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Cuadrado imprendibile, Handanovic saracinesca, Chiellini monstre. Dov’era Perisic?

I nerazzurri conservano l’imbattibilità stagionale, bloccano la Juve sullo 0-0 e si salvano nonostante un secondo tempo in apnea e poche prestazioni individuali positive. Santon in apnea contro il colombiano Cuadrado. Dybala, scuro in volto, entra nella ripresa ma fa solo atto di presenza.
A cura di Salvatore Parente
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L’Inter impatta 0-0 a Torino con la Juventus e conserva 2 preziosi punti di vantaggio sui bianconeri. Dall’altra parte, invece, la ‘Vecchia Signora’ malgrado una partita che, ai punti, la vedrebbe vincente, si deve accontentare del pari e di una prestazione, specie nella ripresa, davvero molto positiva. Un derby d’Italia però, giocato sui nervi, sui tatticismi, sui duelli individuali ma anche dalle difese che, in un caso e nell’altro, contro Higuain e Icardi, hanno prevalso, eccome, sugli attacchi avversari non concretizzando le ottime premesse della vigilia.

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Eppure, nonostante le reti inviolate, non sono stati pochi i protagonisti del match con, da Cuadrado a Borja Valero a Handanovic, diversi talenti capaci di mostrare le proprie strepitose qualità. Qui, top e flop del 230esimo derby d’Italia fra Juventus e Inter.

I top dell’Allianz Arena

Chiellini perfetto: difesa e costruzione impeccabili

Nell’immediata vigilia della gara, il difensore della Juventus Chiellini aveva detto di amare questo sport per partite del genere in grado di restituire sensazioni uniche, una certa carica, una certa elettricità. Un’elettricità vista fin da subito in quel difensore mancino bianconero che ha mostrato dal primo minuto di gioco  nella sua 450 apparizione con la maglia della Juve, una attenzione, una concentrazione e, appunto, una carica, da big match, da pietra miliare, da sfida che vale il primato.

E così la sua gara personale, in impostazione come in chiusura, di testa come sugli scontri bassi, diviene un manuale della garra, un manifesto ideologico dell’abnegazione, un bignami di come approcciare, e poi vivere, un derby d’Italia, uno Juventus-Inter. Perfetto

le palle giocate da Borja Valero in partita (Squawka.com)
le palle giocate da Borja Valero in partita (Squawka.com)

Borja Valero in versione Mr. Wolf, risolve problemi

Difficoltà in fase di costruzione? La soluzione si chiama Borja Valero. Lo spagnolo, infatti, ormai da una vita, calcistica s’intende, è il Mr. Wolf del film Pulp Fiction della situazione condividendo, proprio con l’attore Harvey Keitel, il ruolo di risolutore di problemi. E così nella serata nella quale, a turno, le mezzeali bianconere ma anche Pjanic vanno ad insidiare alte il portatore di palla avversario, lo spagnolo si mostra uomo equilibratore, ago della bilancia – sempre in movimento, sempre in visione – al quale affidare la sfera, specie in fasi ostiche dell’impostazione. Una gara preziosa, come di consueto, con un apporto alla manovra nerazzurra sempre di alto livello, di grandissima qualità. Imprescindibile.

Cuadrado, semplicemente imprendibile

In ballottaggio alla vigilia con Douglas Costa, Cuadrado legittima la scelta di Allegri di schierarlo dal primo minuto con una prestazione davvero super. Sulla corsia di competenza, quella destra, infatti, il colombiano fa il bello e il cattivo tempo superando, sempre e comunque, il diretto avversario, creando la superiorità numerica e piazzando al centro una vagonata di palloni, purtroppo per la Juve, mai raccolti adeguatamente dai propri compagni. Una volta, con Mandzukic che sbaglia una grande occasione davanti ad Handanovic che smanaccia; poi, con un traversone che trova pronto il croato, capace di battere il portiere avversario, salvo poi colpire la traversa nerazzurra. Insomma, un match al top col numero #7 in grado di farsi apprezzare per le sue doti, la sua applicazione ed un dribbling semplicemente irresistibile.

la prestazione, in cifre, di Handanovic (Sofascore.com)
la prestazione, in cifre, di Handanovic (Sofascore.com)

Handanovic versione saracinesca, dalle sue parti non si passa

Se la Juventus non riesce a bissare il successo di venerdì scorso col Napoli e a non trovare, dopo 44 gare consecutive, la rete, gran parte del merito va attribuito ad Handanovic. Il portiere sloveno, infatti, pur non subendo tantissimi tiri verso lo specchio della sua porta (8) si fa trovare sempre pronto con i consueti guizzi felini che lo hanno reso celebre negli ultimi anni ed alcuni interventi, specie quello del primo tempo ravvicinato su Mandzukic, di grandissimo livello. Una partita, la solita, di grande affidabilità e sicurezza che dimostra, ancora una volta, la forza e la maturità raggiunta da uno dei migliori, se non il migliore, portiere della Serie A. Saracinesca.

