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Apocalisse Italia, Azzurri fuori dal Mondiale 2018

Nuova Italia dopo l’Apocalisse: da Criscito a Benassi, 11 azzurri in cerca di riscatto

L’inedito 11 di calciatori italiani, che con l’avvento del nuovo commissario tecnico della Nazionale, sono a caccia di un riscatto in maglia azzurra. Da Balotelli a Bonaventura, passando per Benassi e altri interpreti della nostra Serie A, ecco come potrebbero essere utili nella nuova Italia.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La delusione per il mancato accesso dell’Italia ai prossimi campionati in Russia del 2018 è ancora fresca nella nostra mente. L’amarezza e la rabbia si incrocia in un mix di emozioni che adesso vedono un grande desiderio di rivalsa da parte di tutto il movimento calcistico del nostro Paese. E allora se da un lato c’è chi, come la Federazione, cerca di salvare il salvabile provando ad avere già in meno una sorta di accordo con un ct di livello, come ad esempio Ancelotti, dall’altro ci sono diversi calciatori che potrebbero davvero beneficiare di questa situazione per tornare nuovamente a vestire l’azzurro.

Diversi, hanno solo sfiorato la maglia azzurra ma, nel corso di questi anni, sono stati grandi protagonisti con le proprie squadre e potrebbero fortemente essere presi in considerazione dal nuovo ct. Vediamo allora, un insolito 11 di formazione formato da calciatori che un domani potrebbero riscattarsi in Nazionale con il nuovo commissario tecnico. Da premettere che la formazione in grafica non ha nulla a che fare con l’ipotesi di un possibile 11 titolare futuro.

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Scuffet con Donnarumma e Perin in porta

Prima di lasciare in lacrime la Nazionale, Gigi Buffon, al termine della gara di ritorno a ‘San Siro’ persa contro la Svezia, ha praticamente lasciato nelle mani di Donnarumma il timone della porta della Nazionale azzurra, aggiungendo che il futuro dell’Italia in quel ruolo è coperto anche dallo stesso Perin. Ma la rivoluzione azzurra che pare abbia ormai scosso l’intero sistema calcistico italiano potrebbe riportare nuovamente in luce un altro degno erede di Buffon come Simone Scuffet.

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Già presente in porta nella gara giocata dall’Under 21 l’altro giorno in amichevole contro la Russia, l’ex prodigio dell’Udinese, ancora in forza ai bianconeri ma senza riuscire ancora a prendere un posto da titolare, potrebbe sicuramente ritagliarsi uno spazio importante in Nazionale almeno come terza forza d’Italia in quella posizione. Come gerarchie infatti, Donnarumma e Perin sono davanti a lui, ma ‘Super Simo’ ha tutta la voglia e la determinazione di riprendersi nuovamente ciò che ha lasciato per strada qualche stagione con qualche scelta errata di troppo. A soli 21 anni ha ancora tanto da dare per questa maglia azzurra e ha tutte le qualità per farlo.

De Sciglio a caccia del riscatto

Non pensate a loro come possibili titolari della prossima Nazionale. Pensateli magari come alternative ai tanti giovani che indosseranno la maglia azzurra fin da subito. Già, perchè se abbiamo già detto che in difesa fra Conti, Barreca, Caldara e Rugani la retroguardia ha praticamente già un futuro, non si può dire lo stesso di un calciatore come Alessio Romagnoli. Pagato fior fior di milioni di euro qualche anno fa dal Milan alla Roma, il centrale rossonero non è mai riuscito a convincere del tutto Ventura e questa forse, una volta andato via l’ex tecnico del Torino, potrebbe essere la sua occasione. Come lui anche lo stesso Criscito che in tempi non sospetti disse di non riuscirsi a capacitare del perchè Ventura non lo tenesse in considerazione.

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E allora il suo grido diretto al nuovo ct, direttamente dalla Russia dello Zenit di Mancini, potrebbe davvero avere il sapore di rivalsa per un calciatore che soprattutto in ambito internazionale ha sviluppato un’esperienza davvero notevole. Così come vorrà riscattarsi anche lo stesso Mattia De Sciglio che, da pupillo di Prandelli nel mondiale del 2014, ha avuto poi un declino anche a causa di diversi infortuni che l’hanno bloccato nel corso del suo percorso azzurro e con la maglia del Milan.

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Ora alla Juventus, Allegri ha il duro compito di rigenerarlo e di farlo sentire pronto anche per l’Italia dove può essere utilizzato come esterno alto e basso sia sinistro che destro.

