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Il Pagellone dell’estate di mercato: Juve al top, tornano le milanesi. Delude il Napoli

A pochi istanti dalla fine ufficiale della campagna di rafforzamento estiva 2018, ecco voti, pagelle e valutazioni sull’operato sul mercato delle venti squadre del nostro massimo torneo nazionale. Un mercato che ha visto Juve, Milan e Inter assolute protagoniste col Napoli, orfano di Sarri, che ha puntato sulle conferme del gruppo e dei big senza piazzare il colpo a effetto. Buone le operazioni di Sampdoria, Torino e Atalanta con, per la lotta per non retrocedere, il Parma scatenato negli ultimi giorni.
A cura di Salvatore Parente
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Il calciomercato, che quest’anno si chiude in anticipo con la deadline prevista per oggi alle ore 20, si è finalmente concluso lasciando in dote una sensazione piuttosto netta: la Serie A, seconda per spese nel panorama calcistico europeo, è finalmente ritornata. Dall’affare Cristiano Ronaldo alla Juventus, infatti, a quello che ha portato Higuain al Milan e Bonucci a Torino, fino alle operazioni di Roma e Inter, si pensi a Nzonzi o a Nainggolan, il massimo campionato si è tolto l’etichetta di torneo ‘minore’ riprendendosi un proscenio, mediatico e tecnico, da troppo tempo esclusivo di Liga e Premier League.

E tutto, se vogliamo, partendo dalla voglia del nostro calcio di riaffermarsi trainato dalla solita Juventus che, accecata dall’obiettivo Champions League, non ha badato a spese portando CR7 in Italia e generando, pure, una sorta di effetto domino con molti altri club, specie quelli di vertice, alla ricerca di profili importanti per tentare, almeno in parte, di rispondere alla ‘Vecchia Signora’. Un beneficio condiviso, una spinta, per tutti, a fare meglio ma anche una sfida per le inseguitrici di Madama stanche, dopo un settennato di dominio, di doversi arrendere allo strapotere piemontese. E così, con la fine ufficiale della campagna di rafforzamento estiva, vediamo quali squadre si sono mosse meglio, o peggio, nel Pagellone del calciomercato 2018.

Le sei sorelle

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Juventus. CR7 fa lievitare il voto: 10 dalle parti di Torino

Quando prendi in squadra un calciatore come Cristiano Ronaldo, quando porti in Italia, dal Real Madrid, il Pallone d’Oro in carica non puoi non ottenere un voto altissimo in sede di analisi di mercato. Dieci è, infatti, il voto che merita questa Juventus, e questa dirigenza, per un affare che ha messo in secondo piano anche gli arrivi di Emre Can, Perin, Joao Cancelo o il ritorno del figliol prodigo Bonucci.

Un innesto che sposta, lui sì, gli equilibri ma non solo nel Bel Paese, peraltro già dominato da sette anni, ma anche in Europa con la Juve, grazie al colpo del secolo, accreditata ai nastri di partenza della Champions League come prossima favorita per il successo finale della competizione, il cui ultimo atto, ironia della sorte, si terrà proprio a Madrid ma non nell’ex tempio santificato dalle prodezze del lusitano ma nel nuovissimo Wanda Metropolitano. Insomma, un mercato stellare, un mercato da assoluta protagonista in Italia e nel Vecchio Continente.

Formazione: (4-3-3) Szczesny; CANCELO, BONUCCI, Chiellini, Alex Sandro; EMRE CAN, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, CRISTIANO RONALDO, Dybala

Inter da nove, peccato per Modric

Il ritorno in Champions League dopo anni da sparring partner in Italia ed in Europa non poteva generare mercato migliore. In serie l'Inter, in poche settimane, ha messo a segno colpi come quello di Lautaro Martinez, De Vrij, Asamoah, Nainggolan, Politano, Vrsaljko e, in chiusura, Keita oltre ad aver attentato al secondo acquisto dell'anno con Modric del Real Madrid, a tratti, vicinissimo ad abbracciare il nerazzurro. Insomma, un mercato importante per rilanciare ambizioni di successo in campionato, col titolo che manca dal 2010, ma anche per non sfigurare nella coppa dalle grandi orecchie, habitat naturale dei meneghini. Un mercato, dunque, Modric a parte, da 9 pieno.

