Gli ‘italiani’ al top: Insigne, Jorginho e Bonucci. Donnarumma para (quasi) tutto
Il Napoli batte il Milan al San Paolo e porta a 4 i punti di vantaggio, in attesa del match del ‘Ferraris’ di domani fra Sampdoria e Juventus, sulla ‘Vecchia Signora’. Eppure, la prestazione degli azzurri non è quella consueta, ordinaria con un Napoli che è costretto a sudare più del solito i 3 punti al cospetto di un ‘Diavolo’ sulla via della guarigione, per voglia ed intensità
Nel secondo match di questo 13esimo turno però, non mancano segnali incoraggianti per il nostro calcio con tanti italiani al top ed un Insigne, il grande escluso del doppio confronto con la Svezia, sontuoso nei primi 45’ di gioco. E così, dalla grande partita del partenopeo alle ottime geometrie di Jorginho fino a Bonucci tornato ‘versione Juve’, ecco top e flop del ‘San Paolo’.
I Top del San Paolo
Insigne segna e manda un messaggio all’ex Ct
Per la gioia dei tifosi napoletani, ma per la rabbia di quelli italiani, Insigne gioca solo 14’ nell’esiziale spareggio mondiale dell’Italia contro la Svezia e torna al San Paolo fresco e riposato per mettere in scena le sue solite magie. E così, dopo un avvio di partita non proprio esaltante da parte dei padroni di casa che subiscono l’iniziale palleggio ospite, il numero #24 cresce di pari passo con la squadra e comincia a sciorinare i suoi guizzi al cospetto del duo Borini–Musacchio. Insigne fraseggia, dribbla, sbaglia pure qualche semplice stop ma poi si ricorda di essere il miglior talento di casa nostra e, in tandem col solito Jorginho e l’intruso Var, confeziona il gol dell’1-0.
Scambio lungo fra il playmaker e Mertens, imbucata alta per l’esterno partenopeo che, dinanzi al portierone Donnarumma, infila l’estremo difensore rossonero con un tiro di interno di pregevole fattura, azzurri in vantaggio e segnale, implicito, all’ex Ct: Insigne, doveva, e sottolineiamo, doveva giocare. Ma tant’è l’Italia è fuori mentre Lorenzo ed il suo Napoli sono quanto mai dentro un campionato che potrebbe rivelarsi, con questo rendimento e questa garra, finalmente, storico.
Jorginho extra lusso, è lui il dominatore del centrocampo
Dopo l’agrodolce esordio in azzurro contro la Svezia nel match del Meazza nel quale Jorginho era stato fra i migliori, l’italo-brasiliano torna nel suo habitat naturale, quello del tiki-taka scugnizzo, e si rimette a tessere il solito gioco, le solite trame offensive. Da iniettore di un motore che, malgrado lo stop nazionale, gira sempre al massimo, il numero #8 azzurro si comporta da cervello del gioco e, con maestria e tranquillità, si mostra padrone del centrocampo napoletano con precise geometrie e rari, rarissimi errori. Eppure, l’ex Verona non si accontenta e nella serata dell’esame Milan si regala anche un assist, il secondo della sua stagione in Serie A, mettendo davanti alla porta il famelico Insigne. E se Ventura, in extremis, si è affidato a lui, il prossimo Ct, Ancelotti o Mancini, non dovranno ripetere l’errore consegnandosi nei sapienti piedi di questo eccezionale playmaker. Sontuoso.
