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Promossi e bocciati della 29a: occhio alla Roma, 6 successi nelle ultime 7 gare

Promossi e bocciati, il 29° turno del campionato, con il pari della Juventus con la Spal ed il successo del Napoli col Genoa, riapre le sorti della stagione. In zona Champions, invece, la Roma si difende dal successo dell’Inter. Per la retrocessione ottimi successi del Sassuolo e del Cagliari col Benevento, sconfitto per la 24esima volta e con più di un piede in Serie B.
A cura di Salvatore Parente
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Quando tutti pensavano che il campionato non potesse, specie in vetta, regalare colpi di scena, ecco arrivare la 29esima giornata capace di smentire i profeti di turno e riaprire un torneo ancora bello, emozionante ed avvincente. E sì perché l’inatteso pareggio della Juventus a Ferrara con la Spal ed il contestuale successo interno del Napoli col Genoa, mette ancora in discussione la lotta per il titolo con i campani, ora, padroni del proprio destino (con nove vittorie su nove sarebbero campioni d’Italia) e a -2 dalla ‘Vecchia Signora’. Una combinazione di risultati impronosticabili alla vigilia ma che tengono in vita l’appeal di questa 116esima edizione della Serie A divenuta, al vertice, nuovamente incerta. Così come incerta pare essere anche la lotta per un posto in Champions League con la Roma a tenersi stretta la terza piazza, Lazio e Inter a duellare per la quarta, ad un punto di distanza l’una dall’altra, ed il Milan, da terzo incomodo a ridosso delle posizioni che contano.

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Posizioni che contano dalle quali sembra uscire la Sampdoria, caduta in casa per 5-0 proprio con l’Inter, e invece agguantate dall’Atalanta capace, dopo lo 0-5 rifilato al Verona, di raggiungere a quota 44 punti proprio i deludenti blucerchiati di Giampaolo. In ottica Europa League, invece, attenzione pure alla Fiorentina, corsara a Torino con i granata, con i toscani, attualmente, a -3 dalla zona continentale. Per la retrocessione, la bagarre diventa sempre più aspra e se il Benevento, condannato al 24esimo stop della stagione da Pavoletti e Barella, sembra avviarsi verso l’inferno della Serie B, Cagliari, Sassuolo e Spal non mollano con tutti questi club bravi a vincere e mantenersi a distanza di sicurezza dalla terzultima posizione occupata dal Crotone. E così, con la sosta per gli impegni delle nazionali che incombe, ecco, come di consueto, promosse, rimandate e bocciate di questo entusiasmante 29esimo turno del nostro massimo campionato.

Promosse

Semplici dà una Spal(lata) alla Juve: campionato riaperto

La notizia più clamorosa della giornata arriva da Ferrara, dove, la Spal di Semplici ferma la corazzata Juventus sullo 0-0 riaprendo un campionato che, non meno di tre giorni prima, sembrava già chiuso, anzi, blindato.

E invece, le tossine, l’acido lattico e l’imprecisione dei top player bianconeri, nell’occasione in giallo, ed il cuore, la grinta e la voglia dei padroni di casa sovvertono ogni pronostico: Spal-Juve finisce 0-0. Un pareggio preziosissimo per gli spallini bravi ad allungare e preservare la striscia di risultati utili consecutivi a quattro gare, 8 punti in un mese scarso, e ad arginare la furia piemontese fermatasi, sabato sera, a 12 vittorie di fila. Un pareggio dal sapore dell’impresa, buono per la classifica, per l’appeal del campionato, per l’autostima e per uno sprint finale, vista salvezza che, con questa cattiveria, attenzione e determinazione, non potrà che essere vincente.

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Migliore in campo: Pasquale Schiattarella

Sassuolo 3 punti d’oro: i primi del 2018

Nel calcio le motivazioni sono importanti, spesso, decisive. E sono proprio queste ultime, in estrema sintesi, che hanno permesso agli emiliani di espugnare la ‘Dacia Arena’ e guadagnare 3 punti di fondamentale importanza in ottica permanenza in Serie A.

