Passaggi riusciti per partita, in Serie A è dominio Napoli: 5 calciatori nella top 5
La rivoluzione copernicana del possesso palla e del tiki-taka è ormai cosa fatta con tante squadre attratte da quest’affascinante modello di gioco. Guardiola, un po’ come Rinus Michels col ‘calcio totale’ e poi Sacchi col suo Milan, ha sconvolto e rovesciato tipologie di gioco ormai cristallizzate da tempo specialmente col suo Barça, in minor misura col suo Bayern Monaco e poi col suo stupendo Manchester City.
E così, un po’ in tutto il mondo, questa nuova onda, questa ‘nouvelle vague’ ha portato tanti club a considerare la supremazia territoriale, il fraseggio, una componente decisiva del nuovo modo di intendere il football. Così pure in Italia dove molti sono i discepoli, i seguaci di questa inedita interpretazione del pallone. Con 12 giornate a referto dunque, vediamo le compagini ma soprattutto i calciatori che, della trasmissione estrema della sfera e dei tocchi ravvicinati, hanno fatto un autentico marchio di fabbrica.
I migliori club della Serie A per possesso palla
In una sorta di esperimento scientifico ben riuscito, i club che mantengono di più la palla sono, Milan e Roma a parte, nelle prime posizioni dell’attuale classifica della Serie A. E sì perché se andiamo ad analizzare i numeri sin qui fatti registrare dalle 20 squadre del nostro massimo campionato vediamo che il Napoli, con 679,3 passaggi riusciti per incontro ed un 89.7% di tocchi precisi, guadagna il vertice della graduatoria sia del possesso palla che della Serie A. Una sorta di simbiosi in grado di manifestare il mutato atteggiamento in campo delle formazioni più forti della pista.
Ancora, questa convinzione è testimoniata dallo score di Juventus e Inter, rispettivamente seconda e terza per punti conquistati a quota 31 e 30 lunghezze e seconda e terza per passaggi azzeccati con 516,9 e 450,5 tocchi per match, col Milan eccezione alla “regola” appena descritta con 441 passaggi di media e dunque al quarto posto dello speciale ranking ma con un settimo posto totale a 19 punti.
Dominio Napoli: i numeri del tiki-taka azzurro
Come abbiamo sottolineato però, il Napoli di Sarri, da questo punto di vista, sembra essere una corazzata, una autentica macchina da guerra. Gli azzurri, infatti, oltre a mettere insieme quasi 680 passaggi riusciti per partita, sono anche capaci di dominare per possesso medio (65.3%), per possesso nella trequarti avversaria, con oltre 400 tocchi, e schiacciare la squadra “nemica” con un baricentro altissimo (59.2 di media) ed una pressione quasi asfissiante.
Tutte caratteristiche che fanno del club campano un’eccellenza del nostro calcio consentendo a sei undicesimi della formazione titolare di collocarsi nelle prime posizioni per passaggi riusciti in Serie A.
I migliori palleggiatori della Serie A
Jorginho il metronomo perfetto
In testa alla particolare graduatoria dei passaggi riusciti per match troviamo il regista per eccellenza, il perfetto metronomo del collaudato sistema di gioco di mister Sarri, ovvero: Jorginho. L’italo-brasiliano, infatti, dopo i primi anni con Benitez è letteralmente esploso nei meccanismi del tecnico toscano fatto di tocchi ravvicinati e fitte trame di gioco.
Così, il neo-azzurro oltre a convincere il Ct Ventura a concedergli finalmente una chance con l’Italia, è diventato il miglior playmaker della Serie A con il pallone che, prima di fare giri incredibili e giungere agli attaccanti, viene sempre direzionato dal numero #8 che si trova ad effettuare, in media, con una accuratezza del 92.3%, 102,4 passaggi precisi per match. Un rendimento fantastico nobilitato anche da un gol in campionato e da 13 passaggi chiave, ovvero: che portano i suoi al tiro.
Koulibaly, il gigante che gioca palla a terra
Al secondo posto, invece, troviamo il senegalese Koulibaly che, nel nuovo calcio palla a terra, è il prototipo del centrale con discreti piedi che imposta dalla difesa. Lui, insieme con Albiol, infatti, è fra i segreti malcelati delle trame partenopee con il portiere Reina che, piuttosto che calciare lungo, si affida sempre, come impone mastro Sarri, ai propri difensori per cominciare la manovra. Una decisione importante che consente a Koulibaly di giocare, con profitto (92.6% di precisione nei passaggi), 80,1 palloni di media a partita con, dinanzi a lui, la bussola di Jorginho che chiama palla e calamita la maggior parte dei tocchi del proprio statuario stopper.
Lo spagnolo col fraseggio nel sangue: Raul Albiol
Come dicevamo in precedenza, il Napoli gioca al calcio già dalla retroguardia con tutti i quattro componenti della difesa intenti a costruire le basi di azioni sempre pungenti e pericolose. Così, dopo Jorginho e Koulibaly, troviamo Raul Albiol che, dotato di una migliore tecnica di base rispetto al suo compagno di reparto, prova anche ad organizzare qualche cambio di gioco interessante, spesso sugli esterni offensivi, o di servire in verticale i centrocampisti azzurri. Palla a terra o sugli esterni, scambiando con le mezzeali o con Koulibaly, intanto, lo spagnolo, al momento, gioca con precisione ben 77,2 palloni di media a partita piazzandosi sul podio per passaggi riusciti a partita nell’intero panorama calcistico della Serie A.
Hamsik in quarta posizione
Valicando i confini dei reparti azzurri, dalla difesa, si passa nuovamente al centrocampo col capitano Hamsik che, malgrado la sorta di maledizione del record di gol di Diego Armando Maradona, a -1 da oltre un mese, si presenta come uno dei migliori fini dicitori del torneo. Lo slovacco, infatti, messo nella sua posizione ideale dopo l’esperienza beniteziana sulla trequarti, è uno dei manovratori principe della squadra con 74,8 passaggi completati per partita con una precisione del 90% e anche un assist vincente all’Olimpico contro la Lazio.
Ghoulam nella top 5, il terzino mancherà molto al Napoli
Fra i top 5 poi, anche l'ennesimo regista difensivo azzurro, vale a dire l'algerino Ghoulam. Infortunio a parte che lo terrà fuori dai campi di gioco per almeno 5 mesi, infatti, il numero #31 del Napoli è entrato con gli anni sempre più nella manovra campana divenendo una delle tante fonti di gioco partenopee. Lui, prima dell'incidente di Champions col Manchester City, ha mosso sempre bene la sfera con, solo nel campionato, ben 67,2 passaggi riusciti per partita con, fra questi, 3 assist fra Benevento e Spal e 2,5 passaggi che portano al tiro i propri compagni per match. Insomma, il dominio azzurro è tutto qui in questi numeri paurosi e straordinari minacciati solo, mica poco, dall’eccessiva usura dei cosiddetti titolarissimi e da uno scarno quanto pericoloso turnover.
