprio nella sua primissima con la casacca dei Tre Leoni in una rassegna iridata, riesce a bagnare il debutto con gol, anzi, due.

Due gol di rapina, due gol che valgono tanto, due reti delle sue che lo inseriscono nella lista dei top player a segno in questo avvio, in contumacia Messi, in compagnia di Cristiano Ronaldo e Diego Costa e gli consentono, pure, di emergere prepotentemente rispetto al suo collega tunisino, Khazri (9 reti e 2 assist col Rennes quest’anno), mai, o quasi, in grado di poter rispondere all’uragano più famoso d’Inghilterra: l'hurricane del Tottenham.

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Tabellino e voti

Inghilterra (3-1-4-2) #1 Pickford 6; #2 Walker 5.5, #5 Stones 6, #6 Maguire 6.5; #8 Henderson 6+; #12 Trippier 7-; #7 Lingard 6+, #20 Alli 5.5 (Dal 80’ Loftus-Cheek s.v.), #18 Young 6+; #10 Sterling 6+ (Dal 68’ Rashford 6-), #9 Kane 8. A disposizione: #23 Pope, #13 Butland; #3 Rose, #15 Cahill, #16 Jones, #17 Delph; #22 Alexander-Arnold; #4 Dier, #21 Loftus-Cheek; #11 Vardy, #14 Welbeck, #19 Rashford. Ct Gareth Southgate 6+

Tunisia (4-2-3-1) #22 Hassen s.v. (Dal 15’ Ben Mustapha 6); #11 Bronn 5.5, #2 Ben Youssef 5.5, #4 Mariah 5.5, #12 Ali Maaloul 5-; #13 Sassi 7, #17 Skhiri 6; #8 F. Ben Youssef 6, #9 Badri 6, #23 Sliti 6- (Dal 74’ Ben Amor s.v.); #10 Khazri 6+ (Dal 85’ Khalifa s.v.). A disposizione: #1 Ben Mustapha, #16 Mathlouthi; #3 Benalouane, #5 Haddadi, #6 Bedoui, #21 Nagguez; #14 Ben Amor; #7 Khaoui, #15 Khalil; #18 Srarfi, #19 Khalifa, #20 Chaalali. Ct Nabil Maaloul 6

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