Donnarumma superstar, l’uomo in più del Milan
A pochi chilometri da casa sua, Gigio da Castellammare di Stabia, ci tiene a fare bella figura. E, come spesso accade, ci riesce. Certo gli azzurri gli danno molto da fare e lui, senza problemi, risponde. Al di là di alcune parate importanti però, 5 i suoi interventi nel solo primo tempo, Donnarumma salva i suoi in altre occasioni sbarrando il passo a Insigne, ma anche a Mertens che, all’inizio della ripresa, nella 16 metri avversaria a tu per tu col rossonero, poteva siglare la rete del momentaneo 2-0. E invece, d’istinto, il numero #99 apre la manona destra impedendo al belga di trovare il gol che manca dalla trasferta del ‘Ferraris’ col Genoa tenendo in partita i suoi. E anche nell’occasione del vantaggio partenopeo Donnarumma non sembra avere intenzione di arrendersi col tiro di Insigne che, prima di gonfiare la rete avversaria, viene deviata dal suo disperato tentativo in tuffo. Insomma, insuperabile, o quasi, anche perché quando il Milan subisce il 2-0 Gigio non è immune da colpe col tiro raso terra di Zielinski che si infila sotto le sue infinite gambone.
Bonucci è tornato, in versione Juve contro gli azzurri
Uno che sembra esser uscito al meglio dalla disfatta di Milano della sua Italia è Leonardo Bonucci. Il centrale ex Juventus, infatti, che, stoico, aveva giocato bene contro gli svedesi pur con il setto nasale rotto ed una dolorosa botta al ginocchio, ha replicato la buona prestazione del Meazza con ottime chiusure ed una fase propositiva, in impostazione eccellente. Nella versione napoletana Bonucci sbaglia raramente qualche appoggio ed i suoi lanci, precisi, sembrano esser tornati quelli di un tempo con pochi, pochissimi errori in costruzione. Un nuovo inizio, seppur tardivo con già 13 gare di campionato a referto, ma che potrebbe decretare la definitiva rinascita dell’investimento più oneroso della campagna acquisti del ‘Diavolo’. Redivivo.
Zielinski che jolly, suo il gol della tranquillità
La mossa vincente di Sarri è senza dubbio l’inserimento di Zielinski per l'affaticato Hamsik. Il polacco, voglioso di riscattare le non proprio esaltanti ultime partite in azzurro, entra subito in partita e, dopo appena 4’ di gioco, trova la rete del 2-0. Sfruttando le ampie praterie lasciate dietro da un Milan in pieno forcing finale, il #20 azzurro chiama palla, detta il passaggio nello spazio e, ricevendo un suggerimento in lob di Mertens, si invola verso la porta e di prima intenzione, col sinistro, fulmina l’attento Donnarumma. Un gol di straordinaria importanza che mancava a Zielinski dalla trasferta di Bologna ma che, soprattutto, mette Ko un Milan mai domo in grado, nei minuti precedenti, di preoccupare il Napoli ed il pubblico del San Paolo. Una firma, la terza in stagione, pesante tanto quanto quella contro l’Atalanta che, allora, diede il via alla rimonta napoletana contro gli orobici. Prezioso.
I Flop di Napoli-Milan
Borini in difficoltà, tanta corsa e poche giocate utili
Fra i migliori in questo avvio di stagione, Borini non replica al San Paolo una delle sue prestazioni. Stretto sulla destra fra la morsa del discreto Mario Rui e dell’imprendibile, specie nel primo tempo, Insigne, l’ex Sunderland si trova spesso nel mezzo non riuscendo mai a trovare le giuste contromisure per poter rispondere a tono alla buona catena mancina del Napoli. S’impegna come di consueto, si batte ma non veste i panni della freccia che potrebbe creare problemi ai padroni di casa con una scarsa efficacia in fase offensiva, poche giocate utili e ancor meno iniziative d’attacco. Si spegne via via nella ripresa per poi guadagnare anzitempo la panchina al minuto 77.
Callejon sotto tono, una gara da 5 la sua
Combatte, lotta, ci mette il solito dinamismo, eppure non riesce a incidere più di tanto, a trovare una certa pericolosità ed il gol che lo avrebbe condotto a quota 4 in Serie A.
