Federico Chiesa piace al Napoli quale futuro Callejon. E costa 40 milioni
E’ Federico Chiesa il grande sogno del Napoli. Non è un mistero infatti che il club partenopeo da ormai diverso tempo abbia messo gli occhi addosso all’esterno d’attacco della Fiorentina. L’intenzione? Cercare di trovare una valida alternativa a Callejon. Un calciatore insomma, che possa far rifiatare lo spagnolo ma che possa anche metterlo in difficoltà facendogli sentire costantemente la sensazione di doversi giocare il posto da titolare la domenica. Certo è, che l’esigenza da parte dello società azzurra di investire su un tipo di calciatore come Chiesa, sta soprattutto nel fatto che le ultime gare del Napoli hanno evidenziato una certa mancanza di calciatori da inserire nel tridente d’attacco al posto di Mertens, Insigne e lo stesso Callejon.
- Valore di mercato attuale per un vero predestinato
- Stipendio triplicato e blindato dalla Fiorentina
- Nessun procuratore, solo i consigli di papà Enrico
- Caratteristiche tecniche e fisiche da vero fenomeno
- All’Atalanta e al Bologna i gol più bello realizzato fino ad oggi
- In che ruoli può giocare e in che moduli
Anche un semplice acciacco, un’influenza o, come accaduto per lo stesso Insigne, un infortunio serio, mettono infatti in seria difficoltà Sarri che non riesce a trovare uomini giusti da inserire il quel contesto di gioco da lui creato se non quei 12-13 calciatori che alterna ogni domenica in campo. Chiesa sarebbe l’uomo giusto, bravo ad accentrarsi dall’out destro o sinistro, rapido, intraprendente e con un buon senso del gol. Adattabile in diversi ruoli e capace di far registrare oggi un aumento del valore di mercato davvero notevole. E allora andiamo a scoprire tutte le qualità di questa stella viola e della Nazionale italiana del futuro.
Valore di mercato attuale per un vero predestinato
Federico Chiesa è stato capace di ritagliarsi in pochissimo tempo uno spazio importante nella Fiorentina. Tutto cominciò da quella prima giornata di campionato all’Allianz Stadium di Torino contro la Juventus quando Paulo Sousa decise di schierarlo titolare contro i bianconeri salvo poi sostituirlo al termine dei primi 45’. Ma quella partita rappresentò il salto definitivo nel calcio che conta per lui.
Dai 100mila euro del giugno 2016, ad ottobre dello stesso anno arrivò a toccare quota 500mila prima di raggiungere adesso, a poco più di un anno da quell’esordio in Serie A, la cifra di 17 milioni di euro di valore di mercato. Una valutazione, aggiornata all’ottobre 2017 secondo Transfermarkt.it, che ben presto potrebbe spiccare il voglio e toccare i 20 già ad inizio gennaio del 2018.
Chiesa: valutazione di mercato in proiezione futura
La trattativa con il Napoli, nonostante le lusinghe di Zenit, Roma e anche del Paris Saint Germain, è sempre sembrata la più realistica, ovvero, gli azzurri sono apparsi sempre come una delle società più interessate al calciatore. E allora attraverso il portale Playratings.com, abbiamo voluto provare a mettere in scena una simulazione di trattativa possibile fra le parti. Una sorta di proiezione futura dell’accordo fra Chiesa e il club di Laurentiis, specificando cifre e anni possibili di contratto.
Secondo quanto emerso dai dati inseriti nel database, in un ipotetico accordo di 5 anni di contratto a 1.97 milioni di stipendio annui al calciatore, il valore di mercato di Chiesa schizzerebbe fino a toccare quota 53.33 milioni di euro. Alla sua età, sarebbe poi, eventualmente, per il Napoli, un colpo davvero pazzesco.
Stipendio triplicato e blindato dalla Fiorentina
Il primo rinnovo arrivò già nel gennaio 2017, praticamente un anno fa, quando Chiesa guadagnava 50 mila euro l’anno, prima di arrivare poi a prendere sei volte tanto. Chiesa (consigliato anche da papà Enrico) nell’accordo non volle inserire la clausola rescissoria.
L'attaccante esterno classe '97, per il quale si erano mossi in estate lo stesso Napoli, ma anche Zenit e Inter, ha apportato al suo contratto con la viola un ulteriore di rinnovo fino al 2022, lo scorso 18 novembre, praticamente un anno in più a distanza di dieci mesi dopo il primo prolungamento arrivato lo scorso gennaio alla vigilia della gara contro la Juve. Anche in questo caso non è stata prevista la clausola rescissoria e l'attaccante guadagna adesso oltre il triplo rispetto ad ora: (1.6-1.7 milioni più bonus). Al momento risulta essere il più pagato della rosa di Pioli.