E sì perché se da un lato c’era la banda Iachini, invischiata come non mai negli ultimi anni nelle zone basse della classifica, dall’altro si presentava l’Udinese di Oddo al riparo dal fondo della graduatoria e pure in caduta libera nell’ultimo periodo con ben quattro sconfitte consecutive sul groppone.

E così la gara, sponda neroverde, assume una rilevanza maggiore e lo si vede sul rettangolo verde: vantaggio su autogol di Ali Adnan, meraviglioso pari di Fofana e 1-2, definitivo, esiziale, di Sensi bravo, nell’occasione, a recuperare palla e chiudere il triangolo lungo con l’ottimo Politano. Insomma, Sassuolo (finalmente) promosso con la prima vittoria in questo 2018 (ultima affermazione prima di sabato il 23 dicembre scorso con l’Inter in casa) dopo quattro pareggi e ben cinque sconfitte. Male, malissimo, invece, i friulani condannati al quinto Ko di fila e ad un finale di stagione che si preannuncia piuttosto anonimo.

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Migliore in campo: Stefano Sensi

Pokerissimo Inter: dominio assoluto con la Samp

L’Inter, in un tempo di gioco, spazza via la Sampdoria con un mostruoso Icardi dando continuità di risultati al proprio cammino e, soprattutto, dimostrando di essere definitivamente uscita dalle secche, dalle sabbie mobili attraversate fra la fine di dicembre e l’inizio di febbraio.

Una prima frazione di gioco bellissima, sontuosa che, oltre ad avere avuto il merito di mettere Ko la Samp, ha consentito ai nerazzurri di ritrovare Perisic, il gol mancava al croato dal 3 dicembre scorso, e al capitano argentino di raggiungere, e poi superare, a 25 anni, quota 100 gol in Serie A scollinando fino alle 103 realizzazioni personali divenendo, infine, il sesto più giovane calciatore del nostro massimo campionato ad andare in tripla cifra.

Benissimo anche Rafinha, finalmente ritrovato dopo un periodo iniziale, fra coda del suo recente infortunio e problemi di ambientamento, non proprio al top.

Il tutto, per una Inter che, ora, accoglie la sosta con scarso entusiasmo: fra Napoli e Samp, infatti, Spalletti e compagni avevano innestato, nuovamente, le marce alte.

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Migliore in campo: Mauro Icardi

Milan: cuore e anima. Che rimonta col Chievo

Il Milan di Gattuso è, almeno in campionato, una macchina quasi perfetta. E dove non arrivano la preparazione tattica, il piano partita o gli episodi ci sono il cuore e l’anima della squadra a rimediare, a metterci, fattivamente, una pezza. È quello che è successo in pratica ieri al ‘Meazza’ con i rossoneri in vantaggio, padroni delle operazioni e poi vittima di un black-out di 1 minuto che ha scompaginato equilibri, in teoria, già cristallizzati: StepinskiInglese, 1-2.

Un uno-due che avrebbe mandato al tappeto diverse formazioni ma non il Milan, non questo Milan. E sì perché il club meneghino, che peraltro doveva farsi perdonare la recente eliminazione europea con l’Arsenal, non ha mollato e anzi caricando a testa bassa, prima col puntuale Cutrone e poi col redivivo André Silva, al secondo gol decisivo consecutivo, ribalta nuovamente la sfida guadagnandosi 3 punti che mantengono intatte le speranze di agguantare, in extremis, la zona Champions.

Una vittoria incoraggiante che fa il paio con quella di Genova di 7 giorni fa e che permette ai rossoneri di allungare a 10 la striscia di risultati utili consecutivi in campionato.

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Migliore in campo: Patrick Cutrone

Sei successi nelle ultime sette: la Roma stende pure il Crotone

Dopo la straordinaria vittoria in Champions League con lo Shakhtar, la qualificazione ai quarti di finale ed il poco generoso sorteggio, con i giallorossi che dovranno vedersela col Barcellona, la Roma si rituffa nel campionato con l’obiettivo di tenere a distanza, sul campo del Crotone, l’Inter di Spalletti e la Lazio di Inzaghi. Missione, alla fine dei conti, compiuta malgrado i sei cambi iniziali nell’undici titolare e qualche disattenzione di troppo contro gli arcigni calabresi.