Formazione: (4-2-3-1) Handanovic; VRSALJKO, Skriniar, DE VRIJ, ASAMOAH; Vecino, Brozovic; KEITA, NAINGGOLAN, Perisic; Icardi

Milan da 8.5, Leonardo risolve problemi

Estate divisa in due. Una prima parte vissuta pericolosamente fra una esclusione ed una riammissione in Europa League; una seconda, nettamente migliore per i supporters rossoneri, trascorsa con la nuova proprietà a porre le fondamenta per il prossimo anno e, dunque, a mettere a segno affari su affari. Higuain-Caldara, in cambio di Bonucci, con l'argentino che arriva con la formula del prestito oneroso da 18 milioni di euro più diritto, e non obbligo di riscatto a 36, e poi Castillejo per Bacca, come emblema del cambio di marcia del ‘Diavolo’. Un cambio di marcia che porta il club meneghino, con pure Laxakt e Bakayoko, in alto nelle gerarchie, nel rapporto di forze con le altre avversarie di Serie A con i rossoneri, ora, specie grazie alla cura Leonardo, chiamati a chiudere la prossima annata, almeno, fra le prime quattro.

Formazione: (4-3-3) G.Donnarumma; Calabria, CALDARA, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Biglia, BAKAYOKO; Suso, HIGUAIN, Calhanoglu

Roma 8.5: gioventù e progettualità per i giallorossi

Nzonzi chiude il cerchio di un mercato, per la Roma, davvero molto intrigante. Sacrificato Nainggolan sull'altare del bilancio ma anche del nuovo corso giallorosso, i capitolini hanno portato all'ombra del Colosseo una serie di giovani talenti, e prospetti più navigati, di sicuro interesse. Da Kluivert a Coric, da Cristante a Bianda, da Zaniolo a Pastore fino a Santon e Marcano e, in ultimo, appunto, Nzonzi, la Roma ha cancellato la delusione Malcom e allestito una formazione davvero lunga, profonda, ricca di alternative ma, soprattutto, dai grandi margini di miglioramento. Una rosa già pronta oggi ma ancora più pericolosa, per tutti, nel prossimo futuro.

Formazione: (4-2-3-1) OLSEN; Florenzi, Fazio, Manolas, Kolarov; Strootman, NZONZI; Under, PASTORE, Perotti; Dzeko

Lazio: SMS resta e Lotito fa il secondo colpo dell'anno

Conservare la struttura che aveva sfiorato la qualificazione in Champions League lo scorso anno e, se possibile, cercare di implementarla con acquisti mirati. Questo, a maggio, l'obiettivo dichiarato della dirigenza biancoceleste, questo ciò che è avvenuto nelle settimane, torride, del mercato laziale. Già perché malgrado una stagione da 9 gol e 14 assist, nessuno, né il Real Madrid, né il Milan, sono riuscite a strappare Milinkovic-Savic alla sapiente guida di Inzaghi col collettivo di Lotito capace di trattenere uno dei centrocampisti più dotati della Serie A ma anche dell'intero consesso calcistico internazionale. Un colpo da maestro per il patron delle Aquile che, poi, con la sapiente lungimiranza del Ds Tare ha portato a casa elementi come Acerbi, Berisha, Durmisi, Badelj a zero e, in sostituzione di Felipe Anderson, a soli 15 milioni di euro, dal Siviglia, Correa. Un mercato, dunque, ampiamente positivo con la Lazio, come durante la scorsa stagione, chiamata a vestire i panni della mina vagante per le posizioni di vertice.

Formazione: (3-5-2) Strakosha; ACERBI, Luiz Felipe, Radu; Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic, DURMISI; Luis Alberto; Immobile

Napoli da 5.5, troppo poco all'ombra del Vesuvio

Per il Napoli non c’è redenzione. Dopo il colpo Ancelotti in panchina con Carletto ad abbracciare il progetto tecnico azzurro e a fare il suo ritorno in Italia dopo diversi anni, il mercato dei campani non è stato all’altezza né della grandezza del suo nuovo allenatore, né delle ambizioni di una squadra laureatasi, ancora una volta, vice-campione d’Italia. Verdi, Meret e Fabian Ruiz rappresentano sì un bell’investimento per il futuro ma queste firme, insieme con quelle di Malcuit, Karnezis o Ospina non sembrano completare una squadra che, con l’addio di Jorginho e quello inatteso, almeno fino ad una settimana fa, di Inglese, non pare essere completa, specie in attacco con l’incognita Milik. Insomma, doveva arrivare il colpo, prima Chiesa, poi Benzema, Di Maria, Cavani, Balotelli ed infine Belotti, e invece non s’è fatto vivo nessuno dalle parti di Castelvolturno delineando i contorni di un calciomercato, quello targato 2018, davvero deludente.

