Cristiano Ronaldo alla Juventus, l’offerta e un retroscena: “Mister, parlami in italiano”
Cristiano Ronaldo alla Juventus. Da pizzicotto sulla guancia. Come sognare a occhi aperti. E se è così – dicono i tifosi bianconeri – allora non svegliateci. Non è una boutade di mercato. Non è una di quelle voci messe in giro per dare un senso a questa estate fiacca per noi italiani, costretti a stare davanti alla tv a guardare le vite degli altri mentre la nostra nazionale è in vacanza a Formentera perché fatta fuori dal Mondiale dai ‘vichinghi' della Svezia. Non è vero ma ci credo. E se succede… lo Stato Maggiore della ‘vecchia signora' s'è già mosso e ha tracciato il piano per realizzare l'operazione in grado di far saltare il banco in questa sessione di trattative: portare in Italia il campione lusitano e con lui il corredo ‘accessorio' di cinque Palloni d'Oro, record su record battuti, brand e affari, prodezze tecniche e perfezione atletica, gossip e pallone.
Un campione universale a Torino, in Serie A. Come non accade da tempo. Né la Premier League, né il Paris Saint-Germain dei petrol-dollari, non la Major League americana, né l'Oriente dorato dei capitali cinesi e nemmeno il Gol Levante in Giappone: dalla Spagna è il quotidiano sportivo ‘Marca' a chiarire che – al momento – è la Juventus la squadra più accreditata per ingaggiare CR7, reduce da un Mondiale che lo ha visto assieme a Messi tra i grandi delusi della Coppa. A maggio scorso il primo scossone: poco dopo aver conquistato la terza Champions consecutiva a Kiev, la stella lusitana parlò al passato della propria esperienza con le merengues, quasi fosse un capitolo già chiuso nella sua testa e pronto ad abbandonare la Liga. E per andare dove a 34 anni e con uno stipendio che in Europa nessuno può permettersi? Non proprio nessuno… la Juve può, ne è convinta. E ha pensato all'attaccante 34enne perché è stanca di ascoltare solo in jingle della Coppa ma vuole alzarla sotto il cielo (ironia della sorte) di Madrid, nel nuovo tempio dell'Atletico, il Wanda Metropolitano che ospiterà la finalissima della prossima edizione.
"Mister, parlami in italiano". Cristiano Ronaldo apprezza la storia di un grande club come la Juventus, è stuzzicato da questa possibilità ‘nonostante sappia che andare via dal Real (un top club mondiale, considerata la potenza economica) è come fare un passo indietro', aggiunge Marca che racconta anche un altro retroscena interessante. Ovvero, la consapevolezza da parte del campione – che ha stracciato ogni primato nel torneo iberico – di diventare leggenda facendo altrettanto anche in Serie A (mettendo in bacheca il suo sesto campionato con 3 squadre differenti) e ripetendosi in Europa.
La mentalità vincente, del resto, è un tratti distintivo comune: a Torino arrivare secondi è come perdere e a Ronaldo non piace arrivare secondo… Parlano la stessa lingua, anzi l'idioma non sarebbe un problema perché il quotidiano spagnolo menziona un aneddoto riferito al periodo in cui alla guida del Real c'era Carlo Ancelotti (oggi sulla panchina del Napoli): gli chiedeva di esprimersi in italiano così da apprenderlo meglio. Non perché pensasse già allora che si sarebbe trasferito in Serie A, semplicemente perché CR7 è così: vuole migliorarsi sempre.
Le cifre e i dettagli dell'operazione. Segui i soldi e troverai la strada. Quella che può portare Cristiano Ronaldo a Torino è un ponte d'oro. La clausola rescissoria da 1 miliardo di euro non sarebbe più tale ma trattabile abbastanza da far calare il valore fino a 120 milioni. E' così dallo scorso mese di gennaio, quando quella mossa ha di fatto aperto una porta fino allora chiusa, ha preso corpo poco alla volta l'ipotesi che CR7 lasciasse Madrid in base a un accordo sancito a cifre ragionevoli e ad alcune condizioni/veto che riguardano società ritenute rivali dirette. Ovvero, non può andare in qualche altra squadra spagnola, né al Psg. Cosa offrirebbe la Juventus? Un contratto fino al 2022 (un anno in più rispetto all'accordo con i blancos) da 30 milioni di euro netti a stagione (5 in più rispetto all'ultimo rilancio dei madrileni). Dalla Spagna, invece, fanno sapere che alle merengues potrebbero bastare (come rilanciato da El Chiringuito Tv) 100 milioni di euro per lasciare partire il portoghese dopo 9 stagioni (+4 milioni rispetto ai 96 versati allo United). Sognare si può, costa nulla per adesso.