Napoli-Inter: le pagelle commentate sul risultato di 4-1
Il Napoli macina calcio, gioca, domina le operazioni e schianta per 4-1 l’Inter di Spalletti. Una squadra, stasera, troppo remissiva, timida e incapace di reggere l’urto dei padroni di casa. Che, dopo un avvio non certo facile, prendono in mano il match fino al triplice fischio finale delineando i contorni di una gara mai, o quasi, in discussione. Merito dell’organizzazione di gioco, dell’ottima interpretazione dei ragazzi di Ancelotti ma anche delle prestazioni individuali di Zielinski, Mertens, Callejon e dello stellare Fabian Ruiz capace, tornato a sinistra, nel suo ruolo prediletto, di dimostrarsi non solo utile, ma assolutamente decisivo ai fini del successo partenopeo con un assist e due gol a referto. I primi, peraltro nell'ultima stagionale in casa, nel tempio del ‘San Paolo’. Dall’altra parte, Spalletti compreso, si salvano in pochi con il solo Martinez, sia pure a secco sotto porta, capace di guadagnarsi la sufficienza.
Primo Tempo
Zielinski silura Handanovic, Asamoah impreciso in uscita
Gioca a destra, a sinistra, al centro. Insomma, gioca sempre ed è uno dei pretoriani della prima stagione azzurra di Carletto Ancelotti. Parliamo del polacco Zielinski capace nell’ultima sfida stagionale al ‘San Paolo’, di firmare una rete bellissima, splendida, straordinaria. Come il suo talento e le sue enormi potenzialità. Che, però, non sempre si vedono sul rettangolo verde. Eppure, stasera, la costanza abita dalle parti del #20 partenopeo che indossa il vestito buono, quello della festa. E, approfittando di una imprecisa uscita dell’Inter sull’asse Perisic–Asamoah, beffa Handanovic, il miglior portiere della stagione, con un missile terra-aria da 30 metri. Riservandosi un posto in prima fila fra i migliori di serata, legittimando un’annata importante e candidandosi a punto di riferimento futuro, vista 2019/20.
Malcuit freccia azzurra, Perisic discontinuo
È un Napoli equilibrato e che, senza preferire l’una o l’altra corsia, attacca indifferentemente a destra come a sinistra. Sulla corsia mancina, col tandem Ghoulam–Fabian Ruiz, a destra, con Malcuit e Callejon. E proprio su questa zona del campo, almeno nella prima parte della gara, il francese ex Lille spinge con continuità, si sovrappone con estrema precisione rivelandosi freccia aggiuntiva nella ampia faretra in zona gol dei padroni di casa. Specie, approfittando del calo dei nerazzurri che, dopo aver subito il gol di Zielinski, perdono certezze e quella sicurezza palla a terra che avevano dimostrato all’alba del match. Con Perisic poco servito, salvo nell’occasione del pericoloso tiro di destro di Martinez al 32’, il cui passaggio chiave porta la firma del croato, e poco coinvolto nel calo generale dei suoi. Malcuit ne approfitta e corre con garra accompagnando con qualità la manovra con due dribbling e ben tre traversoni a referto.
Secondo Tempo
Fabian a tutto campo, e anche goleador. D’Ambrosio ci capisce poco
Ad inizio ripresa, Fabian Ruiz si prende il proscenio e, in più di una transizione attiva, mette in mostra tutte le sue doti palla al piede e in progressione. In accordo con i compagni ma anche andando via da solo riuscendo finalmente ad esprimersi, stavolta a sinistra e non più negli scomodi panni del regista, ai suoi livelli sulla corsia mancina. Lì, dove le sue qualità vengono esaltate, lì dove sembra vederlo anche il Ct iberico Luis Enrique che, in vista delle prossime sfide della nazionale, lo ha appena convocato nella Roja. E lì, pure, dove D’Ambrosio lo subisce non trovando mai l’antidoto giusto per arginare la furia (rossa) dello spagnolo. Che, poi, al 70’ e al 78’, trova anche due punti esclamativi, due soddisfazioni personali, le sua prime gemme al ‘San Paolo’, con i gol del 3 e del 4-0. Reti pesanti, che chiudono la contesa ed esaltano il giovane numero #8 campano, d'un tratto, sicuro Mvp della partita.
Callejon disegna, Mertens fa gol: Miranda e D’Ambrosio beffati
E poi c’è lui, Dries Mertens che continua a fare gol e a far sembrare facile ogni giocata. Anche quella che gli regala l’aggancio alla leggenda Sallustro a quota 108 reti in maglia Napoli.
Lui, piccoletto, ma punta dentro, detta il passaggio, si infila nel piccolo, infinitesimale interstizio lasciato aperto da Miranda e D’Ambrosio per poi colpire di testa, su precisissimo assist dell’altro spagnolo Callejon, per il 2-0 ed il Ko sui nerazzurri. Una rete bellissima, voluta, cercata, di pregevole fattura che fa il paio con quella di Zielinski e manda in paradiso il Napoli. E, pure, il suo più ispirato Masaniello: Ciro Mertens, dal Belgio.
Icardi fa gol ma il Toro Martinez è l’ultimo a mollare
Sponda Inter, la serata non è certo da incorniciare, anzi. Il passivo è pesante e la sfida con l’Empoli assume una importanza capitale. Una sfida da non sbagliare. E, date le premesse, Spalletti dovrebbe potersi affidare sul solo Lautaro Martinez che, unico nella sua squadra, è l’ultimo a mollare e ad accettare il risultato. Un po’ come all’andata, nella quale una sua rete decise il match a ‘San Siro', il ‘Toro’ non molla la presa, non abbassa l’asticella dell’attenzione potendo recriminare in ben due occasioni: la prima, con Koulibaly, che gli toglie di testa la gioia del momentaneo 2-1, e poi con la sorte, con la traversa a 15’ dalla fine a strozzargli in gola l’urlo del punto personale. Icardi, invece, subentrato dalla panchina, trova sì il gol della bandiera ma su calcio di rigore senza però evidenziare il cambio di passo davanti che ci si attendeva. Un gol utile, dunque, solo per gli annali. E nulla più.
Tabellino e voti
Napoli (4-4-2) #27 Karnezis 6.5; #2 Malcuit 7, #26 Koulibaly 7 (Dal 85’ Luperto s.v.), #33 Raul Albiol 6+, #31 Ghoulam 6+; #7 Callejon 6.5, #5 Allan 6.5, #8 Fabian Ruiz 8, #20 Zielinski 7; #14 Mertens 7 (dal 80’ Younes s.v.), #99 Milik 6 (Dal 76’ Insigne 6). A disposizione: #1 Meret; #6 Mario Rui, #13 Luperto, #19 Maksimovic, #23 Hysaj; #9 Verdi; #34 Younes, #24 Insigne. Allenatore Carlo Ancelotti 7.5
Inter (4-2-3-1) #1 Handanovic 5.5; #33 D'Ambrosio 5, #23 Miranda 5.5, #37 Skriniar 6, #18 Asamoah 6; #77 Brozovic 5.5, #5 Gagliardini 6 (Dal 58’ Vecino 5.5); #44 Perisic 5 (Dal 79’ Candreva s.v.), #14 Nainggolan 5.5, #16 Politano 5.5 (Dal 46’ Icardi 6+); #10 Lautaro Martinez. A disposizione: #27 Padelli; #21 Cedric Soares, #12 Ranocchia, #29 Dalbert; #20 Valero, #15 Joao Mario, #8 Vecino, #87 Candreva; #11 Keita, #9 Icardi. Allenatore Luciano Spalletti 5