261 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Titolo d’inverno e scudetto, è la Juventus l’anti-Napoli

La 18a giornata del campionato cambia il volto della classifica: il titolo di Campione d’Inverno è solo una questione tra Napoli e Juventus. Cadono ancora Inter e Milan sconfitte rispettivamente da Sassuolo e Atalanta. Il Genoa batte all’ultimo respiro il Benevento e inguaia Crotone, Spal e Verona.
A cura di Michele Mazzeo
261 CONDIVISIONI

Con il big match tra Juventus e Roma si è conclusa anche la 18a giornata di Serie A, la penultima del girone d’andata ha emesso il suo verdetto: il titolo di campione d’inverno è una questione esclusiva tra Napoli di Maurizio Sarri e la Juventus di Massimiliano Allegri. Cadono infatti sia la Roma all’Allianz Stadium che l’Inter sul campo del Sassuolo allontanandosi dal primo posto occupato ancora dai partenopei vittoriosi nel match del San Paolo contro la Sampdoria di Marco Giampaolo.

Immagine

Ma se l’Inter piange, il Milan non ride: seconda sconfitta consecutiva anche per i rossoneri battuti a San Siro dall’Atalanta di Gian Piero Gasperini ora in zona Europa. Stessa sorte per il Chievo di Maran battuto invece dal Bologna del ritrovato Mattia Destro e per il Cagliari di Lopez sconfitto in casa dalla Fiorentina di Stefano Pioli e ora raggiunto in classifica dal Genoa (1-0 sul Benevento), ora a +2 sulla zona retrocessione occupata da Crotone e Verona (subissate rispettivamente per 4-0 da Lazio e Udinese) e dal sempre più ultimo Benevento alla 17a sconfitta stagionale. Punto importante per la Spal (2-2 in rimonta con il Torino) che raggiunge i calabresi a quota 15 punti. Questo dunque l’epilogo di ciò che è successo tra venerdì e sabato in questo turno “natalizio” di campionato. Andiamo adesso a vedere quali sono i promossi, rimandati e bocciati di questa 18a giornata di Serie A che si è appena conclusa.

Promossi

Se il Napoli mette il risultato prima del gioco…

Il Napoli dimostra di saper anche rinunciare al bel gioco in nome del risultato. È questo infatti il passo avanti fatto dai partenopei nell’ultima partita contro la Sampdoria. Infatti, dopo un primo tempo spumeggiante, giocato ad altissima velocità ed intensità da entrambe le squadre, nella ripresa la squadra di Maurizio Sarri ha consapevolmente scelto di gestire il vantaggio senza subire esageratamente la pressione avversaria riducendo la propria produzione offensiva, concedendo addirittura alla squadra di Marco Giampaolo anche la supremazia del possesso palla. Il Napoli si concede dunque anche di non essere bello pur di portare a casa tre punti fondamentali.

Immagine

Juventus da 8 …clean sheet

Un po’ per fortuna (la traversa colpita da Florenzi) un po’ per la bravura del suo portiere (che sia Szczesny o Buffon) ma la difesa della Juventus di Massimiliano Allegri continua a non subire reti. Con quella contro la Roma di Eusebio Di Francesco sono infatti 8 le volte consecutive tra campionato e coppe in cui i bianconeri riescono a mantenere inviolata la propria porta. La Vecchia Signora sembra aver dunque ritrovato quella solidità difensiva, vera arma in più nei sei anni precedenti. E se con Dybala in panchina e Higuain impreciso i difensori provvedono anche a segnare, come accaduto ieri con Benatia

Le ultime 8 gare giocate dalla Juve nelle quali non ha subito nemmeno un gol (fonte Transfermarkt)
Le ultime 8 gare giocate dalla Juve nelle quali non ha subito nemmeno un gol (fonte Transfermarkt)

Inzaghi può sorridere: vittoria, gol di Immobile e il ‘nuovo acquisto’ Felipe Anderson

Buone notizie da questa 18a arrivano anche per la Lazio. I biancocelesti ritrovano la vittoria dopo due turni di astinenza in modo convincente con un 4-0 che non ammette repliche per il malcapitato Crotone di Walter Zenga, ritrovano i gol del loro bomber principe Ciro Immobile (a secco in campionato da oltre un mese), ma ritrovano soprattutto il talento di Felipe Anderson che ripresosi dall’infortunio che lo ha tenuto fuori per tutta la prima parte di stagione è tornato al gol in Serie A  dopo 7 mesi e mezzo facendo intravedere anche una sempre migliore condizione fisica. E se fosse lui il grande “colpo del mercato invernale” per Simone Inzaghi?

