Promossi e bocciati del 21° turno: la sfida scudetto è sempre Napoli contro Juventus
La lotta a distanza fra Napoli e Juventus continua ad esaltare il campionato che, con queste due lì davanti, sta vivendo un duello davvero affascinante e a suon di record. Come quelli azzurri, con i campani mai così in alto nella loro storia (54 punti in 21 giornate) oltre che unici imbattuti in trasferta in Europa, e quelli di una ‘Vecchia Signora’, con solo 1 rete subita nelle ultime 12 all'Allianz Stadium, tutt’altro che sazia dopo 6 scudetti di fila. Più giù, scavalcato il solco che divide le prime della classe, ecco arrivare, di gran carriera, la Lazio che, anche col Chievo, ha fatto incetta di gol, 5, e di punti, 3, segnalandosi come vera avversaria, in chiave Champions, del duo Inter-Roma. Già, un duo che non ha dato grande spettacolo al Meazza nella domenica sera della Serie A e che si son divise, equamente, un interlocutorio punto.
Per l’Europa, quella meno nobile, guizzo del Milan corsaro a Cagliari in rimonta e ottimo 3-1 della Samp che trova vittoria e gioco, dopo un periodo non proprio eccezionale, e pure il sesto posto con gli stop, fra insuccessi e pareggi, di Torino, Udinese e Fiorentina. In chiave salvezza, invece, colpo esterno del Crotone a Verona, con un poderoso 3-0 al ‘Bentegodi’ e poi tante sconfitte, dal Benevento al già citato Verona, al Cagliari al Genoa, che non variano, di molto, la geografia della graduatoria in coda. E così, in questa cornice, come di consueto, ecco promosse, rimandate e bocciate del 21esimo turno del nostro massimo campionato.
Promossi
Napoli corsaro a Bergamo, gli azzurri mantengono il primato
Nel lunch match della 21esima giornata il Napoli espugna l’Atleti Azzurri d’Italia e si conferma in vetta alla classifica. Una vittoria di capitale importanza che ha il merito di ribadire la tesi che vede gli azzurri come squadra, Juve permettendo, da battere nonché autentica macchina schiacciasassi di questo torneo.
E sì perché grazie alla rete di Mertens, a proposito il belga torna al gol dopo 9 partite e 910’ di digiuno, i partenopei mantengono la ‘palma’ di squadra imbattuta in trasferta nei top 5 campionati d’Europa, fanno segnare il record ogni epoca della propria storia di punti, 54, in 21 giornate e riscattano, vendicano e cancellano, in un colpo solo, le due sconfitte dello scorso campionato e la recente eliminazione in Coppa Italia con gli orobici, nei quarti di finale della manifestazione nazionale. Insomma, 3 punti da grande squadra, da club maturo da compagine, forse, finalmente pronta per il definitivo salto di qualità in attesa del mercato e, magari chissà, di qualche colpo last minute.
Migliore in campo: Dries Mertens
La Sampdoria spazza via la Viola, tripletta per l’eterno Quagliarella
La Samp ritorna a fare la Samp spazzando via, grazie ad un sontuoso Quagliarella autore di una tripletta, la Fiorentina di Pioli che, dall’altro lato, interrompe la striscia di 8 sfide consecutive senza conoscere sconfitta. Ma il campo, peraltro orribile con la sosta che ha quasi devastato quello che rimaneva del rettangolo verde del ‘Ferraris’, ha generato un giusto risultato per quanto visto nei 90’ con i padroni di casa che hanno sciorinato quel gioco bello, imprevedibile e frizzante di inizio stagione.
Il tutto però, con la complicità di una Viola forse spiazzata dall’inedito 3-1-4-2 di domenica e da una serie di errori individuali (Pezzella su tutti) e di reparto che hanno aperto varchi esiziali per i blucerchiati i quali, con un numero #27 così (superato il record in carriera di gol siglati in A in una stagione), possono sperare di ritrovare il contatto con l’Europa League.
Migliore in campo: Fabio Quagliarella
Lazio show, 5 gol al Chievo
La Lazio di Inzaghi è davvero un oggetto raro, prezioso, bello e vincente. E sì perché grazie al predetto tecnico ma anche alla sapiente, certosina opera di costruzione del Ds Tare, l’Aquila s’è fatta grande e capace di spiccare finalmente il volo. Cinque gol al Chievo, doppietta per Milinkovic-Savic (settimo sigillo in campionato), sempre più uomo barometro dei biancocelesti, quinto risultato utile consecutivo, miglior attacco del campionato a quota 53 gol siglati ma anche formazione coraggiosa e con una grande mentalità.
