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Juve ‘spacca Napoli’ con la forza delle riserve (che il Napoli non ha o non usa)

Dalla vitale vittoria della Juventus, che scava un solco di 6 punti col Napoli, al derby capitolino con Lazio e Roma a impattare sullo 0-0 fino allo scialbo pari dell’Inter ed ai cinque 0-0 di giornata, ecco promosse, rimandate e bocciate del 32° turno di Serie A.
A cura di Salvatore Parente
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Nel giorno in cui si assegna il titolo di Premier League con il Manchester City vittorioso con cinque giornate d’anticipo e quello della Ligue 1, col Paris Saint Germain a conquistare il settimo titolo nazionale, anche la Serie A, finora unico torneo con ancora una certa qual incertezza al vertice, si spacca: Juve a +6 sul Napoli. Grazie al contestuale pari degli azzurri al ‘Meazza' col Milan ed alla vittoria della Juventus in casa con la Sampdoria, infatti, i bianconeri, a pochi giorni dal big match dell'Allianz Stadium tentano l'allungo, la fuga, forse, decisiva per raggiungere il settimo scudetto di fila, il 34esimo della sua gloriosa storia. Ma il 32° turno è anche quello del derby, con gli umori pre-gara, diametralmente opposti e con una sfida, per tutti i 90′ di gioco spettacolare dove ci si gioca il predominio cittadino ma anche la Champions.

Una sfida però, priva di reti, per uno dei turni con meno reti dell'anno e per una corsa Champions immutata: Roma terza, Lazio quarta e Inter quinta ad un punto dalla zona che conta.

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In chiave Europa League, invece, poco o nulla cambia con, Samp a parte, tutte le formazioni con ambizioni di settimo posto a pareggiare le rispettive gare: 0-0 della Fiorentina con la Spal, pari a reti bianche dell'Atalanta con l'Inter e pure 0-0 fra Chievo e Torino. Stesso discorso per quanto concerne la zona salvezza con, Cagliari a parte, nessun club, dal Benevento ultimo al Sassuolo, dalla Spal al Chievo al Verona, uscito vittorioso da questa giornata. E così, già alla vigilia del turno infrasettimanale, il 33° del nostro massimo campionato, ecco come di consueto, promosse, rimandate e bocciate di questa entusiasmante 31esima giornata di campionato.

Promosse

Genoa compatto, solido e vincente: 1-0 al Crotone

Il Genoa con l’aiuto del Var che, già nel primo tempo, interviene in ben tre occasioni (chiarisce un episodio da rigore, annulla un penalty su Medeiros e poi convalida il gol vincente di Bessa), batte il Crotone per 1-0, mette in luce il talento di Medeiros, inguaia i calabresi in ottica salvezza e raggiunge il suo obiettivo stagionale: la permanenza nel massimo campionato italiano.

Insomma, un pomeriggio pressoché perfetto, non solo in termini di risultati, ma anche di gioco con la banda Ballardini mai in pericolo contro lo spuntato attacco pitagorico e sempre, o quasi, al comando delle operazioni. Un Genoa, dunque bravo, a mettere in cassaforte la pratica salvezza, esprimere pure un gioco piacevole, rivitalizzare il lusitano ex Sporting Lisbona, a mani basse migliore in campo, e confermare la propria solidità difensiva col 12esimo clean sheet su 32 gare per l’estremo difensore Perin. Un pomeriggio rasserenante che spazza via i dubbi, i malumori e gli insuccessi di inizio stagione: il peggio, e pure da tempo, è passato.

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Migliore in campo: Iuri Medeiros

Benevento orgoglioso, ottimo punto col Sassuolo e che prova per Diabaté

Che maglia indossa la dignità? Quella del Benevento e dei suoi tifosi con una squadra che, pur da un pezzo virtualmente in Serie B, non abbandona la contesa e, giocando un football sempre piacevole, ci prova. Facendo seguito all’ottima prova, sia pure infruttuosa, con la Juventus, infatti, i sanniti ci mettono cuore, grinta, cattiveria e determinazione complicando i piani di un Sassuolo che, invece, vincendo, avrebbe messo una pietra tombale sulla propria salvezza.

Un lungagnone maliano però, Diabaté (un gol ogni 40’ di gioco) che di mestiere fa l’attaccante, si mette di traverso, sigla una doppietta e impatta le reti dell’ottimo Politano. Insomma, veste i panni del killer e legittima la buona prova dei suoi in grado, per gran parte del match, di mettere in scena un calcio di qualità.

