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Il PSG non si ferma più, il Chelsea ritrova il successo. Basilea che cuore, si rivede Ibra

Promossi, boccia e rimandati del mercoledì di Champions. Barcellona e Chelsea mettono la qualificazione al sicuro, l’Atletico Madrid torna in corsa. Sporting Lisbona e Basilea non mollano. Le italiane raccolgono solo un pareggio e una sconfitta.
A cura di Salvatore Parente
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Ancora spettacolo ed emozioni in questo mercoledì di Champions con otto partite sensazionali che hanno lasciato, tutte o quasi, segnali chiari quando i gironi stanno per concludersi ed i verdetti sono ad un passo dall’essere emessi. Un mercoledì che ha rinviato le qualificazioni di Roma e Juventus, rispettivamente contro le spagnole Atletico Madrid e Barcellona e riacceso le speranze dei Colchoneros ma anche di Sporting Lisbona e Basilea che, con le vittorie di stasera, prenotano un ultimo turno assolutamente vibrante.

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E così, nella serata del ritorno in campo di Ibra, del record di gol ogni epoca messi a segno da parte di un club (il PSG) impegnato nei gironi e nella notte della nona sinfonia (consecutiva) di Heynckes, vediamo promossi, rimandati e bocciati della quinta giornata della ‘coppa dalle grandi orecchie’.

Promossi

Psg, a suon di record: Celtic Glasgow battuto

Fra i promossi, come da copione, il Paris Saint Germain di Emery che ha divorato in casa, in un sol boccone, nonostante lo svantaggio iniziale di Moussa Dembélé, la preda Celtic Glasgow. La motivazione per fare ancora bene però, malgrado una qualificazione già in tasca, arriva dalla fame agonistica dei campionissimi ma anche da alcuni record dei gironi di Champions da poter battere o eguagliare. Col successo di stasera, infatti, i parigini sono in corsa per emulare, Milan (1992/92), lo stesso Paris Saint Germain (1994/95), Spartak Mosca, Barcellona (2002/03) e Real Madrid (2011/12, 2014/15) per squadre che hanno chiuso il loro gruppo, Bayern Monaco permettendo, a punteggio pieno.

Le reti di Neymar (2), Cavani (2), Mbappé, Verratti e Dani Alves, invece, permettono ai transalpini di superare il primato di gol in un girone, con un match d’anticipo, stabilito dal Borussia Dortmund lo scorso anno con 24 marcature a referto contro le 21 dei tedeschi siglate, un anno fa, con Real Madrid, Sporting Lisbona e Legia Varsavia.

Un successo importante, un obiettivo speciale ma che, con l’MCN davanti, era di sicuro nelle corde dell’attacco dei parigini. Infine, con l’ennesima buona prestazione difensiva stagionale, la possibilità di chiudere a 1, e quindi come miglior difesa della storia della competizione (insieme con Milan, Ajax, Juventus, Chelsea, Liverpool, Villarreal, Monaco e proprio PSG), resta ancora una prospettiva concreta. Insomma, divertimento, tiki-taka, classe e qualità a parte, si lotta per la storia e per un percorso, considerato il mercato estivo, quanto più netto possibile, vista maggio, vista finale di Kiev.

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Chelsea, in Azerbaigian arriva il riscatto

Dopo il pesante stop dell’Olimpico di due settimane fa, preciso come un orologio svizzero, arriva il riscatto del Chelsea di Conte. E sì perché sul difficile campo, quello del Baku Olympic Stadium, del Qarabag dove l’Atletico ha trovato solo 1 punto e la Roma una vittoria risicata, Hazard e compagni passeggiano guadagnando 3 punti preziosi per l'avvenuta qualificazione nel complicato gruppo C con Roma e Atletico Madrid.

Eppure, la resistenza degli azeri non è stata da poco ma, la troppa carica, l’eccessiva garra degli uomini di Gurban Gurbanov, ha portato al 19′ il centrale Sadygov a farsi espellere concedendo il rigore dell’1-0 che ha messo in discesa la contesa. Contesa poi dominata per larghi tratti del match con 18 tiri totali, 10 in porta ed un 4-0 rotondo, utile pure ad aggiustare una differenza reti che ora vede gli inglesi a quota +8.