La formazione dei calciatori italiani in cerca di riscatto (buildlineup)
La formazione dei calciatori italiani in cerca di riscatto (buildlineup)

Bonaventura si candida a centrocampo

Dicevamo, nei giorni scorsi, dei tanti calciatori che potrebbero fare ben presto parte di questo nuovo corso dell’Italia per preparare al meglio, in questi 4 anni, sia gli europei 2020 che i mondiali del 2022 in Qatar. E allora a centrocampo, se dei vari Pellegrini, Cristante, Verratti e Spinazzola, senza dimenticare Florenzi, ne abbiamo già parlato, non si può non tenere in considerazione questi altri ragazzi. Uno su tutti sicuramente Giacomo Bonaventura che merita assolutamente l’azzurro dopo un periodo neressimo contrassegnato dagli infortuni al Milan. Calciatore per cui Montella stravede e che sarebbe fondamentale come jolly da utilizzare a centrocampo come mezz’ala o come esterno alto o nel tridente d’attacco, bravo ad inserirsi e nell’uno contro uno.

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Così come potrebbe essere utilissimo Marco Benassi che dopo essere stato anche capitano del Torino e dell’Under 21, oggi alla Fiorentina sta facendo vedere di avere quella personalità giusta per giocare anche in Nazionale. A centrocampo, mezz’ala o anche utilizzabile in un 4-2-3-1 così come sta giocando nella Viola, a sinistra, nei tre alle spalle della punta, il centrocampista cresciuto nell’Inter potrebbe davvero rivelarsi una sorpresa, anche grazie alle sue ottime attitudini in zona gol. Così come fondamentale potrebbe essere Baselli che con Mihajlovic in granata sta trovando continuità e fiducia nonostante i troppi errori dal punto di vista caratteriale. Perfetto davanti alla difesa o anche come mezz'ala in un centrocampo a 3.

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E per finire non ci sentiamo di escludere Stefano Sturaro che con Conte, nell’europeo 2016 in Francia, impiegò più di una volta in mezzo al campo facendo vedere comunque quella grinta da leone che è nelle sue carde. A soli 24 anni, merita assolutamente una nuova possibilità in maglia azzurra.

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Con il nuovo corso è arrivata l'ora di ‘Super Mario'?

Tutti gli occhi ovviamente sono puntati sull’attacco di questa Italia. Belotti, Immobile, lo stesso Petagna, ma anche in futuro Inglese e diversi altri calciatori, saranno fondamentali nell’assetto offensivo azzurro. E se dunque sembriamo abbastanza coperti da questo punto di vista, anche con la consacrazione di Insigne e l’inserimento dei vari Bernardeschi e Chiesa, l’attacco azzurro potrebbe essere ulteriormente rinforzato. Da chi direte voi? Bene, sicuramente da Mario Balotelli che ha tutto il diritto, soprattutto per i  numeri messi a segno dallo scorso anno ad oggi con il Nizza, di ritagliarsi uno spazio in Nazionale.

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Ventura non l’ha praticamente mai preso in considerazione, così come non ha mai preso in esame la possibile convocazione di Zaza, se non nelle sfide decisive contro la Svezia dove però non è potuto essere della partita per via di un infortunio. Già in precedenza dopo i gol realizzati con il Valencia avrebbe meritato una convocazione immediata in Nazionale.

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Ma l’attacco azzurro potrebbe anche vedere in campo uno come Domenico Berardi, anche lui come lo stesso Bonaventura, più volte fermato dagli infortuni che ne hanno compromesso la consacrazione in carriera ma che deve fare i conti anche con un carattere piuttosto fumantino. Sicuramente però i mezzi tecnici non mancano e il nuovo tecnico potrebbe tenerlo in considerazione.

La sorpresa Giovinco

No Seba, non ci siamo dimenticati di te. Perchè dopo 55 gol in 86 presenze in Canada con i Toronto, è inconcepibile non tenere in considerazione un calciatore come Giovinco. Mezzi tecnici a disposizione assolutamente da campione, la capacità di saltare l’uomo e quella imprevedibilità degna di un fenomeno, sono solo alcuni dei pregi di questo calciatore che con l’avvento del nuovo ct, potrebbe finalmente liberarsi dal peso di non essere considerato e ritornare a vestire nuovamente la maglia azzurra.

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Noi ci crediamo e crediamo in lui e nella possibilità che possa ritornare a vestire la gloriosa maglia dell’Italia. La merita così come l’hanno meritata alcuni che hanno fatto solo la metà di ciò che è riuscito a fare lui in queste ultime 3 stagioni.

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