E sì perché al di là del risultato, piuttosto rotondo, la formazione di casa, sul 2-1 è stata costretta a rinunciare al proprio bomber principe Immobile pur tuttavia non perdendo smalto e, anzi, dimostrando di possedere una rosa ampia ed abbondantemente in grado di rimpiazzare eventuali defiance.
E così, entra Felipe Anderson (poi Lukaku e Nani) e il copione non cambia con i laziali bravi a contenere la voglia di pareggiare dei ragazzi di Maran e capaci, con reti eccezionali, di scavare un bel solco sul Chievo: 5-1 e, in vista del recupero settimanale con l’Udinese, sogno Champions sempre più realtà.
Migliore in campo: Sergej Milinkovic-Savic
Milan grinta e carattere, Gattuso spera
Il Milan batte il Cagliari 2-1 e sfruttando i contestuali risultati di Fiorentina, Udinese, Atalanta e Torino guadagna la settima pazza, valevole, al momento, i preliminari della prossima Europa League. Vittoria, peraltro la seconda consecutiva da settembre, e attuale posizione di classifica a parte però, i rossoneri devono festeggiare ed essere ottimisti per il futuro anche per svariate ragioni. Su tutte, la forza d’animo dimostrata dalla squadra che, pur sotto per il bel gol di Barella in apertura, non si è smarrita ed ha ribaltato, grazie a Kessié, il risultato.
E poi, per la nuova veste del 4-2-3-1 che sembra funzionare con l’ivoriano bravo sia in fase difensiva che nelle incursioni in attacco, e con Kalinic ma anche l’intero undici apparsi in netta crescita. Insomma, una gara che potrebbe valere tanto e rappresentare, nel cammino del ‘Diavolo’, il match spartiacque per un finale di stagione meno tribolato dei primi mesi rossoneri.
Migliore in campo: Franck Kessié
La Juve piega il Genoa, ‘Vecchia Signora a -1 dal Napoli
La ‘Vecchia Signora' col minimo sforzo ed una rete al 16′ di Douglas Costa si sbarazza del Genoa e si porta con lo stesso punteggio del Napoli (1-0) a -1 dai campani. Eppure, alle buone notizie derivanti dall'ottima gestione della gara, ormai consueta per una grande come la Juve, dall'impermeabilità difensiva (0 tiri subiti) e dalle ottime prove individuali di Manduzkic e Douglas Costa, si affiancano alcune incertezze viste nel monday night.
Incertezze, come un gioco non proprio al top ed un Higuain sempre più lontano dal gol, con la rete che, ora, manca dal 1 dicembre quando, il ‘Pipita', segnò al ‘San Paolo' contro i rivali del Napoli. Incertezze figlie del momento e della ripresa del campionato con i carichi di lavoro che hanno pesato sul match di lunedì sera ma che, alla fine dei giochi, non hanno compromesso i 3 punti dinanzi ad un Genoa, specie nella prima frazione di gara, troppo rinunciatario.
Migliore in campo: Douglas Costa
Rimandati
Il Torino delude le attese, i granata non replicano il match col Bologna
Un passo in avanti per il Sassuolo, due indietro per il Torino ma anche un salomonico punto ciascuno nel match di domenica. Così, in maniera decisamente laconica, si potrebbe sintetizzare la sfida del Mapei Stadium che, però, se non altro, ha avuto il merito di restituire, magari chissà per sempre, Berardi al calcio italiano.
Suo, infatti, il gol, magistrale a giro di destro, del pareggio dopo l’iniziale svantaggio di Obi che permette ai padroni di casa di impattare e a lui di tornare protagonista dopo ben 10 giornate senza andare a bersaglio. Un bersaglio, invece, mancato dai granata, nelle sporadiche ed estemporanee giocate piemontesi, con Niang, Iago e Berenguer che si danno un gran da fare pur senza trovare la rete del 2-1 con N’Koulou, in contumacia Belotti, a sfiorare il colpo del Ko evitato, in extremis, solo dal neroverde Goldaniga.