E sì perché i capitolini, su di un campo non proprio facile, riescono a mettere in cascina la sesta vittoria nelle ultime sette in campionato non proprio d’autorità correndo, per disattenzioni individuali o imprecisioni di reparto, più di un rischio con Trotta e Stoian a graziare l’attento Alisson. Eppure, al netto di queste sbavature, i giallorossi con gol di El Shaarawy e Nainggolan ed il sesto assist vincente di Kolarov, portano a casa un’altra affermazione fuori dalle mura amiche dell’Olimpico segnalandosi come una delle formazioni più solide ed in forma dell’ultimo periodo anche senza il gol di Dzeko, le serpentine di Perotti o le geometrie di De Rossi.

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Migliore in campo: Radja Nainggolan

Napoli, di nuovo in corsa. Ma quanta fatica col Genoa

Il Napoli riapre il campionato e batte, sia pure a fatica, il Genoa di Ballardini trovando un successo che, fra qualche tempo, potremmo forse definire decisivo per il duello finale per il titolo. Eppure, come dicevamo, la sfida casalinga al ‘Grifone' non è stata affatto facile con Insigne e compagni capaci di avere la meglio sui rivali rossoblù solo al 72′ grazie ad un gol, in mischia, su corner, di Raul Albiol.

Una rete, brutta, sporca e…sofferta che premia gli sforzi dei padroni di casa schiacciati dal peso della pressione, imprecisi nell'ultimo passaggio ma anche sfortunati in fase conclusiva con ben 2 legni colpiti nei minuti precedenti. Un gol di esiziale importanza che tiene in vita le speranze di trionfo azzurre e accende il campionato col Napoli, ora, nuovamente in corsa e favorito, nel gioco delle parti, dall'unico impegno in calendario rappresentato dal campionato. Da rivedere però, e magari in questo la sosta potrebbe essere benefica, la condizione fisica di molti titolarissimi, arrivati nel momento clou della stagione un po' troppo spremuti, e la tenuta mentale con i partenopei, ieri, apparsi troppo fragili emotivamente e condizionati dall'obbligo dei 3 punti.

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Migliore in campo: Raul Albiol

 

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Rimandate

La Lazio perde terreno: l'Europa League toglie preziose energie Champions

Vincere aiuta sempre a vincere ma quando l'ultima partita l'hai giocata 72 ore prima nel freddo di Kiev, le cose, in campionato, si complicano maledettamente. Ma è il gioco della parti, anzi, delle priorità con i biancocelesti che non hanno rinunciato, e hanno fatto bene, all'obiettivo europeo finendo, almeno al momento, nel novero delle migliori otto d'Europa League. Ma questi successi continentali tolgono energia e infatti, la Lazio, nelle ultime otto gare di Serie A ha ottenuto altrettanti punti rallentando la corsa che porta dritti in Champions.

E ieri, nelle difficoltà di un campionato mai banale, i ragazzi di Inzaghi rischiano anche di perdere contro un attento e ben organizzato Bologna che, al 3′ di gioco, passa già in vantaggio grazie alla rete del redivivo Verdi. Un gol che lancia l'allarme per i padroni di casa in grado di pareggiare con Lucas Leiva ma incapaci, nel prosieguo della contesa, di avere la meglio sui felsinei che respingono i tentativi laziali di vantaggio, con Felipe Anderson e Luis Alberto sugli scudi, e rilanciano le proprie azioni in transizione offensiva. Insomma, un pari dal sapore della sconfitta, col contestuale successo dell'Inter, ma che restituisce perfettamente il momento di Immobile e soci: dopo le fatiche di coppa, il pari è un risultato assolutamente positivo.

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Migliore in campo: Luis Alberto

Bocciate

A Torino solo fischi: poker di sconfitte per i granata

Il Torino non sa più vincere (ultimo successo l’11 febbraio scorso con l’Udinese) e, da quattro giornate a questa parte, riesce a rimediare solo sconfitte, delusioni e fischi. Una situazione difficile con il nuovo tecnico Mazzarri incapace, almeno al momento, di segnare una svolta nei destini granata (media di punto a partita rispetto all’1,45 di Mihajlovic) ed impedire a Belotti e compagni di ripetere l’ennesimo finale di stagione senza alcun tipo di obiettivo da perseguire. I fasti dell’Europa League e delle cavalcate continentali, infatti, sembrano finiti.