Immagine

Barak, Jankto e Lasagna ‘sull’Oddo volante’

Da quando c’è Massimo Oddo in panchina l’Udinese sa solo vincere. Fatta eccezione per la gara d’esordio e quella di Coppa Italia entrambe perse per 1-0 contro il Napoli i friulani con al timone il campione del mondo del 2006 hanno ottenuto solo vittorie. Con quello rotondo sul Verona di Fabio Pecchia sono adesso quattro i successi consecutivi in campionato per i bianconeri che adesso si sono decisamente allontanati dalla zona retrocessione e puntano addirittura a quella che qualifica all’Europa League. Inoltre a sorprendere è anche il rendimento offensivo e difensivo della sua Udinese che nelle ultime 4 gare di Serie A ha messo a segno 12 gol (subendone per altro uno solo) trascinata dai cechi Jankto e Barak e dall’ex Carpi Lasagna che in queste marcature sono entrati ben 10 volte come realizzatori e in 7 occasioni come assistman. Sono loro dunque i primi ad esser saliti “sull’Oddo volante”.

Il rendimento di Massimo Oddo da allenatore dell'Udinese (fonte Transfermarkt)
Il rendimento di Massimo Oddo da allenatore dell'Udinese (fonte Transfermarkt)

Rimandati

Genoa: tabù Marassi sfatato, ma che fatica col Benevento!

Alla fine con un calcio di rigore trasformato da Lapadula nei minuti di recupero il Genoa è riuscito a battere il Benevento, incamerare i tre punti, portarsi fuori dalla zona calda della classifica e conquistare la prima vittoria casalinga di questa stagione. Per questi motivi la compagine guidata da Davide Ballardini andrebbe assolutamente promossa, ma a fare da contraltare c’è la terribile difficoltà dei suoi uomini a trovare la via della rete (4° peggior attacco della Serie A) anche contro la peggior difesa del campionato. Forse un atteggiamento più coraggioso, almeno in alcune partite, potrebbe giovare: partire con un 5-3-1-1 senza un centravanti giocando in casa anche contro la “cenerentola” Benevento probabilmente non aiuta.

Immagine

Serve il miglior Gallo per far rialzare la cresta al Toro

Contro la Spal il Torino di Mihajlovic perde l’occasione per ritornare alla vittoria e dare seguito al bel risultato conseguito in Coppa Italia in casa della Roma. I granata si fanno rimontare ben due gol di vantaggio dai ferraresi uscendo dal Mazza con il 9° pareggio stagionale, ma soprattutto senza quel successo che avrebbe potuto dare la svolta ad una serie di risultati non proprio esaltanti né per la squadra (due sole vittorie nelle ultime 12 giornate) né per il suo uomo più rappresentativo, cioè quell’Andrea Belotti (ieri sfortunatissimo nel recupero con il palo interno e il salvataggio sulla linea di Viviani) che in questo stesso lasso di tempo ha realizzato un solo gol (per giunta inutile, contro il Napoli). Appare dunque evidente che solo il Gallo può far rialzare la cresta al Toro.

Il rendimento di Andrea Belotti e del Torino nelle ultime 13 giornate di campionato (fonte Transfermarkt)
Il rendimento di Andrea Belotti e del Torino nelle ultime 13 giornate di campionato (fonte Transfermarkt)

