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Bernardeschi ‘core ngrato’, esulta e se ne frega dei fischi

La Juventus in una serata non certo facile, espugna il ‘Franchi’ e si porta, in attesa di Napoli-Lazio, nuovamente in testa alla classifica. Sugli scudi Bernardeschi e Veretout, male invece Khedira, Lichtsteiner e Alex Sandro.
A cura di Salvatore Parente
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La Juventus di Allegri, peraltro alla sua 200esima sulla panchina bianconera, pur non giocando al meglio contro un’ottima Fiorentina vince per 2-0 e si porta momentaneamente in vetta alla classifica della Serie A. Decisive le reti di Bernardeschi e Higuain con il gol dell’ex di turno che ha realmente spaccato l’equilibrio del match ma anche disintegrato la consapevolezza dei padroni di casa che, almeno nel primo tempo, avevano messo in seria difficoltà la ‘Vecchia Signora’.

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E invece, la maggiore qualità della rosa piemontese e gli episodi dell'incontro premiano, anche oltre i propri meriti, la Juventus in grado, da grandissima squadra, di lucrare i 3 punti anche con tante assenze, anche dopo una prestazione non proprio da incorniciare. E così, da Veretout a Bernardeschi, ecco i top e i flop di Fiorentina-Juventus.

I top dell’Artemio Franchi

Veretout incontenibile, bravo in attacco e a fare legna a centrocampo

In una linea mediana, quella viola, che, specie nel primo tempo, ha dato prova di grande forza, solidità e qualità, Veretout è stato fra i migliori. L’ex Aston Villa, infatti, proseguendo sul solco di un’annata, la sua prima italiana, al top, ha messo insieme una prova davvero importante che ne ha evidenziato tutte le sue doti e le stimmate di centrocampista moderno: attacco-difesa, di lotta e di governo. E così, il francese domina su tutto il fronte della mediana toscana, fa legna in mezzo al campo ma poi si fa vedere, detta il passaggio e prova ad inserirsi con tagli precisi e funzionali allo sviluppo della manovra. Insomma, una serata da incorniciare con Corvino felice di aver azzeccato l’ennesimo colpo della sua eccezionale carriera: chapeau Veretout, chapeau Corvino.

Bernardeschi, core ngrato

Fra i calciatori più attesi del match, Federico Bernardeschi, ha saputo rispondere al meglio ai fischi del ‘Franchi’ siglando un gol beffardo, quello dello 0-1, diventando per gli ex supporters autentico ‘core ngrato’. La delusione per il suo addio, lo scoramento per aver scelto l’odiata Juventus sono elementi che conducono il ragazzo alla partita e che non scompaiono nemmeno a gara in corso.

Elementi che però, lungi dal demoralizzarlo lo caricano e che, dopo un primo tempo deludente, lo portano al riscatto personale. Punizione dal limite dell’area al 56’, traiettoria arcuata sul primo palo, Marchisio apre un varco al ragazzo spingendo Simeone, Sportiello battuto e rete del vantaggio. In pochi secondi, istanti, il definitivo riscatto: nei confronti di una partita, in precedenza, pessima e contro i suoi, una volta amati, tifosi. Tifosi sfidati anche nel corso del riscaldamento con il giovane a trattenersi sul terreno di gioco anche dopo l'ingresso negli spogliatoi dei suoi compagni per provare ancora qualche tiro ma anche per sfidare, con volto acceso, la Fiesole.

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Gil Dias imprevedibile, solo la sfortuna lo ferma

Fra i top della partita, anche il portoghese Gil Dias bravo, per tutto il match, a segnalarsi come pericolo pubblico numero uno per la difesa della Juventus. E se il suo alter ego sulla corsia opposta, Chiesa, si impegna a legare i reparti, a costruire gioco e a ribaltare l’azione, il lusitano, con i movimenti a creare varchi di Simeone, sembra il talento chiamato a concretizzare. E, in effetti, questa impressione viene confermata dai fatti ma non dal fato. Nella prima frazione di gara, infatti, il #28 viola, imbeccato dal solito Chiesa, si invola verso la porta avversaria, dribbla Alex Sandro, chiude col destro, batte Buffon ma trova solo il palo: sfortunato.

I flop di Fiorentina-Juventus

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Lichtsteiner nervoso, prova incolore per lui

Sulla sua corsia, quella di destra, questa sera lo svizzero Lichtsteiner non si fa di certo apprezzare per dinamismo e spinta. Preferito nell’immediata vigilia a De Sciglio, il #26 bianconero, tornato in lista Champions, non festeggia al meglio questo suo rientro nel Gotha del calcio europeo con una prestazione davvero incolore. Nervoso fin da principio, ammonito anche per un calcetto ai danni di Chiesa, l’elvetico non accompagna mai la manovra dei suoi lasciando spesso Bernardeschi solo in fase offensiva. Il tutto, per 60’ da archiviare al più presto, vista scudetto e, soprattutto, impegno Champions col Tottenham.

Alex Sandro in difficoltà, scarso apporto in fase d’attacco

Dopo una brillante prestazione, premiata anche col gol, contro il Sassuolo, il brasiliano Alex Sandro delude un po’ le attese con una partita non proprio eccellente. Schiacciato in fase passiva dalla voglia della Fiorentina di sfondare sulla destra, specie con Gil Dias, infatti, il #12 bianconero soffre e non riesce, con la contestuale ed inattesa arrendevolezza piemontese in attacco, a contrattaccare e costringere alla difensiva il dirimpettaio portoghese. A metà primo tempo viene pure ammonito per fallaccio in contropiede su Chiesa per poi spegnersi via via col passare dei minuti: da rivedere.

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Khedira impalpabile, male il tedesco

Anche in questo caso, come per Alex Sandro, bastano 5 giorni per cancellare quanto di buono fatto domenica scorsa. Nello specifico, il riferimento è alla performance di Khedira incapace, al ‘Franchi’ non tanto di replicare una doppietta, peraltro, non per forza di cose nelle sue corde, quanto di garantire il solito apporto, attacco, difesa. Non al meglio fisicamente, infatti, l’ex Real Madrid finisce per controllare solo la sua zona di competenza senza per questo lasciarsi andare a strappi, inserimenti e giocate importanti. Una sorta di compitino, sia pure non svolto al massimo, che comunque non penalizza i suoi con l’ennesima vittoria di questo splendido campionato juventino.

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Tabellino e voti

Fiorentina (4-3-3) Sportiello 5.5; Pezzella 5.5, Milenkovic 6+, Astori 6+, Biraghi 6-; Benassi 6.5 (Dal 77’ Eysseric 6), Badelj 6.5, Veretout 7-; Chiesa 6.5, Simeone 6+, Gil Dias 7- (Dal 67’ Thereau 6). A disposizione: Dragowski, Cerofollini; Bruno Gaspar, Vitor Hugo; Eysseric, Maxi Olivera, Dabo, Saponara; Thereau, Falcinelli, Lo Faso. Allenatore Stefano Pioli 6.5

Juventus (4-3-3) Buffon 6; Lichtsteiner 5 (Dal 60’ Barzagli 6), Benatia 6, Chiellini 6.5, Alex Sandro 5.5; Khedira 5, Pjanic 6-, Marchisio 6+ (Dal 66’ Douglas Costa 6); Bernardeschi 7- (Dal 77’ Bentancur 6), Higuain 6-, Mandzukic 6. A disposizione: Szczesny, Pinsoglio; De Sciglio, Barzagli, Rugani, Asamoah; Sturaro, Bentancur; Douglas Costa. Allenatore Massimiliano Allegri 6

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