Formazione: (4-3-3) MERET; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Hamsik, FABIAN RUIZ; Callejon, Mertens, Insigne

Lotta per l’Europa e Middle Class

Fiorentina 7, resta Chiesa e prosegue il progetto giovani

Per la Fiorentina, un po’ come per la Lazio con MilinkovicSavic, l’obiettivo prioritario del proprio mercato era quello di trattenere, malgrado le lusinghe dei tanti club su di lui, la stellina, l’astro nascente del calcio nazionale, Federico Chiesa. Ed anche in questo caso, come per i biancocelesti, i viola, alla fine, ce l’hanno fatta. Da lì, poi, Corvino e soci hanno deciso di proseguire sul progetto giovani messo in piedi lo scorso anno acquistando a vario titolo ben nove calciatori, da Edimilson Fernandes a Pjaca, da Hancko a Cehccerini fino a Norgaard, Lafont e Mirallas, la cui media età è di soli 22.5 anni. Una scelta che sa di continuità e che conduce la Fiorentina, senza nessuna cessione di spicco e con un anno d’esperienza in più per i suoi giovani prodotti, fra le compagini candidate a sorprendere tutti e, magari chissà, ad insidiare le posizioni di vertice nel segno dell’attacco Pjaca, Simeone, Chiesa e dell’indimenticato capitano Astori.

Formazione: (4-3-3) LAFONT; Milenkovic, Vitor Hugo, Pezzella, Biraghi; GERSON, Veretout, Benassi; Chiesa, Simeone, PJACA

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Torino 7+, il ‘Gallo’ canterà ancora sotto la Mole ma in tandem con Zaza

Quasi 50 milioni di euro investiti, la conferma di Belotti ed i colpi, last-minute, Soriano e Zaza. Così, in una sola riga, si potrebbe riassumere il mercato di un Toro che, dopo alcuni anni da sparring partner, da formazione di metà classifica, vuole emanciparsi dalle sabbie mobili, dal limbo della parte centrale della graduatoria per poter ambire all’Europa e poi, rivivere, perché no, stagioni dopo, le emozioni, ad esempio, del San Mames. Il Torino è, oggi, con un Mazzarri dal primo giorno di ritiro ed una rosa di ottima fattura, da Meité a Izzo, da N’Koulou a Bremer, una delle pretendenti più accreditate per la lotta all’Europa e per il titolo, tutt’altro che inutile, di rivelazione del prossimo torneo nazionale.

Formazione:  (3-5-2): Sirigu; IZZO, Lyanco, N'Koulou; De Silvestri, Baselli, MEITE', Rincon, Ansaldi; ZAZA, Belotti

https://www.youtube.com/watch?v=HjvMMu18Ekk

Atalanta 7, Rigoni risponde al malcontento di Gasp

Negli ultimi giorni Gasperini, anche per pungolare la propria società, aveva esternato tutta la sua preoccupazione per la prossima stagione durante le ultime fasi di un mercato, per lui, non troppo soddisfacente. Eppure, valutando gli uomini in rosa, la Dea non dovrebbe faticare troppo, almeno in campionato, per rinverdire i fasti delle ultime due annate. Certo, sono arrivati tanti giovani, Tumminello, Bettella, Reca, Carraro ma le buone notizie si chiamano anche Zapata, Pasalic, le conferme di uomini mercato come Hateboer, Ilicic e, soprattutto, il ‘Papu’ Gomez e l’arrivo, pure oneroso (1 milione per il prestito più 15 per il riscatto) dell’esterno offensivo dello Zenit, Emiliano Rigoni. Colpo finale, di un certo spessore, e conferme che possono garantire sicurezza ai più giovani e tanti punti ad una Atalanta che, però, dovesse qualificarsi ai gironi di Europa League (Copenaghen ultimo ostacolo), almeno nei primi mesi della nuova annata, potrebbe presumibilmente subire la fatica del doppio impegno: nazionale e continentale. Per il resto, la campagna di rafforzamento degli orobici è stata comunque di buon livello.