Bocciati

Se il Milan di Gattuso non ringhia…

In casa Milan piove sul bagnato. Contro l’Atalanta arriva un’altra sconfitta, l’8a stagionale in campionato, frutto di un 2-0 firmato dall’ex Cristante e dal solito Ilicic ormai completamente rigenerato dalla cura Gasperini. A nulla è servito il ritiro “punitivo” imposto da tecnico e società: i rossoneri escono ancora una volta da San Siro tra i fischi, “accusati” dai propri tifosi di metterci poca grinta. Un paradosso dunque se si pensa che Gennaro Gattuso è stato scelto come sostituto di Vincenzo Montella proprio per dare ad un gruppo considerato qualitativamente importante quel surplus dal punto di vista motivazionale che il tecnico calabrese ha dimostrato altrove di saper infondere tra i suoi uomini. Per il momento però i risultati non sono dalla sua parte (3 sconfitte, 2 pareggi e 2 vittorie tra campionato, Europa League e Coppa Italia), ma ovviamente è ancora troppo presto per giudicare l’operato di un allenatore salito in corsa da nemmeno un mese. Certo è che se il Milan di Gattuso non ringhia…

Immagine

Inter: due indizi non fanno una prova

È arrivato il momento difficile anche per l’Inter di Luciano Spalletti. Dopo la sconfitta con l’Udinese, i nerazzurri vengono sconfitti anche dal Sassuolo al Mapei Stadium infilando il secondo ko consecutivo. Se però la gara con i friulani poteva essere etichettato come un inevitabile incidente di percorso dopo 16 turni senza sconfitte, quella contro gli emiliani sembra invece confermare invece che si tratta piuttosto di un periodo di leggera flessione sia per quanto riguarda il gioco corale che le prestazioni degli uomini più rappresentativi. Non è un caso che in una delle rare giornate no di Mauro Icardi l’Inter rimanga a bocca asciutta, come non è un caso che il non brillante periodo di forma di Ivan Perisic sia coinciso con le uniche due sconfitte nerazzurre. Se ciò nel corso di una stagione potrebbe essere considerato anche come fisiologico (e quindi non preoccupante) c’è invece una curiosa coincidenza che potrebbe in qualche modo far preoccupare un po’ di più i tifosi interisti: sia Massimo Oddo, tecnico dell’Udinese, che Giuseppe Iachini, allenatore del Sassuolo, gli unici tecnici ad aver battuto l’Inter in questa stagione, sono entrambi subentrati sulla panchina delle loro squadre a stagione in corso proprio come Gennaro Gattuso su quella del Milan, vale a dire il prossimo avversario dei nerazzurri nel derby dei quarti di Coppa Italia di mercoledì prossimo.

Immagine

Cagliari: la vittoria è un ‘lontano’ ricordo

Continua il periodo negativo per il Cagliari di Diego Lopez, la sconfitta contro la Fiorentina di Stefano Pioli allunga la striscia di partite senza vittorie portandola a quota 6 (compresa la sorprendente eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Pordenone). I tre punti per i sardi non arrivano ormai da oltre un mese e adesso anche la classifica comincia a farsi complicata dato che Pavoletti e compagni sono stati risucchiati nelle zone calde avendo adesso soltanto due punti di vantaggio su Crotone e Spal terzultime. Di certo non proprio una buona notizia soprattutto alla luce del difficile calendario che attende nei prossimi due mesi i rossoblu: prima la visita all’Atalanta, poi l’arrivo della Juventus alla Sardegna Arena e dopo la gara di San Siro contro il Milan, il tutto prima di cominciare la serie consecutiva di scontri diretti con Crotone, Spal e Sassuolo.

Che fine ha fatto la solida difesa del Chievo?

Quella tra Chievo e Bologna doveva essere la sfida per decidere chi tra le due compagini, entrambe a metà classifica, dovesse ambire ad entrare nel gruppone alla ricerca di un posto in Europa e chi invece dovesse poi eventualmente preoccuparsi di ciò che succede nella parte bassa della graduatoria. Il campo e un ritrovato Mattia Destro hanno sancito per i clivensi la terza sconfitta nelle ultime 4 gare e una preoccupante fragilità difensiva (solo quatto squadre hanno fatto peggio della compagine di Rolando Maran in Serie A), confermandosi una delle peggiori difese d’Italia. A questo punto però la domanda sorge quasi spontanea: che fine ha fatto quel Chievo che per anni è stato sinonimo di solidità difensiva?

I gol della settimana

Ramirez vs Napoli

Cacciatore vs Bologna

 

261 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views