Buffon, non può finire così in azzurro: dal sogno ct all’incarico da dirigente
Le sue lacrime subito dopo il fischio finale della maledetta Italia-Svezia, non erano per la possibilità sfumata di partecipare al 6° Mondiale, ma per l'Italia e un movimento che con questo flop epocale incassa un colpo durissimo. Gigi Buffon, ci ha messo la faccia, senza pensare alle lacrime, che nemmeno i suoi 40 anni sono riusciti a evitare. Non c'è esperienza che regga di fronte alla delusione di chi avrebbe voluto ancora una volta provato a prendere per mano una squadra che ha un bisogno disperato di campioni come lui. Difficile oggi pensare ad una Nazionale senza di lui, senza un gigante che tutti sperano sin da subito di rivedere in azzurro, non in campo ma con un altro ruolo. Pronto a mettere il suo patrimonio di qualità al servizio del gruppo.
Buffon dice addio alla Nazionale
A poco più di 20 anni dall'esordio, avvenuto paradossalmente in un altro spareggio Mondiale (quello contro la Russia del 1997 in cui subentrò all'infortunato Pagliuca), dunque Buffon lascia l'azzurro con 5 rassegne iridate all'attivo, un titolo di campione del mondo e il record di 175 presenze. Un addio che si sarebbe dovuto concretizzare dopo Russia 2018 e che sarebbe stato anche la conclusione della carriera per il portiere che invece ora proseguirà fino a fine stagione la sua avventura alla Juventus (proseguendo solo in caso di vittoria della Champions)
Il sogno di un futuro da ct
Più volte in passato l'estremo difensore ha aperto alla possibilità di un ruolo in panchina, preferendo quello di ct a quello di tecnico di club. La guida di una nazionale infatti gli permetterebbe di concedersi maggiore tempo nella vita privata, senza quella che è la quotidianità degli allenamenti e del campo. Se poi questa nazionale dovesse essere l'Italia, sarebbe difficile dire di no, anche se Buffon preferirebbe esperienze per così dire più particolari, come quelle alla guida di rappresentative di Paesi in cui il calcio è in grande ascesa come Usa o Cina.
I bookmakers quotano il portiere per il dopo Ventura
Secondo i bookmakers c'è anche il suo nome nel calderone dei possibili sostituti di Ventura, che dal canto suo almeno per ora non è intenzionato a dare le dimissioni. Al momento anche per i re delle scommesse è difficile pensare ad un'investitura dello juventino a ct, come confermato da quella che è stata definita come una "fantaquota" di 1 a 100, come quella di Totti, o Del Piero.
Buffon, probabile ruolo dirigenziale
Molto più probabile, almeno nell'immediato, pensare ad un ruolo dirigenziale per Buffon all'interno della Federazione. Una Federazione che potrebbe essere quasi rivoluzionata dopo il flop della mancata qualificazione ai Mondiali, e in cui l'esperienza e le doti umane del portiere potrebbero fare molto comodo, anche a livello d'immagine. In questo modo il "numero uno dei numeri uno" potrebbe aiutare i suoi giovani eredi, e spiegare loro qualora ce ne fosse bisogno la bellezza di vestire la maglia azzurra.