Migliore in campo: Domenico Berardi
Udinese in calo, solo pari con la Spal
L’Udinese, pareggiando in casa con la Spal, dimostra di stare vivendo una netta fase discendente dopo aver messo insieme qualcosa come 5 vittorie consecutive a cavallo fra la 15esima e la 19esima giornata di campionato. Il pari con gli emiliani, infatti, oltre ad interrompere un’ascesa che, fino a poco tempo fa, sembrava inarrestabile, vista Europa League, evidenzia anche una sorta di involuzione nel gioco con i friulani apparsi, magari complice la sosta, appannati, poco incisivi, a tratti, spenti. E il gol di Samir all’11’ è solo una casualità con Gomis, sul colpo di testa del brasiliano, tutt’altro che immune da responsabilità. Eppure, il vantaggio non accende la prima frazione di gara che, anzi, si conclude sull’1-0. Nella ripresa però, gli ospiti crescono e con Floccari (70 gol in 315 gare di A per lui) al 49’ trovano la rete dell’1-1 definitivo, malgrado Vicari prima e Grassi poi impegnino seriamente il longevo Bizzarri.
Migliore in campo: Rodrigo De Paul
Inter lontana dalla forma migliore, raggiunta la Roma solo in extremis
L’appuntamento con la vittoria, per l’Inter, è ormai simile alla trama di “Aspettando Godot”: sembra, infatti, come il protagonista dell’opera di Beckett, non arrivare mai. Nemmeno con la Roma e nemmeno nello scontro diretto per la Champions League. L’ultima affermazione della banda Spalletti è datata 3 dicembre 2017 con in nerazzurri che, poi, hanno raccolto appena 4 pareggi e 2 sconfitte.
Sconfitta che poteva arrivare anche domenica sera quando, solo un guizzo di Vecino, peraltro non al top nella serata, ha evitato il pesante Ko ai meneghini. Un pari, dunque, importante in termini di classifica ma poco incoraggiante in quanto a gioco con l’Inter apparsa lenta, prevedibile, imballata e non in forma, da Icardi a Borja Valero ai disastrosi Gagliardini e Santon, nei suoi uomini migliori. Il tutto, per una prova rivedibile e, al netto dei nuovi arrivi di mercato, piuttosto allarmante.
Migliore in campo: Alisson
Bocciati
Hellas Verona profondo rosso, terzo Ko consecutivo: Pecchia rischia
La domenica della svolta, dello scontro diretto col Crotone e della chance di raddrizzare una stagione piuttosto interlocutoria si è trasformata, a causa di Zenga e compagni, in un autentico incubo. Eppure, le premesse non erano malvagie con i veneti, in 5 confronti, mai sconfitti dal Crotone ed un Pecchia che, per l’occasione, schiera i neoacquisti sperando di replicare le buone gare, ancorché infruttuose, con Juventus e Napoli. E invece, il canovaccio è tutt’altro che quello desiderato col Crotone che concede il pallino del gioco ai padroni di casa per poi colpire, inesorabilmente, in ripartenza. E così, prima Barberis su punizione, peraltro bellissima, e poi Stoian ed il redivivo Ricci, tornato nella terra promessa calabra dal Genoa con gol e assist, senza dimenticare il rosso a Zuculini, disegnano lo 0-3 finale che riporta al successo i pitagorici dopo più di un mese e condanna l’Hellas alla penultima piazza ed alla terza sconfitta consecutiva.
Migliore in campo: Federico Ricci
Benevento torna il Ko, la salvezza dista 11 punti
Le due vittorie consecutive pre-sosta avevano acceso una flebile ma comunque incoraggiante speranza per il Benevento che, sul mercato, si è letteralmente scatenato con ben 6 colpi in entrata. Sei colpi per continuare a credere nell’impresa ma che, Guilherme a parte, non sembrano aver dato subito linfa vitale ai sanniti battuti da Verdi e compagni al Dall’Ara. Una sconfitta, sul piano del gioco, senza appello con i felsinei non sempre, o quasi, padroni delle operazioni eppure titolari di una quantità di occasioni, tante sprecate, davvero elevata. Un Ko pesante capace di far proseguire il digiuno di punti in trasferta dei giallorossi, 0 punti conquistati fuori dal ‘Vigorito’, di evidenziare le lacune difensive, peggior retroguardia del torneo (46 gol) e che, allo stesso tempo, riporta sulla terra i ragazzi di De Zerbi.
Migliore in campo: Simone Verdi