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Napoli-Roma, sfida da Champions: big match in duelli, numeri e caratteristiche di gioco

Caratteristiche, stili di gioco, moduli di riferimento e statistiche nelle ore della vigilia di Napoli-Roma. Un posticipo, quello di domenica sera al ‘San Paolo’, che nobiliterà il decimo turno della Serie A e potrà assumere i contorni di un autentico spot per il nostro calcio. Attacchi stellari, difese in difficoltà, fasce battutissime, tante conclusioni e un duello, Insigne vs Dzeko, al cardiopalma. Tutto questo e non solo è il ‘derby del Sud’.
A cura di Salvatore Parente
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Archiviata la tre giorni europea con un bilancio, per le italiane, assolutamente positivo, è tempo di campionato e, soprattutto, di big match. Dopo il derby di Milano, che ha infiammato il nono turno, infatti, la decima giornata sarà nobilitata da una sfida che, in passato, veniva definita ‘derby del sud’.

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Il Napoli di Ancelotti, si confronta con la Roma europea di Di Francesco per un scontro molto importante, forse, decisivo, per entrambe le formazioni. Da un lato, c'è il club campano che prova a restare aggrappato alla Juventus, dall'altro, il collettivo capitolino in cerca di riscatto, dopo quello continentale con il CSKA Mosca, e di riprendere la corsa bruscamente interrotta con la Spal. E poi Dzeko contro Insigne, i nuovi numeri #1, Olsen contro Ospina, la versatilità dei partenopei contro la freschezza giallorossa per una serie di elementi capaci di rendere appassionante, incerta e di assoluto livello la contesa di domenica sera. Elementi tecnici, statistici e tattici che, come di consueto, vi mostriamo.

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I moduli a confronto: 4-4-2 contro 4-2-3-1

Tatticamente la partita del ‘San Paolo’ sarà molto interessante con entrambi i tecnici a mettere in mostra sistemi di gioco piuttosto oleati in questo avvio di stagione. Cominciamo dagli ospiti con i giallorossi, da ben sei gare a questa parte, dal 26 settembre circa, con in testa un solo modulo: il 4-2-3-1. Un modulo che premia gli esterni, l’ampiezza delle trame offensive e che poi sfocia al centro per un gioco centripeto e che poggia le proprie ambizioni sul panzer Dzeko. Uno stile, un modo di intendere il calcio già visto lo scorso anno e che pare in grado di premiare De Rossi e compagni più in Champions che in campionato al netto degli uomini e del turnover che pure sembra tanto piacere a Di Francesco.

Si parlava di turnover, sì, di quello strumento di rotazione degli uomini perfettamente efficace per allargare la partecipazione e la democrazia del football. Anche, se non soprattutto, in casa Napoli. Dodici gare ufficiali ed altrettante diverse formazioni. E immaginiamo accadrà lo stesso anche domenica sera. Ciononostante, gli azzurri hanno mostrato in questa annata ancora più camaleontismo rispetto ai rivali di giornata mettendo insieme diversi modi di scendere in campo: l’iniziale 4-3-3, l’europeo 3-5-2, lo sporadico 4-2-3-1 (anche a gara in corso) e poi il 4-4-2 con Insigne spostato di punta capace di infiammare le qualità del ragazzo e garantire compattezza ed equilibrio alla squadra. In estrema sintesi: turnover minimo comune denominatore, 4-4-2 contro 4-2-3-1 per sfidarsi a viso aperto e provare ad avere ragione dell’avversario.

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Attacchi top, Napoli e Roma segnano tanto (e sanno offendere)

Dicevamo del grande interesse per questo match dal punto di vista tattico. Eppure, il ‘San Paolo’ non sarà una vetrina solo per i puristi del gioco, quelli cioè attenti in particolar modo agli schemi, ai movimenti di squadra ed alle strategie alla base di qualunque risultato. La tecnica, come l’attacco, domenica sera, saranno componenti essenziali. Già perché entrambe le formazioni sanno offendere, generare azioni pericolose e, poi, segnare. Diciotto gol per gli azzurri contro i 16 giallorossi, 126 tiri totali a 125 per i padroni di casa, 12 assist vincenti per gli ospiti e 11 per gli uomini di Ancelotti, 10 legni complessivi ma anche le circa 17 conclusioni a partita per entrambi, il 54% di possesso medio fra i due club ed i 7 dribbling a partita stanno a indicare una trazione offensiva piuttosto pronunciata. Una predisposizione al gioco, alla supremazia territoriale e all’attacco nel terzo quarto di campo davvero importanti.

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Difese ballerine, il gol è il risultato più probabile

Una condotta che premia i calciatori votati all’attacco e che, forse, penalizza un po’ troppo la difesa con ambedue i club a collezionare, insieme, ben 22 reti al passivo, anche se il Napoli subisce appena 9 conclusioni di media a partita. Tante marcature subite specie a causa di un filtro a centrocampo non sempre eccellente, specie sponda Roma (ultima per contrasti tentati in Serie A a quota 10.1 e quattordicesima per passaggi intercettati, 9.9), di sicuro propedeutici ad una gara davvero ricca di occasioni, opportunità e gol.

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Bomber a confronto: sarà Dzeko contro Insigne

Infine, l’incontro di domenica non potrà non passare per i piedi di due degli uomini più decisivi delle due compagini: Dzeko e Insigne. Otto gol e tre assist complessivi solo in campionato, i due gioielli di Roma e Napoli saranno determinanti non solo sotto porta, dove peraltro il loro mestiere sembrano saperlo fare, ma anche in sede di costruzione e sviluppo del gioco.

la provenienza dei tiri di Napoli (a sinistra) e Roma (a destra) (Whoscored.com)
la provenienza dei tiri di Napoli (a sinistra) e Roma (a destra) (Whoscored.com)

Un gioco più verticale ed ampio se si parla dei capitolini, col 64% dei tiri scoccati nell’area di rigore nemica, il 65% dei tentativi dalla zona centrale del campo e 52 cross totali; e più ragionato, fatto di fraseggi e tiri dalla distanza da parte dei campani col 50% del proprio gioco che staziona a centrocampo con improvvise ed imprevedibili accelerazioni, di squadra e/o individuali. Insomma, come dicevamo ci sono tutti gli elementi per vivere una sfida straordinaria ed assistere ad un autentico spot per il calcio.

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