Una vittoria in 4 partite, Napoli hai già mollato? La Juve vola verso lo scudetto
Alla vigilia il 30° turno di questa massima serie vedeva il Napoli poter contare su una giornata favorevole: azzurri col Sassuolo, bianconeri col Milan. Il ‘day after' però, restituisce l’immagine di una classifica diversa e priva sorpassi, anzi. La Juve comanda e si porta a +4 grazie alla vittoria, sia pure sofferta contro i rossoneri, mentre il Napoli, involuto e irriconoscibile a Reggio Emilia, si accomoda mestamente a distanza di sicurezza dalla ‘Vecchia Signora’ con un brutto pari per 1-1.
Un pari che fa sponda ad Allegri e compagni chiamati, ora, scontro diretto a parte, a navigare col cruise control per quello che potrebbe dover essere il settimo sigillo consecutivo nelle ultime sette annate. Le sorprese però, non arrivano solo in vetta con la frenata della Roma, bloccata per 1-1 a Bologna, che apre interessanti scenari per Inter e Lazio, ora, rispettivamente, a -2 (con una gara in meno) e -3 dai giallorossi col Milan, battuto allo Stadium, ormai (quasi) fuori dai giochi.
In Europa League si stacca la Samp, raggiunta dalla Fiorentina vittoriosa in casa col Crotone, con i liguri in piena crisi di risultati (tre le sconfitte di fila nelle ultime tre) ed i toscani protagonisti di un bel filotto nelle ultime tre. Un filotto come quello dell’Atalanta, a quota 47 e ora in solitaria al sesto posto. In chiave salvezza, ennesimo Ko del Benevento, al passo d’addio con la Serie A, e prezioso successo del Chievo che si allontana dal terzultimo posto occupato dai calabresi del Crotone. Male, Sassuolo a parte, tutte le altre con Genoa e Spal, invece, a dividersi il punto. E così, con il recupero delle gare rinviate il 4 marzo scorso per la morte di Astori che incombono, ecco, come di consueto, promosse, rimandate e bocciate di questa entusiasmante 30esima giornata di serie A.
Promosse
Roma, solo un pari col Bologna
Pari che complica la lotta Champions, problema muscolare per Nainggolan e vistosa involuzione in termini di gioco rispetto ad un periodo, quello recente, di assoluto valore fatto di ben tre vittorie consecutive. Insomma, da Bologna per la Roma non arrivano certo buone notizie.
E infatti, malgrado una gara con un preciso canovaccio, ospiti in possesso e padroni di casa in ripartenza (70% di supremazia territoriale per i giallorossi), Di Francesco, nella gara tutta in famiglia col figliolo, rimedia solo un punto al Dall’Ara rischiando, di perderla, col momentaneo vantaggio di Pulgar e poi di vincerla, allo scadere, nel forcing finale capitolino. Una sorta di altalena, di prestazione sempre in bilico nella quale si evidenziano le solite dolenti note: incostanza e panchina corta con un Dzeko, anche ieri a Bologna, costretto a fare gli straordinari (14esimo gol in campionato per lui). Da segnalare, infine, l’ottima prestazione del debuttante portiere felsineo Santurro in grado, all’esordio, a 26 anni, di mettere insieme una partita da sogno.
Migliore in campo: Aleksandar Kolarov
Icardi-Perisic: Inter in scioltezza sul Verona
L’Inter impiega appena 13’ di gioco per sbarazzarsi del Verona e mettere altri 3 punti in cascina dopo il pokerissimo pre-sosta rifilato alla Sampdoria.
Un successo frutto dei lampi di Icardi, tornato letale con 6 gol nelle ultime due, dell’estro di Perisic ma anche della ritrovata convinzione nerazzurra con la banda Spalletti brava a sfruttare il positivo abbrivio iniziale e a non correre mai alcun tipo di pericolo contro i pur volenterosi scaligeri.
Una buona notizia per la formazione di casa con la vittoria di ieri capace di aumentare l’autostima meneghina in vista di un derby, quello di mercoledì sera col Milan, che, al di là dei soliti temi cittadini, diventa vieppiù esiziale per le zone alte e per quella Champions assente, in casa Inter, da ben sei anni.
Migliore in campo: Mauro Icardi
Fiorentina inarrestabile: battuto pure il Crotone
Dal terribile shock della morte di Astori, Pioli e compagni sembrano aver fatto una promessa al proprio capitano: provare ad insidiare la zona europea fino al termine del campionato ed onorare al meglio la memoria del #13 toscano. Una promessa, anzi, un debito con Saponara e compagni vogliosi di rispettare il proposito e dare del filo da torcere a tutti, Atalanta compresa.