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Il Bayern non si ferma più, en plein per Heynckes

Il nome di Carletto Ancelotti fa ormai parte del passato con l’ancora arzillo Heynckes in grado di cancellare le difficoltà iniziali dell’italiano con la nona vittoria in nove gare dal suo ritorno alla guida dei bavaresi. Sul campo dell’Anderlecht con la formazione titolare, malgrado la già raggiunta qualificazione ed un primo tempo in apnea con i padroni di casa in grado di presentarsi più volte davanti a Ulreich, arrivano 3 punti che fanno morale e, soprattutto, tengono in vita la speranza di riacciuffare quel primo posto ipotecato dal Paris Saint Germain con il clamoroso 3-0 nell’esordio casalingo dei parigini in questa nuova edizione della Champions.

Tutto in chiave primo posto però, ora, si può decidere, rimontona del Bayern permettendo (i bavaresi devono vincere con un rotondo 4-0), all’Allianz Arena. Intanto, nella fredda serata di Bruxelles, oltre al 2-1 esterno, con la prima rete della sua Champions dell’Anderlecht (Hanni al 63’), arrivano gli acciacchi di Thiago Alcantara (sostituito da James Rodriguez) di Robben (sostituito da Javi Martinez), il gol di Lewandowski ma anche l’esordio stagionale e internazionale del terzino austriaco Friedl in grado, nonostante i 19 anni, di giocarsela a viso aperto sulla corsia mancina anche contro Appiah, l’ottimo Dendoncker e l’esterno Gerkens.

Il cuore oltre l’ostacolo, l’Atletico resta in corsa

Quando c’è da metterci tutto, cuore, grinta, testa, determinazione e voglia la creatura di Simeone, l’Atletico Madrid non delude mai, o quasi. E così pure stasera al Wanda Metropolitano contro l’ottima Roma di Di Francesco che, nel secondo tempo, dopo il palo di Nainggolan, scompare e si consegna ai famelici Colchoneros capaci di trovare, alla terza partita europea, la loro prima affermazione non solo nel Gruppo C ma anche nel nuovo stadio.

Per riuscirci però, i rojiblancos hanno dovuto attendere molto con i giallorossi troppo accorti, rinunciatari e bassi nella seconda porzione di gara con un atteggiamento troppo conservativo che ha portato i padroni di casa al vantaggio, meraviglioso, di Griezmann e poi al raddoppio definitivo di Gameiro, dopo l’espulsione di Bruno Peres. Niente processi o condanne sommarie però, per la Roma, Qarabag permettendo, la qualificazione è ancora possibile, appuntamento rimandato a inizio dicembre.

Rimandati

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Manchester United per onore di firma, Ko al St. Jakob-Park

Lo United, già qualificato, si presenta al Saint Jakob-Park consapevole di essere già con la testa agli ottavi e di avere, salvo miracoli nell’ultima in casa contro il CSKA, il primo posto assicurato. E così, questa consapevolezza finisce per rendere l’impegno più una commissione da sbrigare che una gara da vincere con, palo di Fellaini a parte, un Basilea in piena corsa, molto più determinato e pericoloso dalle parti di Romero.

Un atteggiamento, un linguaggio del corpo spento che, alla fine dei giochi, mina la solidità difensiva dei Red Devils con gli elvetici capaci di raggiungere la rete dell’1-0, su assist del giovane Petretta, del biondissimo Michael Lang. Una rete fondamentale con gli svizzeri, ora, ad un passo dalla seconda storica qualificazione agli ottavi, dopo quella del 2011, che mette in secondo piano il rientro in campo di Zlatan Ibrahimovic, 1 anno e 7 mesi dopo l’ultima apparizione in Champions col suo PSG eliminato all’Etihad contro il Manchester City.

Juventus qualificazione rimandata, si decide tutto in Grecia

Se la Roma non sorride e anzi è costretta a rimandare il discorso qualificazione fra due settimane, la Juventus non sta meglio con lo stesso, identico destino dei connazionali giallorossi. I bianconeri, infatti, pur senza dover fronteggiare Messi per larga parte della partita non riescono ad avere la meglio sul Barça con una prestazione tutto sommato sufficiente ma non tale da poter mettere in crisi i catalani e l’arcigna retroguardia dei blaugrana che, in campionato, ha subito appena 4 gol in 13 giornate.

voti e formazioni di Juventus e Barcellona (Sofascore.com)
voti e formazioni di Juventus e Barcellona (Sofascore.com)

La sfida si svolge sul filo del tiki-taka, della tattica ma anche dei nervi di un Allegri voglioso di guadagnarsi la qualificazione in casa e poi costretto ad accontentarsi del pari e del match point in Grecia, sul campo del già eliminato, da tutto, Olympiakos di Lemonis per una qualificazione, per via del generoso Sporting vittorioso in casa per 3-1 sui greci, più difficile del previsto.