Formazione:  (3-4-1-2) Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, Freuler, De Roon, RECA; PASALIC; ZAPATA, Gomez

Sampdoria forza 7: Destro e Tonelli affari last-minute

Ekdal, TonelliSaponara, al netto della delusione Zaza, soffiato sotto al naso di Ferrero dal Torino di Cairo nell'ultimo giorno di mercato, per rispondere alle perplessità del proprio allenatore Giampaolo e reinvestire parte dei milioni di euro ricevuti dagli affari Torreira all’Arsenal e Zapata all’Atalanta. Un ultimo giorno per dare maggiore peso ad un mercato, peraltro non privo di buone aggiunte, come quella di Jankto dall’Udinese, di Defrel dalla Roma o di Vieira dal Leeds United e per reinserire, di diritto, i doriani nel novero delle formazioni immediatamente dietro le cosiddette ‘sei sorelle’. Un mercato, con le conferme di talenti come Praet, Bereszynski, Ramirez, Kownacki e Quagliarella di buon livello e che assicura competitività ad una squadra che, già lo scorso anno, per larghi tratti della stagione, aveva fatto intravedere enormi potenzialità ed un gioco davvero spettacolare.

Formazione:  (4-3-1-2) AUDERO; Bereszynski, COLLEY, Andersen, TAVARES; Praet, Linetty, JANKTO; Ramirez; Quagliarella, DEFREL

Sassuolo 7-: giusto mix fra giovani e calciatori esperti

De Zerbi in panca e diversi giovani acquisti per non rivivere la pericolosa annata 2017/18 che, per gli annali neroverdi, è stata fra le peggiori, specie in avvio, da quando gli emiliani nobilitano la Serie A. Una campagna estiva però, con pure diversi elementi d’esperienza acquistati con Boateng e Babacar, sia pure 25enne, come chiocce per un gruppo comunque molto fresco: il terzo per media età più bassa del massimo campionato. Marlon dal Barcellona, Brignola, Di Francesco, Odgaard, Magnani, Locatelli, Sernicola e Boga, infatti, rappresentano il senso di questo mercato sassolese con la dirigenza fortemente intenzionata a valorizzare promettenti profili sotto l’attenta guida del neo-tecnico ex Benevento. Il tutto, poi, con la speranza che, la sempre verde, anzi, neroverde, stella di Berardi, possa finalmente essere in grado di irradiare tutta la sua forza e le sue enormi potenzialità per un Sassuolo, almeno ai nastri di partenza, che pare non dover rischiare molto in termini di lotta per non retrocedere.

Formazione:  (4-3-3) Consigli, Pol Lirola, MARLON, LEMOS, Peluso; LOCATELLI, Magnanelli, Duncan; Berardi, BOATENG, DI FRANCESCO

Lotta per non retrocedere

https://www.youtube.com/watch?v=owZy9KpuyGw

Genoa 7-, squadra intrigante

Il Genoa, con i tanti innesti di questa estate, da Criscito a Spinelli, da Piatek a Kouamé, da Sandro a Mazzitelli a Romulo, ha preso una forma decisamente molto interessante ai nastri di partenza di questo campionato. Avendo incamerato molto talento, ed anche una buona dose di esperienza, reparto per reparto, il collettivo di Ballardini incuriosisce molto con tanti ragazzi giunti a Pegli e dintorni che, se in giornata, possono battere chiunque. Insomma, malgrado qualche addio di certo non di poco conto, come quello di Laxalt al Milan, di Perin alla Juve o di Izzo al Torino, i grifoni sembrano aver allestito una squadra all’altezza della situazione e pure perfettamente in grado di salvarsi e di contendere alla Sampdoria la supremazia cittadina nella Genova devastata dal recente crollo del Ponte Morandi del 14 agosto scorso.

Formazione: (3-5-2) MARCHETTI; Zukanovic, LISANDRO LOPEZ, CRISCITO; ROMULO, MAZZITELLI, SANDRO, Hiljemark, Laxalt; FAVILLI, Medeiros

Bologna 6.5, Falcinelli-Santander per il nuovo corso di Inzaghi

Il nuovo corso del Bologna post-Donadoni prende vita con Inzaghi in panca e diversi innesti a immagine e somiglianza dell’ex goleador rossonero. La strada è tracciata: 3-5-2, sviluppo del gioco in verticale e, specie contro avversari chiusi, sulle fasce, per servire al meglio le due punte Santander e Falcinelli al centro. Già le due punte, oggetto principale del restyling felsineo con le corsie, poi, a beneficiare della campagna di rafforzamento estiva 2018. Mattiello a sinistra, Dijks dall’altra parte con, per la difesa, l’esperto Danilo a dare manforte ai vari Gonzalez, De Maio o Helander e Skorupski a ereditare i pali del neo-giallorosso Mirante. Il tutto, per un bilancio, al netto delle pesanti cessioni di Verdi (25 mln), Masina (5 mln) e Di Francesco (10 mln) in rosso di 15 milioni di euro. Un bilancio in passivo per far felice il proprio allenatore ed una tifoseria stanca, dopo un anno anonimo, di vivere scarse emozioni.