La sua corsia, quella destra, funziona pure discretamente bene con Hysaj ma anche Allan in costante pressione offensiva, eppure allo spagnolo sembra mancare il solito smalto, lo spunto vincente, il guizzo che lo ha reso noto anche al di là dei confini nazionali con una prestazione tutta cuore e scarsa efficacia. Da recuperare, specie in vista del big match di martedì contro lo Shakhtar.
L’Eurogol, Romagnoli super
Al 92’ Romagnoli che di mestiere farebbe il difensore, si supera con un gol straordinario dai 35 metri, anzi, direttamente da Milano. Su palla lunga deviata dalla retroguardia avversaria l’ex Roma si coordina, fa scendere il pallone e lo calcia con un collo piede mancino che si infila alle spalle di Reina per le rete del 2-1 e del grande spavento per il Napoli. Una perla degna di nota, nella serata degli italiani, anzi, dei prossimi azzurri.
Tabellino e voti
Napoli (4-3-3) Reina 6; Hysaj 6, Raul Albiol 6, Koulibaly 6, Mario Rui 6 (Dal 66’ Maggio 5.5); Allan 6, Jorginho 6.5, Hamsik 5.5 (Dal 69 Zielinski 7); Insigne 6.5, Mertens 6, Callejon 5.5 (Dal 78’ Rog 6). A disposizione: Sepe, Rafael; Maggio, Maksimovic, Chiriches; Diawara, Rog, Zielinski; Ounas. Allenatore Maurizio Sarri 6.5
Milan (3-4-2-1) Donnarumma 7; Musacchio 5.5, Bonucci 7, Romagnoli 6; Borini 5 (Dal 77 Abate 5.5), Montolivo 5.5, Kessié 6, Bonaventura 5.5; Locatelli 5.5, Suso 5.5 (Dal 47’ André Silva 5.5); Kalinic 5.5. A disposizione: Donnarumma A., Storari; Abate, Rodriguez, Antonelli, Gabbia, Zapata; Mauri, Biglia; Cutrone, André Silva. Allenatore Vincenzo Montella 6
Indisponibili e diffidati
Napoli: Ghoulam (5 mesi), Milik (4 mesi). Per gli azzurri nessun diffidato
Milan: Calabria (10 giorni), Conti (gennaio-febbraio), Calhanoglu (5 giorni). Per il Milan, il solo Romagnoli in diffida
L’arbitro è Daniele Doveri
A dirigere il match di stasera ci sarà Daniele Doveri della sezione di Roma. Gli assistenti saranno Costanzo e Crispo, il Quarto Uomo Di Bello. Al Var: Valeri e Dobosz. Il fischetto laziale è alla sua nona stagione nella Can di A e B, vanta 115 presenze in serie A e 39 in serie B. In massima serie fischia 29.8 falli a partita con 4.46 gialli e 0.3 rossi per match con, per chiudere, 0.37 rigori a partita.
Precedenti, Napoli in vantaggio al San Paolo
Ben 79 i precedenti (ora 80) in casa del Napoli fra gli azzurri ed i rossoneri fra Serie A e Coppa Italia. Il bilancio globale favorisce il Napoli con 30 (31 ora) vittorie totali, 22 pareggi e 27 vittorie rossonere con 95 (ora 97) reti azzurre e 94 (ora 95) meneghine. L’ultima vittoria del Napoli risale alla scorsa stagione con un 4-2 il 27 agosto scorso (2 Milik, 2 Callejon e Niang e Suso). L’ultimo pari, invece è un 1-1 pesantissimo nel quale gli azzurri, dopo il Ko allo Stadium non riuscirono a scavalcare nuovamente la Juve capolista, fermata a Bologna, a causa della resistenza del ‘Diavolo’, al San Paolo finì 1-1 con reti di Insigne e Bonaventura. L’ultima affermazione del Milan in Campania è datata 25 ottobre 2010 con Ibra e Robinho a vanificare il 2-1 del ‘Pocho’ Lavezzi.