Nessun procuratore, solo i consigli di papà Enrico
Ogni suo movimento, ogni gol, ogni giocata o assist, viene spesso paragonata a quelle che faceva papà Enrico. Già, perchè oltre agli evidenti tratti somatici, la somiglianza fra i due la si vede in diversi aspetti tecnici e tattici. La capacità di accentrarsi e di cambiare passo passando al tiro con il destro mentre la palla si trova sul sinistro in un tempo brevissimo. La postura del corpo e altro ancora. Insomma, per certi versi, se vogliamo, i due sono davvero molto simili e quando viene tirato in ballo, spesso Enrico Chiesa si fa da parte, lasciando la scena sempre e solo a Federico.
Forse, soprattutto perchè dietro la tanta intelligenza tattica e come persona, abbinata alla grande umiltà mostrata più volte da Federico, ci sono proprio i meticolosi suggerimenti di papà Enrico che gli consiglia ogni mossa.
Pensate che nell’ultimo rinnovo di contratto lo scorso 18 novembre, si è presentato a firmare il rinnovo proprio con il padre, non ha preso un procuratore, anche in segno di rispetto per la società. E sarebbe stato lo stesso Enrico a consigliare a Federico di non inserire alcuna clausola rescissoria all’interno del contratto.
Caratteristiche tecniche e fisiche da vero fenomeno
Classe 1997, Federico Chiesa ha abbagliato il Napoli soprattutto per la sua capacità di distinguersi in mezzo al campo dal punto di vista tecnico, ma anche per la sua duttilità tattica. Il giovane Nazionale Under 21 gioca come ala sinistra ed è abile nell'accentrarsi sul piede destro e tirare da fuori area. Pioli quest’anno gli ha dato grandi responsabilità soprattutto dal punto di vista realizzativo e lui le sta ripagando con le attuali 4 marcature in 14 gare di Serie A giocate fino ad ora dall’esterno viola.
Dispone inoltre di discrete capacità in fase di copertura difensiva, importanti se lo si vuole inserire nello stesso ruolo di Callejon, maestro lo spagnoli in questo, nonché di un dribbling rapido e di un ottimo scatto, che gli consente di liberarsi del pressing avversario per fornire assist, cross e mandare in gol i compagni di squadra.
Bella da vedere e sicuramente importante la capacità di liberarsi nello stretto dalle marcature avversarie, per poi puntare con decisione la profondità. Un calciatore dallo spiccato senso del gol e che con Sarri potrebbe anche cominciare a leggere al meglio i continui tagli alle spalle dei difensori avversari che il tecnico toscano chiede agli esterni d’attacco.
All’Atalanta e al Bologna i gol più bello realizzato fino ad oggi
Era il 24 settembre scorso e al ‘Franchi’ di Firenze si giocava Fiorentina-Atalanta. Un match che si sbloccò al decimo del secondo tempo grazie ad una magia di Federico Chiesa. Un destro forte, preciso, calibrato al meglio nella parte alta della porta, sotto la traversa, su cui Berisha non riuscì a fare nulla. Quello fu forse il primo gol degno di nota di Chiesa, il primo di questa stagione davvero da paura. Ma non è certo finita qui.
Già, perchè nel cosiddetto ‘Derby dell’Appennino’ contro il Bologna, sempre al ‘Franchi’, il giovane Federico decise di essere ancora protagonista mettendo la firma in uno dei due gol che consegnò alla squadra di Pioli la vittoria per 2-1 contro i ragazzi di Donadoni. Un gol totalmente simile a quelli che metteva a segno papà Enrico quando ancora giocava a calcio. Destro a giro sul secondo palo e Mirante battuto. Davvero notevole e spettacolare da vedere.
In che ruoli può giocare e in che moduli
La completezza tecnica di Chiesa va insieme all’equilibrio delle doti fisiche che ne fanno un modello d’atleta moderno. Un aspetto del suo gioco, emerso negli ultimi mesi, è la qualità delle soluzioni in rapporto al tempo, all’opportunità del momento.
Perché è già abbastanza maturo da non aver fretta, ragionare anche nei contesti più frenetici. E quando poi decide di affrontare la porta, ogni tiro sembra sempre l’ultimo che scaglierà nella sua vita: calibratissimo, violento, definitivo.
Può giocare in diversi moduli. Chiesa infatti può occupare tantissime posizioni per le sue caratteristiche: seconda punta, esterno offensivo in un attacco a 3, esterno di centrocampo destro o sinistro (sia a 4 che a 5), trequartista. E’ proprio in queste due ultime posizioni che lo ha collocato Paulo Sousa quando scoprì per la prima volta di avere in rosa un calciatore con le sue caratteristiche. Oggi gioca solitamente in un modulo 4-3-3 con Pioli e sta mostrando quindi di avere le capacità di poter occupare quel ruolo con ottimi risultati. Sarri è avvisato e già lo sogna in campo con lui.