Formazione: (3-5-2) SKORUPSKI; Mbaye, Gonzalez, DANILO; MATTIELLO, Poli, Pulgar, Dzemaili, DIJKS; SANTANDER, FALCINELLI

Chievo 6.5, pochi cambi ma di qualità

L’estate del Chievo, fra presunte plusvalenze fittizie, mancate audizioni del presidente Campedelli presso la Procura federale e possibili penalizzazioni, non è stata di certo serena. Eppure, il suo mercato si può giudicare in maniera decisamente benevola. Al netto degli addii di Castro, di Gobbi e Dainelli, colonne clivensi per anni, i ‘mussi volanti’ con poche ma chirurgiche aggiunte, sembrano essere molto più performanti e competitivi dell’ultima precaria annata. Barba e Rossettini in difesa, Obi a centrocampo, Djordjevic in attacco e le conferme dei vari Tomovic, Giaccherini e Stepinski, difatti, garantiscono a D’Anna quelle alternative in campo che, spesso, nell’ultima annata sono mancate nei momenti decisivi della stagione. Con l’aggiunta di classe ed esperienza davanti, forza muscolare sulla mediana e tanta fisicità in difesa, i gialloblù partono di sicuro favoriti per mantenere la categoria e, soprattutto, evitare le sofferenze edizione 2017/18. Ovviamente, penalizzazioni in corso permettendo.

Formazione: (4-3-2-1) Sorrentino; Cacciatore, BARBA, ROSSETTINI, Jaroszynski; OBI, Radovanovic, Hetemaj; Birsa, Giaccherini; DJORDJEVIC

Spal 6.5, Petagna guida la nuova Spal di Semplici

Confermata pressoché in blocco, da Paloschi a Lazzari, da Viviani a Kurtic, da Everton Luiz a Schiattarella, la formazione che ha trovato la miracolosa salvezza lo scorso anno, la Spal è riuscita a rinforzare la propria formazione inserendo in squadra calciatori giovani ma anche prospetti dal lungo chilometraggio internazionale o di Serie A. Descrizioni rispondenti a quelle dell’ex Arsenal Djourou, dell’ex bomber dell’Atalanta Petagna, di Missiroli del Sassuolo come a quella di Valdifiori dal Torino. Elementi, insieme con gli ‘Under’ Bonifazi, MilinkovicSavic o Fares, chiamati a bissare il successo sportivo dello scorso anno e, magari chissà, a far divertire i propri caldissimi tifosi. Obiettivo, peraltro, che pare abbondantemente alla portata con l’aggiunta di molte alternative in squadra con ballottaggi e dualismi vitali per la competitività della squadra.

Formazione: (3-5-2) MILINKOVIC-SAVIC; BONIFAZI, DJOUROU, Felipe; Lazzari, Kurtic, VALDIFIORI, Viviani, FARES; Antenucci, PETAGNA

Cagliari 6.5: Srna, Castro, Cerri, Klavan e Bradaric

Klavan, nell’ultimo giorno utile di mercato, chiude una campagna acquisti di buon livello col Cagliari bravo a far tesoro delle lacune evidenziate nell’ultimo anno e ad acquistare quei tasselli giusti per consentire a Maran di esprimere il suo gioco con, sempre sullo sfondo, l’obiettivo salvezza in testa. Srna e Castro per l’esperienza, Bradaric e Cerri per la sfrontatezza della gioventù per un Cagliari che promette impegno, voglia di fare e di mettere in mostra tutti i suoi gioiellini: Barella e Romagna in primis.

Formazione: (4-3-1-2) Cragno; SRNA, Romagna, Ceppitelli, Lykogiannis; CASTRO, BRADARIC, Barella; Ionita; Pavoletti, CERRI

Parma 6.5, la Coppa Italia spaventa gli emiliani

Spaventato dalla recente eliminazione in Coppa Italia, con un pesante ko in casa, 0-1 col Pisa, il Parma nelle ultime ore ha impresso una decisa accelerazione al suo mercato. Nell’ordine, sono arrivati talenti del calibro di Biabiany, Rigoni, Dimarco, Grassi, Inglese, Deiola o Gervinho che hanno aumentato considerevolmente la forza della compagine emiliana. Una compagine che, ora però, dovrà trovare la giusta alchimia di squadra per far coesistere e collimare tutte le caratteristiche dei calciatori giunti agli ordini di D’Aversa. Un problema, questo, specie in avvio, non da poco ma che comunque era necessario per i futuri destini della formazione gialloblù e per il suo obiettivo principale: quello di mantenere la categoria faticosamente conquistata negli ultimi anni. Il tutto, per un mercato sufficiente ma che solo il tempo, e dunque il campo, potrà giudicare con estrema precisione.

