Politano show, Acerbi e Consigli sono un muro. Suso latita ma è Kalinic a salvare il ‘Diavolo’
Il Milan non va oltre il pareggio contro l’ottimo Sassuolo di Iachini e rimanda l’appuntamento per accorciare in classifica in zona Champions. Eppure, al di là del risultato che, sul piano del gioco, penalizza i padroni di casa, per i rossoneri non arrivano solo brutte notizie con la rete del pareggio di Kalinic a riempire un bicchiere che diventa, con questo gol, mezzo pieno.
Lato Sassuolo, invece, il pari di Milano apre scenari interessanti non tanto di classifica, col margine di vantaggio sulla terzultima di soli 3 punti, ma dal punto di vista del gioco con questo terzo 1-1 consecutivo in grado di confermare quanto di buono fatto nell’ultimo periodo dagli emiliani. E così al termine di un match comunque molto gradevole, ecco, da Politano a Consigli, da Kessié ad Acerbi i top e flop di questo posticipo della 31esima di Serie A.
I top del ‘Meazza’
Consigli monstre, felino fra i pali
Se il Sassuolo non capitola, almeno nella prima frazione di gioco, gran parte del merito va attribuito al proprio portiere Consigli che, in più occasioni, specie contro Suso e Kessié, si fa trovare pronto, anzi prontissimo.
I suoi guizzi felini, le sue respinte e la sicurezza che garantisce all’intero reparto difensivo neroverde sono elementi preziosissimi per la propria squadra conscia di poter contare, nel momento di massima difficoltà, su un numero #1 di estrema affidabilità.
Politano, qualità e sacrificio: che gol per lo 0-1
L’attacco del Sassuolo è, senza ombra di dubbio, il peggiore del campionato ma se hai Politano in campo, specie in questa forma, questa statistica sembra destinata ad avere presto fine. E sì perché l’ex Pescara nelle ultime settimane pare essere davvero l’intero attacco emiliano con il #16 neroverde, in assenza di Berardi, bravo a caricarsi sulle spalle l’intero peso offensivo dei suoi. Gol al Napoli, rete al Milan, 5 segnature sulle 21 totali del Sassuolo e quel mancato approdo in Campania a gennaio dimenticato come sintomo della sua grande, grandissima personalità.
Personalità, sacrificio, come in questo posticipo avaro di emozioni in attacco per i suoi, ma anche tanta, tantissima qualità con il gol, quello dello 0-1, di rara, rarissima bellezza, peraltro, siglata col piede non suo: il destro.
Kalinic si risveglia, suo il pari dell’1-1
Quando tutto sembrava dover condannare il Milan alla seconda sconfitta nelle ultime tre di campionato, Kalinic, in piena crisi di gioco e identità, si sblocca e letteralmente rinasce. Dopo quattro mesi di mancate convocazioni, scialbe partite, prestazioni dubbie, sostituzioni e critiche, il croato si riprende il proscenio: stoppa il suggerimento di Musacchio, si svita facendo perno sul contatto di Lemos e, di sinistro, batte Consigli. Il tutto, per un gol, il suo quinto in campionato, che serve a impattare il match, salvare i suoi da un pesante Ko ma utile anche per ritrovarsi e ritornare, finalmente, importante, finalmente/nuovamente, decisivo.
Kessié mezzala inarrestabile, l’ivoriano sembra un attaccante aggiunto
Uno dei calciatori che più hanno tratto benefici dalla cura Gattuso è stato di sicuro Kessié in grado, in poco tempo, di riuscire a tornare sui suoi livelli. Sui livelli che, via Bergamo, lo hanno portato a vestire una delle casacche più prestigiose del panorama calcistico mondiale. E anche questa sera l’ivoriano si è confermato fedelissimo di ‘Ringhio’ collezionando l’ennesima ottima prestazione da fine novembre a questa parte. Spinge la transizione offensiva palla al piede, si inserisce negli spazi, va alla conclusione, crea varchi importanti e soluzioni alternative senza però dimenticarsi della fase di non possesso, dove, con la sua fisicità, si fa sentire, eccome. Insomma, anche oggi, per lui, una partita bidimensionale, attacco-difesa, utile alla squadra e capace di testimoniare la sua avvenuta maturazione anche in maglia rossonera.
