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Vedi Napoli e poi… Sarri e il Chelsea, la ‘saudade’ di Jorginho

Jorignho è una delle colonne della Nazionale di Roberto Mancini. L’italo-brasiliano ha raggiunto Sarri al Chelsea nell’ultima sessione estiva delle trattative ma non dimentica la ‘sua’ Napoli: “La Premier League è bella e mi piace ma mi mancano il sole, il cibo e il calore di Napoli. Perché sono andato via? Diciamo che abbiamo trovato un accordo per il bene di tutti”.
A cura di Maurizio De Santis
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Vedi Napoli e poi… vai in Inghilterra, a Londra, per seguire il tuo maestro. Questione di sfumature: dall'azzurro al Blues del Chelsea, sempre con Maurizio Sarri che – non ci fosse stato il patto tra club – avrebbe fatto carte false per avere con sé oltre a Jorginho anche Koulibaly e Hysaj, magari anche Mertens… buona parte degli interpreti che hanno fatto grande la sua squadra, unica in Italia capace di dare filo da torcere alla Juventus. E così quando a Coverciano – dove l'italo-brasiliano ha raggiunto la Nazionale per gli impegni di Nations League – chiedono all'ex partenopeo perché è andato via dall'Italia e cosa gli manca Jorginho non ha dubbi.

La Premier League è bella e mi piace ma mi mancano il sole, il cibo e il calore di Napoli. E così sarà sempre. Perché sono andato via? Diciamo che abbiamo trovato un accordo per il bene di tutti. In questi casi non conta solo la volontà del calciatore ma anche quella della società.

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Messaggio ricevuto… vedi Napoli e poi ricominci da Sarri. Almeno dal punto di vista tattico, Jorginho non soffrirà di saudade. In Inghilterra i tabloid raccontano il volto umano dell'allenatore che ha concesso tempo libero ai calciatori per stare assieme alle famiglie, l'ex centrocampista azzurro la pensa diversamente.

Non ha cambiato le sue abitudini e non è vero che ha spostato l'orario degli allenamenti per permetterci di stare con le famiglie… io non ho notato differenze.

Sarà sempre un tifoso di Napoli e del Napoli, dice Jorginho che adesso guarda da lontano a cosa sta accadendo nella sua ex squadra. Con l'arrivo di Ancelotti molte cose sono cambiate e altre dovranno cambiare ancora.

Io non parlerei di crisi del Napoli, col cambio di allenatore c'è una gestione diversa in tutto e da quel che ho saputo molte cose sono differenti…

Stop, non dice altro. Non è abituato a parlare di cose d'altri, di quel che accade in casa d'altri. Casa sua – Stamford Bridge a parte – è anche la Nazionale. ‘Mancio' gli ha affidato la cabina di regia. Impresa ardua soprattutto in una squadra che ancora non ha trovato la propria dimensione.

Dobbiamo lavorare uniti per vincere le partite – ha aggiunto Jorginho -. Siamo molto motivati, dal mister a tutto lo staff e i giocatori: ci sono i presupposti per tornare a vincere. Ho visto poco il Mondiale, ma non mi sembra che siamo troppo distanti delle grandi squadre.

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