E infatti, col Crotone, i figliocci di Davide, i giovani sotto l’ala protettiva del classe ‘87, Chiesa e Saponara, si trasformano in assoluti protagonisti col primo, tornato ai livelli di Empoli, a distribuire assist ed il secondo a chiudere la contesa e bagnare al meglio una settimana perfetta, aperta, otto giorni fa, con l’esordio in azzurro contro l’Argentina. L’ennesimo trionfo, il terzo, in questa era post Astori con i viola, ora, ad un passo dall’Europa League.
Migliore in campo: Riccardo Saponara
Chievo in Paradiso: 3 punti di platino
Il Chievo torna al successo dopo oltre 1 mese e mezzo e raccoglie 3 importantissimi punti in una giornata dove tutte, Sassuolo, Genoa e Spal a parte, perdono nei rispettivi match.
Un successo di esiziale importanza che assume maggior valore se si considera l’avversario: la buona Samp di Giampaolo, sia pure in difficoltà negli ultimi tempi. Eppure, la gara non è stata fin da subito pro-Chievo con i clivensi in balia dei doriani nella prima frazione di gara conclusa, con merito, col vantaggio, siglato da Quagliarella (decima rete contro i gialloblù), sull’1-0. La ripresa però, sortisce un effetto importante per i padroni di casa con Maran che carica i suoi e li spinge alla rimonta.
Rimonta, che poi arriva con i gol di Castro e Hetemaj che si ergono a simboli, in campo e fuori, di un Chievo che non molla ed è pronto a lottare, con tutte le proprie forze, per mantenere la categoria.
Migliore in campo: Lucas Castro
Juventus vittoriosa pure col Milan, il settimo sigillo è vicino
La Juventus non perdona e al cospetto di un ottimo Milan, attento, organizzato e pericoloso quanto basta, ottiene ugualmente i 3 punti con Cuadrado e Khedira che siglano due gol che valgono un campionato. Due reti, sull’1-1 che infrangono le speranze rossonere ma non tolgono nulla al grado di maturità raggiunto dalla formazione di Gattuso costretta a capitolare solo quando le energie si riducono al lumicino.
Energie che, dall’altro lato, restano sempre vive con la ‘Vecchia Signora’ in grado di poter attingere da un vasto giacimento di risorse umane con il colombiano ex Lecce, fermo ai box per diverse settimane, a mandare in visibilio uno Stadium poco prima piuttosto preoccupato.
Un successo che mette in fuga la Juve, ora a +4 sul Napoli, e cancella, quasi del tutto, ogni residuale speranza napoletana di agguantare il terzo titolo della storia. Insomma, la 30esima giornata, potrebbe essere la tappa più importante di questo avvincente campionato.
Migliore in campo: Paulo Dybala
Rimandate
Il Var non mette Spal-le al muro la banda Semplici
Una salvezza passa per tante cose: fortuna, organizzazione difensiva, valori in campo ma anche, se non soprattutto, per voglia, grinta e determinazione. Caratteristiche, queste, proprie della Spal capace, nonostante le avverse circostanze di ieri pomeriggio, di mettersi alle spalle, appunto, ogni scoria: rigore dubbio, conseguente espulsione di Vicari e vantaggio rossoblù. E infatti gli uomini di Semplici, nella ripresa, su una ripartenza fulminea con Lazzari, uomo simbolo del sacrificio e del calcio estense coniugato come passione e totale dedizione, trovano la rete del pari, della speranza e del +2 sul Crotone terzultimo. Insomma, un pomeriggio da ricordare per una compagine arcigna, volenterosa e in grado di raccogliere 9 punti nelle ultime cinque di campionato.
Migliore in campo: Manuel Lazzari
Napoli addio scudetto? Reggio Emilia fatale a Sarri e compagni
Un pareggio dal sapore della sconfitta e dell’appuntamento, fallito, con la storia. La vigilia della giornata, infatti, come detto, era piuttosto chiara: Napoli favorito rispetto alla Juve con gli azzurri impegnati col Sassuolo ed i bianconeri a vedersela, sia pure in casa, con l’eccellente Milan di Gattuso. E invece, gli azzurri non sfruttano l’occasione ed in un ‘Mapei Stadium’ infiammato dall’entusiasmo dei 9mila napoletani sugli spalti, raccolgono solo un misero punto.