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Migliore in campo: Cheick Diabaté

Juventus incontenibile anche la Samp va al tappeto: il titolo è vicinissimo

La fortuna aiuta gli audaci. Specie se quest'ultimi, appunto, gli audaci, sono in credito con la sorte. Vedi, gli episodi di Madrid col Real. E infatti, i tre punti, forse decisivi per il campionato della Juventus, arrivano grazie ad un ‘colpo di fortuna’. A fine primo tempo, Pjanic infortunato, è costretto ad uscire, al suo posto entra Douglas Costa.

I bianconeri si schierano col 4-2-3-1 e, proprio grazie al brasiliano, riescono a mandare in bambola la difesa doriana: tre assist vincenti sui tre gol dei suoi. La rosa, anche in questa partita, fa tutta la differenza del mondo. E, DC11, è solo uno dei tanti motivi del successo bianconero. Un trionfo, quello per 3 a 0 contro la Sampdoria, che potrebbe rivelarsi determinante per questo massimo torneo nella settimana dei veleni, nel giorno della 350esima gara in Serie A di Allegri e del pareggio, sanguinoso, del Napoli contro il Milan.

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Migliore in campo: Douglas Costa

Rimandate

Chievo catenacciaro, ma il punto è un toccasana per la salvezza

Il Chievo salva la pelle contro il Torino e porta a casa, dopo il Ko col Napoli, un altro importantissimo punticino in chiave permanenza in Serie A. Per farlo però, i clivensi rinunciano quasi totalmente ad offendere l’avversario con una partita tutta, eccetto rare occasioni, dietro la linea della palla in attesa delle avanzate e delle iniziative di Belotti, Ljajic, Iago Falque e compagni.

Una tattica di gioco rischiosa, specie nel primo tempo, quando i granata in almeno tre occasioni rischiano di passare in vantaggio ma che, alla fine riesce, malgrado qualche intervento di Sorrentino e l’espulsione di Bani, a garantire il pari a Maran che, ora, può concentrarsi con maggiore tranquillità per la trasferta, a questo punto decisiva, con la Spal di mercoledì sera.

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Migliore in campo: Adem Ljajic

L’Inter stecca ancora: è 0-0 con l’Atalanta

L’Inter di Spalletti fallisce la terza gara consecutiva, dopo il pari a reti inviolate nel derby ed il Ko col Torino, complicando non poco l’affare qualificazione alla prossima Champions League.

Un affare che però, sembra proprio non doversi fare specie se i nerazzurri dovessero ripetere la prestazione ma soprattutto il primo tempo di Bergamo con una compagine impacciata, lenta, timorosa, a tratti, provinciale. Una condotta di gioco che poi muta nel secondo tempo ma non garantisce dividendi alla formazione milanese con un Icardi spento ed un Perisic, in buona posizione in tre occasioni, a non centrare il bersaglio grosso. Un pari dal sapore, l’ennesimo, della sconfitta e della mancata svolta in un turno, per via del contestuale scontro diretto fra Lazio e Roma, assolutamente favorevole.

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Migliore in campo: Alejandro Gomez

Fiorentina imprecisa sotto porta: 0-0 con la Spal

La striscia di vittorie consecutive della Fiorentina s’interrompe contro la voglia, l’organizzazione difensiva e le motivazioni di una Spal che, di fare la vittima sacrificale di giornata, non ci pensa proprio.

E infatti, il match del ‘Franchi’, per i toscani, è uno dei più duri degli ultimi mesi con gli emiliani bravi a contenere, sia pure con un Chiesa in grande spolvero e grazie ad un formidabile Meret, le folate offensive dei padroni di casa e a contrattaccare sulle corsie esterne appena possibile. Insomma, una gara che, ai punti, sarebbe dovuta andare ai Viola ma che alla fine dei giochi restituisce un pari che ci sta eccome con la Spal capace di difendersi con le unghie e con i denti e la Fiorentina troppo imprecisa e pasticciona in fase realizzativa. Punto utile per entrambe però, con i ragazzi di Semplici a proseguire il proprio magic moment, fatto di sette risultati utili consecutivi, e quelli di Pioli a continuare a cullare il proprio sogno europeo.

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Migliore in campo: Alex Meret

Napoli evanescente, il gol non arriva ed il Milan ferma Sarri

Il Napoli di Sarri, quello bello, spumeggiante, vittorioso e in grado di siglare montagne di gol è scomparso. Almeno per metà. La bellezza del gioco, anche in un momento della stagione dove non tutti gli interpreti sembrano godere di ottima salute, è rimasto, i gol, no. E infatti gli azzurri, sia pure, c’è da dire, contro un ottimo Milan non vanno in rete, non sbloccano il punteggio e finiscono per prestare il fianco alla fuga, a 6 giorni dal big match di Torino, forse decisiva della Juventus. Certo, gli alibi non mancano. Assente Mario Rui e con Hysaj spostato a sinistra, gli azzurri sembrano non godere delle corsie laterali e, con un Mertens non proprio al top, le cose si complicano.