Le statistiche del match dell'Allianz Stadium (Sofascore.com)
Le statistiche del match dell'Allianz Stadium (Sofascore.com)

I flop del ‘derby d’Italia’

la scarsa prestazione, in numeri, di Perisic (Sofascore.com)
la scarsa prestazione, in numeri, di Perisic (Sofascore.com)

Perisic quasi irriconoscibile, pessima la sua prestazione sulla sinistra

La tripletta della scorsa settimana col Chievo sembra lontana, anzi, preistoria. E sì perché Perisic, da sempre, una delle armi vincenti dell’Inter, di accendersi, nella fredda serata di Torino, non ne ha proprio intenzione. Pur pagando la scarsa propensione dei suoi ad offendere la Juventus sulla sua corsia con Santon bloccato in fase passiva sull’estroso colombiano Cuadrado, il croato, nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa, non ha saputo sfruttare al massimo le sue potenzialità con troppe palle sprecate ed un apporto, in appoggio al famelico Icardi, scarso o addirittura nullo. Una prestazione poi, più concentrata verso la fase difensiva con il suo diretto avversario, il predetto Cuadardo, in grande spolvero che lo costringe a guardarsi, nella ripresa, quasi esclusivamente alle spalle.

Una performance, quindi, lontana parente da quelle messe in mostra nell’ultimo periodo nella partita meno adatta, quella del derby d’Italia e della supersfida alla Juventus campione d’Italia: rivedibile.

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Da arma dell’ultim’ora a flop, la gara di Brozovic

Scelto nell’undici titolare a poco dall’inizio del match in luogo di Gagliardini come mossa per scardinare la difesa bianconera, Brozovic delude le aspettative del proprio tecnico non riuscendo a diventare l’iniettore, il suggeritore ultimo per Maurito Icardi. Schiacciato nella morsa difensiva della mediana della ‘Vecchia Signora’, infatti, il croato, giocata dopo giocata e dopo il giallo rimediato per fallo ai danni di Pjanic, finisce per spegnersi e consegnarsi nel novero dei flop di giornata con una gara, anche per lui, non proprio simile a quella di appena 6 giorni fa in casa col Chievo.

le posizioni medie delle due squadre durante il match (Whoscored.com)
le posizioni medie delle due squadre durante il match (Whoscored.com)

Santon in apnea, che fatica contro Cuadrado

Dopo le ultime buone prove in nerazzurro che gli hanno consentito di scalare posizioni e guadagnare la titolarità ai danni di Dalbert e Nagatomo, stasera, all’Allianz Stadium, Santon torna sulla terra con una gara davvero precaria. Una gara, consegne o sviluppo della stessa, particolare, sacrificata, dura con nessuna sortita offensiva e tante, tantissime rincorse sull’indemoniato Cuadrado. Una prestazione sempre in apnea, in seria difficoltà con poco aiuto da parte del dirimpettaio Perisic che lo condanna ad una secca bocciatura e poi al cambio col brasiliano Dalbert, al 63’, a prendere il suo posto e cercare di rispondere e contrattaccare alle folate del numero #7 bianconero.

formazioni iniziali e voti secondo Sofascore.com
formazioni iniziali e voti secondo Sofascore.com

Tabellino e voti

Juventus (4-3-3) Szczesny 6; De Sciglio 6, Benatia 6, Chiellini, Asamoah 6-; Khedira 6 (Dal 74’ Dybala 5.5), Pjanic 6.5 (Dal’85 Bentancur s.v.), Matuidi 6; Mandzukic 6.5, Higuain 6-, Cuadrado 7+. A disposizione: Pinsoglio, Loria; Rugani, Alex Sandro, Barzagli; Marchisio, Sturaro, Bentancur; Douglas Costa, Bernardeschi, Dybala. Allenatore Massimiliano Allegri 6.5

Inter (4-2-3-1) Handanovic 7; D’Ambrosio 6+, Skriniar 6.5, Miranda 6+, Santon 5 (Dal 63’ Dalbert 5.5); Borja Valero 7-, Vecino 6+; Candreva 5.5 (Dal 68’ Gagliardini 6-), Brozovic 6, Perisic 5-; Icardi 5 (Dall’85’ Eder s.v.). A disposizione: Padelli, Berni; Nagatomo, Dalbert, Joao Cancelo, Ranocchia; Gagliardini, Joao Mario; Karamoh, Eder, Pinamonti. Allenatore Luciano Spalletti 6+

L’arbitro della gara è Paolo Valeri

Il direttore di gara di questo big match della 16esima della Serie A è Paolo Valeri. Il fischietto romano sarà coadiuvato poi dai guardalinee Dobosz e Giallatini, da Banti nei panni del quarto uomo mentre Irrati sarà il Var, con Meli come assistente. Valeri, inoltre, ha già diretto le due squadre in due occasioni: il 13 febbraio 2011, all'Olimpico vinsero i bianconeri 1-0 (Matri) e il 18 ottobre 2015 0-0 a San Siro. Infine, l’arbitro laziale ha diretto ben 27 volte la Juventus: lo score dei bianconeri è di 16 vittorie, 6 pari e 5 sconfitte; con l’Inter, invece, il bilancio, in 22 gare, è di 9 vittorie, 7 pari e 6 sconfitte (27,3%).

I precedenti: Juve in vantaggio

Precedenti totali in gare ufficiali, per quello che notoriamente è definito il derby d’Italia è di 230 sfide in oltre 110 anni di storia. Il conto finale è di 103 vittorie Juventus (29 in trasferta), 71 successi dell’Inter (19 in trasferta) e 56 pareggi. All’Allianz, invece, su 6 scontri allo Stadium si contano 4 vittorie per i padroni di casa, 1 pareggio e 1 vittoria interista: vittoria datata stagione 2012-13, nonché vittoria storica perché fu la prima sconfitta in gare ufficiali della Juve fra le nuove mura amiche.

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