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Napoli-Roma, le pagelle commentate: Fabian Ruiz sale di giri

Le pagelle di Napoli-Roma: da un lato il dominio territoriale degli azzurri, dall’altro la grande partita difensiva dei giallorossi. De Rossi scudo e playmaker, Hamsik metronomo: i ‘vecchietti’ se la giocano. Manolas pulito in chiusura, Allan solito leone. Dzeko boa preziosa, Milik non trova il guizzo. Fabian Ruiz ci mette (anche) classe.
A cura di Salvatore Parente
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Il Napoli evita la sconfitta in casa con la Roma al 90′ mettendo insieme l'ennesimo recupero della nuova era ancelottiana. Eppure, andando a consultare le statistiche a corredo del match, agli azzurri il pari, sia pure giunto in extremis, va strettissimo. Nel calcio però, vince chi fa gol e non chi colleziona occasionissime con i capitolini bravi a pungere i campani e poi ad arroccarsi in difesa.

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Decisive, le reti di El Shaarawy al 14’, gli errori di reparto ed individuali dei difensori partenopei ma anche l’imprecisione, e pure la sfortuna, sotto porta dei padroni di casa abili però a credere nelle loro qualità e nel loro stile di gioco col pari finale di Mertens, ai punti, come detto, più che meritato.

El Shaarawy utile, ma Albiol e KK incerti nell’occasione del gol

La Roma, come di consueto, la studia bene e sa che sulle fasce laterali, contro un Napoli a trazione anteriore, si può far male. Ed è quello che accade nel primo tempo con i giallorossi a subire l’iniziativa dei padroni di casa ma anche bravi e capaci di ribaltare il fronte e, appoggiandosi a Dzeko, a creare più di un grattacapo alla troppo svagata difesa campana.

Under da una parte ed El Shaarawy dall’altra, difatti, sono abili in velocità e, nel momento del recupero palla, sia pure raro, a condurre in transizione la palla nella metà campo avversaria. E su una di queste sporadiche occasioni, la Roma passa in vantaggio. Dzeko fa la sponda allargando verso la parte destra del campo, il turco in maglia #17 la mette dentro ed il ‘faraone’, sfruttando l’errata posizione difensiva sia di Raul Albiol che di Koulibaly, la mette dentro per il vantaggio capitolino. Una rete che mette nelle migliori condizioni possibili la sfida per gli ospiti con la banda Di Francesco, compatta, ad aspettare il Napoli dietro la linea della palla per poi scatenarsi in contropiede.

De Rossi scudo e playmaker, Hamsik metronomo: i vecchietti se la giocano

Il posticipo domenicale della Serie A vive di sussulti, emozioni, storie personali e anche di bandiere, imperiture leggende: Hamsik da una parte, De Rossi dall’altra. Insieme, 66 anni ma anche oltre mille sfide in due con una sola maglia (o quasi): quella della Roma e quella del Napoli. I record individuali però, non hanno il sapore della nostalgia degli ex, anzi.

In campo i due capitani danno del filo da torcere a tutti, anche ai più giovani, e mettono insieme un match davvero di livello. L’azzurro, interpretando al meglio il ruolo di regista basso nel giorno del suo aggancio a Bruscolotti nella classifica all-time per presenze totali all’ombra del Vesuvio, il giallorosso, sia pure per appena 42’ di gioco, ergendosi a scudo, a diga e playmaker davanti alla difesa. Insomma, esperienza, talento, classe e tanta voglia sull’asse italo-slovacco.

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Dzeko boa preziosa, Milik sfortunato

Nella sagra dei duelli a distanza, anche le punte di Napoli e Roma si disimpegnano al meglio delineando i contorni di una partita, al di là del risultato, davvero molto positiva su ambo i fronti offensivi. E sì perché il bosniaco Dzeko, con l’atteggiamento tattico attendista dei suoi, è prezioso, di più, vitale per gli ospiti con le sue sponde, le sue sportellate con gli avversari ed i suoi dialoghi con le ali d’attacco come pietra angolare su cui Kolarov e soci fondano le proprie ambizioni lì davanti.

le statistiche offensive del match (LegaserieA.it)
le statistiche offensive del match (LegaserieA.it)

Storia simile, ma con un canovaccio diverso, per il polacco Milik capace di giocare bene e con grinta la sua personale battaglia contro la retroguardia capitolina non riuscendo però a trovare, per sfortuna o per i precisi interventi dell’ottimo Manolas, il gol e la soddisfazione personale. Si fa vedere, lotta in sede di primo pressing, scambia con i compagni, calcia ma non agguanta il quarto sigillo in campionato per una performance buona, promettente, anche per il futuro, ma priva dell’ossigeno sufficiente e necessario per il benessere di una punta: la rete.