E con la Fiorentina il leitmotif dell’ultimo mese scarso non cambia con i padroni di casa attenti più a limitare i danni che a provocarli e a controllare il palleggio toscano. Eppure, in una prima frazione di gioco avara di emozioni, è il Var a fare la voce grossa con l’ausilio tecnologico prima ad annullare un penalty per presunto fallo di Moretti assegnato da Gavillucci e poi a concedere un rigore sfuggito allo stesso fischietto laziale. Veretout calcia, Sirigu, su suggerimento di N’Koulou, para. Sembra una sorta di annunciato pareggio a reti bianche ma nella ripresa, tutto cambia, non per il Toro. Acquah si fa rubar palla da Veretout che sigla il gol del vantaggio, Belotti pareggia su schema da punizione calciata da Ljajic col Var, ancora prima donna, che, allo scadere, concede il secondo tiro dal dischetto per gli ospiti bravi, stavolta con Thereau, a realizzare il ‘tiro libero’. Game, set and match e ‘Toro mat(l)ato' fra i fischi, le contestazioni ed i cori anti-Cairo.

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Migliore in campo: Jordan Veretout

Ancora una beffa per il Benevento: arriva il 24esimo Ko stagionale

La Serie B ormai, per il Benevento, sembra essere molto vicina con la sconfitta di ieri, la 24esima in 28 gare giocate, ad aprire i cancelli dell’inferno a De Zerbi e compagni fermi, ancora, a quota 10 punti e a -15 lunghezze dalla Spal quartultima. Eppure, l’insuccesso casalingo al ‘Vigorito’ è proprio la metafora, il manifesto ideologico, la sintesi del torneo dei sanniti incapaci, in tantissime occasioni, di concretizzare la mole di gioco prodotta e di allontanare lo spettro della rimonta.

E invece, proprio come all’andata, quando un gol di Pavoletti al 95’ annullò la possibilità per i giallorossi di ottenere il primo punto della loro storia in Serie A, i sardi hanno beffato nel recupero il Benevento non solo pareggiando la contesa, col solito bomber, peraltro cercato in estate dal patron Vigorito, ma anche ottenendo i 3 punti, al 97’, con rigore, approvato dal Var, di Barella. Un Ko pesante, l’ennesimo con lo stesso canovaccio, che taglia le gambe alla squadra uscita con le ossa rotte da una partita, per il resto, controllata per larghi tratti del match. Eppure, come sempre, il verdetto del campo va accettato con Sandro, fiero capitano di questo sodalizio inesorabilmente avviato verso la retrocessione.

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Migliore in campo: Nicolas Viola

Incubo al Bentegodi: l’Hellas Verona perde per 5-0

Il Verona, dopo ben due successi consecutivi contro Torino e Chievo, perde, anzi, viene surclassato dall’ottima Atalanta di Gasperini.

Non c’è miglior termine, infatti, di quello appena utilizzato per definire e dare il senso di quanto visto al ‘Bentegodi’ ieri pomeriggio con i padroni di casa, già sotto al 2’ di gioco con l’ottava rete stagionale di Cristante, totalmente in balia degli avversari e incapaci, traversa di Matos a parte, di reagire alla furia bergamasca.

Una furia che insegue l’obiettivo qualificazione Europa League e che viene alimentata dallo sloveno Ilicic in grado, con la cura Gasp, di tornare quello dei primi anni italiani, a Palermo prima e Firenze poi. Il #72, con la sua tripletta, è di fatto il mattatore di giornata con lampi di classe, gol, assist e giocate preziose che annientano la seppur minima resistenza scaligera e contribuiscono a dare forma al cappotto, al Ko tecnico orobico. Una prestazione che esalta gli ospiti ma che condanna senza appello il Verona mai apparso realmente sul rettangolo verde e, dunque, mai in partita.

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Migliore in campo: Josip Ilicic

I gol della domenica

Fofana

Icardi

Inglese

Brignola

Ilicic

Belotti

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