Un punto, in rimonta con gol di Callejon all’81’ che evita la terza sconfitta stagionale a Sarri e compagni ma non una montagna di critiche con i campani involuti nell’ultimo mese e assolutamente irriconoscibili da 5-6 gare a questa parte. Insomma, nel momento clou della stagione, contro una Juventus oggettivamente più attrezzata, per uomini e mezzi, la compagine napoletana è scoppiata cedendo alla stanchezza e alla pressione. E in più, come beffa, in un sabato di passione, e sofferenza, Reina e soci capitolano concedendo un gol in trasferta dallo scorso dicembre lasciando spazio (indovinate a chi?) a quel Politano oggetto del desiderio del mercato invernale. Un’altra sfavorevole sliding doors di una stagione incompiuta, anzi, incompleta.
Migliore in campo: Matteo Politano
Bocciate
Cagliari che tonfo: 4-0 col Toro
Il Cagliari, nelle ultime settimane, sembra essere una di quelle squadre che scherzano un po’ troppo col fuoco. E sì perché nel dna della loro stagione 2017/18, la costanza di risultati non sembra far parte dei sardi bravissimi a ribaltare, prima della sosta, lo svantaggio col Benevento fino all’1-2 finale e orrendi ieri con un pesantissimo cappotto subito alla ‘Sardegna Arena’ col Torino.
Certo, la banda Mazzarri era assetata di punti dopo ben quattro Ko di fila, ma Pavoletti e compagni, ancora invischiati nelle zone basse della classifica e con soli 5 punti di margine sul Crotone, avrebbero dovuto fare molto di più per evitare la sconfitta. E invece, specie grazie all’ingresso del ritrovato Ljajic che spariglia tutto e disequilibra il match nella ripresa, il Cagliari sbanda, imbarca gol e poi capitola con Obi, dopo Ansaldi, lo stesso Ljajic e Iago Falque (alla sua centesima in granata) a fissare il punteggio sul 4-0.
Migliore in campo: Adem Ljajic
Benevento ancora sconfitto: il cuore non basta con la Lazio
Parliamoci subito chiaro: pensare di vincere a Roma con la Lazio non era fra le opzioni percorribili per i sanniti. Eppure, per un non troppo breve intervallo di tempo, gli ospiti accarezzano, malgrado l’avvio monstre col rosso di Puggioni, l’idea di fare il colpaccio all’Olimpico grazie alle reti di Cataldi prima e Guilherme poi. Ma la realtà beneventana è, purtroppo per i tifosi giallorossi altra: si gioca bene, anche in inferiorità numerica, ma poi si concede troppo e si capitola. Stessa trama di sempre, di una stagione troppo brutta per essere vera e che condanna i neofiti, gli esordienti di turno alla ormai inevitabile retrocessione. Una retrocessione ancora più vicina dopo il 6-2 biancoceleste, Immobile e Leiva mattatori, ma anche meritata per i numeri messi insieme: 3 vittorie, 1 pareggio, 25 sconfitte e ben 69 gol (2,4 per match) al passivo.
Migliore in campo: Ciro Immobile
Udinese profondo rosso: sesto Ko di fila
Nel calcio, specie a fine marzo, le motivazioni sono determinanti e, nel match fra Atalanta e Udinese, al di là delle qualità delle singole squadre, da questo punto di vista c’erano due compagini agli antipodi.
La prima, in piena lotta per la seconda qualificazione consecutiva in Europa League e la seconda, in crisi di gioco e risultati, in attesa di guadagnare solo qualche altro punticino per ufficializzare la permanenza nella massima serie. Insomma, un abisso in termini di obiettivi concreti da perseguire.
E così, nel giorno in cui il calcio italiano ma anche quello orobico in particolare, ricordano l’appena scomparso ex tecnico Mondonico, le distanze, le differenze vengono fuori prepotenti con i padroni di casa in grado, anche senza Ilicic infortunato, di piegare la resistenza friulana e di vincere il tabù Udinese di ben 9 incontri senza successo. Petagna rompe il muro difensivo di Oddo al 68’ con grande iniziativa personale sulla destra di Gomez con Masiello, sei giri di orologio più tardi, a chiudere definitivamente la contesa: la ‘Dea’ è ancora più vicina al sogno chiamato Europa.
Migliore in campo: Alejandro Gomez