Roma e Sassuolo in testa per numero record di infortuni nel 2017, Lazio al tappeto
Rottura del legamento crociato, noie muscolari, interventi al ginocchio e non solo. Sono stati questi gli infortuni più gravi che hanno visto mettere in difficoltà diversi club della nostra Serie A. Alcuni di lungo corso hanno messo a repentaglio anche la stagione della propria squadra d’appartenenza che, magari in un periodo lontano dalla finestra di mercato per poter riparare a questa sfortunata situazione, si sono trovati a dover arrangiarsi in qualche modo. Dall’incredibile numero di infortuni che ha colpito Roma e le due romane, fino allo sfortunato Napoli che ha assistito per ben due volte al dolore del povero Milik.
Ma quali sono state dunque le squadre del nostro campionato italiano che sono state maggiormente colpite da infortuni in un anno solare? Non tanto i top club, perchè lo scorso anno, Di Francesco, alla guida del Sassuolo, ha dovuto far fronte ad una difficoltà davvero notevole con un numero incredibile di calciatori indisponibili per diversi problemi fisici. Andiamo dunque a vedere questa strana e curiosa top 5 del 2017.
La Roma e i crociati: una storia infinita
Diciamo pure che la Roma spera che presto possa finire questo 2017 a dir poco da incubo dal punto di vista dell’infermeria. Ricorderete infatti tutti i due infortuni che hanno colpito il povero Alessandro Florenzi, operato per ben due volte al legamento del ginocchio destro. La seconda a febbraio dello scorso anno, con uno Spalletti a dir poco incredulo.
E che dire di Emerson Palmieri, tornato solo qualche settimana fa a risentire nuovamente il profumo dell’erba dell’Olimpico dopo la lesione del crociato che dallo scorso mese di maggio l’ha tenuto fermo per circa 4 mesi. Per l’esterno sinistro giallorosso un rientro importante per una Roma che però dovrà ancora fare a meno di Rick Karsdorp, considerato il vero grande acquisto di questa estate.
L’ex Feyenoord infatti, 1 presenza con la maglia della Roma, si era presentato nella capitale già praticamente infortunato. Era stato infatti operato al crociato a luglio e ad ottobre, pienamente recuperato, aveva giocato la sua prima partita contro il Crotone. Al termine della gara poi, la conferma della rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro.
I tormenti di Schick di quest’anno e un Defrel spesso acciaccato, hanno fatto da contorno ad un’annata da incubo se ci aggiungiamo anche il grave infortunio al Primavera Luca Pellegrini.
Al Sassuolo serve una benedizione
Ma Di Francesco, se vogliamo, andato a Roma da Sassuolo, ha ritrovato nella capitale praticamente la stessa situazione che aveva lasciato e che ad oggi continua ad esserci in casa neroverde per quanto riguarda gli infortunati. Basta infatti citare solo un nome, quello di Domenico Berardi, per capire il 2017 horror della squadra emiliana. Da quella gioia per la qualificazione in Europa League, da gennaio 2017 ad oggi, per il Sassuolo è stato un continuo di infortuni. Lo stesso Berardi ha avuto sempre problemi fisici, spesso anche misteriosi che hanno condizionato la scorsa e l’attuale stagione.
Per non parlare di capitan Magnanelli, tornato solo adesso pienamente a disposizione dopo un infortunio molto grave: rottura del crociato. Era il mese di dicembre 2016 e il Sassuolo l’ha poi avuto nuovamente a disposizione soltanto a maggio nella gara contro il Cagliari che coincise anche con un gol liberatorio.
Ad oggi però, Iachini, subentrato a Bucchi sulla panchina dei neroverdi, deve fare ancora a meno di Dell’Orco, anche per lui rottura del legamento crociato ma quasi ristabilito e di Letschert che per un problema al ginocchio dovrà rientrare a febbraio. Nel mezzo di questo 2017 i tanti acciacchi per i vari Biondini, Duncan, Adjapong, Gazzola, ma anche lo stesso Politano.