Ben 8 le spazzate in difesa del centrale Manolas (Whoscored.com)
Ben 8 le spazzate in difesa del centrale Manolas (Whoscored.com)

Manolas pulito in chiusura, Allan solito leone

Se Koulibaly non si distingue per precisione e lettura nell’occasione del vantaggio giallorosso con un’uscita improvvida sulla sinistra, dall’altra parte del campo il greco Manolas eccelle in quasi tutto il corso della gara, prima di uscire al 77′. Il #44 ospite, infatti, è attento, concentrato, reattivo e sempre sul pezzo. Anche contro il fisico e l’energia di Milik e l’estro di Insigne. Imposta con discreta qualità e chiude tutto, pure con lucide diagonali.

Un po’ come fa, ma più avanti sul rettangolo verde, Allan che, per festeggiare la tanto agognata convocazione nella Seleçao, decide di continuare a svolgere il suo ruolo: quello di mordere le caviglie avversarie per tutti i 90’ di gioco, ogni maledetta domenica.

Ben 82 i passaggi chiave di Fabian Ruiz contro la Roma (Whoscored.com)
Ben 82 i passaggi chiave di Fabian Ruiz contro la Roma (Whoscored.com)

Fabian si conferma, Mertens d’oro

A fine gara, menzioni d’onore anche per Fabian Ruiz e Mertens autori, entrambi, di una buonissima prova. Il primo, infatti, si guadagna una promozione a pieni voti ancora nel ruolo di esterno alto nel 4-4-2 ancelottiano per una prestazione da incorniciare attacco-difesa, di lotta e di governo e dal sapore della conferma. Una performance brillante sia in fase di possesso che in sede di conquista della palla con lo spagnolo autentico protagonista delle trame napoletane e degli arpeggi azzurri; il secondo, invece, rilevando il discreto Milik, garantisce maggiore brio all’attacco che, d’un tratto, si ritrova ringalluzzito specie per la scarsa vena, realizzativa e non solo, di Insigne. Scatta in profondità, attacca l’avversario, mette in crisi la coppia centrale ospite e, approfittando dell’uscita dal campo dello stoico Manolas, e pure di un pizzico di fortuna su errore di Callejon, sigla di piatto destro il gol del definitivo pari.

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Tabellino e voti:

Napoli (4-4-2) #25 Ospina 6; #23 Hysaj 6 (Dal 70’ Malcuit 6), #26 Koulibaly 5.5, #33 Raul Albiol 5.5, #6 Mario Rui 6-; #7 Callejon 6.5, #17 Hamsik 7- (Dal 75’ Zielinski 6-), #5 Allan 7, #8 Fabian Ruiz 6.5; #24 Insigne 5.5, #99 Milik 6.5 (Dal 56’ Mertens 7). A disposizione: 27 Karnezis; #2 Malcuit, #19 Maksimovic, #31 Ghoulam; #42 Diawara, #20 Zielinski; #14 Mertens. Allenatore Carlo Ancelotti 6.5

Roma (4-2-3-1) #1 Olsen 6.5; #18 Santon 6, #44 Manolas 7- (Dal 75’ Fazio s.v.), #5 Juan Jesus 6, #11 Kolarov 6; #16 De Rossi 7 (Dal 42’ Cristante 5.5), #42 N’Zonzi 6+; #92 El Shaarawy 7, #7 Pellegrini 6, #17 Under 6+ (Dal 65’ Florenzi 6); #9 Dzeko 6.5. A disposizione: #83 Mirante, #63 Fuzato; #15 Marcano, #3 Pellegrini, #20 Fazio, #24 Florenzi; #4 Cristante, #19 Coric, #22 Zaniolo; #14 Schick. Allenatore Eusebio Di Francesco 6.5

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