Bocciati

Benfica che combini, arriva la quinta sconfitta consecutiva

Il Benfica d’antan, quello degli anni di Eusebio ma anche quello delle recenti finali di Europa League, nel 2012/13 col Chelsea, e del 2013/14 col Siviglia, non esiste più col 2-0 subito in Russia da parte del CSKA Mosca come ‘funerale’ sportivo di una squadra allo sbando. Le ‘Aguias’ che avevano perso le precedenti 4 uscite di questa edizione della Champions, infatti, non hanno un moto d’orgoglio non riuscendo a far meglio nel freddo di Mosca e rimediando una sconfitta davvero pesante sotto i colpi di Schennikov al 13’ e dell’autogol di Jardel al 56’. E se il Ko dell’ultimo match a Old Trafford aveva certificato l’eliminazione dei lusitani dalla Coppa, questo ennesimo stop diventa molto pesante con un Benfica che, al momento, potrebbe entrare nella folta schiera delle compagini uscite con 0 punti in un girone decretando, quindi, il peggio rendimento in una ‘Coppa Campioni’ mai messo in mostra in 113 anni.

la classifica, precaria, dell'Olympiakos (Sofascore.com)
la classifica, precaria, dell'Olympiakos (Sofascore.com)

Olympiakos al tappeto, i greci salutano la manifestazione

Nella sfida decisiva per non perdere il sogno europeo e salutare anzitempo le competizioni internazionali, Lemonis e compagni vengono spazzati via dallo Sporting Lisbona di Jorge Jesus. Eppure, almeno per una mezz’ora, al José Alvalade regna l’equilibrio con i padroni di casa intenti a cercare la via della rete e gli ospiti a contenere e poi ripartire con le folate offensive di Pardo a destra e Carcela Gonzalez a sinistra. Come di consueto accade però, in contesti come questi, i talenti la sbloccano e poi la risolvono. E così accade anche nella serata lusitana con la stellina Gelson Martins che libera Dost capace di battere Proto e siglare il settimo gol nelle ultime 6 gare stagionali.

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E poi, per lanciare un messaggio alla Juventus e chiudere la contesa, al 43’, arriva il raddoppio dell’esterno offensivo Bruno Cesar che manda al tappeto i greci con l’olandese numero #28 che, impietoso, si regala la rete numero 46 in due anni di Sporting con il 3-0, poi 3-1 con rete di Odjidja-Ofoe, finale sugli ellenici. Greci che chiudono qui la loro Champions e attendono, fra due settimane, la Juventus di Allegri per un mesto commiato alla ‘coppa dalle grandi orecchie’ nel catino di casa del Karaiskakis.

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Le qualificate di questa sera

Nel mercoledì sera, ad un turno dalla fine dei gironi, arrivano anche le qualificazioni aritmetiche del Chelsea, che nel gruppo C stacca la Roma di 2 punti e l'Atletico di 4, del Barcellona, capace di strappare 1 punto prezioso all'Allianz Stadium per confermarsi agli ottavi da prima in classifica (anche con una sconfitta in casa con lo Sporting i blaugrana sarebbero comunque in testa in virtù degli scontri diretti con la Juventus) ma anche il sorpasso del Basilea ai danni del CSKA. Con il successo casalingo contro il Manchester United, infatti, gli elvetici possono guardare con ottimismo alla prossima sfida in Portogallo col Benfica a 0 punti ed i russi in trasferta nel teatro dei sogni dell'Old Trafford.

I gol del mercoledì di Champions

Come al solito la Champions mette in mostra i gioielli più preziosi del panorama calcistico continentale con calciatori straordinari, fortissimi ed in grado di far battere forte il cuore a tutti. E così, come da tradizione, anche questo mercoledì regala reti da cineteca e gol pazzeschi. Oggi, vi proponiamo il secondo gol del parigino Neymar che, dopo aver chiuso il triangolo stretto con Verratti, scarica in porta battendo l’incolpevole Gordon, la saetta di Willian per il 4-0 esterno sul Qarabag, la meravigliosa rovesciata di Griezmann per l’1-0 del suo Atletico Madrid ed il 6-1, al volo, di Cavani contro il Celtic Glasgow.

Neymar

Willian

Griezmann

Cavani

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