49 CONDIVISIONI
Apocalisse Italia, Azzurri fuori dal Mondiale 2018

Insigne: “In Nazionale avrei giocato anche in porta, ora sotto con scudetto e Champions”

Lorenzo Insigne ‘scagiona’ il ct Ventura: “Ha fatto delle scelte, le rispetto. Mi rammarico solo di non essere ai Mondiali, per un posto in azzurro ero pronto a giocare anche come portiere…”. Adesso la sfida si chiama campionato ed Europa, con il Napoli: “Voglio regalare qualcosa di grande a questa città”
A cura di Alessio Pediglieri
49 CONDIVISIONI

L'addio ai Mondiali è bruciato tantissimo, soprattutto per coloro che pensavano di poter dare di più molto di più e alla fine si sono ritrovati senza la possibilità di farlo. Come Lorenzo Insigne, il folletto del Napoli che con Ventura ct nell'Italia azzurra non ha trovato che fervide delusioni e cocenti disattenzioni. Tutti lo reclamavano, tranne il tecnico che nella gara decisiva di San Siro lo ha relegato in panchina per 90 minuti. Adesso, per il Magnifico, la rabbia è da riversare sui campi della Serie A e della Champions dove, col Napoli, dovrà dimostrare ancora una volta che un posto da titolare in Nazionale se lo merita. Magari alzando il tricolore a fine stagione.

Nessuna polemica

Amore incondizionato per l'Azzurro

Insigne evita polemiche, non ce n'è bisogno, oramai la disfatta è stata completa. Non avrebbe significato rivangare le proprie ragioni, accusare chichessia di cosa sia successo. E' importante far tesoro degli sbagli e dell'eliminazione ed è doveroso guardare avanti, seppur con rammarico: “Il mio sincero dispiacere è non partecipare ai Mondiali, soltanto e fortemente quello. Perché io dal primo giorno so quali sono le regole della Nazionale: Io per la Nazionale avrei fatto anche il portiere"

Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Insigne ‘scagiona' Ventura

Insigne non lo nomina mai il ct nelle dichiarazioni rilasciate a Il Mattino, ma prova ad andare oltre le scelte di Ventura: "Non è importante chi gioca e le decisioni vanno sempre accettate. L’ho fatto anche quando sono stato utilizzato per un minuto  perché questa è una maglia che deve essere rispettata senza discussioni. Nessuna polemica: questa maglia è un simbolo e io voglio indossarla ancora a lungo”.

Ripartenza nel segno del Napoli

Due sfide al San Paolo

Per farlo, ovviamente lo dirà il campo e i suoi risultati. Che attendono Insigne e il Napoli sin dal prossimo weekend quando riapriranno le ostilità: "Meno male che ci sono le due partite interne davanti al nostro pubblico, con Milan e Shakhtar. Saranno d’aiuto per tornare forte mentalmente e fisicamente. Io sono cresciuto ultimamente e so di poter regalare qualcosa di importante per questa città e questi colori".

Tra scudetto e qualificazione Champions

L'obiettivo è il tricolore, dove la Juventus è l'avversario di sempre e poi c'è l'Europa dove bisogna onorare in modo migliore la presenza del Napoli, cercando una qualificazione oggi resa difficile dai risultati: " La situazione al vertice resterà più o meno questa finché le piccole non daranno fastidio alle grandi. In quel momento potrebbe esserci una svolta e noi dobbiamo essere pronti. La Champions? Il passaggio del turno dipenderà anche da quanto riusciranno a fare gli inglesi nell’ultimo match in Ucraina. Se non vi riuscissimo,non sarebbe colpa del City ma solo nostra"

49 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views