Formazione: (4-3-3) SEPE; Gazzola, BASTONI, BRUNO ALVES, GOBBI; RIGONI, GRASSI, STULAC; BIABIANY, INGLESE, CICIRETTI

Frosinone 6.5, il budget non è al top ma arriva Joel Campbell

A giudicare dai solo quattro milioni e mezzo di euri investiti per allestire la formazione che andrà ad affrontare la prossima stagione, e quindi senza indagare i nomi presi, il Frosinone sembrerebbe già pronto a ritornare in cadetteria. E invece, andando ad approfondire le carriere ma anche i profili dei calciatori giunti alla corte di Longo, la dirigenza ciociara pare aver fatto l’ennesimo miracolo sportivo di una decade davvero eccellente. Sportiello, Salamon, Goldaniga, Zampano, Hallfredsson, Crisetig, Molinaro, PericaCassataPinamontiArdaiz e, non ultimo, il colpo Joel Campbell, svincolatosi dall’Arsenal,  mostrano la bravura del Ds Giannitti capace di ingaggiare low cost una serie di titolari esperti e già pronti per l’uso. Il tutto, per un Frosinone, come nella sua precedente edizione di Serie A, tignoso, pugnace ed in grado di dare battaglia su ogni singolo campo del campionato.

Formazione: (3-5-2) SPORTIELLO; SALAMON, Ariaudo, GOLDANIGA; ZAMPANO, HALLFREDSSON, Maiello, CRISETIG, MOLINARO; CAMPBELL, PERICA

Empoli 6+, un mercato con un occhio al bilancio

Grazie ai circa 10 milioni di euro versati dai cugini viola per Laurini e Saponara, l’Empoli ha messo insieme una campagna acquisti intelligente senza per questo intaccare il budget a disposizione chiudendo in rosso di solo 1.5 milioni di euro. Fatta eccezione per La Gumina, per il quale sono stati investiti ben 9 milioni di euro, record all-time per la compagine toscana, il club allenato da Andreazzoli non ha fatto follie ma, confermando quasi globalmente la squadra che ha dominato la scorsa cadetteria, ha solo aggiunto baby talenti e uomini pronti per la sfida della Serie A. Acquah, Silvestre, Antonelli, Capezzi ma anche Ucan, Mraz e Rasmussen. Una serie di aggiunte importanti e che potrebbero garantire ai blu di scena al ‘Castellani’ qualità, profondità ed esperienza al servizio dell’obiettivo salvezza.

Formazione: (4-3-1-2) Provedel; Di Lorenzo, SILVESTRE, Maietta, ANTONELLI; Krunic, Bennacer, CAPEZZI; Zajc; Caputo, LA GUMINA

Udinese 6+, Mandragora-D’Alessandro e tanti Carneadi

L’Udinese chiude il suo mercato, con alcuni spunti e qualche incertezza, anzi, scommessa di troppo. Fatta eccezione per Mandragora, che ha già calcato campi di Serie A, o per D’Alessandro, scambiato in extremis con l’Atalanta per Ali Adnan, tutti gli uomini di punta approdati in Friuli sono delle incognite, sia pure con ottime referenze, da verificare sui rettangoli verdi di tutta Italia. Vizeu e Pussetto, Musso e Ter Avest, TroostEkong e Opoku, infatti, rappresentano il ritorno alle origini dell’Udinese con i suoi scout, i suoi osservatori, dopo i fasti dell’inizio del millennio, a prendere il controllo delle operazioni e puntare diverse fiches su questi Carneadi sul tavolo da gioco. Rischio, azzardo o freddo e logico calcolo, sul filo del rasoio e dei risultati col tecnico Velazquez, unico straniero su una panchina nostrana, chiamato a trovare la quadra e a dare forma ad una massa di talento proveniente da ogni angolo del globo, con particolare predilezione per il Sudamerica.

Formazione: (4-2-3-1) MUSSO; Stryger-Larsen, Angella, Nuytinck, Samir; MANDRAGORA, Behrami; De Paul, Barak, PUSSETTO; Lasagna

 
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