Acerbi leader difensivo, dalle sue parti non si passa
Tre, su tutti, sono gli uomini che consentono al Sassuolo di uscire indenne dalla complicata trasferta rossonera: Consigli, Politano e, appunto Acerbi. Il centrale difensivo neroverde, infatti, contro la sua ex squadra torna ad altissimi livelli comandando, con personalità e convinzione, la buona retroguardia emiliana. Di testa, di sinistro, con scelta di tempo e senso dell’anticipo il #15 neroverde si oppone come può alla furia offensiva meneghina dimostrandosi baluardo insuperabile nella sua zona di campo.
Nessuno, né gli uomini né la sfera, riescono a passare dalle sue parti con Acerbi, fiero capitano del Sassuolo e simbolo di questo sodalizio tornato, dalla sfida col Napoli in poi, nuovamente combattivo, arcigno e spigoloso: altro che Scansuolo.
I flop di Milan-Sassuolo
Berardi in crisi, il #25 sembra essersi irrimediabilmente smarrito
Ancora una volta, purtroppo per lui, per il Sassuolo e per il calcio italiano, ci vediamo costretti ad inserire Berardi fra i flop di una sua gara. E sì perché questo ragazzo, complici gli infortuni, le squalifiche ed un carattere non proprio facile, sembra, quasi irrimediabilmente, essersi smarrito ed aver perso treni, per la sua carriera, importanti. Anche al ‘Meazza’ contro la sua vittima preferita, alla quale ha segnato ben 8 gol in 9 partite complessive, il calabrese stecca, manca di garantire il suo apporto alla squadra finendo, come di consueto, per litigare con i difensori avversari, Musacchio nello specifico. Una condotta di gioco inaccettabile per le sue potenzialità, ormai quasi sopite, e per l’importanza che ricopre in questo Sassuolo. Una condotta di gioco da flop che lo porta poi ad abbandonare il campo sostituito, al 54’ dall’esterno offensivo Ragusa.
Abate, la differenza con Calabria si nota
Nell’atto di selezionare gli undici da mandare in campo, Gattuso concede una partita di riposo all’ottimo Calabria e dà invece una chance al fluidificante destro Abate che, anche a causa di alcuni problemi fisici, mancava dal primo minuto dallo scorso 10 febbraio. E questo tempo accumulato ai box, dietro anche al predetto Calabria, si vede tutto col terzino di Sant’Agata de’ Goti impegnato più a svolgere il cosiddetto ‘compitino’ piuttosto che a spingere e garantire sovrapposizioni sulla destra. Così, questo suo mancato apporto in fase d’attacco, specie contro un Sassuolo piuttosto remissivo, lo condanna ad entrare nel novero dei meno bravi del match.
Suso impalpabile: male sulla destra
Contro squadre chiuse, decise a non concedere varchi e a fare densità in mezzo al campo, calciatori importanti e dalle qualità di Suso sono assolutamente determinanti. E infatti tutti si attendevano che, dai suoi piedi, potessero nascere le azioni migliori rossonere con l’esterno alto meneghino, solitamente, bravo a saltare il proprio diretto avversario, creare la superiorità numerica e mettere al centro palloni di assoluta pericolosità. Una consuetudine che, non si è affatto ripetuta questa sera al ‘Meazza’ con lo spagnolo voglioso di diventare decisivo ma incapace di incidere sui destini della propria squadra. Rogerio prima e Dell’Orco poi, con il contestuale ausilio di Mazzitelli, lo arginano al meglio finendo per annullarlo quasi definitivamente.
Tabellino e voti
Milan (4-3-3): Donnarumma 6; Abate 5.5 (Dal 55’ André Silva 7), Bonucci 6, Romagnoli s.v. (Dal 5’ Musacchio 6.5), Rodriguez 6; Kessie 7, Biglia 6+, Bonaventura 6; Suso 5.5, Cutrone 5.5 (Dal 67’ Kalinic 7), Calhanoglu 6.5. A disposizione: Antonio Donnarumma, Storari; Antonelli, Calabria, Musacchio, Zapata; Locatelli, Mauri, Montolivo, Borini; Kalinic, Andrè Silva. Allenatore: Gennaro Ivan Gattuso 6.5
Sassuolo (3-5-2): Consigli 7; Lemos 6, Acerbi 7, Peluso 6; Lirola 5.5, Mazzitelli 6-, Sensi 6- (Dal 58’ Cassata 6), Missiroli 6, Rogerio 6- (Dal 67’ Dell’Orco 6); Berardi 5- (Dal 54’ Ragusa 6.5), Politano 7. A disposizione: Marson, Pegolo; Frattesi, Dell’Orco; Biondini, Cassata, Duncan; Matri, Pierini, Babacar, Ragusa. Allenatore: Giuseppe Iachini 6.5