Lazio: la difesa è stata la più colpita
Non è stato un 2017 negativo quanto lo è stato per Roma e Sassuolo dal punto di vista degli infortuni, ma anche la Lazio può dire la sua in quanto a guai fisici per i suoi calciatori. Basti penare a Felipe Anderson, tornato a disposizione di Simone Inzaghi solo qualche giorno fa contro il Cittadella in Coppa Italia.
Il brasiliano infatti, è reduce da un infortunio agli adduttori che lo ha tenuto lontano dai campi da gioco più tempo del previsto. Infortunatosi a luglio, in amichevole, sembrava che in massimo due settimane potesse tornare in gruppo e invece solo adesso abbiamo potuto rivederlo.
Per non parlare del serbo Basta, che così come lo stesso Felipe Anderson ha dovuto rimandare più volte il suo rientro. Per l’ex Udinese una lesione di secondo grado a carico del bicipite femorale della coscia destra. E che dire di De Vrij, l’olandese che è stato fermo praticamente 7/8 volte la scorsa annata per problemi al ginocchio e noie muscolari dopo la frattura del metatarso che l’ha visto tornare in campo a dicembre prima dell’infortunio di ottobre. Con lui anche Wallace che è stato fermo per più di un mese per un infortunio muscolare.
Napoli disperato per Milik e Ghoulam
Al Napoli va meglio (si fa per dire). Già, perchè i partenopei, numericamente, non hanno avuto un 2017 così sfortunato dal punto di vista degli infortuni nonostante Sarri faccia giocare praticamente gli stessi 11 sia in campionato che in Champions League. Ma sono bastati due calciatori per mettere a serio rischio il cammino degli azzurri soprattutto in questa stagione. Via Zapata, Pavoletti e Strinic, ed ecco gli infortuni di Milik e Ghoulam. Quasi come fosse una maledizione quella lanciata dai calciatori mandati via dalla società che sarebbero stati praticamente le riserve di questi ultimi nei rispettivi ruoli: punta e terzino sinistro.
Tutto è cominciato a Ferrara, nella vittoriosa trasferta del Napoli contro la Spal dove il polacco Milik, dopo essere tornato dal brutto infortunio della gara di qualificazione per i Mondiali in Russia dell'8 ottobre 2016, quando Milik fu costretto ad arrendersi dopo aver procurato il rigore del momentaneo 2-0 per la Polonia (che poi vinse 3-2). Anche in quell'occasione la diagnosi fu terribile: dai 4 ai 6 mesi di stop. Arek Milik contro la squadra di Semplici ha riportato nuovamente la rottura del legamento crociato del ginocchio destro.
Dopo di lui, è toccato poi a Ghoulam, che lo scorso novembre ha subito la rottura del crociato destro nel match perso contro il Manchester City in Champions League. Anche per lui dai 4 ai 5 mesi di stop. Fortunatamente nulla di grave per Insigne che si è ripreso subito dal piccolo fastidio che l'ha tenuto per due partite fuori.
Juventus e Milan le meno colpite dagli infortuni
Sorride, realmente, soltanto la Juventus che dopo un 2016 davvero brutto contrassegnato soprattutto dall’infortunio di Marchisio, riesce finalmente a rilassarsi per l’infermeria vuota. Eppure Allegri ha tremato ad inizio stagione con alcuni acciacchi per Khedira (in Nazionale a settembre), ma anche per Sturaro e i vari Mandzukic e Higuain. Per non parlare di De Sciglio, arrivato in estate in bianconero già con qualche acciacco. Ma niente di così tragico, così come non preoccupano le condizioni di Buffon e di Chiellini.
Unica recriminazione in casa bianconera, è sicuramente l’infortunio di Howedes che ha rimediato, dopo l’esordio contro il Crotone, una lesione al retto femorale della coscia destra. Rientro previsto a gennaio.
Rispetto ai bianconeri forse il 2017 è stato più brutto per il Milan che ha perso prima Bonaventura contro l’Udinese nella scorsa stagione per un infortunio ai tendini dell’adduttore e poi il nuovo acquisto Conti, ad inizio campionato, quest’anno, per la rottura del legamento crociato del ginocchio. Rientro previsto a marzo.