Croazia, Kalinic rifiuta la medaglia d’argento dei Mondiali: “Grazie, ma non ho giocato”
Il suo è stato uno dei casi del Mondiale. Nikola Kalinic è stato rispedito a casa dal ct della Croazia dopo la gara d'esordio contro la Nigeria a Russia 2018, per essersi rifiutato di entrare in campo nella ripresa. Il bomber in uscita dal Milan dopo il ritorno a casa dei compagni, classificatisi al secondo posto, ha fatto nuovamente discutere per il rifiuto della medaglia d'argento.
Kalinic via dalla Croazia, il caso ai Mondiali 2018
Nikola Kalinic faceva parte dei convocati del commissario tecnico Dalic per i Mondiali 2018. Qualcosa però è andato storto con l'attaccante che, in panchina, nella sfida d'esordio contro la Nigeria, si è rifiutato d'entrare nel finale. Una scelta motivata da presunti problemi alla schiena, ma che non ha convinto il ct croato che ha deciso di rispedirlo a casa, con una decisione clamorosa. Il tutto giustificato da "motivi disciplinari".
Kalinic rifiuta la medaglia d'argento dei Mondiali 2018
La Croazia intanto ha proseguito con successo la sua avventura ai Mondiali 2018 arrivando addirittura in finale dove è stata sconfitta dalla Francia. Ecco allora che i calciatori croati sono stati riaccolti come dei veri e propri eroi in patria, con celebrazioni che hanno colorato di biancorosso tutta Zagabria. Anche Nikola Kalinic avrebbe dovuto ricevere la medaglia d'argento dei Mondiali 2018, per aver preso comunque parte a Russia 2018, ma l'attaccante come riferito dal quotidiano croato Sportske Novosti avrebbe risposto così ai compagni, rifiutando il riconoscimento: "Grazie per la medaglia, ma in Russia io non ho neanche giocato".
Kalinic, le ultime notizie di calciomercato sul suo futuro al Milan
Nel frattempo il nome di Kalinic continua ad essere caldo sul fronte delle uscite per il Milan. L'Atletico Madrid già da tempo ha dimostrato di volere il croato reduce da un'annata disastrosa. La trattativa con i rossoneri però sembra essersi arenata sulla formula della cessione: i Colchoneros vorrebbero il prestito oneroso con riscatto fissato a 20 milioni, mentre il Milan spinge per un'immediata cessione a titolo definitivo.