Ed il pari, a reti bianche, peraltro il secondo consecutivo di stagione a Milano, inguaia i piani campani di scudetto con il Napoli di Sarri, per carità, sempre bello ed affascinante, titolare di soli due successi dalla sconfitta con la Roma in poi (9 punti nelle ultime cinque) e ora, a -6 dalla Juve.

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Migliore in campo: Lorenzo Insigne

La Lazio con la forza dei nervi, ma non basta: 0-0 nel derby del riscatto

Il derby, al termine di una settimana europea che ha ribaltato il paradigma cittadino con la Roma a mille e la Lazio ferita dalla ‘Caporetto' di Salisburgo, vale molto di più della consueta rivalità cittadina o del posto Champions, vale per il riscatto o la conferma di un momento storico, appunto, agli antipodi. E la gara vive, fina dal primo minuto, di strappi, motivazioni e nervi con i biancocelesti, stizziti dalla mancata qualificazione alle semifinali di Europa League, a caricare a testa bassa. L'avvio è tutto degli uomini di Inzaghi. Il tempo di far passare la sfuriata e prendere le misure però, ed ecco che anche i giallorossi si fanno sentire annullando il gioco avversario e colpendo un palo con Bruno Peres.

La ripresa non varia il piano partita: ‘padroni di casa', la Lazio, in controllo del gioco e Roma, corta, attenta e pronta a ripartire. E il monologo è sempre uguale con Dzeko e compagni ad essere molto più pericolosi di Immobile e Felipe Anderson, in serata no. E proprio il bosniaco va vicino al bersaglio grosso con la traversa che gli nega un gol, molto probabilmente risolutivo, nonché giusto premio di una settimana ricca di emozioni. Eppure, il campo, al triplice fischio finale, non decreta né vincitori né vinti con la Lazio a dover, ancora per molto, fare i conti con i propri demoni, austriaci, e la Roma incompiuta in campionato, a sei giornate dal termine, lungi dall'aver risolto il rebus Champions.

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Migliore in campo: RadjaNainggolan

Bocciate

Udinese, arriva la nona: nove Ko di fila per Oddo e compagni

La testa, nella vita come nel calcio, è fondamentale per poter riuscire a raggiungere i propri obiettivi. Le motivazioni, ma anche i sentimenti, come la rabbia, il risentimento o la paura, sono vitali e sempre condizionanti.

E quest’ultima, la paura, si è ancora una volta manifestata nei calciatori dell’Udinese incapaci, malgrado il vantaggio del solito Lasagna (9 gol per lui in stagione), di legittimare lo 0-1 ed esorcizzare lo spettro della sconfitta. Pavoletti prima e Ceppitelli poi, fanno ripiombare i friulani sull’orlo del baratro con gli ospiti, ora, a doversi guardare le spalle con un vantaggio sulla zona retrocessione non più ampio come alcune settimane fa.

Ma la svolta, prima ancora sul piano del gioco, deve arrivare, come detto in avvio, dalla testa con Oddo chiamato, nel prossimo turno infrasettimanale, sul difficile campo del Napoli dove realizzerà il suo personale girone d’andata con l’Udinese, a invertire la rotta e porre fine a questa indecorosa serie, a tratti infinita, di Ko.

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Migliore in campo: Leonardo Pavoletti

Verona male a Bologna, al ‘Dall’Ara’ arriva la 21esima sconfitta stagionale

Nella giornata di ieri, sponda Verona, l’unica notizia positiva è questa: Cagliari a parte, nessuna delle cosiddette piccole ha vinto. E quindi, la salvezza resta a breve distanza con soli 3 punti che separano gli scaligeri dalla Spal quartultima. Tolto questo però, Pecchia e compagni hanno poco di che essere felici con la sfida del ‘Dall’Ara’ a confermare una certa sensazione: se l’Hellas gioca così, male ovviamente, la salvezza diventa impresa complicata.

E infatti sul terreno di gioco dei felsinei, i veneti impostano una partita tutta dedicata alle ripartenze pur calciando, praticamente, nell’intero corso della gara, per sole due volte verso lo specchio di porta avversario. Troppo poco per tentare di arginare la voglia di calcio del Bologna, in ritiro da martedì scorso, e la forza di Verdi autore di una bellissima punizione per il momentaneo 1-0. Ah a proposito, fra le buone notizie per il Verona, il calendario con, in 4 giorni, le sfide che valgono una stagione con Sassuolo e Spal.

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Migliore in campo: Simone Verdi

I gol ‘della domenica’

Diabaté

Verdi

Donnarumma

Politano

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